lunedì 26 novembre 2012

Foto crateri lunari: Platone e Gassendi

In una rara serata con un seeing decente, sono riuscito a fare qualche foto lunare con risultati apprezzabili. Il 25 novembre 2012 ho ripreso i crateri Platone e Gassendi. Si tratta di due spettacolari crateri ben visibili anche con piccoli telescopi. Platone ha un diametro di 109 chilometri e si è formato 3,84 miliardi di anni fa. Sul suo fondo piatto è possibile vedere alcuni piccoli crateri da impatto se la turbolenza atmosferica è abbastanza contenuta (seeing buono). Nella mia immagine alcuni di questi piccoli crateri sono ben visibili, chiaro segno che il seeing era favorevole. Ecco la foto.

plato

 

Il cratere Gassendi ha una larghezza massima di 110 chilometri e una profondità di 1,9 chilometri. La caratteristica più interessante di questo cratere è che al suo interno presenta delle rimae, cioè delle formazioni geologiche simili a delle fenditure nel terreno. Anche nella mia foto si possono vedere alcune di queste “spaccature” all’interno del cratere.

gassendi

Per ottenere delle foto planetarie e lunari in questa “era digitale” si usa un procedimento abbastanza complicato. Infatti la foto non consiste in un singolo “scatto”, ma si fa un intero filmato del soggetto con una fotocamera digitale o con una camera CCD dedicata alle riprese planetarie. Anche una semplice webcam o una telecamera digitale possono essere utilizzare per acquisire il filmato, ma i migliori risultati si ottengono con le camere CCD specifiche per le riprese planetarie. I singoli fotogrammi del filmato (devono essere più di un migliaio, corrispondenti a una durata del filmato di alcuni minuti) vengono allineati e sovrapposti da un apposito software (ad esempio Registax) per minimizzare gli effetti della turbolenza atmosferica. L’immagine finale ottenuta può essere ulteriormente sottoposta a ritocchi per fare “uscire” ogni minimo dettaglio con normali software di fotoritocco, come Gimp o Photoshop.

Le foto sono state ottenute con un telescopio Celestron CPC-800, fotocamera reflex digitale Canon EOS 600d. I filmati sono stati acquisiti con il software Backyard EOS. 1000 fotogrammi per ciascun filmato. Per Platone sono stati allineati e sovrapposti 300 fotogrammi, per Gassendi 200.

Per altri dettagli tecnici:

Platone

Gassendi


Tag di Technorati: ,

sabato 24 novembre 2012

IKEA Catania: avvelenati 4 cani

Giorno 22 dicembre 2012, di fronte all'ingresso dell'IKEA di Catania sono stati trovati 4 cani in condizioni pietose con evidenti sintomi di avvelenamento. La notizia ha fatto subito il giro dei social network e dei blog. E' evidente il motivo per cui la gente si è indignata per un atto così vergognoso. Quei poveri cani non davano fastidio a nessuno e non c'era alcun motivo di avvelenarli.

A parte la barbarie di un simile atto, bisogna anche rilevare il fatto che in giro per la rete molti si sono scatenati con commenti che già condannano l'IKEA indicandola come la "colpevole" dell'atto. Ovviamente non è possibile muovere un'accusa del genere (senza solide prove). Non mi sembra giusto accusare l'IKEA di questa nefandezza, azienda che è sempre stata molto attenta al rispetto dell'ambiente, ma, al massimo, si potrebbe ritenere responsabile qualcuno che lavora in quella sede e che ha avuto la "brillante idea" di avvelenare i cani. Ovviamente ho letto molti commenti che accusano vari responsabili, ma, lo ripeto, senza prove non è il caso di "sputare sentenze" a cuor leggero.



Certo, il fatto che siano state trovate delle ciotole con il veleno in cui avevano mangiato i cani, che le telecamere di sorveglianza dell'IKEA fossero stranamente spente o non funzionanti, hanno destato ben più di un sospetto, ma non è su questo che mi voglio dilungare, proprio perché non è il caso di giungere a conclusioni affrettate.

