sabato 6 maggio 2023

I funghi commestibili italiani

I funghi sono un alimento molto apprezzato dagli italiani, sia per il loro sapore che per le loro proprietà nutritive. Ma quali sono i funghi commestibili che si possono trovare in Italia e come riconoscerli? In questo post vi daremo alcuni consigli utili per non sbagliare e per gustare al meglio questi doni della natura.

Innanzitutto, bisogna sapere che esistono centinaia di specie di funghi, ma solo alcune sono commestibili e sicure per il consumo umano. Alcune specie, infatti, sono velenose o tossiche e possono provocare gravi disturbi o anche la morte. Per questo motivo, è fondamentale essere in grado di distinguere i funghi commestibili da quelli pericolosi, e non fidarsi dei metodi empirici o delle credenze popolari.

Il modo migliore per riconoscere i funghi commestibili è quello di conoscere bene le loro caratteristiche morfologiche, come il colore, la forma, il tipo di cappello, il gambo, le lamelle, l'odore e il sapore. Inoltre, è importante osservare l'habitat in cui crescono i funghi, il periodo dell'anno e le condizioni climatiche. Infine, è sempre consigliabile consultare un esperto micologo o un'associazione specializzata prima di consumare i funghi raccolti.

Tra i funghi commestibili più diffusi e conosciuti in Italia ci sono:

- Il porcino: è il fungo più pregiato e ricercato dagli appassionati. Ha un cappello bruno-rossastro, un gambo biancastro e spesso, e delle tubercole sotto il cappello. Cresce nei boschi di latifoglie e di conifere da giugno a novembre.

Porcino


- Il prataiolo: è un fungo molto comune e facile da trovare nei prati e nei pascoli. Ha un cappello bianco o crema, un gambo cilindrico e delle lamelle rosa o brune. Ha un sapore delicato e si presta a molte ricette.

Prataiolo


- Il finferlo: è un fungo giallo-arancio, con un cappello a forma di imbuto e delle pieghe sotto il cappello. Ha un gambo sottile e curvo. Cresce nei boschi misti da luglio a ottobre. Ha un sapore aromatico e leggermente acidulo.

Finferlo


- Il chiodino: è un fungo piccolo e marrone, con un cappello a forma di cupola e delle lamelle fitte e chiare. Ha un gambo sottile e duro. Cresce in gruppi numerosi nei boschi e nei prati da maggio a novembre. Ha un sapore dolce e gradevole.

Chiodino


- L'ovolo: è un fungo molto particolare, con un cappello arancione o rosso e una forma simile a quella di un uovo. Ha un gambo bianco e liscio. Cresce nei boschi di latifoglie da giugno a settembre. Ha un sapore delicato e raffinato.

Ovolo


Questi sono solo alcuni esempi di funghi commestibili che si possono trovare in Italia, ma ce ne sono molti altri. Ricordatevi sempre di raccogliere solo i funghi che conoscete bene, di rispettare le norme vigenti sulla raccolta e la vendita dei funghi, e di conservarli in modo adeguato per evitare il deterioramento o la contaminazione. 


Come si cerca il ghiaccio più antico del pianeta e cosa ci può dire sul clima passato e presente

Il ghiaccio è una fonte preziosa di informazioni sul clima della Terra. Infatti, il ghiaccio conserva le tracce delle variazioni di temperatura, della composizione dell'aria e delle precipitazioni che si sono verificate nel corso dei millenni. Per questo motivo, gli scienziati sono interessati a studiare il ghiaccio più antico del pianeta, che può risalire a oltre un milione di anni fa.

Ma come si fa a trovare il ghiaccio più antico? E dove si trova? La risposta è nelle regioni polari, dove il ghiaccio si accumula in strati spessi e compatti chiamati calotte glaciali. Queste calotte glaciali sono formate da neve che cade e si trasforma in ghiaccio sotto il peso degli strati sovrastanti. Ogni strato di ghiaccio corrisponde a un anno di neve caduta e contiene le bolle d'aria intrappolate al momento della trasformazione. Queste bolle d'aria sono come delle capsule del tempo che ci permettono di conoscere la concentrazione di gas serra, come l'anidride carbonica e il metano, nell'atmosfera passata.

