martedì 30 marzo 2010

Come costruire una turbina eolica

 

I generatori eolici sfruttano la forza del vento per produrre elettricità. Ruotando le pale della turbina guidano un rotore che genera potenza. Questa può caricare una serie di batterie oppure alimentare una rete di trasmissione. La potenza eolica è una fonte di energia rinnovabile che non inquina.

Il generatore eolico che vediamo in questo filmato è un modello “ricreativo”, progettato per alimentare una barca o una piccola casa. Nel video, a cura di Discovery Science, viene mostrato come viene realizzata, in modo artigianale, la pala eolica e l’alternatore della turbina.

Buona visione.

lunedì 29 marzo 2010

Dipolo elettrico dell’acqua e diamagnetismo

 

A volte la Fisica è anche un po’ magia, come possiamo vedere da questo esperimento che potremmo facilmente realizzare anche a casa. Bastano un rubinetto, una bacchetta di plastica (anche una penna di plastica va bene), un magnete al neodimio (costo medio poco al di sopra dei 6 euro).

In un primo momento, avvicinando una barra di un materiale elettricamente carico (come dicevo potrebbe essere anche una penna di plastica strofinata intensamente su un panno di lana), l’acqua viene fortemente attratta a causa del suo “momento di dipolo”.

La molecola dell'acqua (H2O) infatti si comporta come un dipolo elettrico perché il centro della carica positiva è spostato verso gli atomi di idrogeno, mentre quello della carica negativa è spostato verso l'atomo di ossigeno. In pratica quindi il flusso d'acqua devierà dalla verticale avvicinandosi alla bacchetta elettrizzata perché le cariche negative della plastica respingono lontano le cariche negative dell'acqua e attirano quelle positive.

Quando al sottile flusso d’acqua viene avvicinato un potente magnete al neodimio di forma sferica, l’acqua mostra il suo diamagnetismo. Infatti possiamo vedere che quando il magnete è molto vicino al flusso d’acqua questo viene respinto e spostato di un paio di millimetri rispetto alla verticale.

Il diamagnetismo dell’acqua si produce anche in qualsiasi altra sostanza solo per applicazione di un campo magnetico esterno. Il suo effetto è trascurabile e non rilevabile se non sono presenti altre forme di magnetismo (come il ferromagnetismo o il paramagnetismo).

La giustificazione di questo comportamento sta nel fatto che le correnti microscopiche associate al moto degli elettroni nell'atomo danno luogo a momenti magnetici che si compensano con il risultato che nella maggior parte dei casi l'atomo non presenta momento magnetico. Quando agisce un campo magnetico esterno, il moto degli elettroni viene perturbato e compare un debole momento magnetico che è opposto al campo esterno. È facile allora comprendere perché il diamagnetismo sia sempre presente in tutte le sostanze, quindi anche nell’acqua.

Buona visione.

sabato 27 marzo 2010

Il decalogo del perfetto blogger

 

Un decalogo semiserio (più semi che serio) del perfetto blogger:

1) scrivi decaloghi sul perfetto blogger

2) ama il tuo blog come te stesso (lo so, questa è un po’ esagerata, ma per molti è la pura realtà)

3) scrivi tutti i giorni di tutti gli anni di tutti i secoli…

4) scrivi post autoreferenziali ;-)

5) ogni tanto qualche post serio non guasta…

6) non perdere troppo tempo a controllare le statistiche dei visitatori, scrivi qualcosa, dai!

7) ma ce l’hai davvero qualcosa da scrivere? :-)

8) sii originale, ma con intelligenza (lo so, non significa niente, ma per un blogger è la normalità…)

9) dai consigli su come aumentare il traffico del tuo blog anche se ricevi meno di 10 visite al giorno! ;-)

10) il decimo comandamento fallo scrivere sempre ai lettori nei commenti del post… tu hai già fatto troppa fatica a scrivere i primi 9 ;-)

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Mutuo prima casa?

 

Come avrete già fatto in molti, un bel giorno mi sono recato insieme a mia moglie presso una agenzia immobiliare per avere una consulenza per un “mutuo prima casa”. Io e mia moglie avevamo messo gli occhi su una casa che ci sembrava interessante. Il consulente, molto gentile, professionale, impeccabile in giacca e cravatta, ci disse che per ottenere un mutuo vantaggioso, con un tasso di interesse il più possibile basso (che ci avrebbe permesso di pagare una rata mensile il più possibile bassa) era necessario presentare dei “garanti”. I garanti sarebbero dei parenti stretti (in questo caso si intende genitori o fratelli) che garantiscono il pagamento della rata nel caso che il debitore principale sia in difficoltà con i pagamenti. E fino a qui ci siamo, perché sappiamo bene che le banche sono assetate di garanzie.

