Molti astrofili hanno scritto qualcosa per spiegare qual è il miglior telescopio per iniziare ad osservare. Anche io vorrei contribuire ad aiutare tutti quegli appassionati di astronomia che desiderano cominciare a fare osservazioni al telescopio a fare una buona scelta.
Ecco i miei 7 consigli:
1) Non avere fretta di comprare
Lo so, spesso i parenti o gli amici ti mettono fretta, perché vogliono regalarti un telescopio per il compleanno o dopo il diploma. Però la fretta è cattiva consigliera. Quasi tutti i telescopi amatoriali in commercio non costano poco e quelli che costano poco sono davvero di bassa qualità. L’acquisto di un telescopio è una spesa impegnativa, quindi non va fatta a cuor leggero. Il pericolo di trovarsi tra le mani uno strumento non soddisfacente è molto concreto.
2) Osservate prima con lo strumento di un amico o con gli strumenti di un gruppo di astrofili
L’osservazione al telescopio può essere deludente per coloro che non sono esperti. I pianeti appaiono come dei minuscoli pallini con qualche macchia e altri oggetti come galassie e nebulose appaiono, nel migliore dei casi, come delle macchioline fosforescenti e, se si osserva da cieli cittadini inquinati dall’illuminazione pubblica, non si vedono affatto. Se non avete nessun amico munito di telescopio, la cosa migliore è recarsi ad uno star party o a una serata osservativa di un gruppo astrofili e osservare con i loro telescopi. Gli astrofili, inoltre, potranno darvi preziosi consigli per la scelta del vostro primo telescopio. Qui potete trovare un elenco dei principali gruppi astrofili in Italia, raggruppati per regioni.
3) Quanto ingrandisce?
E’ la prima domanda che fa un non esperto. La risposta è semplice e spiazzante: non ha quasi nessuna importanza! Gli strumenti astronomici funzionano bene in un certo intervallo di ingrandimenti a seconda di svariati fattori, come la dimensione, il tipo di telescopio, e non ultima, la qualità del cielo. Qui potete trovare un interessante articolo che tratta l’argomento del massimo ingrandimento di uno strumento astronomico.
4) Il primo telescopio? L’occhio…
In realtà il primo strumento astronomico ce lo portiamo addosso e sono i nostri occhi. A occhio nudo si possono fare interessanti osservazioni astronomiche. Intanto possiamo imparare a distinguere le costellazioni e questa è un’esperienza molto importante. Inoltre ad occhio nudo si possono osservare fenomeni affascinanti come quello delle stelle cadenti.
5) Il binocolo
Dopo avere imparato le costellazioni ad occhio nudo, possiamo cominciare ad osservare il cielo con un binocolo, anche con uno di quelli comprati dai cinesi. Questo strumento ci permetterà di “prendere dimestichezza” con gli oggetti visibili in cielo. Inoltre ci farà capire che differenza c’è tra un cielo inquinato di una città e il cielo buio e limpido di zone isolate o in alta montagna. Un binocolo può regalare visioni meravigliose di piccole zone della Via Lattea o di grandi ammassi stellari (come le Pleiadi). Io, ad esempio, prima di comprare un telescopio, ho osservato per più di un anno con un binocolo.
6) Al telescopio gli oggetti non si vedono come in fotografia
Sicuramente sarete rimasti affascinati dalle meravigliose foto di oggetti celesti presenti sul web. Quando si accosta l’occhio all’oculare non si vede nulla di tutto questo. L’occhio non è in grado di accumulare la luce raccolta dal telescopio, mentre le foto sono fatte con pose lunghe anche decine di ore. Anche i colori sono visibili con difficoltà ad occhio, se non in poche stelle luminose. Tutto apparirà molto più fioco e di colore grigio. Se volete avere un’idea di come appaiono gli oggetti astronomici al telescopio, potete guardare dei disegni come quelli presenti nel sito deep-sky watch. E ricordatevi che questi disegni sono stati realizzati da un esperto sotto cieli molto bui, quindi voi potreste vedere anche molto meno. Per fortuna la visione telescopica migliora molto con l’allenamento, quindi anche voi, se vi siete esercitati bene ad occhio nudo e poi con un binocolo, quando osserverete con un telescopio sotto un buon cielo avrete visioni simili a quei disegni. Un altro articolo molto interessante sul confronto tra fotografia e osservazione visuale è questo: Cosa si vede con un telescopio amatoriale?
7) Ma alla fine, quale telescopio devo comprare?
Se hai avuto la pazienza di leggere fino al punto 6) allora significa che possiamo cominciare a parlare di un telescopio. In realtà, se avete già una buona esperienza di osservazione ad occhio nudo e/o con un binocolo, questo è il vero momento di pensare all’acquisto di un telescopio. A questo punto dobbiamo vedere se preferite:
1) Osservazione deep-sky di oggetti come nebulose, galassie e ammassi stellari.
2) Osservazione di Luna e pianeti.
3) Fotografia (lunare.planetaria o deep-sky).
Se siete attratti dall’osservazione deep-sky, allora significa che avete bisogno di un cielo molto buio, lontano da fonti di inquinamento luminoso e quindi dovete prepararvi a salire a bordo della vostra automobile e allontanarvi da qualsiasi centro abitato. Il telescopio più adatto per questo tipo di osservazioni è il riflettore Dobson.
E’ un riflettore in configurazione ottica Newton, di solito molto leggero (tranne se è proprio di grandi dimensioni), facile da smontare e da trasportare e dal prezzo abbordabile.
Se invece vi piacciono di più le osservazioni di Luna e pianeti, vi occorre un telescopio con lunga focale e buona apertura. Il tipo più conveniente per rapporto qualità/prezzo è un telescopio Schmidt-Cassegrain. La cosa più interessante è che per l’osservazione di Luna e pianeti non è necessario andare dove il cielo è buio, ma le osservazioni si possono compiere anche dal balcone di un condominio in piena città.
Sono telescopi molto compatti e facilmente portatili fino ad un diametro di 20 cm di obiettivo. Di solito questo non è un problema, perché, come dicevo, non c’è bisogno di trasportarli in luoghi lontani.
Ovviamente con un Dobson si potranno osservare lo stesso i pianeti e con lo Schmidt-Cassegrain si possono vedere anche nebulose e galassie, ma non sono i campi di osservazione più congeniali. Con il Dobson non sarà facile raggiungere gli alti ingrandimenti per l’osservazione planetaria (300x e oltre) perché le corte focali di cui sono dotati lo rendono difficile. Con gli Schmidt-Cassegrain invece sarà difficile arrivare a diametri generosi a causa dei prezzi molto alti.
Riassumendo…
1) Conviene cominciare a occhio nudo o con un binocolo.
2) Quando si riescono a distinguere costellazioni e oggetti celesti si può pensare ad un telescopio.
3) A questo punto avrete sicuramente deciso qual è il campo di osservazione che vi appassiona di più.
4) Se vi piacciono nebulose, galassie, ammassi stellari, allora conviene comprare un telescopio Dobson di almeno 20-25 cm di obiettivo.
5) Se amate pianeti e Luna, allora il vostro primo telescopio sarà uno Schmidt-Cassegrain di almeno 20 cm di obiettivo.
Spero di esservi stato utile, e BUONE OSSERVAZIONI