giovedì 5 maggio 2011

Giorno del Giudizio il 21 maggio 2011. Preparatevi!

 

Ve la ricordate la previsione del Giorno del Giudizio del 21 maggio 2011? Se l’avete dimenticata ve la ricordo io Occhiolino Visto che coloro che mettono in giro certe bufale pensano che ho la memoria corta, ma non è vero. Le bufale devono essere smascherate senza pietà per mettere in evidenza che chi fa certe previsioni sbaglia SEMPRE Occhiolino

Aspettiamo con ansia la data del 21 maggio, ormai vicina, per dimostrare una volta per tutte che questo tipo di previsioni servono solo a certi personaggi allo scopo di arricchirsi alle spalle dei creduloni.

Giorno del Giudizio

Al Giorno del Giudizio del 21 maggio 2011, seguirà la Fine del Mondo dell’11 ottobre 2011.

Ma a quale “genio” dobbiamo tale infausta previsione? Si chiama Harold Camping ed è un predicatore americano novantenne. Secondo lui nella Bibbia esisterebbero dei riferimenti nascosti che consentono di calcolare le date del Giorno del Giudizio e della Fine del Mondo.

La cosa bella è che Camping non è la prima volta che fa una previsione del genere. Già questa bufala l’aveva proposta diversi anni fa quando aveva previsto che la fine del mondo sarebbe avvenuta il 6 settembre 1994. Quando l’evento non avvenne, il nostro furbo predicatore si giustificò pateticamente dicendo che aveva sbagliato alcuni calcoli matematici per il computo della data.

Per il 21 maggio 2011 preparatevi, quello sarà il giorno del giudizio… di Harold Camping in matematicaOcchiolino Il giudizio sarà ovviamente insufficiente! Sorriso


mercoledì 4 maggio 2011

Osama Bin Laden è morto o no?

 

Sembra che Osama Bin Laden sia morto. Il più famoso terrorista della storia è stato ucciso. Qualcuno ha festeggiato, qualcuno no. Parlando con la gente, però, la sensazione è che pochi credano a questa morte.

In realtà ho notato due schieramenti differenti. Il primo schieramento, meno numeroso, ammette la possibilità che Osama Bin Laden sia morto davvero, ma che questa morte sia avvenuta diversi anni fa. Il secondo schieramento, ben più nutrito e convinto, è formato da persone che credono fermamente che Osama Bin Laden sia vivo e vegeto e che stia già cospirando per organizzare il prossimo attentato.

Osama Bin Laden

Con tutta questa confusione mediatica è diventato molto difficile capire la verità. L’unica cosa che possiamo fare è paragonare questa situazione a quelle morti di personaggi famosi, come Elvis Presley, Jim Morrison, Paul McCartney (che è vivo, ma da molti anni dicono che è morto ed è stato sostituito da un sosia…), e anche Ettore Majorana.

Come mai i personaggi famosi (nel bene e nel male) vengono sempre “avvistati” dopo la loro morte? La stessa sorte la ebbe Hitler. Anche sul dittatore tedesco si sono sviluppate leggende sul fatto che nel 1945 si sarebbe rifugiato, accompagnato dalla moglie Eva Braun, in Argentina.

Ma come facciamo a sapere che si tratta di leggende metropolitane e non sono invece “storie vere”? Basta analizzarle, ovviamente, e se vediamo che questi racconti sono strutturati come delle leggende, molto probabilmente di leggende si tratterà! Sorriso

Ecco le caratteristiche principali delle leggende metropolitane:

1) i fatti sono sempre ipotetici e le testimonianze sono riferite a persone di cui non viene fornita l’identità (l’amico del cugino del portinaio del… ecc…).

2) la verosimiglianza. Sono sempre storie che “potrebbero” essere vere, ma restano sempre molto vaghe. Spesso vengono riprese dai giornali e dalla televisione, ma questo avviene per la scarsa professionalità dei giornalisti.

3) Spesso presentano degli elementi di razzismo. Ad esempio il fatto che i ROM rapiscono i bambini o mettono dei segni sulle case per segnalare ai complici che possono essere svaligiate. Oppure, a organizzare l’attentato alle Torri Gemelle sarebbero stati gli ebrei e gli stessi ebrei sarebbero invischiati in altri terribili complotti di estensione mondiale. Sotto molte leggende si nasconde quindi l’odio inconfessabile per alcuni gruppi particolari.

