lunedì 18 luglio 2011

Fili percorsi da corrente

Nel seguente filmato (ho fornito solo il link) possiamo vedere due fili flessibili che sono stati sospesi verticalmente. I fili sono connessi in serie o in parallelo ad una batteria a 12 V. Quando i fili sono collegati in parallelo e viene applicata la corrente, i fili si respingono, quando sono collegati in parallelo invece si attraggono reciprocamente. Questo esperimento viene chiamato anche “esperienza di Ampère”.

Corrente elettrica tra due fili

Questo effetto è dovuto ai campi magnetici creati dalle cariche elettriche che fluiscono attraverso i fili. Quando i fili sono collegati in parallelo, le correnti vanno nella stessa direzione (verso concorde) producendo una forza di attrazione. Quando sono collegati in serie le correnti hanno versi opposti e generano una forza di repulsione.

La forza di attrazione (o di repulsione) tra i due fili si può calcolare attraverso la seguente formula:

dove i1 e i2 sono le intensità di corrente che percorrono i fili, l è la lunghezza di fili, d è la distanza tra i fili stessi e μ0 è la permeabilità magnetica del vuoto.

Buona visione del filmato.

http://youtu.be/43AeuDvWc0k


domenica 17 luglio 2011

La macchina di Wimshurst (video)

Nel filmato presentato in questo post possiamo vedere una macchina elettrostatica di Wimshurst autocostruita con componenti poveri, di recupero e riciclati. Cos’è la Macchina di Wimshurst? E’ uno storico generatore elettrostatico per generare alti voltaggi, e fu sviluppata nel 1880 dall'inventore britannico James Wimshurst (1832 – 1903). Basti pensare che in questo dispositivo una differenza di potenziale sufficientemente alta riesce a generare scintille lunghe alcuni centimetri attraverso l'aria. Nel filmato la possiamo vedere in azione mentre produce le sue straordinarie scintille.

Buona visione.


sabato 16 luglio 2011

Estinzione dei dinosauri: arriva la prova che la causa fu un asteroide

Da alcuni decenni si dibatte su varie ipotesi che possano spiegare l'estinzione dei dinosauri avvenuta 65 milioni di anni fa. L'ipotesi più accreditata è stata sempre quella dell'impatto di un asteroide. Adesso, a quanto pare, ci sarebbe una prova tangibile che questa sarebbe proprio l'ipotesi giusta. Un corno della lunghezza di 45 centimetri appartenuto ad un dinosauro della famiglia del triceratopo è stato trovato solo 13 centimetri sotto uno strato roccioso che segna il passaggio dal Cretaceo e il Terziario (detto anche "limite K-T"). Il ritrovamento è avvenuto presso un famoso luogo chiamato Hell Creek Formation, nel Montana (USA).



Questo ritrovamento è una prova in più del fatto che i dinosauri sarebbero scomparsi improvvisamente, in accordo con l'ipotesi di un violento evento catastrofico, come appunto la caduta di un asteroide. In precedenza i paleontologi erano riusciti a trovare qualsiasi fossile di dinosauro entro 10 metri dal limite K-T (che corrisponde ad un intervallo di tempo di circa 3 milioni di anni). Questo aveva suggerito che i grandi rettili si fossero estinti gradualmente in questo intervallo di tempo. Avere trovato un fossile di dinosauro così vicino al limite K-T adesso rende molto più difficile sostenere l'ipotesi di gradualità dell'estinzione.

venerdì 15 luglio 2011

Fenomeni rari: foto di bolle ghiacciate nell'acqua di un lago

Fenomeni rari? Questa è una foto davvero spettacolare di un fenomeno raro. Si tratta di bolle che sono rimaste congelate poco al di sotto della superficie di un lago. Questa immagine è stata catturata nel periodo invernale in una zona arida delle Montagne Rocciose Canadesi. La temperatura al di sotto di -30 °C e la mancanza di precipitazioni nevose hanno permesso di mantenere la superficie del lago "pulita". Questo ha messo in evidenza le bolle ghiacciate dovute alla risalita di aria dal fondo del lago. Questi fenomeni mostrano come in certi casi la diminuzione di temperatura possa essere repentina in certe zone fredde del nostro pianeta.

giovedì 14 luglio 2011

Quanta acqua bisogna bere al giorno?

Quanta acqua è consigliabile bere ogni giorno? La domanda di solito ce la poniamo quando c'è caldo, in inverno invece sembra che la questione venga "congelata", in tutti i sensi ;-) In realtà il problema di quanta acqua bisogna bere ogni giorno non è esattamente facile da risolvere. Di solito, se si fa una piccola ricerca su internet si trovano quantità che variano dai 2 ai 3 litri al giorno (3 litri in estate). Tuttavia bisogna fare alcune considerazioni.