Per studiare il ghiaccio più antico, gli scienziati usano delle trivelle speciali che perforano il ghiaccio fino a raggiungere le profondità più elevate. Queste trivelle estraggono dei cilindri di ghiaccio chiamati carote, che vengono poi analizzati in laboratorio. Le carote di ghiaccio sono divise in segmenti che corrispondono a diversi periodi storici e sono misurate per determinare la temperatura, la composizione dell'aria e le precipitazioni di quel periodo.



Il ghiaccio più antico mai trovato finora è stato estratto dalla calotta glaciale dell'Antartide orientale, nella zona chiamata Dome C. Questo ghiaccio ha un'età stimata di 800 mila anni e ci ha permesso di ricostruire le variazioni climatiche avvenute durante otto cicli glaciali-interglaciali. Tuttavia, gli scienziati ritengono che esista del ghiaccio ancora più antico, che potrebbe arrivare fino a 1,5 milioni di anni, in altre zone dell'Antartide. Per trovarlo, occorre individuare le aree dove il ghiaccio si è accumulato lentamente e dove non è stato disturbato da fenomeni geologici o dal flusso del ghiaccio stesso.

Lo studio del ghiaccio più antico del pianeta è fondamentale per capire come il clima della Terra sia cambiato nel corso del tempo e quali siano i fattori che lo influenzano. Inoltre, il confronto tra il clima passato e quello presente ci aiuta a prevedere gli scenari futuri e ad adottare le misure necessarie per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in atto.


Cosa sono le biotecnologie e come influenzano la nostra vita quotidiana

Le biotecnologie sono l'insieme delle tecniche che utilizzano organismi viventi o parti di essi per produrre beni e servizi di interesse per l'uomo.


Le biotecnologie hanno applicazioni in diversi settori, come l'agricoltura, l'alimentazione, la medicina, l'industria e l'ambiente. Le biotecnologie influenzano la nostra vita quotidiana in molti modi, alcuni dei quali sono:

- Migliorano la qualità e la sicurezza degli alimenti, grazie all'uso di organismi geneticamente modificati (OGM) o di enzimi e fermenti per la trasformazione degli alimenti.

- Contribuiscono alla salute umana, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci, vaccini, terapie geniche e cellulari, organi artificiali e test diagnostici.

- Favoriscono lo sviluppo sostenibile, con la produzione di energia da fonti rinnovabili, il trattamento dei rifiuti e il recupero di risorse, la bonifica di siti inquinati e la protezione della biodiversità.

- Stimolano l'innovazione e la competitività, creando nuove opportunità di lavoro e di impresa, promuovendo la ricerca scientifica e tecnologica e generando valore aggiunto per l'economia.

Le biotecnologie sono quindi un settore strategico per il futuro del nostro pianeta e della nostra società, che richiede una costante attenzione etica, normativa e sociale.

Differenze tra telescopi riflettori e rifrattori

Se siete appassionati di astronomia e volete osservare il cielo notturno, avrete bisogno di un telescopio. Ma quale scegliere tra i tanti modelli disponibili sul mercato? In questo post vi spiegherò la differenza tra un telescopio riflettore e un telescopio rifrattore, i due tipi principali di telescopi.

Un telescopio riflettore è costituito da uno specchio concavo che riflette la luce raccolta da una lente obiettivo verso un altro specchio più piccolo, che a sua volta la riflette verso un oculare. Questo tipo di telescopio ha il vantaggio di avere una grande apertura, cioè il diametro dello specchio principale, che determina la quantità di luce che può catturare e la risoluzione delle immagini. Inoltre, i telescopi riflettori sono più economici e più facili da costruire rispetto ai telescopi rifrattori. Tuttavia, hanno anche degli svantaggi: sono più ingombranti e pesanti, richiedono una maggiore manutenzione e possono soffrire di aberrazioni ottiche come la coma o l'astigmatismo.



