domenica 22 marzo 2015

Che cos’è la materia oscura? (video)

La materia oscura è uno degli argomenti scientifici più stimolanti degli ultimi decenni. Non sempre è facile, a livello divulgativo, spiegare esattamente di cosa si tratta. Spesso è molto facile creare dei fraintendimenti causati dalla necessaria semplificazione usata per spiegare certi argomenti ai “non addetti ai lavori”. Per fortuna si riescono a trovare dei giovani divulgatori che riescono a spiegare cose complicate con parole semplici senza perdere in precisione e rigore.

La materia oscura è uno dei problemi aperti della scienza contemporanea. In questo video il giovane divulgatore Adrian Fartrade spiega molto bene cosa è la materia oscura, come è stata scoperta e quali sono le ipotesi più accreditate che possono spiegare questo affascinante mistero.

Buona visione a tutti.


venerdì 6 marzo 2015

Non è vero che Homer Simpson ha previsto la massa del bosone di Higgs

In questi giorni impazza sui social network e nei vari blog bufalari sparsi per la rete, la notizia che in una puntata dei Simpson del 1998 (nell’episodio, intitolato “In The Wizard of Evergreen Terrace”) apparirebbe una equazione che prevede correttamente la massa del bosone di Higgs, scoperto con l’acceleratore LHC del CERN nel 2012. La notizia è stata divulgata da Simon Singh, autore del libro “The Simpsons and their Mathematical Secrets” (I Simpson e i loro segreti matematici).

L’immagine incriminata sarebbe questa:

L’equazione della massa del bosone di Higgs sarebbe quella della prima riga. In essa compaiono diverse costanti, come pigreco, la costante di struttura fine, la costante di Planck, la velocità della luce e la costante di gravitazione universale.

Facciamo un rapido calcolo per vedere se la massa del bosone di Higgs calcolata con questa formula è la stessa (o almeno è paragonabile) con quella misurata che è pari a circa 125,2 Gev/c2.

Nell’equazione:

sostituiamo i corrispondenti valori delle costanti:

Eseguendo il calcolo si ottiene una massa di , che corrispondono a circa 776,6 Gev/c2. Direi che è un valore molto lontano dai reali 125,2 Gev/c2. La notizia è quindi una bufala a regola d’arte forse diffusa per pubblicizzare il libro di Simon Singh.


Pannello fotovoltaico a diodi: una interessante innovazione

I pannelli solari fotovoltaici senza silicio sono un realtà. In questo video (della durata di soli 2 minuti) possiamo vedere una breve descrizione di pannelli fotovoltaici a diodi per lo sfruttamento dell’energia solare che presentano un’efficienza molto maggiore dei pannelli fotovoltaici basati sul silicio.

Un pannello di dimensioni 1600x1000 mm può produrre una potenza di 984 watt con una efficienza del 64%. Inoltre abbiamo un lifetime (tempo di vita) di 50 anni, che è molto più elevato rispetto a quello dei pannelli solari fotovoltaici tradizionali. Nel video è possibile vedere un confronto tra questo nuovo sistema di realizzazione dei pannelli fotovoltaici e quello tradizionale.

Buona visione del filmato.


martedì 10 febbraio 2015

I Pilastri della Creazione (video)

I Pilastri della Creazione sono delle formazioni nebulari presenti all’interno del vasto complesso nebulare denominato M16 (nebulosa Aquila). Non difficile da vedere anche con un binocolo nella costellazione del Sagittario, la nebulosa Aquila è una delle più belle del cielo estivo. Per osservare i Pilastri della Creazione, invece, occorre usare un telescopio potente sotto un cielo molto scuro, oppure si possono vedere molto più facilmente nelle fotografie a lunga posa con telescopi non necessariamente molto grandi. La foto sotto mostra i Pilastri della Creazione in una immagine realizzata da me sommando 38 pose da 4 minuti ciascuna.

Pilastri della Creazione

L’immagine è un dettaglio della seguente, che mostra tutta (o quasi) l’estensione della nebulosa M16. Cliccando sulla miniatura la potete vedere ingrandita e potete leggere anche le informazioni tecniche della foto.

