sabato 7 maggio 2011

Ruote quadrate

 

E’ possibile pedalare con un bicicletta con le ruote quadrate? Nel filmato che vi presento alla fine di questo post si vede benissimo che si può fare, purché si abbiano le giuste conoscenze di matematica Occhiolino In che senso bisogna conoscere la matematica per pedalare con una bici a ruote quadrate?

Se la superficie a contatto con le ruote quadrate fosse una normale superficie piatta, capiamo subito che pedalare sarebbe estremamente difficile, ma nel filmato vediamo che la superficie ha un profilo particolare. Ciascuna “gobba” della carreggiata in realtà ha la forma di una curva che si chiama “catenaria”. La catenaria è la curva che formerebbe una catena che viene appesa ai due capi in due perni posti alla stessa altezza, come vediamo nella figura animata sotto:

L’equazione della catenaria è:

dove a è la distanza del punto più basso della curva dall’asse y, cosh è il coseno iperbolico, e è il numero di Nepero.

Nel nostro caso le gobbe hanno una forma di catenaria, ma la concavità è rivolta verso il basso. L’analisi matematica può essere usata per mostrare che questo profilo di catenaria delle gobbe, permette alle ruote quadrate di girare alla perfezione. Per capire meglio osserviamo l’immagine sotto in cui riusciamo ad intuire come possano scorrere le ruote.

Il risultato è quello che possiamo ammirare nel filmato, in cui vediamo le bici a ruote quadrate (in realtà sono dei tricicli) che sfrecciano muovendosi agevolmente nella particolare superficie descritta prima. Buona visione.

Bici a ruote quadrate (durata: 36 secondi)

Il video è stato ripreso durante il The World Science Festival Street Fair svoltosi a New Jork il 14 giugno 2009. Questa è solo una parte di una mostra itinerante che si chiama Math Midway. Per avere maggiori informazioni potete vedere a questo indirizzo http://www.mathmidway.org.


venerdì 6 maggio 2011

Mangiare la pizza fa ingrassare?

 

Molti si chiedono se mangiare la pizza fa davvero ingrassare. Teoricamente sì, perché, a secondo degli ingredienti, le quantità di calorie e di carboidrati di solito sono piuttosto cospicue! Avevo già scritto anni fa un articolo sull’opportunità o meno di mangiare la pizza quando si è a dieta. Tuttavia ho notato che la pizza, se mangiata il sabato sera in pizzeria, può produrre sgradite sorprese con la bilancia la mattina dopo. Il problema è la classica pizza in pizzeria con gli amici e in comitiva di solito è accompagnata da porzione di patatine fritte, da Coca Cola, da birra, da dolce finale. E poi molta, moltissima acqua. La pizza fa venire sete e senza accorgersene, si beve più del solito.

pizza

Questo stato di cose si può tradurre in un aumento di peso di oltre due chili! Sorpresa

A me infatti capita sempre dopo queste serate di pizza di avere un aumento di oltre due chili. Ma niente paura, questi due chili si perdono subito in un paio di giorni, perché in realtà sono costituiti in gran parte dai liquidi in più che sono stati bevuti, come dicevo prima, per accompagnare la pizza. La ritenzione idrica può quindi far prendere qualche piccolo spavento davanti alla bilancia Occhiolino.

E’ ovvio che la pizza mangiata troppo spesso, produce alla fine un aumento di peso “vero” e non apparente, come nell’esempio precedente. Per fortuna si tratta di un alimento sano a cui non vale proprio la pena di rinunciare per periodi troppo lunghi. Per molto tempo l’ho mangiata per circa 2 volte al mese e anche di più, senza averne nessuna conseguenza a livello di aumento di peso. Al momento attuale la frequenza si è un po’ ridotta, anche perché in questo periodo mi stanno appassionando altri alimenti, basati sul kamut o la soia.

A proposito di kamut e di soia, le pizze si possono facilmente preparare con questi due ingredienti, utili soprattutto a chi ha scoperto di avere una intolleranza al glutine. Io non ho questa intolleranza, ma mi piace lo stesso provare nuovi tipi di ingredienti e vi consiglio di provarli anche voi. Le pizze fatte con la farina di kamut o con la farina di soia si possono preparare facilmente a casa, basta eseguire una piccola ricerca su Google (o altri motori di ricerca) per trovare innumerevoli ricette per questo tipo di pizze.

Buona ricerca Occhiolino e buon appetito…


Turbina eolica ad asse verticale (di tipo elicoidale). Video dimostrativo.

 

La costruzione di un generatore eolico richiede dei test che ne mettano alla prova l’affidabilità e l’efficienza. Nel caso di questa notevole turbina eolica ad asse verticale (con profilo alare di tipo elicoidale) possiamo vedere due test diversi. Nel primo filmato possiamo vedere un test di “laboratorio” in cui la turbina eolica viene fatta girare dal flusso d’aria generato ad un grande ventilatore. In questo primo caso il test viene effettuato simulando condizioni di velocità del vento variabile.