Ma le notizie che si susseguono sulla morte di Osama Bin Laden (o sulla sua non morte) rispondono alle stesse caratteristiche? Per il momento è difficile dirlo, perché la notizia è troppo fresca. Con il passare del tempo capiremo qualcosa in più…

cadavere Osama Bin Laden
Una foto del cadavere di Osama Bin Laden che è risultata essere un fotomontaggio.


Ippopotamo tra scienza e leggenda

 

I primi uomini che videro un ippopotamo dovettero davvero rimanere molto stupiti! Scambiarono questo grosso animale, dalle zampe molto corte e la bocca ampia con due lunghi denti canini, per un… cavallo Occhiolino

Probabilmente non ebbero il coraggio di osservarlo meglio, ma sta di fatto che l’etimologia di ippopotamo viene dal greco hyppos, che significa cavallo e da potamòs, che significa fiume. Letteralmente quindi l’ippopotamo sarebbe il “cavallo di fiume”. Non ci è dato sapere, purtroppo, cosa pensò il primo ippopotamo quando vide un uomo…

Da un punto di vista più scientifico invece possiamo dire che ippopotamo è il nome comune di alcuni mammiferi artiodattili, famiglia Ippopotamidi. Lungo fino a 4,5 metri, l’ippopotamo comune (Hippopotamus amphibius, vedi immagine sotto) con i suoi 450 chilogrammi di peso è uno degli animali terrestri più pesanti, dopo l’elefante e il rinoceronte. L’ippopotamo ha una corporatura massiccia, con un tronco voluminoso, rivestito da uno spesso strato di pelle grigiastra, che si sostiene su zampe robuste e corte.

ippopotamo comune

La testa è molto grande e presenta una bocca enorme munita di circa quaranta denti robustissimi, fra cui spiccano i lunghi canini inferiori, vere e proprie zanne ricurve verso l’esterno che l’ippopotamo utilizza per strappare le piante acquatiche di cui si ciba.

L’ippopotamo vive in Africa, in branchi che possono contare da 15 a 150 individui; vive generalmente in prossimità di fiumi e laghi e trascorre gran parte della sua giornata immerso nell’acqua, per eliminare gli eccessi di calore e mantenere in equilibrio la propria temperatura corporea.

Hexaprotodon liberiensis (immagine sotto), l’ippopotamo pigmeo, è molto simile all’ippopotamo comune, ma è più piccolo, slanciato e agile, grande più o meno come un cinghiale. Anche questa specie vive in Africa, dove conduce una vita prevalentemente notturna e solitaria.

ippopotamo pigmeo

Di solito, vedendo gli ippopotami nei documentari televisivi, placidamente e pigramente immersi nell’acqua si può pensare che siano degli animali molto pacifici. Il seguente filmato mostra invece che questa impressione è del tutto sbagliata. Gli ippopotami sono degli animali fortemente territoriali e questa spiccata territorialità è fonte di aggressività. Si verificano anche frequenti aggressioni contro l’uomo. I loro lunghi denti canini, poi, sono delle vere e proprie armi mortali. Guardate subito il filmato e capirete (durata 2 minuti e 58 secondi).

Lotta degli ippopotami

Un’ultima curiosità su questo curioso e straordinario animale. Ho scoperto, per caso, mentre cercavo informazioni sugli ippopotami nei meandri di internet, che questo grosso animale è sognato da molte persone. A me non è mai capitato, per dire la verità.

Nella categoria del significato dei sogni infatti sembra che l’ippopotamo sia interpretato come un simbolo di forza e di aggressività. E dopo avere visto quel filmato, devo dire che i nostri sognatori hanno scelto, inconsciamente, il simbolo giusto…


martedì 3 maggio 2011

Biografia di John Von Neumann

 

In questo breve documentario a cura di RAI Educational, possiamo vedere la biografia di una grande scienziato: John Von Neumann. Si tratta di una mente geniale che ha contribuito a cambiare la tecnologia dell’età moderna, soprattutto per aver sviluppato il computer programmabile.

Partecipò anche al Progetto Manhattan per la costruzione della prima bomba atomica e fu lui a compiere una serie di calcoli per ottenere la massima capacità distruttiva delle bombe atomiche che si progettava di sganciare in Giappone. Il macabro obiettivo era di raggiungere il massimo numero di vittime…

In ogni caso Von Neumann è stato un genio precoce e brillante dai molteplici interessi a cui resta comunque il merito di avere profondamente trasformato le nostre vite quotidiane contribuendo alla nascita dei moderni computer.

Buona visione del documentario. (durata 10 minuti e 41 secondi).