1) Se si fa attività fisica le quantità citate prima aumentano proporzionalmente all'attività fisica stessa. I medici consigliano di bere 2 ml di acqua ogni kcal consumata durante il giorno.

2) La quantità d'acqua di cui abbiamo bisogno varia da individuo a individuo. Di solito è la sensazione di sete che ci indica se ne abbiamo davvero bisogno, quindi fidiamoci del nostro "istinto". In caso di disidratazione o di colpo di calore la sete potrebbe non sentirsi a causa dello stato confusionale che sopravviene, ma in questo frangente occorre rivolgersi ad un medico.

3) L'acqua deve essere minerale o oligominerale? Di solito si consiglia di bere acqua minerale dopo uno sforzo fisico prolungato che ha provocato intensa sudorazione. L'acqua oligominerale viene consigliata ovviamente in tutti quei casi in cui il soggetto presenta disturbi renali.

4) Molti dicono che bere molto aiuta a prevenire la ritenzione idrica, aiuta nella depurazione dei reni e diminuisce addirittura la tendenza alla cellulite. In realtà questi effetti non sono per nulla dimostrati, l'unico effetto realmente verificato è che bere molto fa bene alla salute della pelle, mantenendola giovane e senza rughe.

5) Molti medici consigliano di incrementare del 30% il consumo di acqua durante la gravidanza.

mercoledì 13 luglio 2011

Immensi vulcani sottomarini scoperti nei pressi dell’Antartide

Una catena di almeno 12 vulcani, alcuni dei quali attivi, sono stati scoperti nelle gelide profondità del mare nei pressi dell’Antartide. Alcuni di questi vulcani sono alti 3000 metri a partire dal fondo del mare, la loro vetta si trova poco al di sotto del livello del mare (50 metri dal pelo dell’acqua).

vulcani sottomarini in Antartide

La spedizione sul fondo del mare che ha portato a questa notevole scoperta è stata guidata da Philip Leat, un vulcanologo del British Antartic Survey che ha realizzato la mappatura del fondo marino dal 2007 al 2010.

Il gruppo di 12 vulcani sottomarini si trova a sud delle Isole Sandwich Australi, esse stesse di origine vulcanica. Questa scoperta ci fa capire come gli abissi marini sono ancora uno scrigno di segreti pronti per essere oggetto di grandi scoperte Sorriso.


Confronto fra galassie

La Via Lattea è immensamente grande rispetto al nostro Sole, che a sua volta è molto più grande della Terra. Ma la Via Lattea, che è la nostra galassia, che dimensioni ha rispetto ad altre galassie dell’Universo? Sappiamo che la Via Lattea contiene 400 miliardi di stelle ed ha un diametro di 100000 anni luce.

dimensioni delle galassie

In questo breve documentario a cura di Discovery Channel possiamo vedere la Via Lattea confrontata con altre galassie, come ad esempio la Galassia di Andromeda, M87 (nella costellazione della Vergine) e IC 1011 (distante 350 milioni di anni luce, ma sempre visibile nella costellazione della Vergine), che è la galassia più grande che si conosca, con un diametro di oltre 60 volte quello della Via Lattea. La luce, per attraversare IC 1011 da parte a parte, impiega ben 6 milioni di anni!

Buona visione del filmato.


martedì 12 luglio 2011

La Teoria delle Stringhe raccontata da Edward Witten

La Teoria delle Stringhe è una teoria fisica tra le più controverse degli ultimi decenni. Secondo molti è lo sbocco naturale che porterà ad una Teoria del Tutto, secondo altri è solo un esercizio matematico che non ha alcun corrispettivo nella realtà. Personalmente mi sono sempre schierato insieme alla seconda delle “fazioni” citate prima. In un post di qualche tempo fa avevo persino paragonato la Teoria delle Stringhe alla medievale teoria delle Sfere Celesti. Non so se un giorno suonerà come “le ultime parole famose”, ma sono disposto a correre il rischio Occhiolino.

Teoria-M

In effetti la difficoltà maggiore della Teoria delle Stringhe (in realtà bisognerebbe chiamarle Teorie delle Stringhe al plurale, perché di tali teorie ce ne sono almeno 5 varianti) è che è difficile da verificare sperimentalmente. Essa prevede infatti che lo spazio-tempo abbia più delle quattro dimensioni della Teoria della Relatività (tre dimensioni spaziali e una dimensione temporale). A seconda della variante di Teoria delle Stringhe, in alcuni casi le dimensioni potrebbero arrivare a 26, nel migliore dei casi a 10. Un universo multidimensionale in cui però solo le “normali” 4 dimensioni avrebbero una grande estensione, le rimanenti dimensioni sarebbero “arrotolate” in strutture geometriche di dimensioni microscopiche (di circa 10-35 metri) detti “varietà di Calabi Yau”. Il problema è che per potere di fatto “vedere” queste dimensioni occorrerebbero energie che non sono a nostra disposizione con le attuali tecnologie.