Dopo alcune settimane, ci siamo rivolti presso un’altra agenzia per una consulenza (non ci siamo accontentati del “primo venuto”). Il consulente, anche lui molto gentile, professionale, impeccabile in giacca e cravatta ci disse che i garanti sono assolutamente ininfluenti per le banche “con i tempi che corrono”. Disse che presentando dei garanti non saremmo riusciti ad ottenere che dei vantaggi molto marginali, spiegando alcune cose molto tecniche in modo molto nebuloso.

Terzo tentativo, altra agenzia. Il consulente, come al solito molto gentile, professionale, impeccabile in giacca e cravatta ci dice che presentare dei garanti è molto importante perché così si potrebbe ottenere persino un importo del capitale più alto.

Ma non potreste mettervi d’accordo una buona volta?

Come al solito, come spesso capita, ho trovato la spiegazione per queste contraddizioni in alcune brevi ricerche su internet.

I consulenti avrebbero dovuto spiegare con maggiore chiarezza che i garanti non sono “tutti uguali. In particolare i garanti sono “interessanti” per le banche se hanno alcune caratteristiche come il fatto di essere “giovani” (meno di 75 anni in corrispondenza della fine prevista della durata del mutuo), avere un alto reddito, avere delle proprietà immobiliari. La fonte delle mie informazioni sarebbe questa: requisiti di un buon garante.

In ogni caso i consulenti delle agenzie, molto gentili, professionali, impeccabili in giacca e cravatta, non sono stati in nessuno dei tre casi sufficientemente chiari da dissipare i dubbi.

Morale della favola? Prima di andare da qualsiasi consulente immobiliare per un mutuo prima casa, documentatevi, sì, anche su Internet ;-)

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venerdì 26 marzo 2010

Fotovoltaico ai frutti di bosco!

 

Lo sapevate che è possibile realizzare celle fotovoltaiche ai mirtilli? Sembra strano, ma è proprio vero. I frutti di bosco, come i mirtilli, hanno un alto contenuto di molecole note come antocianine, che hanno la proprietà di assorbire fortemente la luce solare. Questo tipo di pigmento è molto interessante perché è perfettamente biocompatibile, anche se non possiede la caratteristiche di efficienza dei materiali sintetizzati.

In questo filmato, anche se dai contenuti piuttosto tecnici, viene illustrata la preparazione di “succo di mirtilli” che verrà usato come materiale fotosensibile da utilizzare nelle celle fotovoltaiche (a partire da circa 5:00).

Buona visione.

Come è fatto un pannello solare

 

Fino a poco tempo solo gli ecologisti e gli hippies ne sostenevano l’uso, in seguito si è arrivati addirittura a pensare che l’energia solare fosse la risposta definitiva ai nostri problemi energetici, ma, come spesso succede, la verità sta nel mezzo.

Il concetto dell’energia solare è molto semplice: i pannelli solari catturano l’energia trasformandola in elettricità grazie a delle celle fotovoltaiche.

In questo filmato, tratto da Discovery Science, ci viene spiegato come viene realizzato un pannello solare, a partire dall’assemblaggio delle celle fotovoltaiche, il collaudo, fino al prodotto finito.

Buona visione.

giovedì 25 marzo 2010

La tabellina del nove

 

Una curiosità sulla tabellina del nove.

1 x 9 = 0 9 09
    (+1) (-1)  
2 x 9 = 1 8 18
    (+1) (-1)  
3 x 9 = 2 7 27
    (+1) (-1)  
4 x 9 = 3 6 36
    (+1) (-1)  
5 x 9 = 4 5 45
    (+1) (-1)  
6 x 9 = 5 4 54
    (+1) (-1)  
7 x 9 = 6 3 63
    (+1) (-1)  
8 x 9 = 7 2 72
    (+1) (-1)  
9 x 9 = 8 1 81
    (+1) (-1)  
10 x 9 = 9 0 90

Come avrete notato in questa tabella, le cifre dei risultati della tabellina del nove hanno un comportamento molto simmetrico. Nella colonna della prima cifra si vede che la prima cifra segue un andamento crescente, partendo da zero fino a 9, la seconda cifra invece segue un andamento decrescente da 9 fino a zero. Questo potrebbe essere anche un buon trucco mnemonico per imparare la tabellina del nove ;-)

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La galassia del Pesce Volante: NGC 2442

 

Questa galassia, NGC 2442, dalla forma distorta è visibile nella costellazione australe del Pesce Volante (Volans). Essa si trova a 50 milioni di anni luce e le due braccia a spirale si estendono a partire da una barra centrale ed hanno una conformazione che le fa somigliare a degli uncini.

