martedì 22 febbraio 2011

La piccola era glaciale

 

Tra il 1430 e il 1850 l’Europa del Nord attraversò una “piccola era glaciale”. Non fu rigida come una glaciazione vera e propria, ma il clima si fece più freddo, i raccolti fallirono e molta gente morì di fame. Nei primi anni dell’800 l’Inghilterra, ad esempio, conobbe alcuni dei suoi inverni più rigidi. Il Tamigi gelò permettendo la formazione di una grande "fiera del ghiaccio" (Frost Fairs) nel cuore di Londra, con la costruzione di baracche, accensioni di fuochi per arrosti, giochi, sfilate ed altro ancora nel mezzo del corso d'acqua congelato.

piccola era glaciale

A volte il tempo migliorava senza preavviso e la temperatura saliva: la gente si allontanava in fretta mentre il ghiaccio si crepava sotto i piedi… L’ultima gelata del Tamigi risale al 1814.


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Permafrost

 

Per permafrost si intende un suolo perennemente gelato, presente in regioni con climi invernali molto rigidi e dove la temperatura media rimane comunque sotto lo zero per molti anni consecutivi (regioni polari o subpolari).

Il permafrost può estendersi in profondità per centinaia di metri. Lo strato superficiale, che durante la breve estate può sgelare per uno spessore di solito non superiore al metro, è indicato come strato attivo o mollisol, mentre quello permanentemente ghiacciato viene chiamato tjale in Lapponia, merzlota in Siberia e pergelisol in lingua francese.

permafrost

Grazie alle bassissime temperature, nel permafrost si sono potuti conservare per migliaia di anni i resti di alcuni importanti organismi animali, tra cui quelli di molti mammut.

La formazione del permafrost viene denominata pergelo.


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Pastorizzazione

 

La pastorizzazione è un procedimento termico usato per la conservazione temporanea e la sterilizzazione degli alimenti liquidi, come il latte, il vino, l’aceto, le puree di frutta e la birra.

Il nome “pastorizzazione” deriva dal chimico e biologo francese Louis Pasteur, che provò che era possibile distruggere i microrganismi batterici presenti negli alimenti utilizzando il calore, senza alterare le qualità nutritive del prodotto. Esistono due diverse tecniche di pastorizzazione: la pastorizzazione lenta, usata soprattutto nelle piccole latterie, che sfrutta una bassa temperatura (da 63 a 66 °C) e un lungo periodo di contatto (30 minuti); la pastorizzazione rapida, usata a livello industriale, che può essere effettuata a 72-75 °C per 15 secondi (HTST) oppure a 90 °C per un secondo (UHT cioè Ultra High Temperature).

pastorizzazione UHT

Il latte pastorizzato attraverso una procedura lenta è più nutriente, ma si conserva meno a lungo del latte pastorizzato ad alte temperature.


lunedì 21 febbraio 2011

Paperino nel mondo della matemagica (1959)

 

Paperino nel mondo della matemagica è un film della Disney del 1959. E’ un esempio davvero mirabile di divulgazione scientifica che fa uso dei cartoni animati e del divertimento. Per quanto riguarda la divulgazione matematica è, secondo me, un documentario ancora insuperato. Attenzione per chi odia la matematica! Paperino potrebbe convertirvi e potrebbe riuscire a farvi capire che la matematica non è affatto inutile come credete!

Guardare per credere Occhiolino

Buona visione e buon divertimento.

Paperino nel mondo della matemagica (prima parte)

 

Paperino nel mondo della matemagica (seconda parte)

 

Paperino nel mondo della matemagica (terza parte)

domenica 20 febbraio 2011

Non tutto il male viene per nuocere

 

Questo modo di dire potrebbe essere un buon incentivo in questi tempi duri. Infatti talvolta certi eventi che sono (o appaiono) dannosi, sono viceversa anche giovevoli. Non tutto il male viene per nuocere: invita a considerare gli aspetti positivi che possono esservi anche negli eventi negativi, oppure a riflettere se certe cose spiacevoli (delusioni, insuccessi, ecc…) non siano in realtà da apprezzare come stimoli e avvertimenti vantaggiosi. Nel primo senso può considerarsi come la versione ottimistica del detto “ogni medaglia ha il suo rovescio”, e come il contrario di “non c’è rosa senza spine”.

non tutto il male viene per nuocere


Fusione fredda. Perché tanto entusiasmo ingiustificato?

