Lo sapevate che esistono particelle subatomiche “trasformiste” che si trasformano da un tipo all’altro durante la loro traiettoria da un punto all’altro? E’ il caso dei neutrini che, come sospettato già da decenni, si trasformano oscillando tra tre tipi di neutrino: il neutrino elettronico, il neutrino muonico e il neutrino tauonico.
Questa oscillazione ha un’implicazione molto importante. Ma vi racconto la storia dall’inizio.
I neutrini sono particelle sfuggenti ed elusive, che interagiscono poco con la materia “ordinaria” e quindi possono attraversare spessori enormi senza risentirne minimamente. Il Modello Standard delle particelle elementari (la teoria finora più accreditata di fisica delle particelle) prevede che i neutrini non abbiano massa.
Il fatto importante è che se i neutrini oscillano, allora vuol dire che invece hanno una massa.
Il fatto che i neutrini si trasformano cambiando tipo, finora era stato solo sospettato a causa del fatto che i neutrini provenienti dal Sole sono solo un terzo rispetto a quelli che ci si aspetta teoricamente.
Adesso però, per la prima volta, è stato osservato un neutrino nell’atto di trasformarsi.
Infatti, dopo oltre tre anni di ricerche e miliardi di miliardi di particelle in viaggio da una parte all’altra delle Alpi, nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), per la prima volta al mondo è stata osservata, in modo diretto, una metamorfosi del neutrino.
Il fenomeno è stato osservato dall’esperimento internazionale Opera. Il neutrino, al termine di un viaggio che lo ha portato dal laboratorio europeo di Ginevra del Cern, da dove è stato “sparato” in fasci puntati verso il Gran Sasso, fino all’interno della montagna abruzzese a 732 chilometri di corsa sotto la crosta terrestre in soli 2,4 millisecondi, ha mutato la propria natura.
Ovviamente si tratta di una scoperta che può cambiare il mondo della Fisica, infatti il Modello Stardard, che prevedeva i neutrini privi di massa, andrà modificato.
C’è anche un’altra implicazione importante. Se i neutrini hanno una massa, allora potrebbero contribuire a spiegare il noto mistero della “materia oscura”, la massa invisibile che riempie l’universo e che produce una attrazione gravitazionale aggiuntiva che non può essere spiegata dalla sola massa di stelle e galassie.
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