venerdì 2 luglio 2010

Libri di fantascienza. La Lorius – Il Pianeta Oscuro

 

Ogni tanto mi ricordo di essere un appassionato di fantascienza e mi dedico alla recensione di qualche bel romanzo di fantascienza :-) In questo caso si tratta di un romanzo davvero recente di un autore esordiente: Marco Bellante. Il titolo del romanzo è: La Lorius – Il Pianeta Oscuro.

Leggiamo di cosa tratta questo libro dalla descrizione che ci fornisce lo stesso autore.

Il Pianeta Oscuro è un libro di fantascienza, il primo di una serie nella quale narro la storia di una nave da guerra, La Lorius, e del suo equipaggio che, trovatisi alla fine di una guerra di fronte ad un bivio, decidono di disertare per fare la cosa che ritengono più giusta.
La guerra infatti era stata iniziata dal loro governo per opporsi ad una razza aliena emergente, i Nearth, che con la violenza aveva già sottomesso molti sistemi di pianeti, ma era stata condotta con l’arroganza e la superficialità tipica di una classe dirigente trasformatasi oramai, dopo secoli di storia, quasi in una élite nobiliare. Un’élite che, separata dall’insieme di genti che governa e focalizzata solo su se stessa e sulla propria particolarissima idea di un Impero Federale perfetto, arriva ad accettare, vistisi direttamente minacciati, di porre fine prima del tempo ad una guerra non ancora persa, nonostante ciò comporti il sacrificio degli abitanti di alcuni pianeti di confine.
L’equipaggio si trova così catapultato in una situazione critica, alla fine di una guerra, per varie ragioni isolato e bloccato nello spazio ma con il tempo sufficiente perché il suo giovane capitano, Alan Ordes, si soffermi a ragionare su ciò che sta realmente accadendo.
Viene allora presa la decisione di continuare a lottare anche a costo di disertare, con uno svilupparsi della vicenda che li porterà in questo primo libro ad intraprendere, per trovare i mezzi per continuare a combattere, la carriera piratesca, a cercare un pianeta perduto e ad affrontare alcuni contrabbandieri.
Questo primo libro oltre ad essere un’introduzione all’atmosfera e al mondo costituiti dall’Impero Federale di Talarin e dalla guerra contro i Nearth, è anche un’introduzione alle vicende della lotta personale di questo equipaggio che, fin da subito, si trova alle prese non solo con le difficoltà di un universo freddo e spietato ma anche con quello che è il mondo non certo facile dei fuorilegge. Il tutto sullo sfondo di una crescita che questa esperienza, lontano dal mondo soltanto all’apparenza perfetto della federazione, produrrà nell’arco dei tre libri in molti dei giovani personaggi di questa serie.

Affascinante, vero? Non mi resta altro che consigliarne la lettura, ora che in piena estate molti di voi (lo spero) avranno più tempo :-)

P.S. Se volete comunicare con l’autore, potete collegarvi al suo blog personale: http://lalorius-ilpianetaoscuro.blogspot.com/

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giovedì 1 luglio 2010

Auto elettriche. Sono davvero utili o sono un palliativo?

 

Le auto elettriche sono davvero utili, oppure non hanno alcun vantaggio rispetto alle auto “normali”? Per il momento non è facile rispondere, anche perché su strada se ne vedono davvero pochissime. Ricordo che più di trenta (!) anni fa le auto elettriche erano considerate il futuro della locomozione su strada e furono presentati diversi prototipi, ma queste vetture stentano a imporsi sul grande mercato.

In questo video, tratto Tg2 Motori, viene mostrato un road test della nuova Smart elettrica e delle ibride Lexus RX450 e Porsche Cayenne S Hybrid.

Buona visione.

Estate, UFO e alieni

 

UFO a Firenze L’estate è già cominciata e con essa comincia anche il bombardamento mediatico sugli UFO e sugli alieni. Gli ufologi e i credenti nel fenomeno UFO non fanno altro che dire che è una faccenda assolutamente top secret, ma i fatti smentiscono clamorosamente tale affermazione.

E’ esattamente il contrario: la televisione (ad opera di programmi come Mistero e Voyager) ci bombarda di “informazioni spazzatura” sugli UFO. Per certe persone la presenza degli alieni in mezzo a noi è un dato di fatto e non si fanno il minimo scrupolo a fare di tutto affinché anche noi “crediamo”!

