Passa ai contenuti principali

La fisica quantistica può aiutarci a capire la coscienza umana?

La coscienza umana è uno dei grandi misteri della scienza. Come si forma? Come funziona? Cosa la rende unica? Esiste una relazione tra la coscienza e la realtà fisica?

In questo post voglio esplorare con voi una delle ipotesi più affascinanti e provocatorie che tentano di rispondere a queste domande: l'ipotesi che la coscienza sia un fenomeno quantistico.


La fisica quantistica è la teoria che descrive il comportamento delle particelle subatomiche, come gli elettroni, i fotoni e i quark. Queste particelle si comportano in modo molto diverso da quello che siamo abituati a vedere nel mondo macroscopico. Per esempio, possono essere in due stati opposti allo stesso tempo (sovrapposizione), possono influenzarsi a distanza senza alcun contatto fisico (entanglement), e possono cambiare il loro stato in base all'osservazione (riduzione del pacchetto d'onda).

Alcuni scienziati hanno proposto che questi fenomeni quantistici possano avere un ruolo nella formazione della coscienza umana. In particolare, hanno suggerito che il cervello possa essere visto come un computer quantistico, in grado di elaborare informazioni a livello subatomico. Il cervello sarebbe quindi composto da una rete di microtubuli, delle strutture cilindriche presenti nelle cellule nervose, che ospiterebbero i processi quantistici. Questi processi sarebbero orchestrati dalla gravità quantistica, una teoria ancora da dimostrare che cerca di unificare la meccanica quantistica con la relatività generale.

Secondo questa ipotesi, chiamata Orch-OR (Orchestrated Objective Reduction), la coscienza sarebbe il risultato del collasso degli stati di sovrapposizione quantistica nei microtubuli. Questo collasso sarebbe indotto dalla gravità quantistica e non dall'osservazione classica. In altre parole, la coscienza sarebbe un processo che avviene al confine tra il mondo quantistico e il mondo classico.

Questa ipotesi ha il vantaggio di spiegare alcuni aspetti della coscienza umana che sono difficili da comprendere con le teorie convenzionali. Per esempio, potrebbe spiegare come la coscienza sia unitaria e non divisibile, come sia capace di creatività e intuizione, e come sia correlata alla realtà fisica.

Tuttavia, l'ipotesi presenta anche molti problemi e critiche. Innanzitutto, non è chiaro come i processi quantistici possano sopravvivere nel cervello, che è un ambiente caldo e rumoroso. Inoltre, non è dimostrato che i microtubuli abbiano le proprietà necessarie per ospitare la computazione quantistica. Infine, non è provato che la gravità quantistica esista e che sia in grado di indurre il collasso degli stati quantistici.

In conclusione, l'ipotesi che la coscienza sia un fenomeno quantistico è una delle più stimolanti e originali nel campo della scienza della mente. Tuttavia, richiede ancora molte prove sperimentali e teoriche per essere accettata dalla comunità scientifica. Per ora, rimane una speculazione affascinante ma controversa.


Commenti

Post popolari in questo blog

Perché un numero moltiplicato per zero fa zero?

Ad alcuni potrà sembrare una domanda banale, ma non potete immaginare quante sono le persone che me lo chiedono e che prima di trovare una risposta degna di questo nome si scervellano senza successo. Evidentemente il problema non viene percepito come così banale. In realtà il “ mistero ” ha una risposta semplicissima. Per capire perché un numero qualsiasi (diverso da zero) moltiplicato per zero da come risultato zero , possiamo ricorrere ad un esempio . Come prima cosa dobbiamo pensare che i numeri sono degli “ insiemi ” di oggetti . Ad esempio il numero 5 lo possiamo immaginare come un insieme formato da 5 caramelle , o da 5 biglie, o da 5 oggetti qualsiasi. Se dobbiamo moltiplicare il numero 5 per il numero 3, significa quindi che dobbiamo prendere 3 insiemi formati da 5 caramelle. Se contiamo tutte le caramelle che adesso abbiamo, troviamo il numero 15. Occorre notare che anche se prendiamo 5 insiemi da 3 elementi, otteniamo 15 elementi. infatti 3x5=15, ma anche 5x3=15, come ci ...

Problemi WiFi con OS X Lion. La soluzione definitiva!

Sono tantissimi gli utenti che, dopo l'installazione del nuovo sistema operativo OS X Lion , hanno avuto gravi problemi con la connessione WiFi . Di solito il problema si presenta come una difficoltà di connessione con il router: la connessione dura pochi minuti e poi cade senza motivo. Su internet ci sono varie guide per cercare di risolvere il problema, ma nessuno di questi rimedi funziona veramente . Per fortuna qualcuno su internet ha trovato la soluzione definitiva : sostituire i driver WiFi della versione di OS X 10.7.0 (Lion) con quelli della versione 10.6.4 (Leopard) . In questo modo i problemi di connessione WiFi con Lion si risolvono completamente in pochi minuti. Come faccio a saperlo? Con il mio iMac 21,5 il metodo ha funzionato alla perfezione! :-) ( update : oggi 28 settembre 2011 ancora il wifi sta funzionando!) Ecco cosa bisogna fare ( attenzione che tutto ciò che farete da questo momento in poi è A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO !) 1) Scaricare l...

Onde trasversali e onde longitudinali

  Un’onda che si forma muovendo l’estremità di una lunga molla è un esempio di onda elastica . Essa si chiama così perché si propaga grazie alle proprietà elastiche del mezzo materiale in cui ha origine. Onda trasversale . Un’onda elastica si può generare spostando alcune spire di una molla in direzione perpendicolare rispetto alla molla stessa. Per esempio, possiamo spostare una delle prime spire per poi rilasciarla: accade così che le spire contigue, sollecitate dalla prima, si mettano anch’esse in movimento, spostandosi trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda . Il processo poi continua, consentendo all’onda di investire spire sempre più lontane. Onda longitudinale . E’ possibile perturbare la molla anche in un altro modo e cioè avvicinando e poi rilasciando alcune spire di una lunga molla. Si ha così una regione di spire compresse che si sposta lungo la molla, seguita da un’altra zona di spire rade: ciascuna spira, quando è investita dalla pert...