Questo spettacolare mosaico di foto ottenute con il telescopio spaziale Hubble mostra fantastici dettagli. Si vedono zone di gas e polveri frammiste ad ampie regioni di formazione stellare in cui dominano ampi ammassi stellari aperti in cui spiccano giovani stelle giganti di colore blu. Nella zona del nucleo invece si addensano stelle “anziane” di colore rossastro.

La cosa peculiare di questa immagine è che quasi “in trasparenza”, dove i gas e le stelle di NGC 2442 sono più rarefatti, si intravedono galassie enormemente più lontane, disperse nelle profondità dello spazio. Questo è solo un assaggio della grandezza dell’Universo.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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mercoledì 24 marzo 2010

Giuseppe Castiglia: tre barzellette

 

Giuseppe Castiglia è un comico catanese che non è famoso a livello nazionale, ma è sicuramente famoso in Sicilia e tra i siciliani sparsi in tutto il mondo. Per questo potrebbe essere definito in realtà un comico noto a livello internazionale. Io trovo che sia un vero e proprio “genio” delle barzellette; come le sa raccontare lui, non le sa raccontare nessuno!

In questo filmato possiamo vedere un saggio della sua bravura raccontandoci tre barzellette, una su un mafioso, una su un ragioniere e una su un americano a Catania.

Buona visione e buon divertimento.

Sistemi di equazioni di primo grado numerici fratti

 

In questi tre filmati viene affrontato lo studio dei sistemi lineari (di primo grado) numerici fratti. Tali sistemi di equazioni sono caratterizzati da equazioni in cui la variabile x appare anche al denominatore in almeno una delle equazioni. Per risolvere un tale sistema bisognerà quindi imporre, prima di procedere, delle “condizioni di esistenza”. Nei tre filmati vengono risolti tre esempi diversi di sistemi di equazioni numerici fratti.

Le lezioni di matematica su YouTube di solito sono molto apprezzate (me lo dicono in molti) e anche in questo caso vi segnalo questi tre video con la consapevolezza di fare cosa gradita a molti ;-)

 

 

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martedì 23 marzo 2010

Come fare soldi su Facebook

 

Il titolo del post non è di quelli che ispirano fiducia al primo colpo, ma il filmato che vi presento invece ci racconta un’esperienza interessante che dimostra l’intelligenza del suo ideatore. Come fare soldi su Facebook? Semplice: basta individuare un bisogno della gente e fare in modo di soddisfarlo.

Nel caso specifico Filippo Toso aveva notato come il problema di lentezza o di crash dell’upload di un filmato su Facebook fosse un problema che generava molte domande, ma nessuno era in grado di rispondere in maniera soddisfacente, così ha sviluppato un software in grado di fare l’upload rapido di numerosi formati video su Facebook e adesso lo vende con grande successo. Attualmente riesce a guadagnare circa 820 euro al mese.

Quindi, se avete anche voi problemi di uploading di filmati su Facebook, potete risolvere con questo software che potete trovare nel sito www.facebookvideo.it

Sentiamo dalla viva voce di Filippo Toso come è riuscito ad avere e sviluppare questa brillante idea, ottimo esempio di marketing su Internet.

Buona visione e buon ascolto.

Tutti i tipi di turbine eoliche

 

In questo post desidero mettere in evidenza la grande varietà di forme e soluzioni adottare per realizzare le turbine eoliche, cioè di quei moderni “mulini a vento” che generano energia elettrica ricavandola dalla trasformazione dell’energia del vento.

Ovviamente non si tratta di una trattazione completa, ma solo di una carrellata dei principali tipi di turbine eoliche. Per alcuni tipi (Savonius e Darreius) ho anche citato le caratteristiche salienti; questa scelta è dovuta soprattutto al fatto che spesso le turbine eoliche di questi tipi sono adatte per un uso domestico poiché sono turbine eoliche che possono facilmente essere realizzate con piccole dimensioni e hanno una bassa rumorosità, e sono proprio queste le caratteristiche che permettono sia l’autocostruzione sia la sistemazione nei tetti o in particolari spazi delle abitazioni (come il giardino, ad esempio). La bassa rumorosità consente d non avere fastidi durante le ore notturne.

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Asse orizzontale bipala

 Turbina eolica asse orizzontale bipala

 

Asse orizzontale tripala

 Turbina eolica asse orizzontale tripala

 

Asse orizzontale multipala

 Turbina eolica asse orizzontale multipala

 

Asse verticale Savonius

Turbina eolica Savonius bipala

CARATTERISTICHE SAVONIUS
1. Turbine “lente”
2. Efficienza ridotta
3. Adatte ad essere utilizzate in un range di velocità di vento limitato (in genere basso vento)
4. Controllo di velocità necessario per mantenere CP accettabili
5. Pale fisse. Problematica riduzione della superficie aerodinamica per velocità di vento superiore alla nominale.
6. In genere per velocità superiore alla nominale la turbina è fermata con un dispositivo meccanico.
7. Elevata superficie esposta, necessità di struttura pesante per resistere a eventi atmosferici eccezionali.
8. Utilizzate solamente in applicazioni di piccola potenza.
9. Bassa rumorosità.

 

Asse verticale Darreius bipala

 Turbina eolica Darrieus bipala

 

Asse verticale Darreius tripala

Turbina eolica Darrieus tripala

CARATTERISTICHE DARREIUS
1. Turbine “veloci”
2. Efficienza ridotta
3. Adatte ad essere utilizzate in un range di velocità di vento limitato (in genere basso vento)
4. Controllo di velocità necessario per mantenere efficienze accettabili
5. Pale fisse. Problematica riduzione della superficie aerodinamica per velocità di vento superiore alla nominale
6. In genere per velocità superiore alla nominale la turbina è fermata con un dispositivo meccanico.
7. Superficie esposta inferiore a Savonius, necessità di struttura non troppo pesante per resistere a eventi atmosferici eccezionali
8. Utilizzate solamente in applicazioni di piccola potenza
9. Bassa rumorosità
10. In grado di operare con venti turbolenti

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lunedì 22 marzo 2010

Vulcano in eruzione in Islanda

 

Il vulcano che vediamo in questo video si trova in Islanda e sta eruttando sotto il ghiacciaio Eyjafjallajökull. Si tratta di un vulcano la cui ultima eruzione documentata risale a 189 anni fa. L’attività è cominciata il 21 marzo. Le eruzioni di questo tipo possono diventare piuttosto pericolose perché la lava scioglie vaste zone del ghiacciaio causando inondazioni. In questo caso però la situazione pare essere sotto controllo anche perché il centro eruttivo si trova in una zona quasi disabitata.

Dalle immagini vediamo che si tratta di una eruzione vulcanica lineare, che quindi avviene da numerose bocche eruttive poste tutte su una stessa frattura.

Buona visione di questa spettacolare eruzione.

domenica 21 marzo 2010

20 gigabyte nel 1980 contro 32 gigabyte nel 2010

In questa immagine possiamo vedere gli spaventosi progressi dell’informatica negli ultimi 30 anni. Sulla sinistra vediamo 8 IBM 3380 Disk Sistems affiancati; ciascuno di questi “armadi” aveva una capacità di 2,5 Gb e tutto il complesso aveva una massa di ben 2 tonnellate e un valore compreso tra i 648000 e 1137600 dollari (cioè tra 480000 e 840000 euro). Sulla destra vediamo invece alcune MicroSD da 32 Gb. Queste hanno una massa di 0,5 grammi e un valore compreso tra 100 e 150 dollari (tra 75 e 110 euro).
Direi che c’è una bella differenza! :-)
Se in 30 anni c’è stato un progresso del genere, cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi 30? Ci rivediamo nel 2040 ;-)

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I numeri della Natura

 

Il video che vi presento mi è sembrato subito un vero capolavoro. Si tratta di un filmato che mostra i numeri  e le geometrie che sottostanno a numerose simmetrie della Natura.

Gli artisti e gli architetti fin dai tempi più antichi hanno fatto uso di svariate proprietà matematiche e geometriche. Si possono osservare numerosi esempi nelle proporzioni usate dagli architetti dell’antico Egitto, nell’antica Grecia e a Roma e da artisti del calibro di Michelangelo, Leonardo da Vinci e Raffaello.

Ma la cosa più sorprendente è che molte di queste proprietà matematiche sono presenti anche in Natura.

In questo filmato possiamo infatti vedere alcune di queste proprietà matematiche come: la Successione di Fibonacci e la spirale logaritmica, la Sezione Aurea, la triangolazione di Delaunay e la tassellatura di Voronoi.

Buona visione.

sabato 20 marzo 2010

Turbina eolica ad asse verticale autocostruita di grandi dimensioni

 

Questa turbina eolica ad asse verticale (posta però con l’asse in orizzontale) è stata appena realizzata con una magistrale autocostruzione e viene provata per la prima volta. L’autore di questa turbina si trova ad Aprilia, in provincia di Latina. Turbine eoliche di questo genere, se installate in ogni abitazione dove è possibile installarle, potrebbero dare un contributo notevole al problema dell’approvvigionamento energetico e dell’abbattimento dell’inquinamento. L’eolico domestico è una nuova prospettiva nel campo delle energie alternative.

Complimenti a tutti coloro che continuano a sperimentare nel campo della costruzione delle turbine eoliche. Potrebbero essere loro a cambiare il mondo del futuro! :-)

Ogni giorno in Italia un insegnante si sveglia…

 

Questa è dedicata a tutti gli insegnanti che ogni giorno (o comunque molto spesso) in Italia vengono picchiati da alunni e genitori, senza che nessuno punisca adeguatamente tali aggressori. Il problema della violenza a scuola è troppo importante per essere ignorato. In questo caso si fa solo un po’ di ironia, ma di fatto ci sarebbe poco da scherzare…

Ogni giorno in Italia

un insegnante si sveglia,

sa che dovrà correre più forte dell’alunno o finirà picchiato a sangue,

ogni giorno in Italia

un alunno si sveglia,

sa che dovrà correre più forte dell’insegnante o non riuscirà a picchiarlo,

ogni giorno in Italia

non importa che tu sia un insegnante o un alunno

l'importante è che inizi a correre!

 

P.S. Come mai nei corsi di aggiornamento degli insegnanti non si inserisce qualche corso di autodifesa? ;-) Si scherza per sdrammatizzare…

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venerdì 19 marzo 2010

Spermatozoi: c’è un film dedicato anche a loro e che inneggia alla loro forza e resistenza!

 

Negli Stati Uniti un originale e interessante documentario National Geographic sta avendo un incredibile successo. Si tratta di un documentario di educazione sessuale che vede come protagonisti migliaia di persone travestite da spermatozoi!

La storia parte da una notte d'amore tra Glenn ed Emily che dà inizio ad una corsa forsennata e una gara verso la vita di migliaia di spermatozoi. Narra delle eroiche difficoltà che devono superare gli spermatozoi per giungere fino al loro agognato traguardo: fecondare l’ovulo.

Il film dal titolo “Sizing Up the sperma” (ingrandendo lo sperma), in onda su National Geographic, è già un clamoroso successo tra critica e pubblico.

Nel filmato alcune scene tratte da questo notevole documentario National Geographic.

Buona visione.

giovedì 18 marzo 2010

Come fare il moonwalk, il famoso passo di Michael Jackson

 

Io non ci riuscirei nemmeno guardando 100000 filmati come questo o anche migliori di questo, ma non è detto che non ci riusciate voi ;-), sempre se ci volete provare.

Il Moonwalk (“camminare sulla Luna”), come noto, è un passo di danza che è stato “lanciato” da Michael Jackson all’inizio degli anni ‘80. Lui lo eseguiva in maniera perfetta, ma in realtà probabilmente non ne era l’inventore. La paternità di questo passo dovrebbe essere addirittura del mimo francese Marcel Marceau, anche se questa affermazione non è documentata in maniera certa.

Mi incuriosiva vedere se nell’immensità della rete internet ci fosse qualcuno che avesse realizzato una guida su “come fare” anche questo passo. L’ho trovata, anzi, ne ho trovate moltissime. Ho postato questa perché, non so, mi ha fatto più simpatia :-)

La Grande Macchia Rossa di Giove non è ciò che gli astronomi si aspettavano

 

(nelle immagini sopra: a sinistra mappa termica della Grande Macchia Rossa di Giove, a destra la stessa regione come appare in luce normale)

 

Le migliori immagini termiche finora catturate della Grande Macchia Rossa di Giove hanno rivelato delle sorprendenti variazioni di temperatura all’interno della più famosa (e grande) tempesta del Sistema Solare.

La parte rosso scuro della macchia è una zona più calda rispetto ai dintorni più freddi. La variazione di temperatura è molto leggera. In questo caso per “caldo” si intende –157 °C, mentre freddo significa –160 °C. Nonostante tutto questa lieve differenza è in grado di creare delle interessanti dinamiche interne.

“Questo è il nostro primo sguardo dettagliato all’interno della tempesta più grande del Sistema Solare” ha affermato Glenn Orton, un astronomo del Jet Propulsion Laboratory. “In precedenza avevamo sempre pensato che la Grande Macchia Rossa fosse un semplice ovale privo di strutture complesse, ma questi nuovi risultati mostrano che invece è una struttura piuttosto complicata”.

La Grande Macchia Rossa esiste almeno a partire dal 17° secolo, quando gli astronomi la videro per la prima volta. Si è potuto accertare che lentamente si sta contraendo. Nonostante ciò è la tempesta più grande e longeva che si conosca nel Sistema Solare: al suo interno la Terra ci starebbe tre volte!

Negli ultimi decenni gli astronomi hanno cominciato a studiare la Macchia Rossa con dei modelli metereologici, ma fino a questo momento non si sapeva nulla del suo interno. Adesso invece si sa con certezza che il colore mutevole della tempesta può essere dovuto alla variazione delle “condizioni ambientali”, come la temperatura, il vento, la pressione e la composizione dei gas presenti.

Una stupenda immagine di Giove con la Macchia Rossa ripresa dalla sonda NASA Voyager 2.

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mercoledì 17 marzo 2010

Modelli di geometrie non euclidee

 

Il modello di Klein di geometria iperbolica

Data una circonferenza T (figura sotto), si chiama:

Klein-4

- punto di Klein un qualunque punto P, interno a T;

- retta di Klein una qualunque corda AB di T;

- piano di Klein l’insieme dei punti non esterni a T;

Inoltre:

- due rette di Klein si dicono incidenti se hanno in comune un punto di Klein.

Per esempio nella figura sotto le rette di Klein AB e CD sono incidenti nel punto P di Klein.

Klein-3 

- due rette di Klein si dicono parallele se hanno in comune un punto di T.

Per esempio le rette AB e AC sono parallele, in quanto si incontrano nel punto A della circonferenza T, come si vede nella seguente figura.

Klein-1

 

Si può dimostrare che questi enti (punti, rette, piano di Klein) verificano gli assiomi della geometria euclidea, escluso l’assioma delle parallele; vale invece la seguente proprietà:

In un piano esistono almeno due rette, passanti per un punto e parallele ad una data retta.

Per esempio (figura sotto) le rette distinte AC e BD passano per P e sono entrambe parallele alla retta AB.

Klein-2

Il modello di Klein prova che l’assioma delle parallele è indipendente dai precedenti assiomi della geometria euclidea.

 

Un modello di geometria ellittica

Data una superficie sferica S, si chiama:

Riemann

- punto di Riemann ogni coppia di punti estremi di un diametro di S.

Per esempio le coppie (A,B) e (C,D) sono punti di Riemann;

- retta di Riemann ogni circonferenza massima di S.

Per esempio T1 e T2 sono rette di Riemann.

- piano di Riemann la superficie sferica S.

Anche in questo caso, si può dimostrare che questi enti verificano gli assiomi della geometria, escluso l’assioma delle parallele; vale invece il seguente assioma:

In un piano, qualunque retta passante per un punto dato incontra una retta data.

Infatti, due qualsiasi circonferenze massime di S si incontrano sempre in due punti diametralmente opposti.

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Phobos, il misterioso satellite di Marte

 

Perché c’è questo piccolo oggetto orbitante attorno al pianeta Marte? L’origine di Phobos, la più grande delle due lune di Marte, rimane sconosciuta. Phobos e Deimos sembrano molto simili agli asteroidi di tipo C. Tuttavia sembra piuttosto improbabile che siano state catturate dal campo gravitazionale di Marte, le orbite siano state circolarizzate e adesso giacciano nel piano equatoriale del pianeta.

Nella foto che vediamo appare uno spettacolare Phobos fotografato dalla sonda dell’ESA Mars Express.

Possiamo notare la forma irregolare di questa luna, che presenta un terreno stranamente scuro. Si notino anche i solchi che lo attraversano e una spettacolare catena di piccoli crateri nel centro dell’immagine.

Phobos si estende per soli 25 chilometri e non possiede una massa sufficiente per imprimere una forza gravitazionale tale da fargli assumere una forma sferica. Phobos orbita così vicino a Marte che nei prossimi 20 milioni di anni le forze di marea lo sbricioleranno formando un anello di detriti che lentamente cadranno su Marte.

L’anno prossimo una missione spaziale russa, la Phobos-Grunt, partirà alla volta di Phobos per atterrarvi.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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martedì 16 marzo 2010

Il più grande impianto fotovoltaico mai costruito in Germania

 

Si tratta di un impianto a pannelli solari fotovoltaici di proporzioni davvero gigantesche. Ricopre un rettangolo di 2000 x 600 metri e vi sono sistemati 550000 pannelli solari. Per realizzarlo sono bastati 2 anni. E’ il più grande mai realizzato in Germania ed è davvero una risorsa energetica molto importante. Il luogo in cui è stato costruito l’impianto ha preso, giustamente, il nome di “Solar Valley” e si trova a 20 chilometri da Lipsia.