Un telescopio rifrattore è costituito da due lenti: una lente obiettivo che raccoglie la luce e la focalizza verso una lente oculare che ingrandisce l'immagine. Questo tipo di telescopio ha il vantaggio di essere più compatto e leggero, di richiedere meno manutenzione e di offrire immagini più nitide e contrastate. Inoltre, i telescopi rifrattori sono ideali per osservare la Luna, i pianeti e le stelle doppie. Tuttavia, hanno anche degli svantaggi: hanno una minore apertura e quindi una minore luminosità e risoluzione, sono più costosi e più difficili da costruire rispetto ai telescopi riflettori e possono soffrire di aberrazioni ottiche come la cromatica o la sferica.



In conclusione, non esiste un telescopio migliore in assoluto, ma dipende dalle vostre esigenze e preferenze. Se volete un telescopio potente e versatile, che vi permetta di osservare sia oggetti luminosi che deboli, potete optare per un telescopio riflettore. Se invece volete un telescopio semplice e pratico, che vi offra immagini dettagliate e colorate dei corpi celesti più vicini alla Terra, potete scegliere un telescopio rifrattore. Spero che questo post vi sia stato utile per capire la differenza tra questi due tipi di telescopi. Buona osservazione!

Il modello cosmologico del Big Bang, spiegazione semplice.

Ciao a tutti, oggi vorrei parlarvi di una delle teorie più affascinanti e accreditate della scienza moderna: il modello cosmologico del big bang. Si tratta di un modello che cerca di spiegare come è nato e come si evolve l'universo che osserviamo, basandosi su osservazioni astronomiche e principi fisici.

Il termine "big bang" significa "grande scoppio" e fu coniato in modo ironico da Fred Hoyle, uno scienziato che non credeva in questa teoria e che preferiva l'idea di un universo stazionario, cioè che non cambia nel tempo. In realtà, il big bang non è stato uno scoppio nel senso comune del termine, ma piuttosto una rapida espansione dello spazio stesso, che ha portato con sé la materia e l'energia.

Secondo il modello del big bang, l'universo ha avuto origine circa 13,8 miliardi di anni fa da una condizione di densità e temperatura infinita, chiamata singolarità. In questo stato, le leggi della fisica non sono applicabili e non sappiamo cosa sia successo prima o cosa abbia causato il big bang. Tuttavia, possiamo ricostruire l'evoluzione dell'universo da un istante successivo al big bang fino ad oggi, grazie a diverse prove osservative.

La prima prova è la legge di Hubble, che afferma che le galassie si allontanano le une dalle altre con una velocità proporzionale alla loro distanza. Questo significa che l'universo si sta espandendo e che in passato era più piccolo e più denso. Se andiamo indietro nel tempo, possiamo immaginare che tutte le galassie fossero concentrate in un unico punto.

La seconda prova è la radiazione cosmica di fondo, che è una radiazione elettromagnetica omogenea e isotropa che riempie tutto lo spazio. Si tratta del residuo del primo bagliore dell'universo, quando era ancora molto caldo e luminoso. Questa radiazione ha uno spettro di corpo nero a una temperatura di circa 2,7 kelvin e presenta delle piccole fluttuazioni che riflettono le prime strutture dell'universo.

La terza prova è l'abbondanza degli elementi primordiali, cioè gli elementi chimici più leggeri come l'idrogeno, l'elio e il litio. Questi elementi si sono formati nelle prime fasi del big bang, quando la temperatura era così alta da permettere la fusione nucleare tra i protoni e i neutroni. Le proporzioni tra questi elementi sono in buon accordo con le previsioni teoriche.

