lunedì 12 aprile 2010

Teorema di Pitagora: una semplice verifica con Geogebra

 

Il Teorema di Pitagora è sicuramente il teorema più famoso del mondo. Esistono innumerevoli dimostrazioni di questo teorema che non vi sottoporrò (tempo fa avevo postato un articolo dal titolo: Teorema di Pitagora: come impararlo facilmente, dove spiegavo un semplicissimo metodo per memorizzarlo in maniera definitiva).

In questo video invece desidero mostrarvi una semplice verifica del Teorema di Pitagora, effettuata con il software libero e Open Source Geogebra. Geogebra è un sistema interattivo davvero fantastico per la geometria, perché gestisce i sistemi geometrici in maniera dinamica.

Questo filmato l’ho registrato io e in anteprima mondiale potrete sentire persino la mia voce ;-). Perdonate la bassa qualità dell’audio e la voce non troppo sicura, ma sapete com’è… questa era la prima volta! :-)

Ma, tornando al teorema, ricordiamo il suo enunciato:

“Dato un triangolo rettangolo, l’area del quadrato costruito sull’ipotenusa sarà uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui due cateti.”

Nel filmato potete vedere la verifica con Geogebra.

Buona visione.

domenica 11 aprile 2010

Apre IKEA a Catania nel 2011, ma non saranno tutte rose e fiori…



E’ da molti mesi che si attende l’apertura dell’IKEA a Catania. Finalmente nel primo semestre del 2011, a quanto pare, l’attesa sarà finita. La grande azienda svedese di arredamento avrà una filiale anche nei pressi di Catania, e sarà l’unico punto vendita previsto per la Sicilia. Molti si aspettano che questa apertura porti grandi benefici dal punto di vista dell’occupazione nella bistrattata provincia di Catania, dove i tagli occupazionali nella Scuola Pubblica e nella Sanità stanno creando situazioni disperate.
In realtà non credo che questa apertura possa incidere in maniera così determinante, per due motivi:
Il punto vendita verrà aperto in località Buttaceto a ben 8 chilometri dal centro di Catania. Non è esattamente un punto facilmente raggiungibile, specialmente per gli abitanti dei numerosi piccoli comuni dell’Etna. Per chi abita a Bronte, ad esempio, andare all’IKEA sarebbe un piccolo viaggio. Il rischio è che il punto vendita non venga frequentato da un gran numero di clienti, anche perché lontano dai poli commerciali della provincia. La località Buttaceto è infatti una “zona industriale” dove non ci sono esercizi commerciali al dettaglio.
Le condizioni di lavoro all’IKEA appaiono piuttosto dubbie. E’ una notizia recente che è stato indetto uno sciopero presso l’IKEA di Corsico (Milano) a causa delle condizioni di lavoro insostenibili. Addirittura veniva cronometrato il tempo per fare la pipì! Io spero che i dirigenti dell’IKEA, conoscendo le difficoltà occupazionali della provincia di Catania, non se ne approfittino per instaurare condizioni lavorative ancora più disumane, credendo che i lavoratori non si ribellino perché hanno assoluto bisogno di lavorare!
In definitiva l’apertura dell’IKEA a Catania non è detto che porti ad una situazione tutta rose e fiori, ma spero di sbagliarmi…

UPDATE! A quanto pare, contrariamente alle mie previsioni, l'IKEA a Catania ha avuto un successo notevole (se non straordinario). I clienti si sono affollati in così grande numero che per farli entrare si è dovuto ricorrere ai turni! Inoltre ho conosciuto alcune persone che ci lavorano e, nonostante l'impegno sia davvero assiduo, le condizioni di lavoro non sembrano così "terribili" come paventato. Questa piccola precisazione secondo me era doverosa, perché un blogger "serio" non deve mai avere paura di ammettere di avere sbagliato. Un saluto ai lettori e buona visita all'IKEA :-)
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Turbine eoliche ad asse verticale. Confronto di efficienza fra tre configurazioni diverse

 

