mercoledì 22 dicembre 2010

Eclissi totale di Luna del 21 dicembre 2010

 

In questo filmato possiamo vedere un’animazione fotografica dell’eclissi totale di Luna avvenuta il 21 dicembre del 2010. Le immagini sono state riprese con un intervallo medio di 1 minuto. In alcune sequenze l’intervallo è stato anche maggiore.

Luogo di ripresa: La Dehesa (Cile), 1100 metri sul livello del mare.

Telescopio: 90 mm f/5,56; rifrattore apocromatico.

Campo visivo: 1,4 x 1,0 gradi.

Risoluzione sensore: 1600 x 1200.

Si tratta di una sequenza di immagini davvero spettacolari che mostrano questa eclissi di Luna che non è stata visibile dall’Italia.

Buona visione.


La cellula vegetale

 

Quella che vediamo in questo filmato in 3D è la rappresentazione di una tipica cellula vegetale. Come nella cellula animale, la membrana cellulare, o membrana plasmatica, formata da un doppio strato di fosfolipidi, separa la cellula dal mondo esterno. Intorno alla membrana plasmatica si trova la parete cellulare elastica, costituita principalmente da cellulosa.

All’interno della membrana plasmatica si trova il citoplasma costituito da una densa soluzione, il citosol,  e da numerosi organuli rivestiti di membrana. In molte cellule vegetali la struttura più evidente è un grosso vacuolo pieno di una soluzione di sali e altre sostanze che svolge un ruolo determinante nel mantenere il turgore cellulare.

Il citosol è attraversato e diviso da una serie di membrane che costituiscono il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso. Sul reticolo endoplasmatico rugoso si trovano i ribosomi, strutture sulle quali avviene la sintesi proteica.

I cloroplasti, generalmente concentrati in prossimità della superficie della cellula, sono i luoghi in cui si svolge la fotosintesi clorofilliana. Particolarmente numerosi nelle cellule vegetali, sono gli apparati di Golgi, centri di immagazzinamento delle molecole sintetizzate dalla cellula.

I mitocondri sono le centrali energetiche cellulari in cui avvengono le reazioni chimiche che producono grandi quantità di ATP. Dopo il vacuolo, la struttura più grande presente nella cellula vegetale è il nucleo, circondato da una doppia membrana forata, la membrana nucleare. All’interno del nucleo si trovano il nucleolo, sede di formazione dei ribosomi e la cromatina, formata da lunghi filamenti di DNA e proteine (gli istoni).

Nel filmato possiamo vedere un’ottima ricostruzione 3D di una cellula vegetale. (Vedi anche il filmato che spiega le strutture della cellula animale.)


La cellula animale

 

Quella che vediamo in questo filmato in 3D è la rappresentazione di una tipica cellula animale. La membrana cellulare o membrana plasmatica formata da un doppio strato di fosfolipidi, separa la cellula dal mondo esterno. Tutte le sostanze che entrano o escono dalla cellula, devono attraversare questa barriera.

All’interno della membrana plasmatica si trova il citoplasma costituito da una densa soluzione, il citosol, e da numerosi organuli rivestiti di membrana. Il citosol è attraversato e diviso da una serie di membrane che costituiscono il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso.

Sul reticolo endoplasmatico rugoso, si trovano i ribosomi, strutture sulle quali avviene la sintesi proteica. L’apparato di Golgi è un centro di immagazzinamento delle molecole sintetizzate dalla cellula. I lisosomi sono vescicole contenenti enzimi digestivi in cui vengono degradate, nei loro componenti più semplici, diversi tipi di molecole.

I mitocondri sono le centrali energetiche cellulari in cui avvengono le reazioni chimiche che producono grandi quantità di ATP. La struttura più grande presente nella cellula è il nucleo, circondato da una doppia membrana forata: la membrana nucleare. All’interno del nucleo si trovano il nucleolo, sede di formazione dei ribosomi, e la cromatina, formata la lunghi filamenti di DNA e proteine (gli istoni).