La quarta prova è l'evoluzione e la distribuzione delle galassie, cioè le grandi aggregazioni di stelle, gas e polveri che costituiscono le principali strutture visibili dell'universo. Le galassie si sono formate per effetto della gravità a partire dalle fluttuazioni della materia primordiale e hanno subito diversi processi di interazione e trasformazione nel corso del tempo. Le osservazioni mostrano come le galassie si siano organizzate in gruppi, ammassi e superammassi secondo una struttura a rete.

Il modello del big bang è quindi in grado di spiegare molti aspetti dell'universo che conosciamo, ma presenta anche alcune questioni aperte che richiedono ulteriori approfondimenti teorici e sperimentali. 

Alcune di queste questioni sono:

- Il problema dell'orizzonte: come mai la radiazione cosmica di fondo, che proviene da regioni dell'universo che non hanno mai avuto contatto causale tra loro, ha la stessa temperatura con una precisione di una parte su centomila?

- La singolarità iniziale: cosa c'era prima del Big Bang? Quali sono le leggi fisiche che regolano lo stato iniziale dell'universo? È possibile evitare la singolarità con una teoria quantistica della gravità?

- Il problema dell'universo piatto: perché la curvatura spaziale dell'universo è così vicina a zero? Qual è il meccanismo che ha generato questa condizione iniziale?

- Il monopolo magnetico: perché non si osservano monopoli magnetici nell'universo, se la teoria delle grandi unificazioni prevede la loro esistenza nelle fasi primordiali?

- L'asimmetria barionica: perché l'universo è composto prevalentemente da materia e non da antimateria? Qual è il processo che ha creato questa asimmetria?

- L'età degli ammassi globulari: perché alcuni ammassi globulari sembrano avere un'età maggiore dell'età dell'universo stimata dal modello del Big Bang?

- Le interazioni tra galassie e quasar: come si sono formate le prime galassie e i primi quasar? Come hanno influenzato l'evoluzione dell'universo?

- La materia oscura: cos'è la materia oscura che costituisce circa il 27% della densità totale dell'universo? Di quali particelle è composta? Come interagisce con la materia ordinaria?

- L'energia oscura: cos'è l'energia oscura che causa l'accelerazione dell'espansione dell'universo? Si tratta di una costante cosmologica o di un campo scalare variabile nel tempo? Qual è la sua origine e il suo destino?

Queste sono solo alcune delle questioni aperte del modello cosmologico del Big Bang, che mostrano come la cosmologia sia una scienza viva e dinamica, in continua ricerca di nuove evidenze e spiegazioni.

domenica 30 aprile 2023

La deriva dei continenti: cos'è e perché è importante

Se osserviamo una mappa del mondo, possiamo notare che i contorni dei continenti sembrano incastrarsi tra loro come i pezzi di un puzzle. Questo non è un caso: in realtà, i continenti non sono fissi, ma si muovono lentamente sulla superficie terrestre. Questo fenomeno è chiamato deriva dei continenti ed è uno dei processi fondamentali che modellano il nostro pianeta.


La deriva dei continenti è causata dal movimento delle placche tettoniche, ovvero delle grandi porzioni rigide della crosta terrestre che galleggiano sul mantello, lo strato viscoso sottostante. Il mantello è in continuo movimento a causa delle correnti di convezione, ovvero dei flussi circolari di materiale caldo che sale verso la superficie e di materiale freddo che scende verso il centro della Terra. Queste correnti sono generate dal calore interno della Terra e dalla forza di gravità e trascinano con sé le placche tettoniche.


Il movimento delle placche tettoniche ha delle importanti conseguenze geologiche. Quando due placche si avvicinano tra loro, si verifica una collisione che può portare alla formazione di catene montuose, come l'Himalaya o le Alpi. Quando due placche si allontanano tra loro, si crea una faglia lungo la quale può fuoriuscire magma dal mantello e formare nuovi fondali oceanici o vulcani, come l'Islanda o le Hawaii. Quando due placche scorrono lateralmente una accanto all'altra, si crea una zona di attrito che può provocare terremoti, come la famosa faglia di San Andreas in California.