 

Alla fine del mese di marzo 1989 nei quotidiani di tutto il mondo, rimbalzando dai giornali inglesi e americani, cominciò a dilagare una notizia sensazionale, dapprima con prudenziali trafiletti e poi con inchieste a pagina intera e titoli a caratteri cubitali…

Come mai tanto rumore e tanta agitazione? Il fatto è che sembrava di essere giunti a un punto di svolta epocale per quanto riguarda la storia dell’energia e della sua produzione. Due scienziati anglosassoni avevano annunciato di essere riusciti a ottenere il processo di fusione (cioè quella reazione in cui due nuclei leggeri si uniscono, formando un nucleo più pesante e liberando energia) senza la necessità di arrivare alle temperature elevatissime dell’ordine di centinaia di milioni di gradi previste dalla fusione tradizionale.

reattore a fusione fredda

Anzi, il procedimento risultava particolarmente semplice e venne battezzato fusione fredda. Qualcuno volle vedere nella scoperta addirittura la rivalsa della chimica sulla Fisica!

Oggi capita di sentire o di leggere della fusione fredda nel senso di una celebre illusione. Ma già circa un mese dopo i due ricercatori in questione dichiaravano si essere “perseguitati, come Galileo”!

Perché fu possibile prendere una simile cantonata in un settore tanto rigoroso come quello scientifico? In realtà, in quei giorni furono molti gli scienziati che si mostrarono scettici fin dal primo momento. In ogni caso c’era una motivazione che giustificava l’entusiasmo iniziale. Da un punto di vista scientifico, il metodo della fusione fredda non era completamente nuovo: era noto che con l’aiuto di una particella più pesante dell’elettrone, chiamata mesone mu, si poteva ottenere a freddo e per semplice reazione chimica la fusione di due nuclei leggeri. Dunque, la teoria era plausibile, c’era un contesto di conoscenze che la rendeva accettabile in linea di principio.

E poi c’era anche un fattore che oserei definire “psicologico”. L’uomo ha sempre sognato di poter risolvere i propri problemi energetici con una scoperta o un’invenzione dal sapore magico… Una sorta di “lampada di Aladino” che, una volta strofinata, esaudisce ogni nostro desiderio. Ma questa lampada non c’è e prima lo accetteremo e prima eviteremo di incorrere nuovamente in errori ed illusioni come la fusione fredda.


sabato 19 febbraio 2011

Il tornio

 

Il tornio è una macchina utensile che serve per lavorare i metalli. In questi due filmati possiamo vedere una lezione pratica sull’uso del tornio facendo uso di un linguaggio semplice. Si parte della descrizione delle varie parti del tornio per fare capire bene a cosa servono, fino ad arrivare all’uso di vari accessori.

Si tratta di una utile guida adatta a chi vuole iniziare ad usare un tornio, ma ancora non se sa nulla Sorriso

Buona visione.

Il tornio: prima parte


Il tornio: seconda parte

venerdì 18 febbraio 2011

Ikea a Catania. Ecco il catalogo dei prodotti!

 

Stamattina a Pedara (Ct) ci siamo svegliati con una sorpresa: il catalogo dell’IKEA si trovava davvero dappertutto! Un’invasione di cataloghi dell’IKEA degna di un film di fantascienza. E’ evidente che l’apertura dell’IKEA a Catania è davvero vicina (è prevista per il 9 marzo 2011) e quindi la campagna pubblicitaria è giunta al suo atto finale! Occhiolino

catalogo IKEA Catania

L’apertura avverrà nella Zona industriale Nord (vedi mappa sotto).

IKEA a Catania

Orari di apertura: dal lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 21:00. Il parcheggio è gratuito.


