sabato 10 marzo 2012

La Fisica mal conosciuta (e fraintesa)

Molte teorie della Fisica moderne richiedono una conoscenza matematica notevole. Però i divulgatori non rinunciano a semplificare la materia per renderla più “digeribile” al grande pubblico. La divulgazione, però, introduce anche alcune distorsioni. Credo sia inevitabile, ma in certi casi queste distorsioni diventano molto accentuate quando ci si mette in mezzo la “spettacolarizzazione” giornalistica. Anche nei film la Fisica viene trattata molto male e vi si vedono cose che non hanno alcun corrispettivo nella realtà.

Le teorie della Fisica più “distorte” da una cattiva divulgazione sono sicuramente tre:

1) Relatività.

2) Meccanica quantistica.

3) Teoria delle stringhe.

Nell’immaginario collettivo la Teoria della Relatività viene confusa con il “relativismo”. Spesso sento dire frasi come questa: “Einstein ha detto che tutto è relativo”. Niente di più falso, ovviamente. La Teoria della Relatività invece si basa su due postulati che non lasciano spazio al “relativismo”. Leggiamo insieme questi due postulati:

a) La velocità della luce è uguale in tutti i sistemi di riferimento.

b) Le leggi della Fisica appaiono uguali in tutti i sistemi di riferimento inerziali (cioè che si muovono tra loro con moto rettilineo uniforme).

Dov’è finito il “relativismo”? Se leggiamo bene i due postulati si potrebbe anzi concludere che Einstein volesse affermare che “tutto è assoluto”. Si potrebbe ribattezzare con il nome di Teoria dell’Assolutismo.

Per quanto riguarda la Meccanica Quantistica le cose vanno anche peggio. Il Principio di Indeterminazione è stato ridicolmente deformato diventando “tutto è incerto” o anche “tutto è indeterminato” o persino “niente è sicuro”. Anche in questo caso l’interpretazione è catastroficamente lontana dalla realtà. Il Principio di Indeterminazione afferma solo che due grandezze fisiche come posizione e impulso o energia e tempo non possono essere misurate simultaneamente con precisione infinita. Se si misura la posizione di una particella con precisione, si deve rinunciare ad altrettanta precisione nella misura dell’impulso; se si misura l’impulso con grande precisione, si deve rinunciare alla precisione nella determinazione dell’impulso.

Perché succede questo? La spiegazione di questa indeterminazione ha creato uno dei più gravi fraintendimenti di questa teoria.

Infatti si dice che l’indeterminazione quantistica è dovuta al fatto che quando si osserva un sistema fisico, nello stesso tempo si modifica in sistema stesso. Se voglio osservare la posizione di una particella, ad esempio, devo usare un almeno un fotone (o diversi fotoni) che urtano contro la particella, vengono riflessi fino a colpire il mio occhio (o un rivelatore). Il problema è che il fotone urtando la particella ne modifica necessariamente posizione e impulso. Da qui deriva l’indeterminazione. Il problema è che nell’immaginario collettivo questa indeterminazione viene estesa anche ai sistemi fisici visibili ad occhio nudo. Un oggetto visibile ad occhio nudo è formato da miliardi di miliardi di particelle e quindi i fotoni che vengono fatti urtare sulla sua superficie per poterlo vedere, non lo spostano di niente! Quando guardiamo un masso di una tonnellata la nostra “osservazione” non lo modifica per niente. Però questo non ha impedito a molti di restare legati alla convinzione che “l’osservazione modifica la realtà”, tanto da poter usare la Meccanica Quantistica come una conferma scientifica per spiegare fenomeni paranormali come la telecinesi. La cosa sembra suggerire che si possa cambiare la realtà con il pensiero! Peccato che la Meccanica Quantistica non ha nessuna correlazione con questa convinzione che così resta del tutto campata in aria, senza nessun supporto scientifico.

