lunedì 7 marzo 2011

Il momento di inerzia

 

Poiché un corpo in moto può sempre essere pensato come un insieme di punti materiali dotati di un’energia cinetica ½mv2, la sua energia cinetica totale può essere scritta come la somma delle energie cinetiche dei punti che lo compongono, cioè come:

Se il moto è di pura traslazione i punti hanno tutti la stessa velocità lineare v e la relazione precedente si riduce a

dove M è la massa totale del corpo. Se invece è di pura rotazione, le velocità lineari dei diversi punti variano al variare della distanza R1 dall’asse di rotazione; se il corpo è rigido tuttavia le velocità angolari ω sono uguali e, valendo la relazione vi=Riω, l’energia cinetica del corpo rotante può essere scritta come:

Il termine della sommatoria viene definito momento di inerzia del corpo rispetto all’asse di rotazione considerato e viene spesso indicato con il simbolo I. Si ha quindi:

L’espressione dell’energia cinetica di un corpo rotante rigido assume perciò la forma:

che è del tutto analoga alla relazione che dà l’energia cinetica nei moti traslatori:

Come si vede, la quantità I sta alla massa M come la velocità angolare ω sta a quella lineare v.

Il momento di inerzia ha un ruolo molto importante in tutti i problemi riguardanti le rotazioni ed era già noto ai tempi di Huygens, che ne fece uso nel suo studio sul pendolo. L’introduzione del termine momento di inerzia invece risale ad Eulero.

Nella tavola sotto sono rappresentati i momenti di inerzia di alcuni corpi rigidi omogenei con assi di rotazione passanti per i rispettivi centri di massa.


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La legge di Hooke

 

Consideriamo una sbarra metallica di lunghezza l0 disposta orizzontalmente con un’estremità fissa e immaginiamo di sottoporla a trazione applicando una forza orizzontale F alla sua estremità libera.

sbarra metallica

La lunghezza della sbarra tenderà ad aumentare all’aumentare della forza applicata, con un andamento del tipo di quello indicato nel grafico sotto.

legge di Hooke

Se la sbarra viene mantenuta a temperatura costante e il carico non è troppo elevato la curva dell'allungamento può essere considerata una retta. Per carichi sufficientemente piccoli, cioè nella parte rettilinea della curva, la rimozione graduale del carico è accompagnata dal ritorno della sbarra alla sua lunghezza originaria. In questi casi quindi l'elongazione è proporzionale alla forza deformante F e si ha

dove è la costante della forza di richiamo, o costante elastica, della sbarra. Questa relazione non è altro che la ben nota legge di proporzionalità (legge di Hooke) tra la forza e la deformazione elastica scoperta empiricamente da Robert Hooke nel 1660.


Disturbi specifici di apprendimento: DSA

 

La sigla DSA sta per Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Si tratta di disturbi che non permettono di imparare in modo “normale” alcune attività che servono per studiare in modo convenzionale, in particolare:

La lettura.

La scrittura.

Il far di conto.

Ecc…

Le attività che creano maggiori difficoltà di apprendimento sono quelle che hanno a che fare con l’alfabeto e con i numeri.


DSA – Caratteristiche generali

- Compromissione significativa e persistente della funzione interessata.

- Capacità intellettive nella norma.

- Assenza di deficit sensoriali.

- Assenza di danni neurologici.

- Assenza di disturbi relazionali.

- Presenza di normali opportunità educative.

- Sostanziale invisibilità del problema.


DSA

- Disturbo dell’apprendimento procedurale.

- Fatica ad automatizzare alcuni gesti.

- Es: leggere, scrivere, compitare, riconoscere destra e sinistra, riconoscere ieri, oggi e domani, allacciarsi le scarpe.

- Un soggetto DSA può usare la cognitività.


Maturità di un soggetto DSA

- La maturità di uno studente è spesso giudicata in base alla quantità di sacrificio che riesce a sopportare “per il suo bene”.

- Un soggetto DSA fatica molto di più di un lettore tipico, perciò la sua maturità deve essere valutata con un metro di valutazione adeguato.


Tutti i dettagli riguardo ai disturbi specifici di apprendimento (DSA) li potete vedere a ascoltare nel filmato che vi presento.

Buona visione.

