lunedì 17 gennaio 2011

Il concetto di infinito spiegato con parole semplici

 

Il concetto di infinito è molto affascinante, ma è anche molto sfuggente. Molti non sanno bene cosa sia l’infinito. Quindi vale la pena descriverlo con parole semplici per capirlo “una volta per tutteOcchiolino.

infinito

In matematica, è la possibilità di una grandezza di crescere senza limite. Per esempio l’insieme dei numeri interi (1, 2, 3, ecc…) è infinito, perché si può sempre trovare un numero intero maggiore di un altro, per quanto grande esso sia.

In fisica l’infinito spesso indica una distanza molto grande rispetto al sistema di riferimento in cui ci si trova; una sorgente luminosa, per esempio, si considera situata all’infinito rispetto a noi, quando i raggi luminosi che provengono da essa possono essere considerati paralleli fra loro.

Di solito si tende a rifiutare che nell’Universo l’infinito possa esistere realmente. Infatti la formazione del cosmo sarebbe avvenuta in un passato lontanissimo (13,7 miliardi di anni fa), ma non infinito, e che la fine di tale cosmo potrebbe avvenire in un futuro ancora più lontano.


Tag di Technorati: ,

Che cos’è un cromosoma?

 

I cromosomi, visibili nel nucleo cellulare delle cellule eucariote (provviste cioè di nucleo circondato da membrana) in divisione, sono composti dal groviglio del lungo filamento di DNA, che contiene le informazioni genetiche.

cromosoma

Con il processo della mitosi i cromosomi vengono equamente distribuiti dalla cellula madre alle cellule figlie. Il numero e la forma dei cromosomi sono caratteristici per ogni specie: le cellule umane, ad esempio, hanno 46 cromosomi che possono avere forma di granuli, bastoncini o filamenti simili alla lettere V o alla lettera J.

Sono lunghi da 2 a 5 micron (millesimi di millimetri) e larghi da 0,2 a 2 micron. L'insieme dei cromosomi di una cellula è anche chiamato corredo cromosomico. Nei corredi cromosomici di alcuni animali e dell'uomo è presente una particolare coppia di cromosomi chiamati cromosomi sessuali, che determina il sesso dell'individuo.


domenica 16 gennaio 2011

Igiene dentale. Un filmato molto chiaro spiega come fare.

 

L’igiene dentale è molto importante, perché evita una serie di fastidiosissimi disturbi che possono colpire i denti e le gengive. In questi due filmati possiamo vedere come eseguire in maniera semplice una corretta igiene dentale. La maggior parte delle persone non fa un uso corretto dello spazzolino quando si lava i denti, infatti si ha sempre la tendenza a fare dei movimenti dello spazzolino assolutamente sbagliati. Un’altra cosa che pochi sanno è che non è affatto necessario usare un dentifricio perché la buona pulizia è fatta grazie all’uso corretto dello spazzolino.

Altri strumenti consigliabili per la pulizia dei denti sono il filo interdentale e lo scovolino interdentale. Nel filmato (seconda parte) viene spiegato in modo semplice come usarli correttamente.

Buona visione.

Igiene dentale (prima parte)

 

Igiene dentale (seconda parte)


sabato 15 gennaio 2011

La fine del mondo è fissata per il 2068! Parola di matematico (ma non prendetelo troppo sul serio)

 

Ancora una volta un articolo sulla fine del mondo? Qualcuno starà pensando che sono un inguaribile catastrofista o persino un pericoloso menagramo della rete. In realtà scrivo questi articoli per prendere in giro quelli che credono che la fine del mondo sia vicina (o che in qualche modo sia prevedibile) e non per dargli ragione.

Però stavolta il mio discorso si fa più serio (non tremate per favore). Infatti gli altri metodi per prevedere la fine del mondo sono stati bollati come pseudoscientifici (profezie Maya e company), ma forse non tutti sanno che in realtà esiste un modo per calcolare la data della fine del mondo in modo più scientifico!

A questo punto non ci credete più? Non ve lo consiglio, non si sa mai… Occhiolino

Dovete sapere che in matematica viene definita una funzione, chiamata logistica, che descrive la crescita di alcune popolazioni. Se disegniamo la curva relativa a questa funzione otteniamo un grafico come questo:

Come vedete una popolazione (di conigli, di batteri, di esseri umani, ecc…) all’inizio cresce lentamente, poi la crescita accelera e infine, quando gli individui sono diventati numerosi, intervengono dei fattori che ne rallentano la crescita. La popolazione alla fine non cresce più e si assesta attorno ad un valore costante asintotico.

Se disegniamo la curva della crescita della popolazione mondiale umana otteniamo questo grafico [fonte]:

crescita della popolazione mondiale

Dal grafico vediamo che il massimo della popolazione mondiale si dovrebbe raggiungere  circa nell’anno 2150 con poco meno di 10,5 miliardi di abitanti. Dopo il 2150 la popolazione quindi non dovrebbe crescere più.

Sfortunatamente sembra che, di solito, i sistemi che seguono un andamento di tipo logistico cessano di esistere quando raggiungono il 95% della loro crescita massima teorica!

Il 95% della crescita massima teorica verrebbe raggiunto esattamente nel 2068. E’ questa la “vera” data della fine del mondo?

Ovviamente no, e per due buoni motivi. Il primo è che la curva logistica che è stata calcolata non è detto che sia quella reale, soprattutto perché non conosciamo l’andamento della popolazione prima del 1900 visto che non abbiamo dati affidabili prima di quel periodo.

Il secondo motivo è che l’esistenza umana non è così deterministica da poter essere assimilata ad una funzione matematica, quindi potrebbero avvenire tantissimi avvenimenti che possono cambiare la storia dell’umanità e che non possiamo prevedere e nemmeno immaginare.


Conclusione

La fine del mondo non è un problema scientifico o matematico,  come potrebbe sembrare a prima vista, ma un problema psicologico. Sono le nostre paure e le nostre ossessioni che si proiettano in una sadica, irreversibile catastrofe finale che ci perseguita come un incubo (soprattutto negli ultimi anni, amplificata da televisione, cinema e internet).

Come si fa a evitare questa paura? Cercando di essere creativi e razionali nello stesso tempo, vivere bene la vita, cercare l’amore e l’amicizia ed essere curiosi di tutto. Sono consigli banali che chiunque vi potrebbe dare, ma non sapete quante sono le persone che non sono interessate a queste cose!


venerdì 14 gennaio 2011

Cos’è il CERN?

 

CERN è la sigla del Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare. Il CERN fu istituito nel 1954 in seguito alla convenzione di Parigi del 1° luglio 1953, in cui dodici paesi europei, fra cui l’Italia, si unirono allo scopo di promuovere la ricerca scientifica sulle particelle elementari, collaborare agli esperimenti e condividere i risultati.

Fino a quel momento i laboratori più attrezzati e moderni si trovavano soprattutto negli Stati Uniti e questo spingeva molti scienziati europei a emigrare per poter svolgere in modo adeguato le proprie ricerche; la nascita del CERN rappresentò invece una nuova opportunità per riportare all’avanguardia la ricerca nucleare in Europa.

Sono stati raggiunti anche risultati inaspettati che hanno cambiato la storia della comunicazione. Infatti nel 1989, al CERN nacque il progetto WWW, sigla di world wide web, per lo scambio di dati a distanza fra scienziati, dando il via alla grande diffusione di internet come strumento comunicativo.

Il CERN è situato presso la città di Ginevra a occupa un’ampia area di confine tra Francia e Svizzera. Presso il CERN dal 1989 fino al 2000 funzionò il LEP (Large Electron Positron Collider), un enorme acceleratore di particelle elementari a forma di anello con una circonferenza di 26,7 Km (vedi immagine sotto), posto a circa 100 metri di profondità; nella stessa galleria è stato realizzato il dispositivo LHC (Large Hadron Collider) in cui già a partire dal 2008 vengono accelerate particelle ad altissima energia. Si tratta del più potente acceleratore di particelle che sia mai stato realizzato al mondo.