Il fenomeno dell’entanglement quantistico, divulgato in maniera distorta, ha fatto danni ancora maggiori. Se si creano due particelle nello stesso punto dello spazio-tempo, queste due particelle restano legate dal punto di vista delle caratteristiche fisiche anche se vengono allontanate a grande distanza. Se si modifica lo stato fisico di una particella, si modifica istantaneamente lo stato fisico dell’altra. Il fraintendimento di questo fenomeno è così radicato che ha creato la convinzione che possa fornire un supporto scientifico al fenomeno della telepatia, cioè della comunicazione a distanza con il pensiero. Peccato che l’entanglement quantistico non è in grado di trasmettere informazioni e quindi non permette di comunicare alcunché a distanza. Invece potrebbe avere applicazioni tecnologiche molto “fantascientifiche” come il teletrasporto. Alla fine, anche in questo caso, i fraintendimenti hanno generato una “leggenda metropolitana” dura a morire. Credo che per quanto riguarda i fenomeni paranormali questi fraintendimenti siano stati “voluti” allo scopo di dare una base scientifica a ipotesi che altrimenti sarebbero state completamente campate in aria.

La Teoria delle Stringhe è una teoria ancora più affascinante ed ha persino la pretesa di essere una “teoria del tutto”, cioè in grado di unificare i fenomeni della Fisica sotto un unico denominatore comune. Ma la Teoria delle Stringhe possiede una complessità matematica davvero straordinaria e più aumenta la complessità matematica e più il “grande pubblico” ci vede qualcosa di misterioso ed esoterico. In particolare uno dei principi compatibili con la Teoria delle Stringhe è il famoso Principio Olografico. Il fraintendimento di questo principio ha portato moltissimi pessimi divulgatori ad affermare che “siamo tutti degli ologrammi”! L’affermazione è stata riportata con il copia-incolla in moltissimi siti, blog, riviste, telegiornali senza minimamente controllarne la correttezza. Per anni e anni questo copia-incolla ha imperversato (e continua a farlo) fino a diventare una specie di “verità acquisita” dura a morire.

In realtà il Principio Olografico non dice affatto che siamo tutti ologrammi. E non è nemmeno un principio, ma una semplice congettura che afferma che le particelle che cadono in un buco nero possono essere descritte come se si muovessero in uno spazio bidimensionale (superficie) e non nel normale spazio-tempo a quattro dimensioni. La portata del Principio Olografico è quindi molto limitata e non si spiega come mai possa essere stato esteso a tutta la nostra esistenza fino a farlo diventare “siamo tutti ologrammi”.

Fate attenzione ai fraintendimenti scientifici Occhiolino.


venerdì 9 marzo 2012

Allarme meteo in Sicilia del 10 marzo 2012

Di nuovo allarme meteo in Sicilia per il 10 marzo 2012. Scuole chiuse in vari comuni della costa ionica della Sicilia. Non sono previste grandi precipitazioni ma vento molto forte. Le raffiche potrebbero raggiungere i 120 km/h. In questi casi fanno bene a chiudere scuole e uffici: la sicurezza non è mai troppa. Negli anni scorsi per chiudere le scuole doveva succedere qualcosa di realmente catastrofico, ma solo dopo che era successo! Negli ultimi tempi si comincia a fare un po’ di prevenzione. Per fortuna le previsioni del tempo sono diventate abbastanza accurate (viva le simulazioni con i supercomputer!) da non creare “falsi allarmi”.

Io ho già levato tutte le cose che potrebbero volare via dal mio balcone per evitare che possano cadere creando danni a qualcuno.

Diciamo che le previsioni del tempo corrette sono una gran cosa. Intanto sento già che l’intensità del vento sta crescendo. Speriamo che di notte non ci sia un rumore tale da disturbare il sonno. Domani vi farò sapere cosa è successo di preciso.

Intanto vi mostro un filmato che ho trovato su YouTube che mostra l’intensa grandinata che c’è stata tra Nicolosi, Pedara e Belpasso il 7 marzo 2012. Buona visione a tutti.


Un’ipotesi inutile

Le ipotesi scientifiche devono in qualche modo spiegare più fatti di quelli che lasciano irrisolti. Insomma, un’ipotesi che aggiusta una cosa e ne sfascia due non sembra essere una buona ipotesi. Poi esistono delle ipotesi che sembra che aggiustano tutto, ma in realtà non riescono ad aggiustare proprio niente.