Biografia di John Von Neumann


La capacità termica e il calore specifico

 

Cosa si intende per capacità termica e per calore specifico? Partiamo dal fatto che l’afflusso di una stessa quantità di energia non provoca lo stesso aumento di temperatura in tutti i corpi. Per esempio, il calore fornito da un fiammifero acceso rende incandescente uno spillo, ma fa aumentare di pochissimo la temperatura di un chilogrammo di acqua. La capacità termica di un corpo è la grandezza che misura quanta energia è necessaria per aumentare di 1 K (o di 1 °C, che è la stessa cosa) la temperatura del corpo. Essa è definita come il rapporto tra la quantità di energia ∆E che il corpo assorbe e il corrispondente aumento di temperatura ∆T:

La capacità termica si misura un joule/kelvin.

Questa grandezza dipende dalla sostanza di cui è composto un corpo e anche dalla sua massa. E’ evidente, per esempio, che la capacità termica di 10 kg di acqua è maggiore di quella di 1 kg di acqua. Per ottenere lo stesso aumento di temperatura è necessario fornire molta più energia nel primo caso che nel secondo.

L’alta capacità termica delle grandi masse di acqua contenute nel mare o nei laghi spiega come mai il clima nelle regioni costiere sia molto più temperato che nelle zone interne. Durante l’estate, infatti, l’acqua assorbe molto calore dall’ambiente, aumentando la propria energia interna ed evitando così che la temperatura esterna salga eccessivamente. Cede poi lentamente questo calore durante i mesi invernali mantenendo relativamente alta la temperatura dell’aria.

L’aumento della capacità termica di un corpo all’aumentare della massa si spiega facilmente pensando che la massa di un corpo (costituito da un’unica sostanza) è direttamente proporzionale al numero di molecole. L’arrivo di una determinata quantità di energia (per esempio sotto forma di calore) si ripartisce mediamente in misura eguale tra le diverse molecole, contribuendo anche ad aumentare l’energia cinetica dei loro centri di gravità e quindi la temperatura del corpo.

Poiché tale fenomeno dipende dal numero di molecole, la stessa quantità di energia in arrivo produce su una massa doppia (cioè su una popolazione doppia di molecole) un effetto dimezzato. L’innalzamento di temperatura prodotto da una determinata quantità di energia è così inversamente proporzionale alla massa.

Perciò, volendo aumentare di uno stesso numero di gradi la temperatura di due corpi (costituiti da sostanze identiche), occorre fornire energia in proporzione alla loro masse. La capacità termica è quindi direttamente proporzionale alla massa:

dove c è il calore specifico della sostanza di cui è costituito il corpo.

Il calore specifico si misura in

ed esprime la quantità di energia che è necessaria per innalzare di 1 K la temperatura di 1 kg di una determinata sostanza.

Eguagliando le due formule precedenti si ottiene:

 

cioè

L’energia che occorre fornire ad un corpo per aumentare la sua temperatura è direttamente proporzionale al suo calore specifico, alla sua massa e alla variazione di temperatura. Analogamente l’energia che bisogna sottrarre per diminuire la temperatura di un corpo è direttamente proporzionale a c, m e ∆T.

Nella tabella seguente sono elencati i calori specifici di alcune sostanze a temperatura ambiente (T = 293 K) e a pressione atmosferica

Sostanza

Calore specifico

Acqua 4186
Alluminio 880
Anidride carbonica (273 K) 820
Argento 240
Aria (273 K) 1004,6
Carbonio 850
Elio (273 K) 5100
Ferro 460
Idrogeno (273 K) 14300
Mercurio 138,1
Oro 129
Ossigeno (273 K) 920,9
Ottone 380
Rame 387
Vapore d’acqua (273 K) 2000
Vetro (in media) 800

Occorre osservare come il calore specifico dell’acqua sia molto più elevato di quello delle altre sostanze non gassose. E’ a questa proprietà dell’acqua che si deve il suo effetto regolatore della temperatura.


lunedì 2 maggio 2011

I numeri complessi

 

Com’è possibile che –1 possa avere una radice quadrata? Il quadrato di un numero positivo è sempre positivo e il quadrato di un numero negativo è ancora positivo (mentre il quadrato di 0 è ancora 0). Sembra impossibile poter trovare un numero il cui quadrato sia realmente negativo.

In realtà tutto ciò che occorre fare è introdurre una singola quantità, che chiamiamo i, il cui quadrato è –1, e aggiungerla al sistema dei numeri reali per formare espressioni della forma

a + ib

dove a e b sono numeri reali arbitrari. Una qualsiasi di queste combinazioni è chiamata numero complesso. La quantità i invece viene chiamata unità immaginaria.