Recentemente il Telescopio Spaziale Hubble ha realizzato un’altra immagine dei Pilastri della Creazione, dopo 20 anni dalla prima che era stata fatta. Nel seguente video possiamo vedere l'immagine astronomica più celebre commentata, per il pubblico di Media INAF, dalla persona che prima al mondo ebbe occasione d’ammirarla: Paul Scowen, l’astronomo dell’Arizona State University che nel 1995, insieme al collega Jeff Hester, coordinò la prima serie d’osservazioni della Nebulosa dell’Aquila con Hubble.

Guardando questo oggetto ciò che vediamo è l’ambiente nel quale si formano le stelle quando si separano dalla loro culla stellare. Si formano nel cuore di una nube molto densa di gas molecolare e spazzano via l’ambiente circostante mano a mano che si accendono ed emettono una radiazione intensa che comincia a scavare un buco all’interno della nube molecolare e quando, alla fine, questa bolla si estende fino a raggiungere il bordo esterno della nube molecolare, esplode, e quello che ora si vede è ciò che noi chiamiamo una nebulosa.

Nel filmato tutti i dettagli dell’intervista.

Buona visione a tutti.


lunedì 9 febbraio 2015

La storia del Jazz (video documentario)

Condivido questo documentario dedicato al Jazz che ho scovato su YouTube e che ho trovato molto completo e interessante. Si tratta di un documentario in 12 parti (qui presento solo la prima parte e se volete vedere le altre seguite i link che riporto). Spero che vi piaccia. Il tutti è stato prodotto da Digiridoo Productions, presentato da Vito Coda Nunziante e Massimo Nunzi, soggetto, musiche originali e testi a cura di Massimo Nunzi, regia di di Elena Somarè.

Origini del Jazz

Buona visione a tutti (Storia del Jazz, prima parte).

Storia del Jazz - 1 - Ingredienti di base:
https://www.youtube.com/watch?v=96xrN...
Storia del Jazz - 2 - Da New Orleans a Chicago:
https://www.youtube.com/watch?v=vtFRy...
Storia del Jazz - 3 - Bianca e Nera, le due strade del Jazz:
https://www.youtube.com/watch?v=Q5ULC...
Storia del Jazz - 4 - I mille mondi di Duke Ellington:
http://youtu.be/PleGAt7t0qA
Storia del Jazz - 5 - La Swing Era e le follie del Jazz:
http://youtu.be/-opMO6X7-0M
Storia del Jazz - 6 - Lo Swing e i suoi Grandi Interpreti:
http://youtu.be/cB4wcXZ47JM
Storia del Jazz - 7 - Dalla crisi dello Swing fino al Bop:
http://youtu.be/p0ETJz9pcHo
Storia del Jazz - 8 - L'Era del Bop:
http://youtu.be/Tjt0yfyEEiw
Storia del Jazz - 9 - Afro Cuban, Cool Jazz e West Coast Jazz:
http://youtu.be/MViDcFfxz_o
Storia del Jazz - 10 - Hard Bop, Free Jazz e sue trasformazioni:
http://youtu.be/QRkETX8aEIw
Storia del Jazz - 11 - Jazz Rock, Fusion, Europa e World Music:
http://youtu.be/1jm7WkTn1Ws
Storia del Jazz - 12 - Le mille facce della Contemporaneità:
https://www.youtube.com/watch?v=JAPOd...


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mercoledì 4 febbraio 2015

Cielo di febbraio 2015 (video)

Cosa si potrà osservare nelle notti di febbraio 2015? Verso sud si consiglia di osservare i due ammassi aperti M46 ed M47. Venere sarà sempre più facile da osservare nel cielo del tramonto verso ovest. Giove sarà osservabile per quasi tutta la notte mentre Saturno sorgerà nelle ultime ore della notte. La Luna sarà piena il 4 febbraio e nuova il 19.

Nel filmato maggiori dettagli.

Buona visione a tutti.


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domenica 1 febbraio 2015

Eruzione del vulcano Taturvur (Papua Nuova Guinea) con “bang sonico”.

In questo filmato possiamo vedere una fortunata ripresa di una improvvisa eruzione del vulcano Taturvur (Papua Nuova Guinea). L’interesse di questo filmato consiste nel fatto che è possibile vedere il “bang sonico” dovuto ai materiali vulcanici espulsi dalla bocca eruttiva ad una velocità superiore a quella del suono (nell’aria a 20 °C è di circa 343 m/s).