La forma della cellula è mantenuta da un intricato intreccio di fibre proteiche che attraversano tutto il citosol e costituiscono il citoscheletro.

Nel filmato possiamo vedere un’ottima ricostruzione 3D di una cellula animale. (Vedi anche il filmato che spiega le strutture della cellula vegetale.)


14 milioni contro 650!

 

Non succede spesso che una galassia appaia prospetticamente vicina ad una stella luminosa. Nella foto possiamo vedere uno di questi rari casi. Si tratta della galassia PGC 39040 e della stella HD 106381.

Ovviamente si tratta solo di una coincidenza: la stella si trova a 650 anni di distanza, mentre la galassia a 14 milioni di anni luce (che in realtà è una distanza abbastanza modesta per una galassia).

La galassia PGC 39058 è una galassia nana e contiene solo pochi milioni di stelle (contro i 100 miliardi di una galassia a spirale di “taglia media”). In questo caso la distanza gioca il suo ruolo e la stella appare luminosissima rispetto alla galassia, anche se si tratta di una stella invisibile ad occhio nudo!


martedì 21 dicembre 2010

Einstein e la Relatività Generale

 

La luce viaggia in linea retta, quello che si curva è lo spazio! Questa è una delle conseguenze più “strane” della teoria della Relatività Generale. La Relatività Generale risulta essere una generalizzazione della Relatività Speciale (o ristretta) valida per tutti i sistemi di riferimento e non solo nei sistemi di riferimento inerziali (cioè in moto relativo rettilineo uniforme). Di fatto la Relatività Generale non diventa altro che una vera a propria teoria che spiega la forza di gravità.

L’attrazione gravitazionale viene spiegata con una vera e propria “deformazione dello spazio-tempo” secondo cui un corpo dotato di massa non fa altro che “curvare” lo spazio-tempo attorno a sé e questa curvatura si manifesta come forza gravitazionale.

Ritengo che la teoria della Relatività Generale sia una delle teorie scientifiche più straordinarie che siano mai state partorite da una mente umana e una delle teorie che hanno avuto più conferme sperimentali che siano mai esistite. Dai buchi neri, alla precessione del perielio dell’orbita di Mercurio fino alle lenti gravitazionali, la Relatività Generale non ha mai “perso un colpo” da quando è stata formulata poco meno di un secolo fa.

In questa playlist di YouTube possiamo vedere un interessante documentario, a cura di History Channel, dedicato proprio alla Relatività Generale.

Buona visione.


lunedì 20 dicembre 2010

Turbine eoliche sul futuro ponte sullo Stretto di Messina

 

Molti avranno sorriso leggendo il titolo di questo post e di certo non per le turbine eoliche. Il fatto che si parli di “futuro ponte sullo stretto di Messina” invece avrà fatto sorridere molti. Sappiamo che in futuro (forse) sarà costruito un immenso ponte sullo Stretto di Messina, non si sa però in quale futuro Occhiolino o in quale era geologica

Nel frattempo ovviamente niente ci impedisce di fantasticare su interessanti realizzazioni che riguardano il ponte.

Una di queste “fantasie” è la possibilità di sfruttare, nella realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, l'opportunità di inserire 2 turbine eoliche da 3 MW sui piloni di 376 metri di altezza. Dai riscontri anemologici satellitari, queste due turbine eoliche potrebbero fornire fino a 14 milioni di kW/h annui che assicurano un risparmio in termini di TEP di 3270 tonnellate annue, rendendo maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale la realizzazione del ponte.

Nel filmato possiamo vedere una simulazione al computer dell’aspetto del ponte sullo Stretto di Messina con le due turbine eoliche.

Buona visione.

Turbine eoliche sul ponte sullo Stretto di Messina


domenica 19 dicembre 2010

Grandezze fisiche fondamentali. Il Sistema Internazionale di unità.

