martedì 5 aprile 2011

Paraffina

 

Paraffina. Dal latino parum affinis, cioè poco affine, con riferimento alla scarsa reattività di tali composti, la paraffina è il nome comune di una miscela di idrocarburi solidi. La paraffina si ricava dal petrolio, e ha l’aspetto di una massa cerosa, biancastra, che non si scioglie né in acqua né con acidi. Analoga alla vaselina per composizione ed origine, la paraffina si distingue per una maggiore resistenza.paraffina

Gli usi della paraffina vanno dalla produzione di candele e cerini a quella di lubrificanti e isolanti elettrici. Molti cosmetici hanno una base di paraffina, così come le gomme da masticare. La carta patinata deve la sua resistenza a iniezioni di paraffina.


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Festina lente

 

Festina lente è una traduzione latina del detto greco speude bradeos citato da Svetonio, Vita di Augusto, 25,4. La traduzione letterale in italiano sarebbe affrettati lentamente. Chi agisce con troppa precipitazione spesso, o non raggiunge la meta o perde tempo inutilmente. La massima esorta dunque ad agire prontamente, ma senza precipitazione.

Tartaruga con vela di Cosimo I de’ Medici. Il motto festina lente divenne l’emblema della sua flotta come monito di ponderazione delle imprese perché avessero successo.


lunedì 4 aprile 2011

Fukushima: pericolo di contaminazione del mare

 

La situazione a Fukushima (Giappone) è gravissima: la falla del reattore n° 2 non è stata chiusa ed è stato annunciato ufficialmente che 11500 tonnellate di acqua radioattiva stanno finendo nell’oceano. I serbatoi della centrale nucleare sono strapieni e la TEPCO, l’azienda che gestisce la centrale nucleare, ha iniziato a versare l’acqua contaminata in mare. Un nuovo capitolo di una tragedia che sembra davvero infinita.

In questo filmato, tralasciando per un attimo le tristi vicende della centrale nucleare di Fukushima, possiamo vedere quanti tipi di radiazioni esistono e in che modo l’uomo finora le ha manipolate.

Buona visione.

Situazione gravissima a Fukushima


domenica 3 aprile 2011

Galassia gigante NGC 6872

 

Con un diametro di oltre 400000 anni luce, NGC 6872 è un’enorme galassia a spirale quasi 4 volte più grande della nostra già grande Via Lattea. NGC 6872 si trova a 200 milioni di anni luce ed è visibile nella costellazione del Pavone. La caratteristica principale di questa galassia è che le sue braccia a spirale sono allungate a dismisura a causa degli effetti di marea gravitazionale dovuti alla presenza della galassia IC 4970 (visibile in basso a destra rispetto al centro dell’immagine).

In questa meravigliosa immagine a colori NGC 6872 e IC 4970 sono state fotografate con il telescopio da 8 metri Gemini South Telescope in Cile. La fotografia è stata realizzata in seguito a una competizione studentesca tenuta in Australia, il cui scopo era quello di suggerire all'osservatorio obiettivi che potessero conciliare interesse scientifico e bellezza. Infatti dai colori dell’immagine è possibile avere informazioni riguardo le differenti popolazioni stellari, la formazione stellare, il ritmo di formazione stellare dovuto all’interazione tra le due galassie, l’estensione di polveri e gas.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)


Cos’è il linoleum?

 

Il linoleum è un materiale impermeabile, isolante e molto resistente utilizzato generalmente come rivestimento per pavimenti o pannelli. Il linoleum si ottiene spalmando a caldo su tele robuste un impasto di olio di lino, polvere di sughero e sostanze coloranti. Il tutto viene poi pressato e reso compatto per mezzo di una macchina utensile chiamata calandra. La produzione del linoleum è cominciata nel 1860.

linoleum


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Che cos’è la clonazione?

 

La clonazione è una tecnica di ingegneria genetica con cui si possono creare copie identiche di cellule, tessuti, organi e anche di organismi interi. Le cellule, i tessuti, gli organi o gli individui che si ottengono con questo processo si chiamano cloni. La clonazione avviene in natura quando alcuni organismi si riproducono asessualmente: i batteri, per esempio, si riproducono per divisione duplicando il loro DNA in due copie perfettamente identiche e producendo quindi cellule figlie geneticamente identiche alla cellula madre.

L'uomo usa tecniche di clonazione artificiale da molto tempo: la talea, per esempio, è una tecnica che consente di ottenere piante identiche a quella che le ha generate. Molto più complicato è ottenere la clonazione di un animale complesso come un mammifero: la nascita del primo mammifero clonato avvenne soltanto nel 1997, quando venne al mondo la pecora Dolly. Dolly non nacque come tutte le altre pecore dall'accoppiamento di una femmina e di un maschio, ma dallo sviluppo di una cellula uovo in cui era stato inserito il DNA di una cellula del corpo di una "pecora-mamma".

pecora Dolly

La pecora che si sviluppò a partire da questa cellula iniziale aveva il patrimonio genetico di un unico genitore, anziché di due come accade normalmente. Prima della clonazione di Dolly il percorso scientifico della clonazione era avvenuto con tappe lunghe e lente: il primo a lavorare in questo campo fu il biologo tedesco Hans Spemann che nel 1938 teorizzò la possibilità di manipolare le cellule per indurle a riprodursi. Fu solo verso la metà del Novecento, tuttavia, che iniziarono i primi esperimenti su embrioni di anfibi, a opera degli scienziati americani, Robert Briggs e Thomas King.

L'avanzamento delle tecniche di ingegneria ha permesso, nei primi anni del XXI secolo, di ottenere la clonazione artificiale di alcune specie di altri mammiferi da allevamento e laboratorio, come topi, maiali e scimmie. La clonazione dell'uomo, tecnicamente possibile, non è stata portata a compimento anche perché gli esperimenti in questo campo sono al centro di violenti dibattiti nell'ambito della bioetica. Attualmente l'interesse è rivolto soprattutto verso la clonazione terapeutica, cioè a ottenere tessuti da cellule staminali da usare per curare alcune malattie. Produrre un tessuto clonando le cellule di una persona può essere molto vantaggioso per esempio in caso di trapianto, perché queste con lo stesso patrimonio genetico non sarebbero soggette al fenomeno del rigetto.


La camera oscura

 

La camera oscura è un dispositivo ottico che riproduce un comportamento della luce: si è osservato infatti che la luce quando penetra in una stanza buia, attraverso un piccolo foro presente su una delle pareti, proietta l'immagine capovolta dell'esterno sulla parete interna opposta. La conoscenza della fisica della camera oscura risale all'antica Grecia, ma ebbe la sua vera applicazione solo a partire dal Rinascimento. Gli artisti
utilizzavano questo sistema per proiettare su pareti o tele le immagini che servivano loro per schizzare i dipinti e per studiare le prospettive dei paesaggi.

camera oscura
Nel 1646, ad Amsterdam, colui che descrisse per primo la lanterna magica, Athanasius Kircher, costruì la sua camera oscura per ritrarre i paesaggi.

L'aggiunta di una lente al foro e l'utilizzo di materiali sensibili che imprimevano l'immagine proiettata portarono nei secoli all'invenzione della macchina fotografica. Ancora oggi la parte degli apparecchi fotografici in cui si formano le immagini si chiama camera oscura. Lo stesso nome indica anche i locali in cui vengono stampate le pellicole. È importante che siano stanze buie o illuminate da luci speciali per non compromettere lo sviluppo delle fotografie.


Che cos’è una banca dati?

 

Una banca dati è una raccolta di informazioni organizzate per poter essere facilmente reperite, aggiornate e modificate. Si può accedere alle banche dati (chiamate anche data base) attraverso collegamenti telematici: è il caso delle banche dati on line disponibili su internet, periodicamente aggiornate e consultabili per mezzo del computer.

banca dati

Esistono poi banche dati su disco ottico: i CD-ROM su cui sono organizzate e memorizzate le informazioni. I campi di ricerca possono essere rigidi: come negli indirizzari, che hanno criteri di ricerca fissi (nome, indirizzo, ecc…); oppure a testo libero: è il caso delle banche dati di giornali, riviste o biblioteche, che si possono consultare per mezzo di parole chiave o parti di testo.


venerdì 1 aprile 2011

Macchina per il lavaggio dei pannelli fotovoltaici

 

I pannelli solari fotovoltaici restano all’aria aperta per mesi ed anni, pertanto sono soggetti a sporcarsi e a perdere gradualmente la loro capacità di assorbire la luce solare. Per questo motivo ogni tanto è opportuno pulirli. Per i piccoli impianti non è un problema, ma per gli impianti di grandi dimensioni occorrono dei dispositivi in grado di pulirli.