Nell’immagine sotto possiamo vedere la situazione dal punto di vista insiemistico. L’insieme dei numeri complessi include l’insieme dei numeri immaginari e quello dei numeri reali che hanno come elemento di intersezione l’elemento zero.

E’ facile capire come sommare due numeri complessi:

(a + ib) + (c + id) = (a + c) + i(b + d)

che è nella stessa forma di prima (con i numeri reali a + c e b + d che prendono il posto degli a e b dell’espressione originaria). E per la moltiplicazione? Questa è altrettanto facile. Troviamo il prodotto di a+ib per c+id. Moltiplichiamo semplicemente questi fattori, sviluppando l’espressione con le consuete regole dell’algebra:

(a + ib)(c + id) = ac + ibc + aid + ibid = ac + i(bc + ad) + i2bd

Ma i2 = –1, così possiamo scrivere che

(a + ib)(c + id) = (ac – bd) + i(bc + ad)

che è ancora della forma a + ib, ma ac – bd al posto di a e bc + ad al posto di b.

La sottrazione di due numeri complessi è abbastanza facile, ma la loro divisione? Cerchiamo ora di dividere il numero complesso a + ib per il numero complesso c + id. Quest’ultimo numero non deve essere zero, il che significa che i numeri reali c e d non possono essere entrambi zero. Per tale ragione c2 + d2 > 0, quindi c2 + d2 ≠ 0, cosicché possiamo dividere per c2 + d2. E’ un semplice esercizio verificare che (moltiplicando ambedue i lati dell’espressione qui sotto per c + id)

Questa ha la stessa forma generale di prima, quindi è ancora un numero complesso.

Queste ovviamente sono solo le basi dei numeri complessi. In realtà i numeri complessi ci aprono un intero mondo straordinario che ha applicazioni anche in Fisica ed Ingegneria. Per approfondimenti potere consultare i seguenti documenti pdf scaricabili qui e qui.

Per chi non ha paura dell’inglese questa playlist di YouTube mostra delle lezioni interessanti sui numeri complessi. Buona visione.

http://www.youtube.com/view_play_list?p=BBA07CCF07E9D261


Dropbox per condividere i files

 

Creare un hard disk online con Dropbox è molto facile. Si tratta di un servizio gratuito di file hosting per condividere le tue foto, i documenti e i filmati con chiunque e di accedervi da qualsiasi computer, palmare o cellulare. Il servizio Dropbox funziona con i sistemi operativi Windows, Mac, Linux, iPad, iPhone, Android e BlackBerry e mette a disposizione uno spazio di 2 GB gratuitamente e fino a 100 GB con sottoscrizione. E’ possibile condividere una cartella del nostro spazio online semplicemente mandando un’email all’utente che si intende invitare.

Il servizio può essere usato anche via web, caricando e visualizzando i file tramite qualunque browser, oppure tramite il driver locale (un software leggerissimo che si installa in pochi secondi) che sincronizza automaticamente una cartella locale del del proprio computer con quella condivisa, notificando le sue attività all'utente.

In questo modo il nostro account Dropbox serve per avere i propri file sempre a disposizione da qualunque postazione, per condividerli con chi vogliamo, per effettuare il backup dei nostri documenti più importanti. Personalmente il fatto di poter accedere ai miei file da qualunque luogo nel mondo e da qualunque computer, lo considero un fatto affascinante, oltre che estremamente utile.

Come ci si iscrive e si usa Dropbox? Intanto collegatevi a questo link e poi nel seguente filmato potete vedere una breve e chiarissima guida all’uso di Dropbox. Seguite le istruzioni a avrete a disposizione il vostro account in pochi minuti.

Buona visione.

Come usare Dropbox


domenica 1 maggio 2011

Lampade IKEA ad energia solare

 

Anche l’IKEA non è rimasta insensibile alla diffusione delle lampade ad energia solare. Ad esempio la lampada da tavolo SUNNAN possiede un piccolo pannello solare e una batteria per accumulare l’energia. In questo modo può fornire luce per altre 4 ore dopo il tramonto del sole. Il prezzo di questa lampada (che potete vedere in figura) è sceso recentemente a 10,99 euro.