 

All’inizio del 1800 il piede era un’unità di misura della lunghezza diffusa in molti paesi europei. In realtà con questa parola si intendevano lunghezze diverse: 32,5 cm in Francia, 30 cm in Russia, da 25 a 34 cm in Germania.

Non c’è alcuna ragione per scegliere un’unità di misura al posto di un’altra. Tuttavia è bene mettersi d’accordo per stabilire un’unica convenzione e dare così alle parole lo stesso significato.

Nel 1960 è stato creato il Sistema Internazionale di Unità (abbreviato con SI), che è adottato per legge dall’Unione Europea ed è attualmente in vigore in 51 stati.

Le grandezze fisiche fondamentali del Sistema Internazionale sono sette.

Nome della grandezza Unità di misura Simbolo Strumento di misura Definizione
Lunghezza metro m metro

metro
Attualmente è la distanza percorsa nel vuoto dalla luce in un tempo pari a 1/299792458 di secondo (in precedenza, era la quaranta-milionesima parte del meridiano terrestre o la distanza fra due incisioni su un campione costituito da una sbarra di platino-iridio).
Massa kilogrammo kg bilancia

bilancia
Massa di un campione cilindrico di platino-iridio conservato nell’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure di Sèvres, vicino a Parigi (una volta era invece la massa di 1 dm3 di acqua distillata alla temperatura di 4 °C).
Intervallo di tempo secondo s cronometro

cronometro
Intervallo di tempo nel quale si hanno 9192631770 oscillazioni di una particolare radiazione emessa dal cesio-133 (dapprima era una delle 86400 parti in cui veniva suddiviso il giorno solare medio).
Intensità di corrente ampere A amperometro

amperometro
Intensità di corrente elettrica che, circolando in due fili paralleli conduttori di lunghezza infinita posti alla distanza di un metro l’uno dell’altro, fa sì che tra di essi si abbia una forza di 2 x 10-7 newton per ogni metro di lunghezza.
Temperatura kelvin K termometro

termometro
Frazione di 1/273,16 della temperatura termodinamica dell’acqua al suo punto triplo, nel quale si trovano in equilibrio le fasi solida, liquida e gassosa.
Intensità luminosa candela cd fotometro

fotometro
Intensità luminosa emessa da una sorgente monocromatica con frequenza di 5,40 x 1014 hertz e intensità energetica nella direzione della radiazione di 1,46 x 10-3 watt/steradiante.
Quantità di sostanza mole mol   Quantità di sostanza che contiene un numero di molecole di quella sostanza pari al numero di atomi di carbonio-12 presenti in 12 grammi (altrimenti: quantità di sostanza pari in unità di massa al peso molecolare della sostanza stessa).

Come taggare un video su Facebook (video)

 

Come si fa a taggare un video su Facebook? Visto che Facebook non accenna a tramontare, come avevo maldestramente profetizzato in un altro articolo, vi propongo invece un filmato che può essere utile a tutti coloro che stanno cominciando solo adesso a usarlo. Sembra che il numero di utenti Facebook aumenti sempre più, ciò significa che ci saranno sicuramente molti principianti che possono trarre profitto da una semplice guida come questa.

In questo filmato possiamo vedere una guida molto chiara su come taggare un video su Facebook.

Buona visione.

Taggare un video su Facebook

sabato 18 dicembre 2010

Su Titano, luna di Saturno, i vulcano eruttano ghiaccio!

 

La sonda spaziale Cassini, della NASA, ha trovato dei vulcani che eruttano ghiaccio, anziché lava, sulla superficie di Titano, la luna più grande di Saturno.

Osservando la topografia e la composizione della superficie, gli scienziati hanno dedotto che si tratta di vulcani molto simili a quelli terrestri con l’unica differenza che eruttano ghiaccio invece di roccia fusa.

Prendendo come esempio il vulcano Sotra Facula gli scienziati sono rimasti colpiti per la sua somiglianza con vulcani come l’Etna o il Laki (Islanda).