Turbina eolica verticale Savonius

 

Nel seguente filmato invece la turbina eolica viene testata “sul campo” dopo essere stata montata su una struttura telescopica metallica di altezza pari a 6 metri. In questo caso, visto che è in grado di produrre effettivamente energia elettrica, la turbina eolica può essere definita come facente parte di un generatore eolico.

Generatore eolico verticale (profilo Savonius)

 

Il generatore eolico che avete visto nei due filmati precedenti ha rotore con un diametro di 40 cm ed è in grado di produrre una potenza massima di 500 watt. Ricordo che le turbine eoliche con profilo alare elicoidale, come tutte le turbine eoliche ad asse verticale, presenta i seguenti vantaggi:

1) Ha funzionamento costante che non dipende assolutamente dalla direzione da cui spira il vento, pertanto non necessita di dispositivi di orientamento.

2) Resiste senza problemi anche a venti dotati di velocità molto elevate, anche quando generano fenomeni di turbolenza.

3) Si avvia anche con venti dotati di bassissima velocità.

4) Ha una rumorosità estremamente bassa.


giovedì 5 maggio 2011

Il cielo delle Canarie: un filmato davvero spettacolare

 

Questo spettacolare filmato è stato ottenuto grazie alla tecnica del time-lapse e riguarda splendidi panorami stellari e del cielo fotografati dalle isole Canarie. Grazie al talento del fotografo Daniel Lopez si sono raggiunti risultati davvero indescrivibili che superano la semplice tecnica cinematografica e rasentano l’arte e la poesia!

Come si fa a restare impassibili di fronte ad un cielo così stupendo? Di fronte ad un mare di nuvole che si infrange contro le montagne come se si trattasse di onde del mare? Impossibile non emozionarsi. E nel filmato avete riconosciuto la galassia di Andromeda, le Pleiadi, Orione? Sono sicuro di sì. E non vi siete lasciati sfuggire il doppio arcobaleno, la contessa dei venti che incappuccia la cima del vulcano Teide, gli aloni multicolori di nubi attorno alla Luna. E queste sono solo alcune delle cose avrete ammirato in questo video. Sono sicuro di poter dire che è uno dei video time-lapse più belli che abbia mai avuto la fortuna di vedere.

Le scene sono state riprese a 2000 metri di altezza sul livello del mare in un arco di tempo di circa un anno.


Giorno del Giudizio il 21 maggio 2011. Preparatevi!

 

Ve la ricordate la previsione del Giorno del Giudizio del 21 maggio 2011? Se l’avete dimenticata ve la ricordo io Occhiolino Visto che coloro che mettono in giro certe bufale pensano che ho la memoria corta, ma non è vero. Le bufale devono essere smascherate senza pietà per mettere in evidenza che chi fa certe previsioni sbaglia SEMPRE Occhiolino

Aspettiamo con ansia la data del 21 maggio, ormai vicina, per dimostrare una volta per tutte che questo tipo di previsioni servono solo a certi personaggi allo scopo di arricchirsi alle spalle dei creduloni.

Giorno del Giudizio

Al Giorno del Giudizio del 21 maggio 2011, seguirà la Fine del Mondo dell’11 ottobre 2011.

Ma a quale “genio” dobbiamo tale infausta previsione? Si chiama Harold Camping ed è un predicatore americano novantenne. Secondo lui nella Bibbia esisterebbero dei riferimenti nascosti che consentono di calcolare le date del Giorno del Giudizio e della Fine del Mondo.

La cosa bella è che Camping non è la prima volta che fa una previsione del genere. Già questa bufala l’aveva proposta diversi anni fa quando aveva previsto che la fine del mondo sarebbe avvenuta il 6 settembre 1994. Quando l’evento non avvenne, il nostro furbo predicatore si giustificò pateticamente dicendo che aveva sbagliato alcuni calcoli matematici per il computo della data.

Per il 21 maggio 2011 preparatevi, quello sarà il giorno del giudizio… di Harold Camping in matematicaOcchiolino Il giudizio sarà ovviamente insufficiente! Sorriso


mercoledì 4 maggio 2011

Osama Bin Laden è morto o no?

 

Sembra che Osama Bin Laden sia morto. Il più famoso terrorista della storia è stato ucciso. Qualcuno ha festeggiato, qualcuno no. Parlando con la gente, però, la sensazione è che pochi credano a questa morte.

In realtà ho notato due schieramenti differenti. Il primo schieramento, meno numeroso, ammette la possibilità che Osama Bin Laden sia morto davvero, ma che questa morte sia avvenuta diversi anni fa. Il secondo schieramento, ben più nutrito e convinto, è formato da persone che credono fermamente che Osama Bin Laden sia vivo e vegeto e che stia già cospirando per organizzare il prossimo attentato.

Osama Bin Laden

Con tutta questa confusione mediatica è diventato molto difficile capire la verità. L’unica cosa che possiamo fare è paragonare questa situazione a quelle morti di personaggi famosi, come Elvis Presley, Jim Morrison, Paul McCartney (che è vivo, ma da molti anni dicono che è morto ed è stato sostituito da un sosia…), e anche Ettore Majorana.