La deriva dei continenti ha anche delle importanti conseguenze storiche e biologiche. Infatti, nel corso del tempo geologico, i continenti hanno cambiato forma e posizione, creando o distruggendo ponti di terra tra le varie regioni del mondo. Questo ha influenzato la diffusione e l'evoluzione delle specie animali e vegetali, favorendo o impedendo il loro scambio genetico. Ad esempio, circa 200 milioni di anni fa tutti i continenti erano uniti in un unico supercontinente chiamato Pangea, che poi si è frammentato in Laurasia e Gondwana e successivamente nelle attuali configurazioni continentali.


La deriva dei continenti è quindi un fenomeno affascinante che ci aiuta a capire meglio la storia e l'evoluzione del nostro pianeta e della vita su di esso. Grazie alla tecnologia moderna, possiamo misurare con precisione il movimento delle placche tettoniche e prevedere i possibili scenari futuri. Per esempio, si stima che tra 50 milioni di anni l'Africa entrerà in collisione con l'Europa e chiuderà il Mar Rosso.


sabato 29 aprile 2023

I vulcani: una miniera di tesori nascosti

I vulcani sono montagne che si formano quando il magma (roccia fusa) risale dal mantello terrestre e raggiunge la superficie terrestre attraverso una frattura nella crosta terrestre. 

Il magma che fuoriesce dal vulcano può essere costituito da lava (roccia fusa), cenere vulcanica (frammenti di roccia solidificati) e gas vulcanici

I vulcani possono essere attivi, dormienti o estinti.

1) Un vulcano attivo è un vulcano che è in grado di eruttare in qualsiasi momento.

2) Un vulcano dormiente è un vulcano che non è attivo ma che potrebbe diventarlo in futuro.

3) Un vulcano estinto è un vulcano che non è attivo e non lo sarà mai più.

I vulcani si dividono in quattro tipi principali a seconda della loro attività eruttiva e della loro morfologia:

- Vulcani a cono (o stratovulcani): sono vulcani alti e ripidi con pendii che possono raggiungere anche i 30 gradi. Sono formati da strati di lava solidificata, cenere e altri materiali espulsi durante le eruzioni.

- Vulcani a scudo: sono vulcani bassi e larghi con pendii molto dolci (inferiori ai 10 gradi). Sono formati da colate di lava basaltica fluida che si espandono in modo uniforme.

- Vulcani fissurali (o lineari): sono vulcani allungati e bassi che si formano lungo fratture nella crosta terrestre. Sono formati da colate di lava basaltica fluida che fuoriescono da queste fratture.

- Vulcani sottomarini: sono vulcani che si formano sul fondo del mare e possono emergere dalla superficie dell'acqua formando isole vulcaniche.

Il vulcano più alto del mondo è il Nevado Ojos del Salado che si trova tra Argentina e Cile e raggiunge i 6.891 metri di altitudine. Questo vulcano è uno stratovulcano e fa parte della Cordigliera delle Ande.

In Italia esistono almeno 10 vulcani attivi che si sono "risvegliati" almeno una volta negli ultimi 10 mila anni: Etna, Stromboli, Vesuvio, Ischia, Lipari, Vulcano, Pantelleria, Colli Albani, Campi Flegrei e Isola Ferdinandea. Gli unici due che per il momento danno eruzioni continue, separate da brevi intervalli, sono però l'Etna e lo Stromboli.

Il vulcano più attivo del mondo è il Kilauea, situato nelle Hawaii.

Spesso i vulcani possono essere molto pericolosi a causa delle loro eruzioni.