I vulcani di questo tipo sono stati battezzati criovulcani e non sono una novità nel Sistema Solare, perché sono già stati osservati su un’altra luna di Saturno, Encelado. Tuttavia i criovulcani di Encelado non somigliano affatto a quelli terrestri.

Nel seguente filmato possiamo vedere la ricostruzione 3D del criovulcano Sotra Facula su Titano (Saturno).

Buona visione.

Vulcano che erutta ghiaccio su Titano

Una turbina eolica ad asse verticale discoidale

 

Questa turbina eolica ad asse verticale è realizzata con una curiosa forma discoidale. Nel filmato osserviamo come l’energia rotazionale viene utilizzata per aprire e chiudere ritmicamente alcuni “flaps” che intercettano il flusso del vento. Tra tutte le turbine eoliche fai da te che ho visto mi sembra tra le più geniali ed originali.

Questo profilo aerodinamico permette di avere una maggiore superficie a contatto con il flusso del vento e in definitiva si ottiene una maggiore efficienza rispetto alle classiche turbine eoliche tripala ad asse orizzontale.

Quando la velocità del vento aumenta pericolosamente, l’apertura del flaps diminuisce e quindi la superficie offerta al flusso del vento diminuisce proporzionalmente impedendo danneggiamenti alla turbina eolica.

Un altro pregio di questo tipo di turbina eolica è il basso livello di inquinamento sonoro. Infatti risulta essere più silenziosa rispetto ad altri tipi di turbine eoliche.

Nel filmato la possiamo vedere in azione.

Buona visione.

Turbina eolica ad asse verticale discoidale


venerdì 17 dicembre 2010

La comunicazione come trasmissione: lo schema di Shannon.

 

Etimologicamente, la parola comunicazione deriva dall'aggettivo latino communis, che significa "comune", da cui a sua volta deriva il verbo communico, "metto in comune", appunto. Da questa stessa radice derivano anche altre parole della nostra lingua, come "comunione" e "comunità". Nel suo significato originario, il termine "comunicazione" comprende dunque l'idea del "condividere" esperienze, pensieri, emozioni.

comunicazione

Gradualmente, però, a questa accezione se ne è sovrapposta una seconda, che nel tempo ha finito per prevalere: comunicare come "trasmettere" o "trasferire", inizialmente riferito a entità fisiche, in seguito a informazioni.

Lo schema di Shannon

Nel tentativo di individuare un modello della comunicazione, ossia uno schema che riproducesse la struttura di base di ogni atto comunicativo, gli studiosi si sono ispirati proprio all'idea della comunicazione come trasmissione.

Il primo di questi modelli è stato elaborato negli Stati Uniti negli anni Quaranta del Novecento, non da psicologi o da esperti di scienze sociali, ma da un ingegnere e matematico: Claude E. Shannon (1916-2001), autore di una teoria in cui la comunicazione era concepita come trasferimento di informazioni tramite segnali da una fonte a un destinatario, trasferimento reso possibile da un apparato di trasmissione e da uno di ricezione. Shannon era ricercatore presso i laboratori della Bell Telephone e aveva in mente soprattutto la comunicazione telefonica, in cui c'è un luogo da cui parte la chiamata (la fonte, ad esempio la casa di Giuseppe) e un luogo in cui arriva (il destinatario, ad esempio la casa di Giovanni), collegati tra loro grazie agli apparecchi telefonici e a un sistema di cavi, antenne e trasmettitori.

Come emerge dallo schema riportato di seguito, nella comunicazione così intesa il problema principale consiste nel controllo della correttezza del segnale e del suo trasferimento dalla fonte al destinatario: se la comunicazione è difficoltosa, ciò è da imputare unicamente all'interposizione di fattori di disturbo (esterni o interni, fisici o psicologici) che impediscono la corretta ricezione del messaggio.


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