Lo sfruttamento dell’energia solare in questa zona dell’ex DDR (Germania Est) non ha solo ripercussioni sulla produzione energetica pura e semplice, ma anche sull’industria. Infatti vi si trovano numerose fabbriche che costruiscono le celle solari. Tali fabbriche hanno sostituito l’antica industria pesante della Germania Est ed hanno rilanciato l’economia e l’occupazione.

Non si può mancare di rilevare il fatto che la visione di queste immagini, se da un lato ci fa molto piacere per chi ha la fortuna di vivere il Germania, ci causa un notevole rammarico dovuto al fatto che simili investimenti e provvedimenti siano del tutto sconosciuti per il nostro Paese.

Buona visione.

Marie Curie, la biografia (video)

 

17 febbraio 1898, Parigi. In un magazzino della Scuola Municipale di Chimica e Fisica, Marie Curie, una giovane studentessa piena di curiosità e ambizione, assistita dal marito Pierre, mette nella camera di ionizzazione un composto minerale pesante e nero come la pece contenente Uranio, la pecblenda. La pecblenda ha prodotto una corrente superiore a quella dell’Uranio puro. Da questa osservazione parte un’indagine sul nuovo “elemento misterioso” che condurrà alla scoperta del Radio.

In questo interessante filmato (diviso in due parti) tratto da “Explora Science Now” (Rai Educational, 2009) troviamo una affascinante biografia di Marie Curie che si snoda tra gli studi sulla radioattività e i raggi X, la scoperta del Radio e del Polonio, il premio Nobel, i congressi Solvay e altri importantissimi eventi a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo che hanno segnato un progresso incredibile della conoscenza scientifica e dell’evoluzione tecnologica.

In ogni caso non si può non notare che Marie Curie è stata davvero una grande donna.

Buona visione.

 

lunedì 15 marzo 2010

Turbina eolica verticale fai da te

 

Questa bellissima micro turbina eolica è stata realizzata solo a scopo dimostrativo, ma mette in evidenza tutta l’enorme abilità del costruttore. Si tratta di una turbina eolica ad asse verticale multipala e notiamo che è in grado di accedere un piccolo led con l’energia prodotta dalla sua rotazione.

Spero che l’ingegno di questi straordinari autocostruttori diventi sempre più sopraffino e che in futuro ci facciano vedere realizzazioni ancora più belle e accurate. Per quanto mi riguarda non mancherò mai di postare, ogni volta che le trovo o mi vengono segnalate, video e foto di turbine eoliche o pannelli solari autocostruiti.

Buona visione. 

Immondizia, cassonetto e ape

 

Nell’immondizia si getta di tutto, ma spesso la realtà supera qualsiasi immaginazione… Questo è un vero quadro di arte moderna che potrebbe intitolarsi “ape nel cassonetto”. La foto è stata scattata in Sicilia. Da notare che l’immondizia è stata messa all’interno nell’ape, visto che il cassonetto era già occupato…

ape nell'immondizia

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domenica 14 marzo 2010

Le diete iniziano sempre di lunedì

 

Domani è lunedì e il lunedì è un giorno speciale. Infatti è il classico giorno in cui inizia la settimana lavorativa, ma è anche il giorno in cui classicamente iniziano le diete.

Quante volte avete sentito un dialogo del genere, durante qualche pranzo/cena con amici/colleghi?

- Lo sai, sono a dieta?

- Davvero?! Come mai allora ti sei mangiato tre porzioni di lasagne, due cosce di pollo, quattro fette di torta e mezza scatola di biscotti? – domandò lei stupita, forse credendo che finalmente qualche scienziato avesse scoperto il modo di dimagrire mangiando tutto ciò che si vuole.

- Beh, in effetti la dieta la comincio lunedì, oggi è l’ultimo giorno che mi concedo qualche piccolo piacere a tavola…

- Ahhhh, ho capito!

Sì, hai capito. Le diete cominciano sempre di lunedì, ma non si sa mai di quale settimana o mese o anno o secolo o persino millennio.

Mi sa che anche io a partire da lunedì mi metto a dieta, anche se non ne ho bisogno; tanto ormai essere a dieta è una moda. Se non sei a dieta è come se non hai l’account Facebook, non sei 2.0 ;-)

Buona domenica a tutti, buon lunedì e buon inizio di tutte le diete.

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Oggi è il giorno del Pi Greco

 

Vi sarete accorti che oggi Google ha mostrato un nuovo logo:

Questo perché oggi è “il giorno del Pi Greco”. Infatti l’approssimazione del rapporto tra diametro e circonferenza di solito è indicata come 3,14, 3 corrisponde a marzo e 14 corrisponde al giorno di marzo. Il gioco è fatto!

Viene celebrato anche “il giorno dell’approssimazione di Pi Greco”. Poiché la più famosa approssimazione di Pi Greco è il numero frazionario 22/7 (approssimazione nota sin dai tempi di Archimede), questa ricorrenza cade il 22 luglio.

In questo articolo di qualche tempo fa invece mi sono occupato delle prime 1000 cifre del Pi Greco.

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sabato 13 marzo 2010

Supernova: la morte di una stella

 

Questa stella gigante mostrata nel filmato, originatasi nella Grande Nube di Magellano, ha undici milioni di anni ed è 20 volte più grande del Sole. La sua fornace termonucleare centrale sta trasformando l’idrogeno in elio. E’ questa trasformazione che produce l’energia stellare, ma prima o poi l’idrogeno da convertire finirà e si innescheranno dei fenomeni che porteranno alla “morte” della stella. La fine di una stella di grande massa avviene con una spettacolare esplosione. Si tratta della “supernova”.

In questo filmato possiamo vedere le varie fasi che portano alla morte di una stella di grande massa, con conseguente esplosione finale.

Buona visione.

Il fotovoltaico di notte non funziona?

 

Questa uscita di Lilli Gruber (che possiamo vedere nel filmato) è davvero formidabile! Chiede se per caso di notte il fotovoltaico non funziona! Questo la dice lunga sull’ignoranza che c’è in giro sulle energie alternative e sulla produzione energetica in generale.

Tuttavia in realtà la domanda non è così stupida come potrebbe sembrare, perché, anche se è ovvio che i pannelli solari non producono energia di notte, è possibile immagazzinare l’energia prodotta in appositi accumulatori. Quindi l’erogazione di energia dall’impianto non smette durante durante la notte e nemmeno durante una giornata nuvolosa se vengono utilizzati degli accumulatori che hanno il compito di immagazzinare l’energia eccedente prodotta mentre l’esposizione solare è maggiore. L’accumulatore è quindi un componente essenziale di un sistema fotovoltaico.

La risposta alla domanda di Lilli Gruber quindi è: sì, funziona! :-)

venerdì 12 marzo 2010

Povera Italia. Il nucleare a noi, l’energia pulita agli altri!

 

Questo video denuncia una triste situazione, tipicamente italiana. Negli altri Paesi d’Europa si sta attuando una saggia politica energetica basata sulle energie rinnovabili. In Germania, Spagna, Repubblica Ceca, Danimarca, Belgio, Olanda, Francia, Svizzera si stanno sviluppando fonti energetiche basate sul solare, eolico, maree, biomasse.

In Italia invece si sta tornando all’energia nucleare e nel frattempo si continuano ad usare le normali fonti energetiche inquinanti basate sul petrolio e sul gas.

Mentre gli altri (pochi) Paesi del mondo che avevano investito nell’energia dell’atomo stanno gradualmente abbandonando il nucleare (tranne gli Stati Uniti) a favore delle più moderne fonti energetiche, come l’eolico e il solare, noi invece dobbiamo ancora cominciare a costruire le nuove centrali nucleari.

Si tratta di un vero spreco di risorse e di denaro che ci porterà indietro di almeno 30 anni rispetto alle altre nazioni europee.

Solo in Italia poteva succedere una cosa del genere!

Buona visione del filmato.

Le celle fotovoltaiche. Principio fisico di funzionamento.

 

Le celle fotovoltaiche sono dispositivi che trasformano l’energia solare in energia elettrica. In un altro post, dal titolo “Funzionamento delle celle fotovoltaiche”, avevo mostrato un filmato che spiegava in maniera schematica il principio fisico su cui si basa il funzionamento delle celle fotovoltaiche.

In questo post riportiamo tali principi fisici “sulla pagina”.

Una cella fotovoltaica è costituita da uno strato semiconduttore di tipo n e uno di tipo p (questa struttura si chiama giunzione n-p).

giunzione n-p

Alla giunzione, il semiconduttore di tipo p, ricco di lacune, accoglie un certo numero di elettroni e si carica negativamente. Di conseguenza, il semiconduttore di tipo n, che ha perso elettroni, acquista una carica positiva.

La luce attraversa il semiconduttore di tipo p, che è sottile, e porta energia nella zona di giunzione. Questa energia può allontanare un elettrone da un atomo di silicio, lasciando una lacuna.

Si genera così una corrente elettrica dovuta all’energia solare.

Gli elettroni sono attirati dalla carica positiva nella zona di tipo n, mentre la lacuna si muove nel semiconduttore di tipo p.
giunzione n-p2

 

Gli elettroni possono passare dal semiconduttore di tipo n a quello di tipo p attraverso un filo conduttore esterno.
giunzione n-p3

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