Ecco una lista dei 10 vulcani più pericolosi del mondo:

1. Yellowstone (Stati Uniti)

2. Vesuvio (Italia)

3. Popocatépetl (Messico)

4. Merapi (Indonesia)

5. Taal (Filippine)

6. Novarupta (Alaska)

7. Pinatubo (Filippine)

8. Fuji (Giappone)

9. Unzen (Giappone)

10. Etna (Italia)

Ma i vulcani hanno anche diversi aspetti positivi che li rendono adatti per la vita, non a caso molte grandi città nel mondo sorgono nelle vicinanze di vulcani attivi (alcuni anche pericolosi). I vulcani possono essere una fonte di energia inesauribile che non produce effetti dannosi sull'ambiente. Il calore che si sprigiona dalla Terra, soprattutto nei punti dove la crosta è più sottile o presenta delle spaccature, può venire utilizzato per riscaldare le case e fare funzionare le fabbriche. Inoltre, il terreno vulcanico è il più ricco di minerali al mondo e contiene ferro, potassio, fosforo e silice che lo rendono fortemente fertile. Sono comuni anche i metalli e le pietre preziose nel suolo vulcanico e i fiumi che scorrono sui vulcani possono essere utilizzati per generare energia idroelettrica.

Quali sono i lavori che non possono essere sostituiti da un'intelligenza artificiale?

Secondo uno studio dell'Università della Pennsylvania, ci sono poche professioni che l'intelligenza artificiale non potrà sostituire.

Tuttavia, ci sono alcuni lavori che non possono essere sostituiti con un dispositivo computerizzato. Richiedono coordinazione, creatività, emozioni, empatia e altro ancora. Ad esempio, i lavori che richiedono la capacità di pensare fuori dagli schemi e di risolvere problemi complessi sono meno suscettibili di essere sostituiti dall'intelligenza artificiale.


Inoltre, i lavori che richiedono interazione umana come la cura dei bambini e degli anziani o il lavoro sociale sono meno suscettibili di essere sostituiti dall'intelligenza artificiale.

La buona notizia è che secondo molte opinioni la situazione non è tragica come si potrebbe pensare. Secondo un report di Goldman Sachs i settori che potrebbero essere maggiormente colpiti dall'impatto dell'intelligenza artificiale sono quelli amministrativo, legale e finanziario. I mestieri più pratici - muratori, carpentieri, artigiani - invece dovrebbero temere di meno. Tuttavia, solo il 5% circa dei mestieri potrebbe essere completamente sostituito dall’intelligenza artificiale

Ci sono anche nuove professioni create dall'intelligenza artificiale come Machine Learning Engineer, Data Scientist, AI Researcher, AI Engineer e AI.

Quindi se alcune professioni tenderanno a scomparire, altre ne nasceranno, come è sempre accaduto nella storia umana.

I migliori pc games (e non solo) in uscita a maggio 2023

Se stai cercando alcuni nuovi giochi per PC da giocare a maggio 2023, sei fortunato. Ci sono molti titoli di cui essere entusiasti, dall'azione-avventura fino alla strategia e all'horror. Ecco alcuni dei migliori giochi per PC in uscita a maggio 2023 che potresti prendere in considerazione.

Redfall uscirà il 2 maggio per Xbox Series X|S e PC. Questo è uno sparatutto cooperativo di Arkane Studios, i creatori di Dishonored e Prey. Tu e un massimo di tre amici potete unirvi per combattere contro una legione di vampiri che ha conquistato l'isola di Redfall. Puoi scegliere tra quattro diversi personaggi, ognuno con le proprie abilità e armi, ed esplorare un mondo aperto pieno di segreti e sorprese.

Age of Wonders 4 uscirà il 9 maggio per PC. Questa è l'ultima puntata dell'acclamata serie di strategia a turni che fonde elementi fantasy e fantascientifici. Puoi creare la tua fazione personalizzata, guidare il tuo esercito in battaglie tattiche ed espandere il tuo impero attraverso la diplomazia, lo spionaggio e la ricerca. Puoi anche giocare online con un massimo di otto giocatori o goderti una campagna per giocatore singolo con trame ramificate.

Hogwarts Legacy uscirà il 16 maggio per PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC. Questo è un gioco di ruolo ambientato nell'universo di Harry Potter, in cui puoi creare la tua strega o mago e frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts alla fine del 1800. Puoi esplorare i luoghi iconici dei libri e dei film, imparare incantesimi, preparare pozioni, domare bestie magiche e scoprire i segreti del mondo magico.