In pratica stanno cercando di convincerci in tutti i modi che gli alieni esistono con tanto di bombardamento mediante spot pubblicitari!

Altro che faccenda top secret! Se gli alieni fossero davvero top secret, non dovremmo trovare alcuna notizia in giro, e invece… basta fare una piccola ricerca su YouTube:

cercate la parola “alieni” (escluse le virgolette) e vedrete che troverete 5300 risultati. Se cercate “aliens” (quindi in inglese) troverete addirittura 273000 risultati. Alla faccia della segretezza! Provate a cercare, ad esempio, “teorema di pitagora”. Sconcertante! 72 risultati. A questo punto o il teorema di Pitagora è più top secret degli alieni, oppure gli alieni non sono affatto una faccenda top secret e non è vero che si cerca di nascondere la loro esistenza. Anzi…

Piuttosto si cerca di fare di tutto per far credere alla gente che gli alieni sono tra noi.

Programmi tv ne parlano durante tutto l’anno (soprattutto in estate), centinaia di libri ne parlano, centinaia di migliaia di filmati su YouTube, centinaia di riviste e quotidiani pubblicano articoli con titoli cubitali ogni volta che qualche demente dice di aver visto un UFO o di avere incontrato un alieno.

Perché tanto bombardamento mediatico?

Si possono elaborare svariate ipotesi, ma tutte portano fatalmente alla stessa conclusione. Tanta insistenza dei mass-media non è un buon segno per coloro che insistono nel credere. E’ una situazione che somiglia tanto alle campagne pubblicitarie dei prodotti di bellezza (che non hanno alcun effetto) o alle campagne elettorali (ideate da politici che promettono molto e mantengono poco o niente).

Il risultato finale consiste nel condizionare la nostra mente in maniera negativa. Ci convincono che siamo tutti spiati, che gli alieni ci spiano, che ci rapiscono, che non possiamo fare niente per evitarlo, che cancellano ogni traccia della loro presenza (ma su YouTube non ci riescono?), cancellano persino i nostri ricordi! (però poi ci sono sempre decine di migliaia di presunti testimoni…).

E poi c’è un misterioso complotto… teso a favorire il “cover up”, cioè l’insabbiamento di tutta la faccenda. Ma chissà perché, i temibili e potentissimi agenti della CIA e i servizi segreti non riescono mai a tappare la bocca a Giacobbo e nemmeno a Raz Degan! Ma dai! Chiunque riuscirebbe a tappare la bocca a Raz Degan… ;-)

Ma tornando alle ipotesi per spiegare il continuo bombardamento mediatico, ecco cosa mi viene in mente:

a) Gli UFO e gli alieni sono un business. Basti pensare a quanti libri, film, documentari fanno vendere. Se la gente smettesse di crederci, il business crollerebbe. Allora bisogna fare di tutto affinché la gente creda sempre di più.

b) I militari USA o di altre nazioni potrebbero essere interessati a mantenere viva la credenza negli UFO per nascondere esperimenti militari altrimenti difficili da nascondere in altri modi, come ad esempio il collaudo di armi e di velivoli.

c) Si fa di tutto per manipolare la mente della gente al fine di mantenerla in un continuo stato di incertezza e di panico. La gente spaventata è facile da dominare ed è molto facile anche indirizzare le sue scelte. Questo ci riporta al punto a), infatti in questo modo è possibile convogliare i gusti delle persone e vendere ciò che si vuole.

Ma perché allora ci sono così tante testimonianze di UFO e di alieni? Come si spiegano?

Il numero quasi astronomico di testimonianze e di avvistamenti non rafforza affatto le prove della presenza degli alieni in mezzo a noi, ma la indebolisce a tal punto da costringerci a considerare il fenomeno UFO e alieni una manifestazione della psiche umana simile alle leggende metropolitane o a i miti. Si tratterebbe di un vero e proprio mito moderno, simile ai miti antichi in cui gli uomini tendevano a proiettare le proprie angosce e le proprie paure in figure mitologiche come gli dei.