Nel filmato possiamo vedere la macchina Verdestile A380 che lava i pannelli solari fotovoltaici ed è capace di pulire una superficie che può produrre 1 megawatt in un solo giorno.

C’è da dire che l’azienda italiana Verdestile produce anche pensiline fotovoltaiche, pensiline fotovoltaiche per biciclette, illuminazione stradale (sempre con pannelli solari fotovoltaici Sorriso), illuminazione a led per esterni e per interni.

Buona visione del filmato.

Macchina per il lavaggio dei pannelli fotovoltaici


Aspettare la manna dal cielo

 

Aspettare la manna dal cielo. Si dice di chi resta inerte, inoperoso, aspettando la buona fortuna o che altri faccia per lui o gli appiani le difficoltà. Come narra la Bibbia, la manna fu per gli ebrei un cibo inatteso e insperato (è una “manna” una bella e improvvisa fortuna) che Dio faceva scendere dal cielo ogni notte.

manna dal cielo (piovono polpette)


mercoledì 30 marzo 2011

Velocità di caduta di un corpo

 

A che velocità cade un oggetto se trascuriamo l’attrito dell’aria? Per trovare questa velocità possiamo ragionare in termini di conservazione dell’energia meccanica.

L’energia meccanica è definita come la somma tra l’energia cinetica e l’energia potenziale gravitazionale, cioè:

dove m è la massa del corpo, v è la sua velocità, g è l’accelerazione di gravità (sulla Terra è circa 9,8 m/s2) e h è l’altezza del corpo stesso rispetto ad un livello di riferimento.

Se non c’è attrito l’energia meccanica resta costante in ogni istante. Quindi si deve avere:

Ciò significa che durante la caduta del corpo, quando l’energia potenziale gravitazionale diminuisce, perché h diminuisce durante la caduta, l’energia cinetica deve aumentare proporzionalmente affinché la sua somma con l’energia potenziale possa restare costante.

Se immaginiamo il corpo fermo ad una certa altezza h, la sua energia meccanica iniziale sarà:

lo zero compare perché l’energia cinetica in questo istante è zero, visto che il corpo è fermo. All’inizio quindi l’energia meccanica è tutta energia potenziale gravitazionale.

Facciamo cadere il corpo e a questo punto, mentre l’energia cinetica aumenta, l’energia potenziale diminuisce. Nell’istante in cui il corpo raggiunge il “terreno”, cioè il livello di riferimento, l’energia cinetica diventa massima e l’energia potenziale diventa uguale a zero, perché h=0. Quindi avremo che l’energia meccanica finale sarà:

lo zero rappresenta l’energia potenziale gravitazionale, che come avevo detto prima, in questo istante è zero.

Poiché, per la conservazione dell’energia meccanica, deve essere:

risulterà che:

Eliminando la massa da entrambi i membri dell’equazione e risolvendo rispetto alla velocità, otteniamo:

che è proprio la velocità di caduta di un corpo da un’altezza h. Notiamo che la velocità di caduta dipende solo dall’accelerazione di gravità e dall’altezza di caduta e non dipende affatto dalla massa.

Nel vuoto i corpi cadono tutti con la stessa velocità (se partono dalla stessa altezza) indipendentemente dalla massa che possiedono (come aveva già intuito Galileo Galilei nel 1600). In presenza di atmosfera questo risultato non si ottiene semplicemente perché l’attrito dell’aria rallenta i corpi a secondo della loro massa, forma e superficie. La formula precedente quindi vale come buona approssimazione solo per corpi che hanno una massa abbastanza grande e che non cadono da altezze troppo elevate.

In questo filmato possiamo vedere una famosa sequenza relativa alla missione Apollo 15, in cui l’astronauta David Scott lascia cadere un martello ed una piuma e verifica che toccano terra contemporaneamente. La mancanza di atmosfera della Luna ha permesso di osservare quanto detto prima sulla velocità di caduta dei corpi in assenza di attrito.

Buona visione del filmato.

Velocità di caduta nel vuoto


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...