Come mai i personaggi famosi (nel bene e nel male) vengono sempre “avvistati” dopo la loro morte? La stessa sorte la ebbe Hitler. Anche sul dittatore tedesco si sono sviluppate leggende sul fatto che nel 1945 si sarebbe rifugiato, accompagnato dalla moglie Eva Braun, in Argentina.

Ma come facciamo a sapere che si tratta di leggende metropolitane e non sono invece “storie vere”? Basta analizzarle, ovviamente, e se vediamo che questi racconti sono strutturati come delle leggende, molto probabilmente di leggende si tratterà! Sorriso

Ecco le caratteristiche principali delle leggende metropolitane:

1) i fatti sono sempre ipotetici e le testimonianze sono riferite a persone di cui non viene fornita l’identità (l’amico del cugino del portinaio del… ecc…).

2) la verosimiglianza. Sono sempre storie che “potrebbero” essere vere, ma restano sempre molto vaghe. Spesso vengono riprese dai giornali e dalla televisione, ma questo avviene per la scarsa professionalità dei giornalisti.

3) Spesso presentano degli elementi di razzismo. Ad esempio il fatto che i ROM rapiscono i bambini o mettono dei segni sulle case per segnalare ai complici che possono essere svaligiate. Oppure, a organizzare l’attentato alle Torri Gemelle sarebbero stati gli ebrei e gli stessi ebrei sarebbero invischiati in altri terribili complotti di estensione mondiale. Sotto molte leggende si nasconde quindi l’odio inconfessabile per alcuni gruppi particolari.

Ma le notizie che si susseguono sulla morte di Osama Bin Laden (o sulla sua non morte) rispondono alle stesse caratteristiche? Per il momento è difficile dirlo, perché la notizia è troppo fresca. Con il passare del tempo capiremo qualcosa in più…

cadavere Osama Bin Laden
Una foto del cadavere di Osama Bin Laden che è risultata essere un fotomontaggio.


Ippopotamo tra scienza e leggenda

 

I primi uomini che videro un ippopotamo dovettero davvero rimanere molto stupiti! Scambiarono questo grosso animale, dalle zampe molto corte e la bocca ampia con due lunghi denti canini, per un… cavallo Occhiolino

Probabilmente non ebbero il coraggio di osservarlo meglio, ma sta di fatto che l’etimologia di ippopotamo viene dal greco hyppos, che significa cavallo e da potamòs, che significa fiume. Letteralmente quindi l’ippopotamo sarebbe il “cavallo di fiume”. Non ci è dato sapere, purtroppo, cosa pensò il primo ippopotamo quando vide un uomo…

Da un punto di vista più scientifico invece possiamo dire che ippopotamo è il nome comune di alcuni mammiferi artiodattili, famiglia Ippopotamidi. Lungo fino a 4,5 metri, l’ippopotamo comune (Hippopotamus amphibius, vedi immagine sotto) con i suoi 450 chilogrammi di peso è uno degli animali terrestri più pesanti, dopo l’elefante e il rinoceronte. L’ippopotamo ha una corporatura massiccia, con un tronco voluminoso, rivestito da uno spesso strato di pelle grigiastra, che si sostiene su zampe robuste e corte.

ippopotamo comune

La testa è molto grande e presenta una bocca enorme munita di circa quaranta denti robustissimi, fra cui spiccano i lunghi canini inferiori, vere e proprie zanne ricurve verso l’esterno che l’ippopotamo utilizza per strappare le piante acquatiche di cui si ciba.

L’ippopotamo vive in Africa, in branchi che possono contare da 15 a 150 individui; vive generalmente in prossimità di fiumi e laghi e trascorre gran parte della sua giornata immerso nell’acqua, per eliminare gli eccessi di calore e mantenere in equilibrio la propria temperatura corporea.

Hexaprotodon liberiensis (immagine sotto), l’ippopotamo pigmeo, è molto simile all’ippopotamo comune, ma è più piccolo, slanciato e agile, grande più o meno come un cinghiale. Anche questa specie vive in Africa, dove conduce una vita prevalentemente notturna e solitaria.

ippopotamo pigmeo

Di solito, vedendo gli ippopotami nei documentari televisivi, placidamente e pigramente immersi nell’acqua si può pensare che siano degli animali molto pacifici. Il seguente filmato mostra invece che questa impressione è del tutto sbagliata. Gli ippopotami sono degli animali fortemente territoriali e questa spiccata territorialità è fonte di aggressività. Si verificano anche frequenti aggressioni contro l’uomo. I loro lunghi denti canini, poi, sono delle vere e proprie armi mortali. Guardate subito il filmato e capirete (durata 2 minuti e 58 secondi).

Lotta degli ippopotami

Un’ultima curiosità su questo curioso e straordinario animale. Ho scoperto, per caso, mentre cercavo informazioni sugli ippopotami nei meandri di internet, che questo grosso animale è sognato da molte persone. A me non è mai capitato, per dire la verità.

Nella categoria del significato dei sogni infatti sembra che l’ippopotamo sia interpretato come un simbolo di forza e di aggressività. E dopo avere visto quel filmato, devo dire che i nostri sognatori hanno scelto, inconsciamente, il simbolo giusto…


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...