Ultimamente però IKEA ha presentato sul mercato una nuova lampada ad energia solare. Si tratta di SOLVINDEN (prezzo 19,99 euro) che presenta delle caratteristiche un po’ superiori rispetto alla lampada SUNNAN. La lampada è sempre a LED, ma sono incluse tre batterie ricaricabili che hanno una durata di due anni. Ovviamente per caricare questa lampada occorre esporla alla luce solare diretta per un tempo compreso tra le 9 e le 12 ore. Anche in questo caso con la massima carica viene garantita una durata dell’illuminazione di circa 4 ore. Il led della lampada ha una vita media di oltre 20000 ore.

La lampada solare SOLVINDEN è disponibile in 4 colorazioni diverse (vedi immagine sotto). Le dimensioni sono di 40 centimetri in altezza per 16 di larghezza.


Antimateria (video conferenza)

 

In questa video conferenza si parla di antimateria. Mi immagino che qualcuno di voi dirà:

“ma le conferenza sono noiose, fanno sbadigliare e io perché mai dovrei sorbirmi ben 55 minuti di conferenza sull’antimateria stando davanti al monitor del computer? Piuttosto mi vado a fare una passeggiata”

Fermo restando che farsi una passeggiata anziché stare davanti al monitor del computer non è una cattiva idea, ma in questo caso vi posso assicurare che questa conferenza non è noiosa e non fa sbadigliare, per diversi motivi:

1) si parla di antimateria e l’antimateria è qualcosa di affascinante e voi non riuscite a resistere Sorriso,

2) si spiega come è stata concepita e scoperta l’antimateria soprattutto per merito di Paul Dirac,

3) Dirac non era solo un genio, ma anche un personaggio davvero atipico e su di lui vengono raccontati alcuni simpatici aneddoti,

4) si spiega cosa è esattamente l’antimateria facendo le pernacchie alle nozioni sbagliate che ha divulgato Dan Brown nei suoi libri Occhiolino,

5) a proposito del punto 4), il filmato mostra delle nozioni corrette sull’antimateria in contrasto con le baggianate che spesso vengono mostrate su YouTube,

6) vengono sfatate molte delle “leggende metropolitane” sull’antimateria diffuse dalla letteratura fantascientifica,

7) perché, i primi sei punti non sono bastati ad incuriosirvi? Sorriso

Visto che ormai penso di avervi convinti, vi lascio alla visione della video conferenza sull’antimateria (a cura dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti).

Buona visione.

L’antimateria


sabato 30 aprile 2011

Gli abissi marini esplorati con uno scooter sottomarino elettrico

 

Questo bizzarro veicolo sottomarino si chiama Aqua Star ed è stato concepito per permettere un’esperienza di immersione subacquea praticamente a chiunque. Non è richiesta una patente, non c’è bisogno di portare pesanti attrezzature e non c’è bisogno di esperienza. Seduti su questo scooter elettrico si può respirare tranquillamente e si può esplorare il fondale marino procedendo ad una velocità massima di 7 km/h e si può raggiungere una profondità massima di 12 metri. In questo modo è possibile avere accesso a basse scogliere senza bisogno di immergersi con pesanti bombole di ossigeno sulle spalle.

scooter sottomarino

La durata della batteria elettrica permette un’autonomia di circa due ore e mezza. La guida di Aqua Star è molto semplice: basta ruotare il manubrio secondo le direzioni destra-sinistra e alto-basso per effettuare le manovre.

Il casco “da palombaro” è integrato nel corpo dello scooter e tutti i pesanti apparati per la respirazione sono montati a bordo. Il pilota in questo modo è libero di scendere, nuotare e risalire a bordo. Aqua Star è disponibile anche nella versione a due posti.

Le caratteristiche tecniche sono:

Lunghezza: 110 cm.

Altezza: 140 cm.

Larghezza: 60 cm.

Velocità massima: 7 km/h.

Peso: 40 Kg.

Autonomia delle batterie: 2 ore.

Autonomia dell’ossigeno: 45 minuti.

Aqua Star


Cosa guarda un uomo in una donna?

 

Per molti(e) quella del titolo è una domanda oziosa. Ma se si vuole procedere scientificamente occorre attenersi alle statistiche! Per questo motivo ho trovato questo grafico molto interessante che mostra cosa guarda un uomo quando incontra una donna. Non c’è dubbio, osservando il grafico, che l’intelligenza non è molto ammirata, mentre la personalità colpisce certamente molto di più. Ma sono altre le caratteristiche che vanno per la maggiore e secondo me tra queste c’è sicuramente l’aspetto fisico. Quindi niente di nuovo sotto il sole…

La superficialità dei maschi ne esce confermata, in definitiva.

Se il grafico vi sembra strano non vi preoccupate, siete voi che avete le traveggole Sorriso


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...