Qualche mese fa mi è balenata in mente proprio una di queste (brillanti) ipotesi…

A parte lo scherzo dell’immagine sopra (che richiama in qualche modo l’idea che esporrò), sono partito da un noto mistero scientifico che assilla i fisici da molto tempo: il problema dell’antimateria. Com’è noto, nel nostro Universo l’antimateria sembra essere assente. Ovviamente ancora non si è del tutto sicuri di questa assenza, ma ormai sembra proprio che sia così. Le più moderne teorie del Big Bang invece prevedono che nell’istante iniziale si dovrebbero essere formate materia ed antimateria in ugual misura. Ovviamente questo non è successo, perché altrimenti non saremmo qui a parlare oziosamente di questi argomenti, infatti materia e antimateria primordiali si sarebbero annichilate rapidamente trasformando l’Universo in una “zuppa di fotoni” in cui non sarebbero mai esistite stelle e pianeti e quindi nemmeno la vita.

Ciò significa che in realtà nel Big Bang (o negli istanti immediatamente successivi) deve esserci stato un “surplus” di materia che in questo modo è sopravvissuta all’annichilazione ed ha formato l’Universo che noi conosciamo. I fisici ritengono che l’eccesso di materia rispetto all’antimateria si può stimare intorno al 1%. Solo questo 1% di materia in più ha formato il nostro immenso Universo.

Peccato però che questo eccesso di materia è del tutto inspiegabile con le attuali teorie della Fisica. Infatti queste prevedono una perfetta simmetria tra materia e antimateria.

Come uscire da questo labirinto?

E qui interviene la mia brillante idea!

Secondo il famoso fisico Feynman l’antimateria non sarebbe altro che materia che “si muove indietro nel tempo”. Da qui sorge la mia idea. Se nel Big Bang sono state prodotte esattamente le stesse quantità di materia e antimateria, perché non pensare che la materia si sia espansa avanti nel tempo e l’antimateria invece “indietro” nel tempo?

Per capirci meglio. Ci sarebbe un universo, o per meglio dire un “antiuniverso”, in cui l’antimateria si evolve con una freccia del tempo inversa rispetto alla nostra. Ovviamente all’interno dell’antiuniverso il tempo apparirebbe scorrere “in avanti” in maniera normalissima. La freccia del suo tempo sarebbe opposta rispetto alla nostra, ma lì non se ne potrebbe accorgere nessuno (se fosse abitato da esseri intelligenti), per quanto riguarda lo scorrere del tempo non ci sarebbe nessuna strana anomalia.

Ovviamente l’antiuniverso non sarebbe affatto la copia “in negativo” del nostro Universo. Non ci sarebbero, cioè, una anti-Terra e un anti-me che in questo momento sta anti-scrivendo un anti-post su delle anti-sciocchezze! Sarebbe un Universo che avrebbe esattamente le stesse leggi della Fisica del nostro Universo, con la sola differenza che sarebbe interamente formato di antimateria. Avendo le stesse leggi della Fisica probabilmente si evolverà in maniera molto simile. Ci sarebbero stelle, galassie, pianeti e forse, da qualche parte, anche la vita.

Se vogliamo visualizzare questa situazione con un diagramma di Penrose, lo possiamo disegnare così (in maniera molto semplificata, anche troppo):

diagramma di Penrose

La linea ondulata in mezzo rappresenta la singolarità del Big Bang. Il tempo del nostro Universo si sviluppa verso l’alto con l’espansione della materia. La cosa più ardita che ho pensato (e non so nemmeno se sia una cosa lecita dal punto di vista matematico) è che un anti-tempo si possa sviluppare “sotto” la linea della singolarità del Big Bang.

Sappiamo anche che la metrica di Friedmann-Lemaître-Robertson-Walker che descrive l’Universo si può scrivere così:

Si nota subito che dt è al quadrato, quindi se il tempo è positivo o negativo la cosa è indifferente. La metrica FLRW è simmetrica rispetto all’inversione dell’asse del tempo.