Gli alieni infatti appaiono straordinariamente simili agli dei antichi. Hanno un’intelligenza superiore, ci spiano dall’alto, guidano le nostre esistenze, volano, appaiono nei sogni, ci rapiscono, si accoppiano con gli umani. Sono gli dei del XX e del XXI secolo.

Ma questo ci porta alla fatale conclusione.

Gli alieni non sono affatto in mezzo a noi, come non lo sono gli dei, come non lo è babbo Natale, come non lo sono i folletti, gli elfi, le fate i draghi e tutte le altre creature mitologiche create dalla mente umana (e anche quelle contano un numero straordinario di testimoni…).

Non sono mai stati in mezzo a noi, ma in fondo è come se lo fossero, visto che sono una proiezione della nostra mente e delle nostre fantasie inconsce. Ci accompagnano facendoci credere meno soli in un Universo immenso le cui dimensioni sono a stento comprensibili dal nostro intelletto.

Quando un giorno gli astronomi troveranno un segnale radio (o di qualsiasi altra natura) proveniente da un pianeta lontanissimo e lanciato da una civiltà aliena, oppure semplicemente troveranno forme di vita in altri pianeti, allora ci ricorderemo del mito degli alieni e sapremo che è stato questo “sogno” che alla fine ha indotto gli scienziati ad impegnarsi tanto per cercare vita nell’Universo.

Non tutti i miti vengono per nuocere! :-)

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mercoledì 30 giugno 2010

La prima foto diretta di un pianeta alieno!

 

Un pianeta al di fuori del Sistema Solare è stato fotografato in maniera diretta da un telescopio posto sulla Terra. La scoperta è stata recentemente confermata, come vediamo nella foto che ho presentato sotto.

pianeta alieno

Questa storica immagine è stata ottenuta mediante l’ottica adattiva del Gemini Observatory nell’infrarosso. Il puntino visibile in alto a sinistra è un pianeta orbitante attorno alla stella 1RSX J160929.1-210524 (l’immagine grande al centro). Questo pianeta ha una massa 8 volte maggiore di quella di Giove. La sua orbita attorno alla stella centrale è molto larga, infatti la sua distanza dalla stella è 300 volte quella che separa la Terra dal Sole.

Essendo un pianeta così grande ovviamente sarà gassoso e quindi non dovrebbe essere adatto allo sviluppo della vita (anche perché la sua temperatura superficiale è di circa 1500 °C). In ogni caso questa è davvero una immagine storica, perché si tratta del primo pianeta extrasolare fotografato direttamente. Gli altri pianeti extrasolari finora scoperti (sono ben 400) erano stati individuati mediante altri metodi, basati sulle influenze gravitazionali che i pianeti avevano sulle stelle attorno a cui orbitavano.

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Gli stivali termoelettrici che caricano il cellulare usando il calore dei tuoi piedi!

 

stivali termoelettrici 

Un paio di stivali di gomma che convertono il calore dei vostri piedi in energia elettrica sono una trovata bizzarra, ma certamente geniale. Con questi stivali è possibile produrre abbastanza energia da poter ricaricare un cellulare. Gli stivali di gomma “energetici” sono il risultato di una collaborazione tra Orange, una società britannica di telecomunicazioni, e Gotwind che si occupa di energie rinnovabili.

stivali termoelettrici 2

Le suole degli stivali contengono dei moduli termoelettrici che convertono le differenze di temperatura (tra il piede caldo e il resto dello stivale più freddo) in una differenza di potenziale elettrico. Si tratta dell’effetto Seebeck. Non appena si accumula una carica elettrica sufficiente, basta collegare al cellulare l’uscita elettrica che si trova nella parte alta degli stivali (come si vede nell’immagine sopra) e attendere che il cellulare si carichi. Però occorrono almeno 12 ore di camminata per ottenere una carica sufficiente a far funzionare il cellulare per un’ora. Ovviamente è una soluzione adatta solo ai grandi camminatori! ;-) Per non parlare delle camminate ad agosto ;-)

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martedì 29 giugno 2010

Lego Technic: un camion ribaltabile davvero straordinario!

 

Il codice del prodotto Lego è 8052, ma si tratta di un vero capolavoro di “tecnologia” Lego Technic. Basta guardare il filmato per rendersene conto. Lo avete mai visto un camion ribaltabile così? Sì certamente, uno vero… ;-)

Internet potrebbe diventare da 100 a 1000 volte più veloce!