Zichichi - Hack

 

In questo filmato possiamo vedere un divertentissimo confronto, sotto forma di intervista doppia, tra due grandi scienziati italiani: Antonino Zichichi e Margherita Hack. In poche domande le differenze tra la loro visione della scienza, della vita, della politica, della religione e in definitiva dell’esistenza stessa.

Buona visione.

Zichichi–Hack


La polarizzazione

 

La polarizzazione in Fisica si verifica quando un fenomeno, come la propagazione della luce, perde delle simmetrie nel suo comportamento. Nel 1808 il fisico francese Étienne Louis Malus (1775 – 1812), servendosi di  uno specchio, osservò che, in particolari condizioni, i riflessi dei raggi del Sole proiettati sui vetri di una finestra “scomparivano” dalla vista.

Questo accadeva solo quando il raggio di luce colpiva lo specchio e, successivamente, la finestra, con certi angoli di incidenza; variando l’inclinazione dello specchio rispetto alla finestra, invece, la luce tornava a essere visibile ma con intensità ogni volta differenti.

Questo fenomeno, che può essere osservato nella vita di tutti i giorni, è dovuto alla polarizzazione della luce e dipende dal fatto che l’onda luminosa, che normalmente oscilla in modo caotico in tutti i piani perpendicolari alla sua direzione di propagazione, viene costretta dal vetro a vibrare all’interno di un piano solo e manifesta, così, effetti particolari.

onda elettromagnetica

In natura si possono osservare diversi esempi di luce polarizzata; la luce dell’arcobaleno è polarizzata totalmente, mentre quella riflessa da superfici lisce, come quelle del vetro e di un lago, è parzialmente polarizzata. La polarizzazione della luce può essere prodotta anche in altri modi, per esempio per rifrazione. Per produrre e studiare la luce polarizzata si utilizzano dispositivi chiamati polaroidi; si tratta di lamine realizzate con materiali speciali che lasciano passare solo certe oscillazioni luminose e bloccano le altre.


giovedì 17 febbraio 2011

Azoto

 

L’azoto è un elemento chimico non metallico, con simbolo N, numero atomico 7 e peso atomico 14. È un gas che si trova in natura principalmente allo stato libero (concorre per il 78% alla composizione dell'aria). L'azoto è uno degli elementi fondamentali che costituiscono la materia vivente. Assieme al carbonio, all'idrogeno e all'ossigeno contribuisce alla composizione delle proteine animali e vegetali, degli acidi nucleici, di vitamine e di altri materiali organici indispensabili per lo svolgimento dei processi vitali delle cellule. È un gas incolore e inodore.

L'azoto è impiegato per la preparazione di molti composti come l'ammoniaca, i sali di ammonio, l'acido nitrico e altri. Inoltre è utilizzato nell'industria dei fertilizzanti e degli esplosivi.

Si chiama ciclo dell'azoto (vedi immagine sotto) il complesso delle trasformazioni che l'azoto subisce nell'ambiente e attraverso le quali viene assicurato agli esseri viventi l'apporto continuo e regolare di materiali azotati indispensabili per le funzioni vitali. L'azoto, a differenza dell'ossigeno, non può infatti essere utilizzato direttamente dalla maggior parte degli esseri viventi. Deve essere prima trasformato (fissato) in composti inorganici (per esempio, in forma di ammoniaca, di nitrati e di nitriti) a opera di microrganismi specializzati (azotofissatori) o mediante processi industriali.

ciclo dell'Azoto

L'azoto fissato industrialmente può essere somministrato ai vegetali sotto forma di fertilizzanti azotati. I vegetali utilizzano i composti inorganici dell'azoto (naturali o industriali) per produrre le molecole organiche che compongono le loro strutture. Gli animali, incapaci di utilizzare l'azoto minerale, si nutrono delle sostanze organiche azotate sintetizzate dai vegetali, soprattutto proteine. Parte dell'azoto alimentare viene eliminato nelle urine e come composti semplici nelle feci. Quando gli organismi animali e vegetali muoiono, la materia organica che li compone viene distrutta da microrganismi demolitori che riportano in forma minerale le componenti azotate.


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