Più che altro bisognerebbe ragionare sul fatto che pochi si sono fermati a cercare di aiutare i cani in agonia. I clienti dell'IKEA continuavano a passare davanti all'ingresso senza badare all'atroce sofferenza di quei poveri esseri. Questo è un comportamento che ci deve fare riflettere: l'insensibilità nei confronti della sofferenza, dell'agonia. Questo atteggiamento non è solo riservato ai cani, ma anche agli umani.

Per fortuna che almeno un po' di sensibilità l'hanno dimostrata molti frequentatori del web che hanno subito diffuso la notizia in tutti i modi possibili e che hanno "creato la notizia". In passato l'avvelenamento di uno o più cani non avrebbe destato così tante polemiche. Vuole dire che un minimo di consapevolezza c'è.

Adesso che la notizia si è diffusa, si spera che si vada in fondo alla faccenda e che si individuino i responsabili.

Ecco un video dei cani avvelenati presso IKEA di Catania.

mercoledì 21 novembre 2012

21 dicembre 2012: manca un mese alla fine del mondo...

Ragazzi! Il momento sta per arrivare! Oggi è il 21 novembre 2012, quindi manca un mese esatto alla fine del mondo che molti ci hanno promesso (prevista per il 21 dicembre 2012) scrivendo libri e articoli. Insomma, si sono portati la testa per anni con questa fine del mondo, che quasi quasi ce l'hanno fatta desiderare! :-)



Certo, molti di quelli che avevano previsto le più grandi catastrofi si sono tirati indietro dicendo che il 21 dicembre 2012 sarà un momento di "profonda trasformazione spirituale" (certi eufemismi mi fanno morire! :-)). Altri divulgatori di catastrofi annunciate si sono ridotti al silenzio man mano che la fatidica data si è avvicinata, forse credendo che ci saremmo dimenticati delle immense corbellerie che hanno detto e scritto.

Ora i nodi verranno al pettine... E il 21 dicembre 2012 sarà un'altra delle numerose date in cui la fine del mondo non è giunta e nemmeno chissà quale altra trasformazione spirituale. La vera trasformazione spirituale avverrà quando nessuno crederà più a queste cose, ma la data di questo storico momento non è possibile prevederla e nemmeno è possibile sapere se questo momento arriverà mai.

Nel frattempo facciamo il conto alla rovescia per questo "falso evento" e prepariamoci per fare una sonora pernacchia a tutti coloro che hanno previsto chissà che cosa per il 21 dicembre 2012.

martedì 20 novembre 2012

Per chi devo votare? Sei domande ai politici per la scienza.

Sono molti gli italiani che si pongono questa domanda. Sia che si tratti di elezioni politiche, regionali o altro, la domanda è sempre la stessa: per chi devo votare? La risposta è spesso: non ci vado a votare, tanto i politici sono tutti uguali… Oppure si va a votare per un amico, un parente o per qualcuno che ha fatto un favore…

Gli italiani sono piuttosto disinteressati alla politica e questo favorisce l’assenteismo alle urne e il “voto di scambio”. I pochi che sono interessati ragionano in termini di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro. Questo favorisce che i politici che vengono ascoltati e votati sono proprio quelli che promettono aumenti di pensioni, nuovi posti di lavoro, tagli il meno possibile dolorosi.

Ma qual è il criterio migliore per decidere per chi votare?

Avete notato che quasi tutti i politici parlano sempre e solo di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro o di tagli alle spese? E forse di poche altre cose. Ma è da decenni in Italia che si parla di queste cose e sono state discusse, modificate, rimaneggiate innumerevoli leggi. Eppure la crisi avanza senza sosta ed è come se tutte le misure adottate non abbiano avuto il minimo beneficio.

Cosa dimenticano i politici italiani? Dimenticano l’unica cosa che può tirare fuori il nostro paese dalla crisi: l’innovazione tecnologica. E non ci può essere innovazione tecnologica senza ricerca scientifica.

Avete mai sentito parlare un politico di rilancio della ricerca scientifica, di energia, di nuove tecnologie? Quasi mai, ne sono sicuro. Il motivo è che pochissimi uomini e donne che si occupano di politica hanno una formazione scientifica che permette di valutare l’importanza e la portata storica delle innovazioni tecnologiche e della ricerca scientifica.