In questo filmato possiamo vedere un confronto di efficienza fra tre configurazioni diverse di turbine eoliche ad asse verticale. Le configurazioni sono: Savonius classica (bipala), Savonius tripala e Sandia. Quale di queste tre turbine girerà più velocemente? Nessuna delle tre turbine genera effettivamente energia elettrica, il confronto viene effettuato esclusivamente in termini di velocità di rotazione a parità di intensità del vento e i tre modelli devono solo superare la resistenza meccanica del sistema di sensori per la misura della velocità di rotazione (in giri al minuto). Nel video sono mostrati nel dettaglio anche i disegni dei profili alari delle tre turbine.

I risultati potrebbero essere interessanti nel caso si volesse autocostruire una turbina eolica, perché sono un ottimo punto di partenza per capire qual è la configurazione più efficace.

L’attesissimo risultato lo potete vedere nel video ;-)

Buona visione.

sabato 10 aprile 2010

Piano inclinato: lo schema delle forze

 

Non riuscite a orientarvi tra componente parallela e perpendicolare della forza? Non riuscite a capire la differenza tra forza peso e reazione vincolare di un punto materiale su un piano inclinato? Se per voi la scomposizione delle forze a cui è sottoposto un punto materiale che scivola senza attrito su un piano inclinato è un mistero non vi resta altro che guardare questo filmato (che dura poco più di due minuti) per avere subito le idee chiare ;-)

Buona visione.

Concepimento e sviluppo prenatale

 

Un video davvero molto ben realizzato sul concepimento umano e lo sviluppo prenatale, fino alla nascita. Seguendo lo sviluppo del feto vengono evidenziate le varie fasi della crescita in base alla scansione temporale. Oltre l’interesse “biologico” del filmato, dobbiamo apprezzarne anche l’impatto “emotivo” dovuto ad una saggia presentazione delle immagini e alla suggestiva colonna sonora. Ci fa ricordare che il concepimento e lo sviluppo dell’essere umano è ancora un immenso scrigno di conoscenze ancora da scoprire. Si prova un brivido di estatica contemplazione di fronte al grande mistero della vita.

Buona visione.

venerdì 9 aprile 2010

Turbina eolica: ecco com’è fatta al suo interno

 

In questa immagine possiamo vedere com’è fatta una tipica turbina eolica (di grandi dimensioni) al suo interno con tutti i suoi meccanismi. Le didascalie sono in inglese.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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Lego Technic. Questa Bugatti Veyron con cambio a sette marce è davvero incredibile!

 

Il costruttore di modelli Lego di nome Sheepo ha presentato la sua ultima fenomenale creazione. Si tratta di una Bugatti Veyron 16.4 dotata di cambio a sette marce (più retromarcia), trasmissione, freni, sistema di sospensioni indipendenti, tettuccio apribile e spoiler posteriore regolabile. Tutto realizzato con il Lego Technic. Impossibile? Guardate questo filmato e non crederete ai vostri occhi!

Sheepo ho dichiarato che prima ha proceduto con la realizzazione del cambio e poi ha costruito la vettura “attorno” a questo componente fondamentale. Il modello così costruito mantiene le proporzioni per la lunghezza, l’altezza, il passo e la lunghezza del tettuccio. Il risultato finale è un vero capolavoro Lego Technic in scala 1:8, completo di radiocomando e di motore elettrico.

Buona visione del filmato.

giovedì 8 aprile 2010

Google Chrome accresce la sua popolarità più velocemente dei browser rivali

 

Tra febbraio e marzo 2010 il browser internet Google Chrome è arrivato a catturare il 6,1% delle preferenze dei web navigatori tenendo indietro i suoi diretti avversari Safari e Opera e riducendo il suo distacco da Firefox, che al momento detiene il 24,5% delle preferenze d’uso. Tutto questo avviene a spese del browser Microsoft: Internet Explorer, il quale continua il suo inesorabile declino. Il browser Google in questo modo ha aumentato la sua popolarità molto velocemente, più velocemente dei suoi diretti competitori.