Inoltre questi spazi multidimensionali porterebbero come conseguenza che con basse energie si dovrebbero formare dei “mini buchi neri”. Finora, con l’acceleratore LHC, questi mini buchi neri non sono stati osservati, nonostante le altissime energie raggiunte. Questo risultato indebolisce l’ipotesi delle Stringhe. Non siamo più tanto sicuri di essere sulla strada giusta…

Come se non bastasse, recentemente, si è avuto un altro risultato osservativo che getta “cattiva luce” sulle Teorie delle Stringhe (sempre al plurale, ovviamente). Una osservazione effettuata dalla sonda spaziale Integral ha mostrato che la granularità dello spazio-tempo è di 10-48 metri, contro i 10-35 metri richiesti dalle Teorie delle Stringhe, come riportato in questo articolo. Lo spazio-tempo è come se fosse formato da una “schiuma” molto più sottile di come si era sempre pensato: quindi è molto più “liscio” di come si credeva che fosse.

Nonostante tutto le Teorie delle Stringhe mantengono il loro fascino, nonostante le osservazioni più recenti tendano ad indebolirne la correttezza. La storia di queste straordinarie ipotesi sulla struttura del nostro Universo ci vengono raccontate in questa corposa intervista (1 ora e 10 minuti) da Edward Witten, il fondatore della M-Teoria, quella che unificherebbe le 5 principali Teorie delle Stringhe.

Buona visione e buon ascolto.


La teoria dei giochi narrata da John Nash

John Nash è uno dei matematici ed economisti più famosi del mondo, soprattutto grazie ad un libro autobiografico (Il genio dei numeri. Storia di John Nash, matematico e folle, da cui è stato tratto un film di successo: “A beautiful mind”). In questo filmato è John Nash in persona che ci racconta la storia della teoria dei  giochi. La teoria dei giochi è una parte importante della matematica che analizza le situazioni di gioco conflittuale e che ha grande importanza in economia, in finanza, nelle strategie militari, in politica e anche nello sport.

John Nash è stato premio Nobel per l’economia nel 1994 e ha formulato il concetto di “Equilibrio di Nash” in teoria dei giochi, uno dei concetti più importanti nei giochi non cooperativi.

Vi lascio subito a questa lunga e affascinante intervista a John Nash (durata 1 ora e 6 minuti).

Buona visione.


lunedì 11 luglio 2011

Energia dall’aria: adesso è possibile

E’ possibile catturare l’energia attorno a noi? Alcuni ricercatori hanno scoperto un modo per catturare e sfruttare l’energia trasmessa da svariate fonti  elettromagnetiche come radio, televisione, cellulari e satelliti per telecomunicazioni. Dallo sfruttamento di questa energia ambientale che è sempre attorno a noi, la nuova tecnica potrebbe servire per trovare un nuovo modo per alimentare delle reti di sensori wireless, microprocessori e chip per le comunicazioni.

Manos Tentzeris, professore del Georgia Tech School, che sta conducendo la ricerca, ha detto che c’è una grande quantità di energia elettromagnetica che ci circonda, ma fino a questo momento non è stato possibile sfruttarla. Per questa ricerca Tentzeris sta utilizzando un’antenna a banda ultra-larga che permette di sfruttare una grande varietà di segnali e un’ampia gamma di frequenze.

I primi esperimenti hanno permesso, ad esempio, di operare con un sensore di temperatura che è stato alimentato con le onde elettromagnetiche provenienti da una stazione televisiva distante mezzo chilometro. Si sta preparando anche un’altra dimostrazione in cui un microprocessore verrà attivato semplicemente tenendolo in aria.

energia dall'aria

Per produrre le antenne e i sensori si sta utilizzando una tecnica che fa uso di stampanti a getto di inchiostro. In pratica sia le antenne sia i sensori sono letteralmente stampati su carta (nella foto sopra Tentzeris tiene in mano sulla destra l’antenna, con forma a spirale, e a sinistra tiene il sensore). Gli “inchiostri” utilizzati per la stampa sono basati su nanoparticelle di argento.

Queste nuove soluzioni tecnologiche porteranno probabilmente in futuro la possibilità di costruire dispositivi che sono realmente wireless sfruttando l’energia proveniente dalle onde elettromagnetiche delle telecomunicazioni. Questa sì che è fantascienza! Sorriso


domenica 10 luglio 2011

Cenere dell'Etna a Catania

Nel primo pomeriggio del 9 luglio 2011 c'è stato un breve episodio eruttivo dell'Etna. Delle potenti fontane di lava hanno emesso una densa nube di cenere che si è poi depositata in alcuni comuni etnei ed è arrivata fino a Catania (foto). L'attività eruttiva ha avuto breve durata, ma l'emissione di cenere è stata consistente e l'aeroporto Fontanarossa è stato chiuso con i voli dirottati a Palermo.


Photo by Massimo Cigna.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...