 

 

fibre otticheNell’attuale internet i dati viaggiano attraverso fibre ottiche sotto forma di fasci di luce che devono essere convertiti in segnali elettrici per essere poi elaborati dai computer. Se si potesse evitare tale conversione, la velocità di trasmissione dati potrebbe aumentare da 100 a 1000 volte.

Recentemente un gruppo di ricercatori del MIT guidati da Vincent Chan, professore di Ingegneria Elettrica e di Informatica, ha sviluppato un nuovo modo di organizzare le reti ottiche che, nella maggior parte dei casi, consente di superare il problema della conversione inefficiente. Questo nuovo sviluppo porterebbe la rete internet a diventare da 100 a 1000 volte più veloce, riducendo nel frattempo anche il suo consumo energetico.

Direi che potrebbe essere davvero un grande progresso della rete internet. Fino a 10 anni fa sembrava quasi impossibile che si potessero vedere interi film (o la tv) in alta definizione in streaming, adesso invece è assolutamente normale.

Chissà quali immense altre possibilità di potrebbe aprire una così grande velocità di trasmissione dati.

Qui potete leggere l’articolo completo (in inglese): http://web.mit.edu/newsoffice/2010/100x-internet-0628

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lunedì 28 giugno 2010

Pannelli solari fai da te. Un esempio pratico

 

Esistono molti modi per costruire in casa propria, con materiali economici, un pannello solare. In questo post presento un esempio che ho trovato in un forum straniero. Ovviamente un qualsiasi processo di autocostruzione passa sempre attraverso una serie di tentativi ed errori che è molto personale, quindi ognuno deve “sporcarsi le mani” per ottenere il risultato voluto. Nei vari post in cui ho parlato di autocostruzione di pannelli solari (o di turbine eoliche) si è trattato sempre, ovviamente, di esperienze personali da cui si possono però trarre ampi spunti per le proprie realizzazioni.

Il metodo più ragionevole è sempre uno: la semplicità.

 

Questa prima immagine mostra le celle solari poste con la parte sensibile verso il basso sistemate in una maschera di cartone spillato in un pannello di compensato dello spessore di 6 mm. In seguito sono stati saldati i contatti elettrici delle celle, cioè quelle sottili striscette metalliche (ribbon) che attraversano ciascuna cella. Questa saldatura è indispensabile per ottenere il circuito elettrico del pannello solare.

 

Qui vediamo le varie celle solari in cui è stato applicato (in ciascuna di esse) del silicone.

 

Adesso è il momento di applicare un pannello di compensato facendolo aderire mediante il silicone “spalmato” dietro alle celle solari. Per posizionare correttamente questo pannello di compensato sono stati usati dei listelli di legno che fungevano da distanziatori. Quando la posizione è quella giusta, i listelli si sfilano via e il pannello di compensato si “incolla” grazie al silicone. Anzi, per meglio dire, sono le celle solari che restano incollate al compensato.

 

Il passo successivo è quello di capovolgere il tutto. Vediamo che ciascuna cella solare è rimasta incollata al pannello di compensato che era stato applicato nel modo visto prima. Il pannello solare comincia a prendere forma.

 

Adesso è arrivato il momento di sistemare i contatti elettrici delle celle. Una vite tiene ferma una lamina di rame che fa contatto con i ribbon delle celle solari.

 

In questa immagine vediamo come sono state sistemate le lamine di rame. I contatti sono stati saldati.

 

Adesso viene applicato un doppio strato di nastro per guarnizioni di tubature intorno al perimetro del pannello.

 

L’ultimo passo consiste nell’avvitare un pannello si plexiglass che va a ricoprire le celle solari e funge da protezione.

 

Il pannello solare fai da te è completato.

L’unica cosa che resta da fare è il collegamento dei contatti elettrici con un inverter (che trasforma la corrente continua in corrente alternata) e costruire un supporto che possa orientare il pannello in modo da assorbire efficacemente i raggi solari. Ma questo eventualmente sarà argomento per un prossimo post.