Personalmente sono convinto che nei prossimi anni vedremo una maggiore attenzione nella scelta del software per navigare su internet e che non ci sarà più una così netta egemonia del browser Microsoft. Sarà una bella battaglia combattuta con le armi della velocità del browser e della sua sicurezza.

Possibilmente non ci sarà proprio un vero vincitore in questa lotta, ma ciascuno potrà scegliere il browser preferito in base alle prestazioni che garantisce in rapporto alle proprie esigenze personali.

Voi che browser usate di solito?

Decolla il primo aereo ad energia solare, realizzato dalla Solar Impulse

 

Solar Impulse è una azienda svizzera che ha realizzato un fantastico aereo ad energia solare. Le sue ali sono ricoperte da ampi pannelli solari ultrasottili e leggeri che non lo appesantiscono pertanto non ostacolano il volo. Basti pensare che questo prototipo, denominato HB-SIA, ha una apertura alare di ben 63,4 metri per un massa totale di soli 1600 chilogrammi. Alle 10:27 di stamane è decollato dall’aeroporto di Payerne (Svizzera) ed ha effettuato un volo di quasi un’ora e mezza ad un’altezza massima di 1200 metri.

Si tratta di un risultato molto importante, perché questo è il primo aereo che riesce a volare senza carburante e senza emissione di sostanze inquinanti. Nel 2013 con lo stesso aereo si tenterà persino di fare il giro del mondo. Si tratterà ovviamente di una impresa storica che spero abbia la giusta risonanza in tutto il mondo. Anche l’impresa di oggi secondo me è molto importante e per questo l’ho riportata dandogli il dovuto risalto.

Buona visione del filmato del decollo del HB-SIA della Solar Impulse.

mercoledì 7 aprile 2010

Un asteroide appena scoperto si avvicinerà alla Terra giorno 8 aprile 2010. Si chiama 2010 GA6

 

Non è una scoperta di quelle che rivoluzionano l’astronomia, ma è certamente interessante sapere che l’asteroide denominato 2010 GA6 passerà ad una distanza di 359000 chilometri dalla Terra esattamente alle ore 23:06 U.T.C. dell’8 aprile 2010. Questa distanza è approssimativamente i 9 decimi della distanza media della Luna dalla Terra. L’asteroide ha un diametro di circa 22 metri.

Questo asteroide è un po’ più grande di quelli che recentemente si sono avvicinati molto alla Terra. Ricordiamo infatti che a novembre 2009 l’asteroide 2009 VA, che era passato a soli 14000 chilometri di distanza, aveva un diametro di sette metri. A gennaio 2010 l’asteroide 2010 AL30 era passato a 128000 chilometri di distanza e aveva un diametro inferiore al 15 metri.

La scoperta di 2010 GA6 è stata effettuata nell’ambito della Catalina Sky Survey, un progetto di ricerca, condotto dal Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona, mirato alla ricerca di comete, asteroidi e oggetti Near-Earth (NEO), la cui orbita può intersecare quella della Terra.

Per avere notizie aggiornate riguardo agli asteroidi e agli oggetti Near-Earth, potete visitare la NASA's Asteroid Watch page.

5 consigli per costruire una mini turbina eolica

 

Salve, sono Lido del blog Energia&Sviluppo. Io e Giuseppe abbiamo deciso di scambiarci ogni tanto degli articoli. Spero possa interessarvi quello che scriverò.
Come primo articolo ho deciso di scrivere una piccola guida che possa indirizzare i primi passi di coloro che vogliono avvicinarsi alla costruzione di una mini pala eolica.
Naturalmente non possiamo riassumere tutto l'argomento in un articolo. L'autocostruzione di un generatore eolico, infatti, è un argomento vastissimo e racchiude in sé molte discipline, dalla meccanica, alla fisica, all'elettronica, alla matematica ecc...
Cercherò quindi di indirizzare chi è alle prime armi in modo che possa almeno capire “cosa” cercare nel mare di informazioni che si trovano in rete.
Ecco quindi i passi da seguire per capire come ci conviene progettare la nostra turbina:

1 – Studiare il vento. Naturalmente come prima cosa bisogna capire il vento che abbiamo a disposizione. A seconda che ci sia un vento forte, debole, costante o con raffiche dovremmo adottare diversi modelli di pala per sfruttarlo al meglio. Per misurare il vento possiamo consultare i vari atlanti del vento che si trovano in rete oppure, per avere delle stime più realistiche e precise usare un anemometro (se ne trovano anche su eBay a prezzi accessibili)

2 – Scegliere l'elica. Una volta capito che vento dovremmo andare a sfruttare dobbiamo decidere che modello di elica vogliamo costruire. Le eliche si suddividono principalmente in due tipologie: ad asse orizzontale e ad asse verticale. Le prime sfruttano meglio venti costanti in quanto hanno bisogno di maggiore energia per iniziare a girare e quindi non sarebbero efficienti in condizioni di vento che soffia a tratti, inoltre possono essere danneggiate da raffiche di vento improvvise. Le seconde invece riescono a sfruttare venti più leggeri ed irregolari. Oltre al tipo di vento, però, la scelta può essere influenzata anche dallo spazio a disposizione e dall' esperienza del costruttore.

3 – Provare l'elica. Molti pensano erroneamente di progettare fin dall'inizio ogni componente della turbina. Questo sarebbe possibile se si avesse molta competenza teorica in materia. Se invece siamo agli inizi dobbiamo affidarci alla pratica e quindi ci conviene provare la nostra elica prima di decidere come realizzare il nostro generatore. Dobbiamo, cioè, capire come gira la nostra pala: se ha un moto continuo oppure a tratti, se ha molti giri/minuto oppure pochi, ecc…

4 – Progettare il generatore. Il generatore è la parte che trasforma l'energia cinetica (in questo caso la rotazione) della pala in energia elettrica. Il modo migliore per sfruttare una pala eolica è utilizzare un generatore a magneti permanenti (PMG). Se si vuole costruirlo si possono trovare alcune buone guide su internet. Sicuramente non è una passeggiata ma non è impossibile. La progettazione del nostro PMG deve essere fatta una volta che abbiamo capito quanti giri compie la nostra elica, da questo, infatti, dipendono dimensione e numero di magneti del generatore. Chi è proprio alla sua prima esperienza o non ha grandi pretese di efficienza può adottare altre soluzioni come per esempio un alternatore dell'auto, una dinamo delle biciclette o dei motori elettrici che si trovano in alcuni apparecchi elettrici.

5 – Effettuare le connessioni. L'elettricità generata con la turbina può essere usata in vari modi. Chi lo fa per hobby e gli basta far accendere una lampadina, chi vuole caricare delle batterie, chi vuole scaldarci dell' acqua e chi vuole immetterla in rete. L'argomento del riversare in rete l'energia generata da una pala eolica è complesso e merita di essere affrontato in modo specifico. Come dicevo questa invece vuole essere una breve guida generica e quindi vediamo in sintesi i componenti di cui abbiamo bisogno per sfruttare l'elettricità prodotta:

Batterie
Necessarie per immagazzinare l'energia. Inoltre regola il voltaggio del sistema che altrimenti varierebbe con la velocità del vento, danneggiando il sistema. Si possono usare le batterie per auto o moto, ma è conveniente usare batterie di capacità maggiore. Le batterie per auto inoltre sono progettate per essere scaricate solo parzialmente per cui non sono molto adatte allo scopo.
Controller di carica
Devia il flusso della corrente su degli elementi che possano disperdere energia, ad esempio delle lampadine o delle resistenze termiche quando la batteria è completamente carica.
Inverter
L'inverter consente di trasformare la corrente continua a basso voltaggio che esce dalla batteria (di solito 12 V) in corrente alternata a 220-240V.


Ecco un immagine che chiarisce meglio la composizione dei collegamenti:

schema collegamenti eolico

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...