Facendo attenzione si vede anche l’onda d’urto che si propaga come una sfera con centro nel punto dell’esplosione e che si mostra a causa che sul suo fronte di propagazione produce un vapore di condensa di colore bianco. Dopo alcuni secondi viene registrato il “bang sonico” del tutto simile a quello provocato da un jet che supera la barriera della velocità del suono.

Buona visione a tutti.


sabato 31 gennaio 2015

La Teoria delle Stringhe secondo Brian Greene (TEDItalia)

La Teoria delle Stringhe è una delle ipotesi scientifiche (non è propriamente una teoria) più interessanti che siano state formulate negli ultimi decenni. In questo filmato di TEDItalia, Brian Greene, uno dei protagonisti che hanno sviluppato questa grandiosa ipotesi, ci descrive gli aspetti più affascinanti della Teoria delle Stringhe, come le 11 dimensioni e la possibilità di unificare tutte le forze della Natura. Lo scienziato ci descriverà a grandi linee anche un esperimento (realizzabile grazie al grande acceleratore di particelle LHC presente al CERN di Ginevra) che potrebbe determinare se la Teoria delle Stringhe è giusta o sbagliata.

Buona visione a tutti.


Come realizzare un impianto fotovoltaico fai da te (video)

Come posso realizzare un impianto fotovoltaico fai da te? (tratto da qui).

Ecco gli argomenti trattati in questo post:

1) Le autorizzazioni e la connessione in rete.

2) Come realizzare un impianto fotovoltaico fai da te.

3) L’impianto fotovoltaico fai da te con i kit fotovoltaici.

4) Cosa contiene un kit fotovoltaico?

5) Come gestire le pratiche burocratiche nel caso del fotovoltaico fai da te?

6) Realizzare un impianto fotovoltaico fai da te: quali sono i vantaggi?

 

Le autorizzazione e la connessione in rete

Se i pannelli che si utilizzano sono amovibili non necessitano di nessuna autorizzazione comunale. Se invece i pannelli si fissano sul tetto della casa (senza modificarne la sagoma) avranno bisogno nella gran parte dei casi di una semplice comunicazione preventiva all’ufficio tecnico del Comune. Per i piccoli impianti domestici, in genere, le autorizzazione non sono un problema.

Connettere l’impianto alla rete elettrica non è obbligatorio. Si possono utilizzare i propri pannelli per produrre energia e poi accumularla in batterie, oppure auto-consumarla tutta sul momento. Attenzione: fare un piccolo impianto non connesso in rete non vuol dire che la casa rimane staccata dalla rete Enel. L’utente, ogni volta che ne ha bisogno, continua a prelevare elettricità dalla rete. L’impianto fotovoltaico, invece, non può mai immettere in rete l’energia prodotta.

Realizzare un piccolo impianto autonomo dalla rete ha il vantaggio di essere libero dagli aggravi degli allacciamenti in rete: costi, burocrazia, adeguamenti normativi, ecc… D’altro canto ha lo svantaggio di non poter immettere in rete il surplus produttivo dell’impianto.

Nel filmato è possibile leggere gli altri punti trattati.

Buona visione a tutti.


L’equilibrio in Fisica (equilibrio del corpo rigido esteso): un semplice esperimento.

I corpi rigidi estesi si comportano come se la forza peso che agisce su di essi fosse applicata in un punto particolare detto centro di gravità o baricentro. Si può verificare facilmente che un corpo appoggiato resta in equilibrio e non si rovescia  fin tanto che le retta tracciata perpendicolarmente dal centro di gravità verso il suolo cade all’interno della base di appoggio.

Esistono tre tipi di equilibrio: stabile, instabile e indifferente.

Un corpo si dice in equilibrio stabile se, sottoposto ad uno spostamento, ritorna nella sua posizione iniziale. Il baricentro G si posiziona lungo la verticale che parte dal punto di sospensione P e al di sotto di quest’ultimo.

Si dice in equilibrio instabile se, sottoposto ad uno spostamento, non torna nella sua posizione iniziale. Il baricentro G si trova lungo la verticale che passa da P, ma al di sopra del punto di sospensione.

Si dice in equilibrio indifferente se, sottoposto ad uno spostamento, rimane in equilibrio nella nuova posizione. In questo caso il baricentro G coincide con il punto P di sospensione.

Nel seguente filmato possiamo vedere un semplice esperimento sull’equilibrio realizzabile con materiali che tutti possono avere in casa. Bastano due forchette, qualche stuzzicadenti e una bottiglia di plastica.

