Marte è il pianeta più simile alla Terra nel nostro sistema solare, e per questo motivo è da sempre oggetto di interesse e fascino per l'umanità. Negli ultimi anni, diverse agenzie spaziali e aziende private hanno annunciato i loro piani per inviare missioni umane su Marte, con l'obiettivo di esplorare il pianeta e preparare il terreno per una futura colonizzazione.
Ma perché colonizzare Marte? Quali sono le sfide e i benefici di un'impresa così ambiziosa? Quali sono le regioni più adatte per ospitare una base umana? In questo post cercheremo di rispondere a queste domande, basandoci sulle informazioni disponibili e sulle ultime scoperte scientifiche.
Marte e la Terra hanno alcune somiglianze che rendono il pianeta rosso un candidato ideale per la colonizzazione. Entrambi i pianeti hanno una giornata di circa 24 ore, una stagionalità dovuta all'inclinazione assiale, una superficie solida con montagne, vulcani, deserti e calotte polari. Marte ha anche una sottile atmosfera composta principalmente da anidride carbonica, che protegge parzialmente dalla radiazione solare e consente la formazione di nuvole e vento.
Tuttavia, Marte presenta anche delle differenze significative rispetto alla Terra, che rendono la vita umana molto difficile. Marte ha una gravità pari a circa il 38% di quella terrestre, che potrebbe causare problemi muscolari e ossei agli astronauti. Marte ha anche una temperatura media di -63°C, con escursioni termiche che possono raggiungere i -143°C e i 35°C. Marte ha inoltre una pressione atmosferica molto bassa, pari a circa lo 0,6% di quella terrestre, che impedisce la presenza di acqua liquida in superficie.
Per poter sopravvivere su Marte, gli esseri umani avrebbero bisogno di indossare tute spaziali pressurizzate e riscaldate, e di vivere in habitat sigillati e dotati di sistemi di supporto vitale. Inoltre, dovrebbero affrontare il problema della comunicazione con la Terra, che richiederebbe dai 4 ai 24 minuti per inviare e ricevere un messaggio, a seconda della posizione dei due pianeti. Infine, dovrebbero gestire gli aspetti psicologici e sociali di una vita isolata e lontana dal proprio pianeta natale.
Nonostante queste difficoltà, la colonizzazione di Marte offre anche delle opportunità uniche per l'umanità. Marte rappresenta una fonte potenziale di risorse naturali, come minerali, metalli e ghiaccio d'acqua. Marte è anche un laboratorio naturale per lo studio della geologia, della climatologia e della possibile presenza di vita passata o presente. Marte è infine una sfida tecnologica e culturale che potrebbe stimolare lo sviluppo scientifico, economico e sociale dell'umanità.
Per realizzare il sogno di colonizzare Marte, bisogna scegliere con cura le regioni più adatte per stabilire una base umana. Alcuni fattori da considerare sono la vicinanza all'equatore, dove le temperature sono più miti e la luce solare è più abbondante; la presenza di ghiaccio d'acqua o acqua salmastra sotterranea, che potrebbe essere estratta ed utilizzata per bere, coltivare e produrre ossigeno e carburante; la presenza di formazioni geologiche interessanti o suggestive, che potrebbero offrire protezione dalle radiazioni o attrattive turistiche.
Tenendo conto di questi criteri, alcune delle possibili località candidate per una base umana su Marte sono:
- Il Cratere Gale: si tratta di un antico cratere da impatto che ospita al suo interno un enorme monte chiamato Monte Sharp. Il Cratere Gale è stato scelto come sito di atterraggio del rover Curiosity nel 2012 e da allora ha fornito numerose evidenze di un passato umido e potenzialmente abitabile del pianeta. Il Cratere Gale offre una grande varietà geologica e la possibilità di accedere a strati sedimentari che raccontano la storia di Marte.
- Il Cratere Jezero: si tratta di un altro cratere da impatto che presenta al suo interno i resti di un antico delta fluviale. Il Cratere Jezero è stato scelto come sito di atterraggio del rover Perseverance nel 2021 e ha come obiettivo principale quello di cercare tracce di vita passata su Marte. Il Cratere Jezero offre la possibilità di studiare i processi idrologici e sedimentari che hanno modellato il pianeta e di analizzare campioni di roccia che potrebbero contenere materiale organico.
- La Pianura Meridiani: si tratta di una vasta regione pianeggiante situata vicino all'equatore marziano. La Pianura Meridiani è stata scelta come sito di atterraggio per la missione spaziale Mars Exploration Rover (MER), lanciata dalla NASA nel 2003. La missione prevedeva l'invio di due rover, Spirit e Opportunity, che avevano il compito di esplorare la superficie marziana e cercare indizi sulla sua storia geologica e climatica. Il rover Opportunity è atterrato con successo nella pianura Meridiani il 25 gennaio 2004 e ha iniziato la sua avventura scientifica. Opportunity ha percorso oltre 45 chilometri in più di 14 anni di attività, superando ogni aspettativa. Ha scoperto prove della presenza passata di acqua liquida nella pianura Meridiani, ha analizzato la composizione chimica e mineralogica delle rocce, ha fotografato panorami mozzafiato e ha resistito a tempeste di polvere e avarie tecniche. Il rover ha cessato di comunicare con la Terra il 10 giugno 2018, dopo essere stato colpito da una violenta tempesta globale che ha oscurato il cielo marziano. La NASA ha dichiarato ufficialmente la fine della missione il 13 febbraio 2019.