Cosa ha cambiato di più la storia dell’umanità, le guerre o internet? Il cellulare o le rivoluzioni armate? La risposta potete darvela da soli. Le nostre vite sono cambiate in maniera profonda dalle nuove tecnologie. Se poi queste tecnologie la cambiano in meglio o in peggio è un altro discorso, ma dobbiamo ricordarci che non dobbiamo mai ragionare come gli “anziani” (dal punto di vista tecnologico) che hanno sempre paura del nuovo e nostalgia del vecchio.

Senza innovazione tecnologica non c’è nessuno sviluppo economico e senza sviluppo economico non ci sono posti di lavoro, pensioni, tasse ridotte, stipendi alti. E non c’è innovazione tecnologica senza ricerca scientifica…

Bisogna fare attenzione, perché molti credono che la ricerca scientifica più utile è quella che ha immediate applicazioni pratiche. Non è affatto vero. Un esempio è quello relativo allo studio della meccanica quantistica. Negli anni ‘30 del secolo scorso la meccanica quantistica era dominio esclusivo dei fisici teorici e nessuno aveva la minima idea di come usare in pratica questa teoria. Adesso tutta l’elettronica alla base di computer e dispositivi elettronici è basata su applicazioni della meccanica quantistica. Prima ancora, nel 1700, non si aveva la minima idea che utilità avessero gli studi sull’elettricità e il magnetismo, adesso lo abbiamo capito piuttosto bene Sorriso. Anche l’elettricità, non dimentichiamolo, ha cambiato la storia dell’umanità. La “ricerca pura” è sempre quella che raggiunge i risultati più inaspettati… e non va mai trascurata.

Bene, ma dopo questo bel discorso, alla fine, per chi devo votare? Forse sto cercando di far capire che la cosa migliore è un governo fatto di scienziati? Prima di arrivare a conclusioni così definitive Occhiolino dobbiamo capire bene cosa ne pensano i nostri politici della scienza e della tecnologia e che decisioni intendono prendere in futuro sull’argomento.

Per questo sul sito di “Le Scienze” è comparso un post in cui “un gruppo di giornalisti, blogger, ricercatori e cittadini chiede ai candidati alle primarie del centrosinistra di dichiarare la loro posizione concreta su sei temi centrali delle politiche della scienza e della ricerca” (cit.).

Ecco le sei domande:

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?
2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?
3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?
4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?
5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?
6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?

Per il momento questa iniziativa è limitata ai canditati delle primarie del centrosinistra, ma in futuro potrebbe essere estesa a tutti. Finora ho notizia che solo la candidata Laura Puppato ha dato risposta alle sei domande. A quanto pare le risposte non sono affatto soddisfacenti… come possiamo leggere dai commenti in questo blog.

Speriamo che anche gli altri candidati diano le loro risposte, così potremo farci un’idea di chi merita davvero il nostro voto…

domenica 18 novembre 2012

Foto di Giove - 1 novembre 2012

Questa è una foto di Giove realizzata da me con il mio telescopio e con la mia fotocamera reflex digitale. Non è un’immagine straordinaria, ma mette in evidenza come si possano ottenere delle immagini astronomiche planetarie apprezzabili con attrezzature alla portata di tutti. Il mio telescopio infatti è reperibile (nuovo) a circa 2000 euro, mentre la fotocamera digitale si può trovare a meno di 700 euro. Nel mercato dell’usato, poi, si possono trovare anche a prezzi più bassi.

C’è da fare una considerazione. Con una camera CCD planetaria è possibile ottenere risultati migliori di questi anche spendendo meno, ma la camera CCD planetaria si può usare solo per questo tipo di riprese, la reflex digitale invece è utilizzabile per le foto planetarie, lunari, di oggetti del profondo cielo e anche per le foto delle vacanzeOcchiolino

La foto è stata ottenuta giorno 1 novembre 2012, telescopio Celestron CPC-800, fotocamera reflex digitale Canon 600D, lente di barlow 2,5x. Il seeing era mediocre. Per fare una foto del genere non si scatta un singolo fotogramma, ma c’è un metodo più complesso. Si gira un filmato per riprendere circa un migliaio di fotogrammi e anche di più. Con un apposito software i fotogrammi vengono allineati e sovrapposti per ottenere il risultato “grezzo”. Questa immagine grezza viene elaborata ulteriormente per “tirare fuori” tutti i dettagli possibili. Infine l’immagine può essere ritoccata ulteriormente con software come Photoshop o Gimp per gli ultimi ritocchi “cosmetici”.