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La terrificante bellezza della Nebulosa Cono

 

La Nebulosa Cono fa parte di un grande complesso di nebulose in cui avviene un’intensa formazione di nuove stelle. La nebulosa si trova nelle vicinanze dell’ammasso stellare aperto NGC 2264, nella costellazione dell’Unicorno. Nelle foto realizzate con i grandi telescopi la Nebulosa Cono e le nebulosità adiacenti appaiono come un panorama celeste di straordinaria bellezza, come possiamo ben vedere nelle immagini sotto. Tutto ciò dista 2700 anni luce da noi.

 

Un’immagine “zoomata” della Nebulosa Cono.

 

Un’immagine a largo campo della zona di cielo vicino alla Nebulosa Cono. E’ un panorama celeste davvero spettacolare.

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domenica 27 giugno 2010

La più grande simulazione dell’Universo (video)

 

Alla velocità della luce ci vogliono più di 4 anni per arrivare alla stella più vicina (Proxima Centauri e non Alfa Centauri, come si vede nel filmato), ma l’Universo è immensamente più grande di così. La nostra galassia, la Via Lattea, ha un diametro di oltre 100000 anni luce e la galassia di Andromeda dista 2 milioni e 200000 anni luce. Le galassie più distanti che siano mai state individuate sono lontane ben 13 miliardi di anni luce.

In questo filmato possiamo vedere una simulazione della struttura dell’Universo. Le stime più recenti hanno evidenziato che nell’Universo ci dovrebbero essere da 125 a 200 miliardi di galassie, ciascuna di esse possiede a sua volta centinaia di miliardi di stelle.

La simulazione, chiamata Millennium Simulation, è stata realizzata nel 2005 tramite un supercomputer dal Virgo Consortium, un gruppo internazionale di astrofisici provenienti da Germania, Inghilterra, Canada, Giappone e USA.

Buona visione della “Millennium Simulation”

Fine del mondo nel 2036? Falsa anche quella!

 

Apophis Ai dispensatori di amore fraterno e cosmico, come di solito si autodefiniscono i veggenti e i “ricercatori della verità”, poteva mai bastare la fine del mondo del 2012? Giammai! Ed ecco che adesso la fine del mondo è rimandata al 2036 in occasione del passaggio ravvicinato dell’asteroide Apophis.

L’asteroide Apophis è una roccia orbitante attorno al Sole del diametro di circa 300 metri (è di forma irregolare) che avrà due passaggi molto ravvicinati con la Terra nel 2029 e nel 2036. L’avvicinamento maggiore avverrà però nel 2036 tanto da fare sospettare la possibilità di un disastroso impatto con il nostro pianeta.

Questa è la premessa, ma in questa “sfigatissima” previsione c’è, come al solito, una infinita dose di disinformazione e forse anche di sadica soddisfazione nel creare paura nelle persone più psicologicamente indifese.

Per quando riguarda questa “bufala” dell’asteroide Apophis, occorre fare due precisazioni:

1) La probabilità calcolata di impatto con la Terra è di 1 a 250000, quindi è una probabilità davvero ridicola e con le prossime misurazioni astronomiche potrebbe diminuire ulteriormente.

2) Apophis è largo solo 300 metri, quindi è troppo piccolo per creare danni a livello globale. Se dovesse veramente cadere (ma nel punto 1 abbiamo spiegato che è davvero molto, ma molto difficile) creerebbe sicuramente immensi danni in un’area di raggio di un centinaio di chilometri dal punto dell’impatto, ma non sarebbe assolutamente sufficiente a generare la temuta fine del mondo. Produrrebbe gli effetti di una potente eruzione vulcanica, certamente catastrofica, ma niente fine del mondo.

In ogni caso, lo ripeto, l’asteroide non cadrà, quindi non farà danni.

Riguardo ad Apophis e alla falsa fine del mondo del 2036 ho trovato un post molto completo ed esauriente che spiega tutto con dovizia di dettagli e dati numerici e che fa capire in maniera definitiva che nel 2036 non ci sarà nessuna fine del mondo! Vi consiglio di dare una lettura a tutto il blog (fuffologi e creduloni… Se li conosci non ti uccidono), perché è molto interessante.

Spero di esservi stato utile e di avere tranquillizzato le vostre eventuali incertezze o paure. :-)

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...