Passa ai contenuti principali

Le meraviglie dell'IA di Photoshop: Generative Fill.

Se siete appassionati di fotoritocco, probabilmente conoscete già Photoshop, il software di Adobe che vi permette di modificare le vostre immagini in modo professionale e creativo. Ma sapevate che la prossima versione di Photoshop avrà una novità molto interessante? Si tratta di Generative Fill, uno strumento basato sull'intelligenza artificiale generativa di Adobe Firefly, che vi consentirà di creare e aggiungere contenuti alle vostre immagini in modo semplice e veloce.



Cos'è l'intelligenza artificiale generativa?

L'intelligenza artificiale generativa (IA generativa) è una branca dell'IA che si occupa di creare nuovi contenuti a partire da dati esistenti, come immagini, testi o suoni. L'IA generativa utilizza algoritmi di apprendimento automatico per analizzare i dati e generare nuovi dati simili ma diversi, seguendo le indicazioni dell'utente. Ad esempio, un'IA generativa può creare nuove immagini di animali fantastici a partire da immagini di animali reali, oppure nuovi testi di canzoni a partire da testi di canzoni esistenti.


Come funziona Generative Fill?

Generative Fill è uno strumento che sfrutta l'IA generativa di Adobe Firefly per creare e aggiungere contenuti alle vostre immagini in Photoshop. Per utilizzare Generative Fill, basta selezionare lo strumento dall'applicazione e indicare con il testo cosa si vuole creare o aggiungere all'immagine. Ad esempio, se volete aggiungere un cielo nuvoloso al vostro paesaggio, basta scrivere "cielo nuvoloso" e Generative Fill vi proporrà tre opzioni tra cui scegliere. Oppure, se volete espandere il contenuto dell'immagine, basta scrivere "espandi" e Generative Fill vi mostrerà come potrebbe essere l'immagine più grande.

Generative Fill si adatta automaticamente alla prospettiva, all'illuminazione e allo stile delle immagini, per ottenere risultati realistici e armoniosi. Inoltre, Generative Fill è non distruttivo, cioè non modifica l'immagine originale ma crea un nuovo livello che potete modificare o eliminare in qualsiasi momento.


Quali sono i vantaggi di Generative Fill?

Generative Fill è uno strumento che vi offre una nuova modalità di lavorare con Photoshop, semplificando i flussi di lavoro e riducendo le attività più noiose. Con Generative Fill potete:

- Creare nuovi contenuti per le vostre immagini in pochi secondi, senza dover cercare risorse esterne o fare complicate operazioni di ritaglio e incolla.

- Aggiungere elementi alle vostre immagini che ne arricchiscano il significato o l'espressività, come oggetti, persone o animali.

- Espandere il contenuto delle vostre immagini per ottenere formati diversi o coprire aree vuote.

- Rimuovere elementi indesiderati dalle vostre immagini, come oggetti o persone che rovinano la composizione.

- Sperimentare con la vostra creatività e scoprire nuove possibilità per le vostre immagini.


Quando sarà disponibile Generative Fill?

Generative Fill è attualmente disponibile nella versione beta di Photoshop, ma Adobe ha annunciato che nella seconda metà del 2023 i nuovi strumenti con intelligenza artificiale saranno resi disponibili a tutti gli utenti della celebre app di fotoritocco.

Se volete provare Generative Fill e scoprire cosa può fare l'intelligenza artificiale generativa per le vostre immagini, potete scaricare la versione beta di Photoshop dal sito ufficiale di Adobe.

Speriamo che questo post vi sia stato utile e vi abbia incuriosito a conoscere meglio la nuova funzionalità di Photoshop basata sull'IA generativa. Se avete domande o commenti, lasciate un messaggio qui sotto. Grazie per aver letto!

Commenti

Post popolari in questo blog

Perché un numero moltiplicato per zero fa zero?

Ad alcuni potrà sembrare una domanda banale, ma non potete immaginare quante sono le persone che me lo chiedono e che prima di trovare una risposta degna di questo nome si scervellano senza successo. Evidentemente il problema non viene percepito come così banale. In realtà il “ mistero ” ha una risposta semplicissima. Per capire perché un numero qualsiasi (diverso da zero) moltiplicato per zero da come risultato zero , possiamo ricorrere ad un esempio . Come prima cosa dobbiamo pensare che i numeri sono degli “ insiemi ” di oggetti . Ad esempio il numero 5 lo possiamo immaginare come un insieme formato da 5 caramelle , o da 5 biglie, o da 5 oggetti qualsiasi. Se dobbiamo moltiplicare il numero 5 per il numero 3, significa quindi che dobbiamo prendere 3 insiemi formati da 5 caramelle. Se contiamo tutte le caramelle che adesso abbiamo, troviamo il numero 15. Occorre notare che anche se prendiamo 5 insiemi da 3 elementi, otteniamo 15 elementi. infatti 3x5=15, ma anche 5x3=15, come ci ...

Problemi WiFi con OS X Lion. La soluzione definitiva!

Sono tantissimi gli utenti che, dopo l'installazione del nuovo sistema operativo OS X Lion , hanno avuto gravi problemi con la connessione WiFi . Di solito il problema si presenta come una difficoltà di connessione con il router: la connessione dura pochi minuti e poi cade senza motivo. Su internet ci sono varie guide per cercare di risolvere il problema, ma nessuno di questi rimedi funziona veramente . Per fortuna qualcuno su internet ha trovato la soluzione definitiva : sostituire i driver WiFi della versione di OS X 10.7.0 (Lion) con quelli della versione 10.6.4 (Leopard) . In questo modo i problemi di connessione WiFi con Lion si risolvono completamente in pochi minuti. Come faccio a saperlo? Con il mio iMac 21,5 il metodo ha funzionato alla perfezione! :-) ( update : oggi 28 settembre 2011 ancora il wifi sta funzionando!) Ecco cosa bisogna fare ( attenzione che tutto ciò che farete da questo momento in poi è A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO !) 1) Scaricare l...

Onde trasversali e onde longitudinali

  Un’onda che si forma muovendo l’estremità di una lunga molla è un esempio di onda elastica . Essa si chiama così perché si propaga grazie alle proprietà elastiche del mezzo materiale in cui ha origine. Onda trasversale . Un’onda elastica si può generare spostando alcune spire di una molla in direzione perpendicolare rispetto alla molla stessa. Per esempio, possiamo spostare una delle prime spire per poi rilasciarla: accade così che le spire contigue, sollecitate dalla prima, si mettano anch’esse in movimento, spostandosi trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda . Il processo poi continua, consentendo all’onda di investire spire sempre più lontane. Onda longitudinale . E’ possibile perturbare la molla anche in un altro modo e cioè avvicinando e poi rilasciando alcune spire di una lunga molla. Si ha così una regione di spire compresse che si sposta lungo la molla, seguita da un’altra zona di spire rade: ciascuna spira, quando è investita dalla pert...