In buona sostanza l’evoluzione di questo Universo simmetrico avrebbe una freccia del tempo tale da essere formato interamente da antimateria (come lascia presagire l’affermazione di Feynman).

Il problema più grave di questa ipotesi qual è? E’ semplice: non c’è alcuna speranza di verificarla sperimentalmente! Infatti l’antiuniverso si troverebbe definitivamente “al di là” della singolarità iniziale dello spazio tempo e quindi nessun segnale luminoso (e nemmeno segnali di altra natura) potrà mai farci vedere la minima traccia di questo antiuniverso.

Bella ipotesi, molto simmetrica e forse anche elegante. Compatibile con le teorie di Feynman (e con la metrica FLRW) e spiegherebbe persino l’assenza di antimateria nel nostro Universo. Peccato che non c’è modo di trovare la benché minima prova della sua veridicità.

Insomma, un’ipotesi del tutto inutile!

Comunque, fatemi sapere se per caso trovate qualche errore nel mio ragionamento e perdonatemi questa mia escursione ai limiti della pseudoscienza Occhiolino.


giovedì 8 marzo 2012

Una nuova teoria sul naufragio del Titanic

Si avvicina l’anniversario del naufragio più famoso e tragico della storia: quello del Titanic (14-15 aprile 1912). Sono passati 100 anni e adesso viene formulata una ipotesi nuova per spiegare questo disastroso naufragio. Si tratterebbe di una marea eccezionale provocata da un allineamento Sole-Luna-Terra che capita molto raramente. Questa marea avrebbe mosso gli iceberg nella zona dell’incidente!

Sarà, ma questa ipotesi mi convince molto poco. Ogni volta che succede qualcosa, ci si appella sempre ai fantomatici “allineamenti planetari”. Di solito questa cosa viene usata per “prevedere” le catastrofi. Questa è una delle rare volte in cui l’allineamento tra pianeti viene usato per spiegarle. E’ di certo una novità, ma è altrettanto poco convincente delle previsioni! Fatemi sapere cosa ne pensate voi.

Per saperne di più potete guardare questo filmato, a cura di TG Leonardo, dedicato proprio alla nuova teoria per spiegare il naufragio del Titanic.

Buona visione a tutti.


lunedì 5 marzo 2012

Considerazioni sul bullismo

E’ da molti anni ormai che si parla di bullismo. Si cerca sempre di fare qualcosa per arginare questo fenomeno molto diffuso nelle nostre scuole. La sensazione, però, è che si stia perdendo la partita. Anziché diminuire, il fenomeno bullismo sembra sempre più presente nelle scuole e anche in altri contesti. E’ vero, l’Italia ha molti problemi in questo momento storico e queste difficoltà si riflettono sui comportamenti devianti dei giovani. L’assoluta mancanza di valori di riferimento, inculcati da una televisione sempre più povera di contenuti e sempre più ricca di immagini che inneggiano ad un modo di vivere falso e artefatto, fanno il resto del danno.

bullismo

C’è da dire che nelle scuole degli USA il bullismo sembra molto più diffuso che nelle nostre scuole (o forse è semplicemente meglio monitorato), nonostante tutte quelle “americanate” che vengono utilizzate come il “role playing” e altre tecniche a cui molti (giustamente) non credono. Forse è per questo che oltreoceano il bullismo dilaga quasi indisturbato nelle scuole? E’ un problema di metodologia sbagliata?

C’è da dire anche che molti telefilm americani (che i nostri giovani vedono molto volentieri in tv) mostrano il bullismo in maniera sottilmente positiva. Pur condannando il fenomeno in maniera formale, le immagini però raccontano qualcos’altro. Il bullo è sempre un bel ragazzo, alto, sportivo, bello, ammirato da un sacco di ragazze, la sua vittima invece è un ragazzo “sfigato” (si noti anche l’uso spropositato di questo fastidiosissimo vocabolo), magro, poco incline agli sport, rifiutato dalle ragazze, ancora vergine ben oltre i 18 anni…

Chi è quel fesso che vorrebbe indentificarsi con la vittima?

E’ un trionfo di luoghi comuni che vengono però assimilati ben bene dai nostri dodicenni (probabilmente anche più giovani) e forse vengono introiettati senza che gli adulti se ne accorgano, dato che i nostri figli sono lasciati davanti alla tv senza alcun controllo, basta che non “rompano le scatole”.

Il bullismo non può essere combattuto solo con alcune (discutibili) tecniche terapeutiche somministrate ad alunni difficili, ma deve essere combattuto anche sul fronte culturale. Se nei cervelli dei ragazzi inseriamo spazzatura, attraverso i media (soprattutto la televisione), dai loro cervelli otterremo solo spazzatura! E quando andranno a navigare su internet, non andranno mai e poi mai a cercare quelle risorse meravigliose che internet mette a disposizione di tutto il mondo, ma cercheranno solo quella spazzatura che è l’unica cosa che conoscono.

La prepotenza è un tratto tipico della natura umana, così come la sottomissione. Fanno parte del nostro universo “umano” e non sono eliminabili. I tratti della prepotenza e della sottomissione possono essere però largamente “smussati” da una visione del mondo che deve diventare contemporaneamente più ampia e profonda. Questa nuova visione però deve passare, secondo me, attraverso una profonda riforma dei palinsesti televisivi che non possono più propinare ai nostri giovani delle schifezze come quella, solo per fare un esempio, dell’affinità di coppia stabilita da un sms!

Ora basta con tutti questi reality (che di reale non hanno nulla), questi programmi che presentano il paranormale, gli UFO e altre amenità come se fossero un dato di fatto. Basta con i telefilm che inneggiano al bullismo. Basta con la spazzatura.

Se potete avere un minimo di controllo sui vostri figli (e se volete… soprattutto) fate in modo che possano vedere qualcosa di bello. Una visita in un museo, ad una mostra, una passeggiata in mezzo alla natura. Sul versante tecnologico, se sono un po’ più grandicelli, fategli vedere quante cose belle possono trovare su Internet. Fate in modo che diventi la loro enciclopedia personalizzata. Fate in modo che conoscano!

Chi conosce non ha paura e chi non ha paura difficilmente diventa violento…


Tag di Technorati:

domenica 4 marzo 2012

Saturno e Marte, marzo 2012

In questo mese di marzo 2012 i pianeti del nostro Sistema Solare dominano il cielo. Giove, Venere e Mercurio sono visibili subito dopo il tramonto ad ovest, Marte e Saturno sono visibili ad ore più tarde a est. In particolare Saturno, all’inizio del mese, si alza abbastanza sull’orizzonte da essere osservato in maniera proficua solo dopo le ore 23.

In questi primi giorni di marzo 2012 ho provato a fotografare Marte e Saturno con il telescopio e vi mostro il (modesto) risultato. Modesto perché l’attrezzatura fotografica a mia disposizione non è delle più sofisticate, ma permette comunque di fare qualcosa. Ecco subito una foto di Saturno.

Saturno 3 marzo 2012

Non si vedono molti dettagli, ma si scorge con difficoltà la divisione di Cassini e una fascia atmosferica equatoriale. Per ottenere un’immagine più dettagliata gli astrofili di solito creano un filmato del pianeta (con una webcam) e sovrappongono (con appositi software come Registax e IRIS) i migliori fotogrammi per ottenere immagini spesso sorprendenti.

Ecco un’immagine di Marte.

Marte 3 marzo 2012

Anche in questo caso pochi dettagli. Si riesce però a scorgere la calotta polare in alto e una larga zona scura in basso. Anche in questo caso per ottenere migliori risultati occorre usare una webcam per sovrapporre i migliori fotogrammi.

Entrambe le foto sono state ottenute con un telescopio Celestron CPC 800, oculare Celestron ortoscopico 5 mm, fotocamera Casio Exilim EX-Z1050 da 10,1 megapixel.

Come programmi per il futuro, infatti, intendo comprare una webcam, anche di basso prezzo, per fare qualche prova. Credo di poter fare qualcosa di più.


mercoledì 29 febbraio 2012

Incredibile stampante Lego costruita da un ragazzo di 14 anni!

Su Inhabitat ho letto questa interessante notizia. Un ragazzo di 14 anni ha costruito una stampante con il Lego! Ovviamente per fare questo ha utilizzato il Lego Technic e la tecnologia Lego Mindstorms NTX. Il risultato è quello che vediamo nella foto sotto:

Direi che il “macchinario” è davvero affascinante. Il meccanismo si basa su tre motori che fanno muovere tre penne, in questo modo la stampante è in grado di disegnare e di scrivere. Ci sono anche quattro sensori che permettono il corretto movimento dei bracci che fanno muovere le penne. Sia i motori che i sensori sono componenti Lego normalmente acquistabili.

Ma chi è il “piccolo genio”? Si chiama Leon Overwheel e la sua fantastica stampante Lego è stata battezzata PrinNXT (da printer e NXT). Cosa è possibile ottenere da questa stampante dal punto di vista grafico? Il disegno sotto ci mostra le sue capacità grafiche:

Ovviamente non è paragonabile ad una stampante commerciale, ma il risultato è notevole. Naturalmente le immagini usano come colore solo il nero. La risoluzione delle immagini è di 120 x 140 pixels. Se volete vedere questa stampante Lego in azione, potete guardare il seguente video:

Personalmente sono sempre affascinato da realizzazioni come queste. Mostrano come con il Lego si può costruire veramente di tutto. Dispiace molto che la Lego da molti anni sia una azienda in crisi. I mattoncini più famosi del mondo possono sviluppare ingegno e creatività nei bambini e, visto il risultato ottenuto da questo ragazzo di 14 anni, questo risultato viene pienamente realizzato. Leon ha sicuramente imparato a costruire con il Lego quando era più piccolo, guardate cosa è arrivato a fare! Il problema è che i giochi con le “costruzioni” siano stati completamente oscurati dai “videogiochi” che occupano ormai quasi completamente gli interessi dei bambini. Speriamo che il recente investimento della Lego nell’energia eolica possa contribuire ad una sua rapida uscita dalla crisi.


Stelle doppie: 145 Canis Majoris

Stasera 28 febbraio 2012 mi sono dedicato a fotografare stelle binarie. Era la prima volta che mi cimentavo in questo tipo di fotografia e ho scelto, ovviamente, stelle binarie non eccessivamente strette. Sono uscito in balcone con il mio Celestron CPC 800, dotato di oculare con focale di 9 mm ortoscopico (sempre Celestron) e di adattatore foto Konus per fotocamere digitali. La fotocamera utilizzata è una Casio Exilim EX-Z1050 da 10,1 megapixel.

Mi sono messo subito a caccia di stelle doppie. Bisogna dire che la serata era limpidissima, ma la turbolenza atmosferica era così elevata che le stelle mostravano il disco di Airy mescolato con gli anelli di diffrazione più vicini. L’immagine delle stelle risultava completamente “impastata” dall’incessante movimento. Ho puntato però una doppia molto larga (che non avrebbe sofferto della turbolenza), nella speranza, però, di riuscire a cogliere nella fotografia la spiccata differenza di colore tra le due componenti stellari. Si tratta della stella 145 Canis Majoris (nella costellazione del Cane Maggiore). La foto è questa:

145 Canis Majoris

Per essere il mio primo “esperimento” di foto di stelle doppie, direi che l’obiettivo è stato raggiunto pienamente. La differenza di colore si nota abbastanza bene. In particolare il colore della stella primaria è chiaramente tendente all’arancione, mentre la secondaria appare nettamente più bianca.

145 Canis Majoris si trova a poco meno di 6300 anni luce da noi. La stella primaria è una gigante arancione di magnitudine apparente 4,84, la secondaria è una ipergigante (cioè è più grande della primaria, anche se è meno luminosa) bianco-gialla di magnitudine 6,8. Le due stelle hanno una separazione di 26,6 secondi d’arco e possono essere facilmente risolte anche con strumenti piccolissimi. La differenza di colori si riesce a cogliere altrettanto facilmente con strumenti poco potenti.

Per stavolta ho cominciato con una doppia facile, molto separata. La prossima serata con poca turbolenza cercherò di fotografare qualche stella binaria più stretta. Alla prossima!


martedì 28 febbraio 2012

Un generatore eolico autocostruito davvero notevole!

Un generatore eolico fa da te non è cosa facile, ma non è nemmeno impossibile. Sono moltissimi, anche in Italia, che si dedicano all’autocostruzione di turbine eoliche in grado di produrre realmente energia utilizzabile. A loro è bastato un certo ingegno, un pizzico di fantasia, molta pazienza e tempo libero e grandi doti di costruttori fai da te.

In questo filmato vi segnalo (tra le tante che ho già segnalato in questo blog) un’altra grande prova di abilità nella realizzazione di un generatore eolico autocostruito. Nel video possiamo vedere una panoramica della meccanica del generatore. Questo generatore è stato realizzato utilizzando un alternatore Delco Remy 10SI che alloggia lo statore 540 della WindBlue Power. Il rotore è stato modificato sostituendo la bobina di eccitazione con un magnete in neodimio. Inoltre la coda è dotata di una cerniera, in modo tale da poter spostare il generatore rispetto al flusso d’aria in caso di vento forte. Per trasmettere la potenza è stato inserito un collettore rotante a tre piste.

Per gli altri dettagli tecnici vi lascio al seguente filmato. Buona visione a tutti.


lunedì 27 febbraio 2012

Luna, Giove e Venere fotografati e filmati da me

Oggi stesso avevo scritto un post sulla congiunzione planetaria tra Luna, Giove e Venere del 26 febbraio. Non avevo potuto fotografare questa bella congiunzione perché era nuvoloso, ma stasera 27 febbraio 2012, il cielo dalle mie parti è davvero limpidissimo (c’è anche un freddo cane). Sono riuscito a fare qualche foto e un breve filmato.

Ecco la prima foto:

Luna Giove e Venere 27 febbraio 2012

Sotto la falce di Luna possiamo vedere Giove e in basso Venere. Accanto alla coppia Luna-Venere, stando attenti, ad una certa distanza si possono vedere le stelle della costellazione dell’Ariete.

 

La seconda foto mostra i tre corpi celesti in una ripresa più a largo campo per mostrare anche, come punti di riferimento, le costruzioni attorno.

Luna Giove Venere

 

Questo è un breve filmato che sono riuscito a fare:

La fotocamera utilizzata è una Casio Exilim EX-Z1050 da 10,1 megapixel.


La vita di Albert Einstein

E’ sempre interessante conoscere la vita di un grande genio come Albert Einstein. Una personalità indipendente sin da quando era ragazzo. Da bambino un medico disse che era un po’ “ritardato” perché a 4 anni ancora non parlava. Al liceo invece era insofferente all’autorità degli insegnanti che definiva essere simili a dei “tenenti”. E’ ancora giovane, ma in Einstein si possono intravedere i germi delle sue capacità in matematica e in fisica che faranno di lui uno dei più grandi geni mai esistiti. A soli 16 anni tenterà di dare da solo l’esame di ammissione dell’Università in Svizzera ma l’esame andò malissimo perché ottenne scarsi risultati in tutte le materie, tranne che in matematica e in fisica.

Nel seguente filmato, a cura di Piero Angela e di Superquark, viene raccontata la storia della vita di Albert Einstein. Il grande genio viene seguito sin dalla sua infanzia fino a quando, alla fine delle sua vita, sarà coinvolto in una disputa che gli procurerà grandi delusioni e amarezze.

Come mai Einstein è stato un grande genio? A cosa era dovuta la sua intelligenza? DNA o qualcosa lo favoriva nel suo ambiente culturale? Sicuramente per avere un genio come Einstein non bastano le capacità innate, ma ci vuole anche il grande coraggio di pensare concetti che per gli altri sono troppo arditi.

Adesso vi lascio a questo interessante documentario (durata 1 ora e 50 minuti circa) che vi farà conoscere meglio uno dei più importanti personaggi della scienza moderna.

Buona visione a tutti.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...