Buona visione del filmato.


Un’altra Terra e un altro Sole. Il sistema di Kepler-444.

Un sistema planetario antichissimo: Kepler-444. Questa stella e i suoi 5 pianeti conosciuti si sono formati 11,2 miliardi di anni fa, quando l’Universo era ancora giovane (età dell’Universo: 13,8 miliardi di anni). Le dimensioni di questi 5 pianeti sono comprese tra quelle di Mercurio e quelle di Venere, si tratta quindi di pianeti rocciosi di dimensioni paragonabili a quelle della Terra. E’ una scoperta importante perché ci fa capire che i pianeti rocciosi simili alla Terra si sono cominciati a formare sin dalle fasi primordiali della vita dell’Universo. Da ciò si affaccia un’ipotesi affascinante e cioè che la vita possa essersi sviluppata molto presto nell’Universo e nella nostra Galassia.

Kepler-444

(Una raffigurazione pittorica del sistema planetario Kepler-444).

Nel seguente filmato possiamo ascoltare l’intervista a Alessandro Sozzetti dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, fra i firmatari dell’articolo su Kepler-444, che attualmente di trova in Cile per attività di ricerca.

Buona visione e buon ascolto.


lunedì 26 gennaio 2015

La Teoria del Tutto, il trailer ufficiale in italiano

La Teoria del Tutto è un film dedicato alla vita del famoso fisico teorico Stephen Hawking. Questo scienziato ormai è diventato talmente famoso da contendersi con Albert Einstein il primato del fisico più conosciuto al mondo. La storia della sua vita è un vero esempio di coraggio e di ottimismo. Spero che tutti noi possiamo assimilare questo modo di concepire la vita. Un film del genere non può essere ignorato, soprattutto perché è piaciuto persino allo stesso Stephen Hawking.

Buona visione del trailer ufficiale in italiano della Teoria del Tutto.


domenica 25 gennaio 2015

Una semplice spiegazione del momento angolare (video)

Se sei arrivato a questo post è perché stai cercando una spiegazione semplice del momento angolare. Il momento angolare è una grandezza fisica (quindi una quantità misurabile) che riguarda tutti gli oggetti che presentano un movimento rotatorio. La Terra stessa che ruota attorno al proprio asse, possiede un momento angolare, ma anche la Luna che gira attorno alla Terra o la Terra che gira attorno al Sole e persino il Sole che gira attorno al centro della Via Lattea sono oggetti che possiedono un momento angolare.

In questo breve filmato (poco più di tre minuti) possiamo vedere una semplice spiegazione del momento angolare. Anche se il video è in inglese, si riesce a capire molto bene l’argomento, grazie ai disegni ed ai semplici esempi che vengono mostrati.

Buona visione a tutti.


Dibattito UFO (video)

Condivido questo interessante dibattito televisivo dedicato agli UFO nella trasmissione "Nessun dorma" del 5/12/2014 (Espansione TV, Como). Tra i partecipanti Maurizio Verga del Centro Italiano Studi Ufologici, Anna Wolter dell’osservatorio astronomico di Brera, l’astrofisico Corrado Lamberti, l’ufologa Candida Mammoliti del Centro Ufologico della Svizzera Italiana (CUSI), il pilota civile di aerei Marco Guareschi.

Una bella discussione ad ampio raggio sull’ufologia con ospiti che riescono a spiegare bene i loro punti di vista. Da non perdere.

Buona visione a tutti.


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sabato 24 gennaio 2015

Civetta, uomo che corre e vortice, tre sorprendenti oggetti celesti

Nel cielo invernale è possibile fotografare molti oggetti celesti davvero sorprendenti. Partiamo da una nebulosa a riflessione e ad emissione nella ricca costellazione di Orione. Si tratta di NGC 1977, chiamata “The Running Man” (l’uomo che corre). Il suo nome è dovuto ai contorni di una nebulosa oscura al suo interno che ricordano una forma umana nell’atto di correre. Ecco la foto che ho fatto la sera del 21 gennaio 2015.

ngc1977maximgrezzo Scaled_elab_small

SCHEDA TECNICA

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: Stark Labs PHD GUIDING 1.14.2, Maxim DLphotoshopO'Telescope BackyardEOS

