La clonazione è una tecnica di ingegneria genetica con cui si possono creare copie identiche di cellule, tessuti, organi e anche di organismi interi. Le cellule, i tessuti, gli organi o gli individui che si ottengono con questo processo si chiamano cloni. La clonazione avviene in natura quando alcuni organismi si riproducono asessualmente: i batteri, per esempio, si riproducono per divisione duplicando il loro DNA in due copie perfettamente identiche e producendo quindi cellule figlie geneticamente identiche alla cellula madre.
L'uomo usa tecniche di clonazione artificiale da molto tempo: la talea, per esempio, è una tecnica che consente di ottenere piante identiche a quella che le ha generate. Molto più complicato è ottenere la clonazione di un animale complesso come un mammifero: la nascita del primo mammifero clonato avvenne soltanto nel 1997, quando venne al mondo la pecora Dolly. Dolly non nacque come tutte le altre pecore dall'accoppiamento di una femmina e di un maschio, ma dallo sviluppo di una cellula uovo in cui era stato inserito il DNA di una cellula del corpo di una "pecora-mamma".
La pecora che si sviluppò a partire da questa cellula iniziale aveva il patrimonio genetico di un unico genitore, anziché di due come accade normalmente. Prima della clonazione di Dolly il percorso scientifico della clonazione era avvenuto con tappe lunghe e lente: il primo a lavorare in questo campo fu il biologo tedesco Hans Spemann che nel 1938 teorizzò la possibilità di manipolare le cellule per indurle a riprodursi. Fu solo verso la metà del Novecento, tuttavia, che iniziarono i primi esperimenti su embrioni di anfibi, a opera degli scienziati americani, Robert Briggs e Thomas King.
L'avanzamento delle tecniche di ingegneria ha permesso, nei primi anni del XXI secolo, di ottenere la clonazione artificiale di alcune specie di altri mammiferi da allevamento e laboratorio, come topi, maiali e scimmie. La clonazione dell'uomo, tecnicamente possibile, non è stata portata a compimento anche perché gli esperimenti in questo campo sono al centro di violenti dibattiti nell'ambito della bioetica. Attualmente l'interesse è rivolto soprattutto verso la clonazione terapeutica, cioè a ottenere tessuti da cellule staminali da usare per curare alcune malattie. Produrre un tessuto clonando le cellule di una persona può essere molto vantaggioso per esempio in caso di trapianto, perché queste con lo stesso patrimonio genetico non sarebbero soggette al fenomeno del rigetto.