DSA, disturbi specifici di apprendimento


Installare Ubuntu su USB

 

Una delle caratteristiche più interessanti delle distribuzioni GNU Linux, riguarda la possibilità di installazione su dispositivi USB, così da avere sempre a portata di mano una copia del proprio sistema operativo.

Ubuntu offre due soluzioni, comode per l’installazione su USB. Vediamo quali sono.

Unetbootin è un software gratuito disponibile sia per Windows che per Linux, grazie al quale è possibile creare versioni “live” di diverse distribuzioni da installare poi su un qualunque dispositivo USB. Tra le distribuzioni supportate, Ubuntu è una di quelle maggiormente diffuse e il processo di installazione è davvero molto semplice. Installata l’applicazione, infatti, sarà sufficiente avviarla per avere di fronte l’interfaccia principale, chiara ed intuitiva, tramite la quale è possibile configurare diversi parametri.

Dalla versione 8.10 in poi, Ubuntu presenta anche uno strumento interno alla distribuzione, grazie al quale è possibile creare dispositivi USB avviabili in pochi e semplici passaggi. I parametri da configurare sono anche in questo caso pochissimi. Tale applicazione è disponibile sin dal primo avvio di Ubuntu ed è possibile avviarla scegliendo sistema –> amministrazione –> Create a USB startup disk.

Tutti i dettagli delle procedure sono visibili nel seguente filmato.

Buona visione.

Installare Ubuntu su USB


domenica 6 marzo 2011

Il mare e i suoi segreti

In questo documentario (in due filmati tratti dal programma televisivo Passaggio a Nord Ovest) scopriremo il segreti dell'acqua del mare. Sulle coste della Normandia onde e maree danno vita ad un ecosistema unico al mondo.
La prima domanda che ci si pone di fronte alla vastità dei mari è: quanta acqua c'è negli oceani? Facendo un calcolo approssimativo otteniamo una cifra veramente da capogiro. Negli oceani e nei mari del mondo infatti sono contenuti all'incirca 1300 miliardi di miliardi di litri d'acqua!
Da dove viene tutta quest'acqua e quando si è formata? La risposta è una sorpresa. Infatti sembra che l'acqua sia la cosa più antica che possiamo toccare con mano, perché è nata prima dell'aria che respiriamo e anche prima delle rocce che vediamo nella crosta terrestre attuale.
Se ne volete sapere di più non vi resta che guardare questo interessante documentario sul mare e sui suoi segreti.

Buona visione.



sabato 5 marzo 2011

Montagne russe (Roller Coaster)

 

Chi ha inventato le montagne russe e perché portano quel nome? Portano quel nome perché è in Russia che sono comparse per la prima volta. Eravamo a cavallo tra il 1500 e il 1600. Si trattava in realtà di scivoli ghiacciati in legno, alti quanto una palazzina di 3 o 4 piani, sui quali si scendeva con delle slitte, che potevano anche raggiungere i 70 Km/h.

Sappiamo che persino la zarina Caterina II di Russia ne volle costruire alcuni nella sua famosa residenza il Palazzo d’Inverno a San Pietroburgo. Nel tempo l’idea si diffuse in tutta Europa, si sostituirono i pattini con delle ruote, ecc…, fino ad oggi.

Oggi le montagne russe sono molto diverse da quelle di cinque secoli fa e sono molto più spettacolari. Ma come si progettano delle montagne russe e come si costruiscono? Cerchiamo di scoprire i segreti di una delle più grandi montagne russe del mondo che si trova in California.

Buona visione del documentario.

Montagne russe


venerdì 4 marzo 2011

Come fotografare il fumo

 

Come fanno i fotografi a realizzare quelle meravigliose foto di sensuali volute di fumo che escono da una sigaretta o da una bacchetta di incenso? In questo filmato un fotografo professionista (Gavin Hoey) condivide i suoi segreti per fotografare il fumo ottenendo degli effetti suggestivi e di sicura soddisfazione. Anche perché non serve necessariamente un’attrezzatura costosa. Bastano una lampada da tavolo, una bacchetta di incenso, un flash, dei cartoncini neri, uno sfondo nero e, ovviamente, una macchina fotografica di qualità decente Sorriso.

Nel filmato tutti i dettagli per sapere come fotografare il fumo.

Buona visione.