Si può ottenere un’immagine ancora migliore con questa attrezzatura? Certamente. Basta che la turbolenza atmosferica sia inferiore. Avevo già scritto che quando ho realizzato questa immagine il seeing era mediocre, ma se fosse capitata una serata con atmosfera più “ferma” si sarebbero mostrati molti più dettagli. Sto ancora aspettando una serata buona, ma durante questo mese di novembre c’è sempre stato maltempo o seeing ancora peggiore, perché il passaggio delle perturbazioni determina una turbolenza molto forte anche quando il cielo è sereno. Si spera che a dicembre si presentino delle serate migliori dal punto di vista meteo e anche del seeing. Il 3 dicembre 2012 Giove sarà in opposizione, quindi sarà visibile per tutta la notte e si troverà alla minima distanza dalla Terra. Un’ottima occasione per riuscire a tirare fuori delle belle foto del gigante gassoso, spero migliori di questa… Occhiolino

GIOVE4_200iso_1-10_1024x680_20121101-22h03m38s407_g3_b3_ap53elab

Impianto di produzione energia rinnovabile casalingo

In questo filmato (trovato, come al solito, su YouTube) vi mostro un mini impianto per la produzione di energia rinnovabile per abitazione civile. Si tratta di un impianto dotato di pannelli solari fotovoltaici e anche di una turbina eolica ad asse orizzontale. I pannelli solari fotovoltaici hanno una potenza (tipica) di 3 Kw mentre la turbina eolica possiede un generatore da 500 w autocostruito. L’autore del filmato ci informa che nell’arco di tempo di 10 mesi co questo interessante impianto solare ed eolico è riuscito a spendere solo 70 euro prelevando energia elettrica dalla rete con una riduzione del 95% del consumo energetico dalla rete. Si tratta di un risultato davvero molto interessante che può farci capire quanto può essere conveniente, da ogni punto di vista (non so solo da quello del risparmio), passare alle energie rinnovabili direttamente dalle nostre abitazioni.

Buona visione del filmato.

giovedì 15 novembre 2012

Residuo di supernova: crab nebula

I residui di supernova sono delle nebulose che nascono dall'esplosione di una stella giunta alla fine del suo ciclo evolutivo. Si tratta di esplosioni violentissime che possono capitare a stelle che hanno una massa molto maggiore di quella del Sole. Stiamo parlando del fenomeno della supernova.

In questo post vi mostro una foto di uno dei più famosi residui di supernova: la crab nebula (in italiano: nebulosa granchio o del granchio). Nel famoso catalogo di Messier viene catalogata con il numero 1, quindi viene chiamata M1, che sta proprio per Messier 1.

Questa bella nebulosa si trova a circa 6500 anni luce di distanza da noi e si è formata nel 1054 in seguito all'esplosione di una supernova. La brillante esplosione fu osservata nell'anno 1054 da astronomi cinesi che riportarono che fu così brillante che fu visibile per 23 giorni consecutivi anche di giorno e per più di un anno di notte. All'interno della nebulosa nel 1968 fu trovata una pulsar che indica la presenza di una stella di neutroni.

Non potete capire che emozione è stata per me riuscire a fotografare un simile oggetto celeste! Lo ammiravo nei libri di astronomia quando ero bambino. Anche se questa foto è di modestissima qualità rispetto a quelle realizzate da altri astrofili o dai grandi telescopi degli osservatori astronomici, per me è comunque una grande soddisfazione!