Risoluzione: 4490x2991

Date: 21 gennaio 2015

Pose: 39x240" ISO800 21C

Integrazione: 2.6 ore

Dark: ~11

Flat: ~15

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 0.50 giorni

Fase lunare media: 0.28%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00

Centro AR: 83,845 gradi

Centro DEC: -4,784 gradi

Campionamento: 0,726 arcsec/pixel

Orientazione: -177,829 gradi

Raggio del campo: 0,544 gradi


Nel mese di gennaio, a tarda notte, cominciano a farsi vedere le costellazioni tipiche dei mesi primaverili. Anche l’Orsa Maggiore comincia ad alzarsi sull’orizzonte in direzione nord-est per mostrare le sue leggendarie sette stelle principali. In questa costellazione sono visibili numerose galassie e una delle più belle è sicuramente M51, la “Galassia Vortice”, in realtà formata da due galassie molto vicine tra loro. Si tratta del prototipo delle galassie interagenti e in cui è facile vedere gli effetti di marea gravitazionale che deformano il normale aspetto delle galassie. Ecco la foto realizzata la notte del 15 gennaio 2015.

bau

SCHEDA TECNICA

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: riduttore spianatore 0,8x

Software: DeepSkyStackerIrisMaxim DL, photoshop

Risoluzione: 5118x3409

Date: 15 gennaio 2015

Pose: 24x300" ISO800 20C

Integrazione: 2.0 ore

Dark: ~11

Flat: ~11

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 23.65 giorni

Fase lunare media: 34.33%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00

Centro AR: 202,467 gradi

Centro DEC: 47,242 gradi

Orientazione: -178,370 gradi

Raggio del campo: 0,427 gradi


Sempre nella costellazione dell’Orsa Maggiore è possibile ammirare M97, detta “Nebulosa Civetta” o “Nebulosa Gufo”, una nebulosa planetaria ben visibile anche con piccoli telescopi. Deve il suo nome al fatto di avere due zone più scure all’interno di una forma circolare, queste zone scure sembrano due grandi occhi di una civetta o di un gufo. M 97 dista circa 2600 anni luce da noi. Questa la foto realizzata la notte del 21 gennaio 2015.

M97maximgrezzo Scaled_elab_small

SCHEDA TECNICA

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Montature: Celestron HD Pro Wedge

Telescopi o obiettivi di guida: Orion Mini Guidescope

Camere di guida: ZW Optical ASI120MC

Riduttori di focale: Antares f/6.3 SCT

Software: Stark Labs PHD GUIDING 1.14.2, Maxim DLphotoshopO'Telescope BackyardEOS

Risoluzione: 4467x2975

Date: 21 gennaio 2015

Pose: 17x240" ISO800 20C

Integrazione: 1.1 ore

Dark: ~11

Flat: ~15

Dark dei flat: ~15

Bias: ~21

Giorno lunare medio: 0.50 giorni

Fase lunare media: 0.28%

Scala del Cielo Scuro Bortle: 7.00

Centro AR: 168,697 gradi

Centro DEC: 55,020 gradi

Campionamento: 0,725 arcsec/pixel

Orientazione: -177,010 gradi

Raggio del campo: 0,541 gradi


mercoledì 21 gennaio 2015

La sonda New Horizons si avvicina a Plutone

Ha viaggiato per nove anni per raggiungere Plutone. La sonda New Horizons sta per giungere nelle vicinanze del suo traguardo: l’osservazione di uno dei pianeti (nani) più interessanti del Sistema Solare. A fine dicembre 2014 la sonda ha acceso i suoi strumenti per cominciare le sue osservazioni. A partire da domenica 25 gennaio 2015 la sonda comincerà a scattare immagini del misterioso Plutone. Se devo essere sincero, la mia curiosità è davvero alle stelle (!), perché sin da bambino (sì, quando ancora era considerato un pianeta) Plutone era il più misterioso dei corpi celesti appartenenti al nostro sistema planetario. Finalmente l’attesa sta quasi per finire e vedremo il vero aspetto di Plutone e delle sue 5 lune. Sono quasi sicuro che saranno scoperte anche altre lune. Dopo il 25 gennaio scriverò un altro post per tenervi informati sugli sviluppi della missione.

Intanto guardatevi il filmato, a cura dell’INAF, dedicato alla missione New Horizons su Plutone.

Buona visione a tutti.


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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...