Come fotografare il fumo


Viaggio nell’Universo

 

Chi non ha mai immaginato di salire a bordo di un’astronave per viaggiare nello spazio? Sono sicuro che sono pochi quelli che non hanno fantasticato su una cosa del genere. Un viaggio nell’Universo sarebbe davvero un’ottima vacanza Occhiolino

Per fortuna le attuali conoscenze sulle meraviglie del cielo, unite ai progressi dell’informatica e delle animazioni al computer, ci permettono di produrre delle animazioni spettacolari come quella che vi presento.

Difficilmente si resterà impassibili di fronte a queste immagini che, dall’alto della mia trentennale esperienza di appassionato di astronomia Occhiolino, ritengo siano “quasi” realistiche e basate sulle vere conoscenze scientifiche attuali.

Non mi resta altro che augurarvi un buon viaggio nell’Universo. Allacciate le cinture di sicurezza Sorriso

Viaggio nell’Universo


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giovedì 3 marzo 2011

Come disegnare gli occhi

 

Provo sempre una grande ammirazione per coloro che hanno talento come disegnatori. Nella mia ignoranza riguardo al disegno, ho sempre creduto che disegnare gli occhi sia qualcosa di molto difficile. Probabilmente ho ragione, perché gli occhi sono una delle parti più espressive del corpo umano, quindi saperli disegnare senza che questa “espressione” si spenga, dovrebbe essere un segno tangibile della propria abilità.

Girovagando per la rete ho trovato questo tutorial che spiega come disegnare gli occhi. L’autore spiega che l’occhio (in effetti ne disegna solo uno Occhiolino) è “quasi” realistico, ma non completamente realistico. Per me è quanto basta, tanto la mia abilità è talmente scarsa che un occhio “quasi” realistico mi basta e mi avanza Sorriso.

In effetti, con un foglio di carta e una matita, seguendo passo passo i movimenti del disegnatore, anche io sono riuscito a disegnare un occhiodecente”. Lascio a voi il compito di fare altrettanto.

Buona visione del filmato.

Come disegnare gli occhi


Accelerazione di gravità

 

L’accelerazione di gravità è l’accelerazione (vettoriale) a cui sono soggetti tutti i corpi su cui agisce la forza peso. In una certa zona dello spazio è uguale per tutti i corpi, indipendentemente dal materiale di cui sono fatti. Sulla Terra è rivolta (per definizione) verso il “basso”. Il suo modulo varia con la posizione geografica e con l’altezza rispetto al suolo.

Nel filmato possiamo vedere un esempio che ci mostra l’accelerazione di gravità a cui sono sottoposti i corpi in caduta libera.

Accelerazione di gravità

Il valore medio di g sulla superficie terrestre è circa 9,8 m/s2. Ai poli diventa 9,832 m/s2, mentre all’equatore si riduce a 9,78 m/s2. Quindi l’accelerazione di gravità non è una vera e propria costante, perché dipende da vari fattori.

I fattori più determinanti sono relativi alla massa e al raggio della Terra (o del pianeta in cui ci si trova Occhiolino).

Se partiamo dalla formula che ci da la forza di attrazione gravitazionale:

dove m1 e m2 sono le masse di due corpi, r è la loro distanza reciproca, G è la costante di gravitazione universale. Se al posto di m1 sostituiamo la massa della Terra, chiamandola M, al posto di m2 sostituiamo una massa qualsiasi, chiamandola m, e al posto di r sostituiamo il raggio della Terra, chiamandolo R, la formula precedente diventa:

e poiché, per il secondo principio della dinamica, si ha:

quindi:

sostituendo il valori si ottiene:

che è proprio il valore dell’accelerazione di gravità medio sulla Terra.

In questa tabella possiamo vedere i valori di accelerazione di gravità sulla superficie di altri corpi celesti.

Pianeta Accelerazione di gravità (m/s2)
Mercurio 2,78
Venere 8,87
Terra 9,81
Marte 3,72
Giove 22,88
Saturno 9,05
Urano 7,77
Nettuno 11,0
Sole 274,0
Cerere (asteroide) 0,27


mercoledì 2 marzo 2011

La guida e l’alcool

 

L’alcool è la causa principale di molti incidenti stradali. Cosa succede se si guida dopo aver bevuto più dei limiti fissati dalla legge? In questo filmato possiamo vedere cosa succede alle capacità di un guidatore dopo avere bevuto alcuni bicchieri di vino.

E’ un servizio molto interessante che nessuno di noi può mancare di seguire attentamente.

Buona visione.

Ubriachi alla guida

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...