 (Clicca sull'immagine per vederla ingrandita)

Ecco cosa ho usato per realizzare questa foto:

Telescopio Celestron CPC-800.
Fotocamera digitale Canon EOS 600D.
Sovrapposizione di 10 pose da 60 secondi ciascuna a ISO 1600, allineate e sovrapposte con il software Iris. Fotoritocco con Photoshop 5.5.

mercoledì 14 novembre 2012

Gadget: etimologia vera e falsa

Di solito si legge in giro che la parola gadget fu coniata a New York nel 1886, quando il commerciante francese Gaget vendette migliaia di modellini in miniatura della Statua della Libertà ai turisti. Dal nome del commerciante li chiamarono proprio “gadget”.

gadget

Anche se questa è la versione più diffusa, la realtà non è così semplice, e infatti l’origine della parola gadget è piuttosto incerta. Altre fonti citano una derivazione dalla terminologia marinara; dal francese gâchette (grilletto di fucile) o dal francese gagée (piccolo accessorio) o ancora dal francese engager (impegnare, imbarcare) o anche dal termine navale scozzese gadge (un oggetto per misurazioni).

Cos’è il ghiaccio secco

Il ghiaccio secco indica comunemente l’anidride carbonica allo stato solido. E’ chiamato anche “neve carbonica”. Il ghiaccio secco viene usato come refrigerante, soprattutto per il trasporto di materiali deperibili (cibi congelati e surgelati). Rispetto al ghiaccio d’acqua, il ghiaccio secco fornisce una temperatura più bassa e soprattutto non si trasforma in liquido ed evapora direttamente (avviene quindi il fenomeno della sublimazione): non rischia quindi di impregnare gli involucri e deteriorare le merci. I vantaggi del ghiaccio secco sono: non tossico, inerte, non infiammabile, incolore, insapore, inodore, batteriostatico, fungicida, assenza di residui.

ghiaccio secco

L’anidride carbonica passa direttamente dallo stato gassoso a quello solido alla temperatura di –79 °C. Il ghiaccio secco viene impiegato spesso anche nel mondo dello spettacolo o nelle discoteche per produrre effetti di fumo e di nebbia grazie alla sublimazione che lo trasforma rapidamente in denso vapore di colore bianco.

La nostra storia in un minuto

E’ possibile riassumere la storia dell’intero Universo in un solo minuto? Con un video si può fare, specialmente se si tratta di un filmato affascinante e spettacolare come quello che vi propongo. Si tratta di una bellissima animazione artistica che parte dal Big Bang, descrive la formazione delle galassie delle stelle, dei pianeti, della Terra e della Luna. Mostra la nascita della vita mono e multi cellulare e dei vegetali, il sorgere dei rettili e dei dinosauri, la fine di questi ultimi a causa dell’impatto di un grande meteorite. Poi è il turno dei mammiferi e dell’umanità e, finalmente, la nascita della civiltà moderna.

E’ un video velocissimo, ma molto suggestivo, che ci stupisce soprattutto per il fatto che questa storia, in qualche modo, la conosciamo! Non si tratta più di miti o leggende, ma esistono indizi e prove che le cose sono andate realmente in questo modo! Secondo me è davvero affascinante, e anche se c’è ancora moltissimo da capire, queste conoscenze sono uno dei più grandi successi dell’umanità.

Buona visione del filmato: la nostra storia in un minuto.

martedì 13 novembre 2012

Come costruire un sismografo fai da te

Non avevo la minima idea che si potesse costruire un sismografo in casa, come una qualunque realizzazione fai da te! Ero convinto che i sismografi fossero degli strumenti sensibilissimi e di alta tecnologia che non potessero essere costruiti in casa. In pratica per me la costruzione di un sismografo era equivalente alla costruzione di una centrale nucleare a fusione o di un acceleratore di particelle ;-)

Mi sbagliavo di grosso: il casuale ritrovamento di questo filmato su YouTube mi ha fatto capire che il sismografo fai da te non è molto difficile da realizzare. Basta un perno per le tende, una bacchetta di metallo, alcuni pezzi di legno, delle molle, nastro adesivo, pesi da 150 grammi, un vecchio hard disk da smontare e poche altre cose?

Sono riuscito a stimolare la vostra curiosità e siete già pronti a chiedere cosa fare esattamente per costruire un sismografo fai da te? Ottimo! Se volete procedere alla costruzione, non vi resta che seguire attentamente il filmato che trovate sotto. E' molto ben realizzato e vi spiega molto bene cosa fare passo per passo. La sorpresa maggiore di questa realizzazione di sismografo è che possiede anche un allarme sonoro. Per me è qualcosa di sorprendente.

Vi lascio alla visione del filmato.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...