Il moto perpetuo è un “mito” della pseudoscienza duro a morire. Ne avevo già parlato su questo blog nell’articolo dal titolo: “Il moto perpetuo (non esiste)”. Riprendo l’argomento facendo notare ancora una volta che su YouTube e su molti siti internet si trovano filmati che mostrano dispositivi che promettono di produrre energia infinita gratis.
Questi filmati spesso sono in realtà dei fake e bisogna stare attenti a non cadere nella “rete” di ragionamenti (o sarebbe meglio dire sragionamenti) apparentemente logici di coloro che li propongono. Questi (pseudo) ragionamenti di solito sono di questo tipo:
1) Esiste un modo per ottenere energia illimitata gratis. Le leggi della Fisica che gli scienziati ci insegnano sono sbagliate.
2) Esiste un complotto portato avanti dai “petrolieri” teso a nascondere qualsiasi fonte di energia alternativa illimitata e gratuita per evitare di perdere i loro lauti guadagni.
Queste due argomentazioni sembrano plausibili e perfettamente logiche e, in particolare, la 2) sembra davvero inattaccabile.
Vi faro capire perché invece sono due argomentazioni davvero debolissime.
Partiamo dal ragionamento 1). Ottenere energia illimitata gratis non è possibile, ma non perché gli scienziati hanno “pontificato” che non si può fare punto e basta, bensì perché le leggi della Fisica sono ormai verificate in maniera sicura. Ad esempio nessuno mette più in dubbio che la Terra è rotonda oppure che orbiti attorno al Sole, perché non si tratta più di ipotesi (come potevano essere considerate secoli fa) ma di realtà. Se qualcuno continuasse a pensare che è il Sole che gira attorno alla Terra, oppure che la Terra è piatta, non potrebbe più fare né astronomia né esplorazioni geografiche. Le sue sarebbero solo fantasie e basta. Allo stesso modo non è possibile fare Fisica se si pensa che la legge di conservazione dell’energia non sia valida.
Su wikipedia leggiamo:
“Vi sono due generi di moto perpetuo, che si dicono rispettivamente di prima e di seconda specie, a seconda che la loro realizzazione violi il primo o solamente il secondo principio della termodinamica.
Prima specie
Appartiene a questa categoria una macchina che produca in uscita una quantità di energia maggiore di quella che consuma. Una volta avviata la macchina funzionerebbe indefinitamente autoalimentandosi, in evidente violazione del principio di conservazione dell'energia (primo principio della termodinamica). Molte delle proposte per queste macchine utilizzano magneti come fonti di energia dal nulla ed impiegano sistemi ad attrito nullo. Se molti di questi sistemi possono marciare anche per lungo tempo prima di fermarsi, da essi non è fisicamente possibile estrarre energia gratuita.
Seconda specie
Dispositivi di questo tipo dovrebbero essere in grado di convertire interamente il calore estratto da una sola sorgente a temperatura costante in lavoro. Ciò è in violazione del secondo principio della termodinamica: un esempio di macchina a moto perpetuo di seconda specie sarebbe una nave capace di avanzare sottraendo calore all'acqua del mare e trasformando quel calore in energia cinetica, senza cederne una parte ad una sorgente più fredda dell'acqua di mare. Il primo principio della termodinamica sarebbe rispettato da tale macchina termica a rendimento unitario. Oggi si considera comunemente il secondo principio come una conseguenza della meccanica statistica, e la sua validità è ritenuta un fatto meramente probabilistico. Di conseguenza sono possibili violazioni del secondo principio, sia pure con probabilità piccolissima; quella che resta esclusa è la possibilità di provocare tali violazioni in modo riproducibile e quindi utilizzabile.”
Guardiamo questo filmato:
Come possiamo vedere chi ha costruito questo “motore magnetico” ha fatto una grande fatica per non ottenere praticamente nulla di interessante. Pur essendo in grado di generare movimento (ma non si sa per quanto tempo, poiché ci vengono mostrati solo pochi secondi di rotazione e per di più al rallentatore) non sarà mai in grado di generare energia.
Quello che sto per dire potrà sembrare molto pesante, ma tutti quelli che sprecano il loro tempo con questi marchingegni insultano tutti coloro che studiano con impegno e sofferenza come ottenere nuove fonti di energia e ottimizzare quelle che già esistono. Offendono tutti coloro che hanno fatto enormi sacrifici per avere un pizzico di conoscenza scientifica.
E adesso analizziamo il ragionamento 2).
“…sono le speculazioni delle multinazionali petrolifere che tentano di fermare il progresso scientifico per scopi puramente economici, se questi motori magnetici venissero utilizzati non ci sarebbe più bisogno del petrolio e dell'energia nucleare.”
Affermazioni simili le leggiamo un po’ dappertutto su internet. Ma anche se sembra quasi inattaccabile, questo è il ragionamento di gran lunga più debole. Questo perché ci si mette solo dal punto di vista dei petrolieri. Per loro una fonte di energia alternativa che riuscisse a risolvere i problemi energetici dell’umanità non sarebbe conveniente dal punto di vista economico (dimentichiamo però che risolverebbe anche i loro problemi), ma per coloro che inventano un dispositivo capace di estrarre energia dal nulla sarebbe conveniente e anche molto! Pensate se un’azienda avesse la possibilità di costruire una macchina del genere… farebbe di tutto per ottenere un risultato del genere e non si farebbe certo fermare dai… petrolieri! L’ipotesi del complotto mondiale dei petrolieri si scioglie così come neve al sole.
Il ragionamento 2) è simile a quello che fanno coloro che vendono i numeri vincenti al lotto: ma se sono vincenti, perché non se li giocano loro?
Anche in questo caso sono costretto a dire che tutti coloro che diffondono su internet o sui vari media idee del genere fanno del male e offendono l’intelligenza delle persone che lavorano.
Conclusione
Esiste una sola conclusione ed è definitiva. Raramente nel campo della scienza mi azzardo a dire che una cosa è sicuramente impossibile e questo è uno dei rari casi. Il moto perpetuo è impossibile così com’è impossibile che la Terra sia piatta o che il Sole giri attorno alla Terra o che si possa costruire una scala come questa: