È morto Silvio Berlusconi, l'ex primo ministro e magnate dei media che ha dominato la scena politica italiana per quasi tre decenni. Aveva 86 anni e soffriva di una rara forma di leucemia. È deceduto all'ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato per una polmonite legata alla malattia.
Berlusconi è stato uno dei politici più controversi e carismatici del nostro tempo, capace di sopravvivere a scandali sessuali, processi per corruzione e condanne per frode fiscale. Ha guidato tre governi tra il 1994 e il 2011, diventando il primo ministro più longevo della storia repubblicana. Nel 2017 ha fatto il suo ritorno in politica, nonostante l'età avanzata e i problemi di salute. L'anno scorso è stato eletto senatore e il suo partito Forza Italia è entrato a far parte della coalizione di centrodestra guidata da Giorgia Meloni.
Berlusconi è stato anche un imprenditore di successo, fondatore di Mediaset, il più grande gruppo televisivo privato d'Italia, e proprietario del Milan, una delle squadre di calcio più vincenti al mondo. Ha saputo sfruttare la sua popolarità mediatica e il suo carisma per conquistare il consenso degli italiani, ma anche per eludere la giustizia e influenzare l'agenda politica.
La sua morte lascia un vuoto enorme nella politica italiana, come hanno testimoniato i numerosi messaggi di cordoglio arrivati da esponenti di tutti gli schieramenti. Tra i più commossi, quelli dei suoi alleati storici Matteo Salvini e Guido Crosetto, che lo hanno ricordato come un "combattente" e un "visionario". Anche il presidente russo Vladimir Putin ha espresso il suo cordoglio, definendo Berlusconi un "vero amico" e un "saggio statista".
Berlusconi è stato senza dubbio uno dei protagonisti della storia del nostro paese, capace di cambiare il volto dell'Italia e di lasciare un segno indelebile nella sua società e nella sua cultura. Il suo lascito sarà oggetto di dibattito per molto tempo ancora.
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