Star Wars Jedi: Survivor uscirà il 28 maggio per PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC. Questo è un sequel di Star Wars Jedi: Fallen Order, dove continui la storia di Cal Kestis, un ex Jedi Padawan sopravvissuto all'Ordine 66. Puoi usare la tua spada laser e i poteri della Forza per combattere contro l'Impero e i suoi Inquisitori, così come nuovi nemici e alleati. Puoi anche personalizzare l'aspetto, l'equipaggiamento, le abilità e il colore della spada laser.

Questi sono solo alcuni dei migliori giochi per PC in uscita a maggio 2023 che ti potrebbero piacere. Che tu sia un fan di sparatutto, strategia, giochi di ruolo o horror, c'è qualcosa per tutti in questo elenco. Buon gioco!

mercoledì 26 aprile 2023

Cosa fare se si ha l'influenza intestinale? 8 consigli utili.

La primavera e l'estate sono stagioni in cui diminuiscono le malattie a carico dell'apparato respiratorio e invece si registra un aumento delle cosidette "influenze intestinali" che hanno sintomi fastidiosi come ad esempio diarrea, febbre, nausea, vomito.

Cosa fare se si hanno i sintomi dell'influenza intestinale?

Ecco alcuni consigli per coloro che sono colpiti da influenza intestinale:

- Rivolgersi ad un medico (è sempre la prima cosa da fare)

- Reintegra liquidi e sali minerali

- Evita la caffeina

- Cereali: no a quelli integrali

- Niente latte e latticini

- Limita frutta e verdura

- Sì a carni bianche e pesce

- Prendi i probiotici (fermenti lattici)


Spero che questi consigli ti aiutino a sentirti meglio!🤞

domenica 16 aprile 2023

La meravigliosa missione spaziale Juice (Jupiter Icy Moon Explorer)

La missione Juice (Jupiter Icy Moon Explorer) è stata lanciata il 14 aprile 2023 dalla base spaziale di Kourou in Guyana francese. L'obiettivo della missione è quello di studiare l’atmosfera e la magnetosfera del pianeta Giove, verificare se le sue tre lune, Ganimede, Europa e Callisto sono abitabili e scoprire anche se sotto la superficie ghiacciata ci siano oceani d’acqua. La sonda arriverà nel sistema di Giove nel 2031.

La missione di Juice presenta vari obiettivi: studiare e caratterizzare le lune gioviane ghiacciate, Ganimede, Europa e Callisto, che sono di fatto anche più grandi non solo della nostra luna, ma anche di pianeti come Mercurio o Plutone. Inoltre, la missione testerà nuove tecnologie per le missioni spaziali future e fornirà importanti informazioni sul Sistema Solare esterno e ci aiuterà a capire meglio le origini della vita sulla Terra.

La sonda è stata lanciata con un razzo Ariane 5 e ha una massa di circa 6 tonnellate e impiegherà circa 8 anni per raggiungere Giove e le sue lune ghiacciate. 

Juice è dotata di una serie di strumenti scientifici per studiare Giove e le lune ghiacciate. Ha due telecamere di monitoraggio situate sul “corpo” del veicolo spaziale per monitorare lo stato. Un’altra camera verrà utilizzata per acquisire immagini ad alta risoluzione di Giove e delle sue lune ghiacciate una volta che sarà giunta nel sistema gioviano nel 2031.

A bordo della sonda ci sono ben 10 strumenti scientifici all'avanguardia. Tre di questi strumenti sono di tecnologia italiana: il Radar RIME, la camera JANUS e lo strumento di Radio Scienza 3GM. 

Questa meravigliosa impresa spaziale ha un costo di oltre 1,6 miliardi di euro e coinvolge 23 paesi, 18 istituzioni e 83 aziende private con oltre 2000 persone che lavorano al progetto da 10 anni a questa parte.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...