CERN

Per quanto riguarda LHC vi rimando ad alcuni post di questo stesso blog che potrebbero interessarvi:

Cosa è l’LHC? In questo video una bellissima spiegazione!

Come funziona il Large Hadron Collider (LHC)


La leva

 

La leva è la più semplice delle macchine, cioè gli strumenti creati per eseguire un lavoro. La leva è uno strumento costituito da un corpo rigido, di solito un’asta, che si appoggia a un punto fisso, detto fulcro. Nella leva agiscono due forze: quella che compie il lavoro vero e proprio, detta forza motrice, e un’altra che si oppone al lavoro della forza precedente, la resistenza.

A seconda della posizione del fulcro e dei punti di applicazione della forza motrice e della resistenza, le leve si classificano in tre tipi diversi:

le leve di primo genere, in cui il fulcro si trova tra la forza motrice e la resistenza come un remo o il piede di porco;

le leve di secondo genere, in cui la resistenza è posta tra il fulcro e la forza motrice come nella carriola;

le leve di terzo genere, in cui la forza motrice si applica tra il fulcro e la resistenza, per esempio il nostro braccio quando cerchiamo di sollevare un peso.

Leve di primo genere: il fulcro è posizionato tra forza motrice e resistenza.
 
Leve di secondo genere: la resistenza è posizionata tra fulcro e forza motrice.
 
Leve di terzo genere: la forza motrice è posizionata tra fulcro e resistenza.
 

Una leva è vantaggiosa quando permette di vincere una resistenza molto grande con una piccola forza motrice. Le leve di secondo genere sono sempre vantaggiose; quelle di terzo genere non lo sono mai, mentre quelle di primo genere sono vantaggiose quando il fulcro si trova più vicino alla resistenza che alla forza motrice.


Tag di Technorati: ,,,

mercoledì 12 gennaio 2011

Etna in eruzione (12 gennaio 2011)

 

Da alcune ore l’Etna si è risvegliato è da segni di attività. Per il momento sembra che ci sia solo una lieve attività stromboliana (emissione esplosiva di brandelli di lava fusa) e forse una colata poco estesa. Per il momento vi segnalo solo l’indirizzo internet della webcam puntata sulla parte sommitale dell’Etna e vi posto un filmato che mostra in modo eloquente ciò che gli abitanti del versante sud dell’Etna stanno vedendo se si affacciano dalla finestra.

Buona visione.

Aggiornamento del 13 gennaio 2011.

Durante la notte tra il 12 e il 13 gennaio l’attività eruttiva ha subito un notevole incremento ed è stata emessa anche una spettacolare colata che si è riversata nella Valle del Bove. Nel seguente filmato possiamo vedere delle spettacolari immagini riprese da Giarre (CT).


Scoperto il primo pianeta extrasolare roccioso e stavolta con certezza!

 

Gli astronomi hanno appena annunciato la scoperta del primo pianeta orbitante attorno ad un’altra stella che certamente non è un gigante gassoso. Anzi, dovrebbe avere una densità simile a quella di un metallo e di dimensioni di poco maggiori di quelle della Terra!

Kepler-10b

Il pianeta (nella foto sopra ne vediamo una rappresentazione pittorica), scoperto dal telescopio orbitante della NASA Kepler, è stato battezzato provvisoriamente Kepler-10b. La stella (Kepler-10) ha dimensioni simili a quelle del nostro Sole e si trova ad una distanza di circa 560 anni luce.

Kepler-10b è stato individuato perché nel suo moto orbitale passa davanti alla stella attorno a cui orbita causando una mini-eclisse e facendo diminuire leggermente la luce proveniente dalla stella stessa. Sapendo quanto è grande la stella e quanta luce viene bloccata, si può misurare anche quanto è grande il pianeta (più il pianeta è grande, più luce viene bloccata). Dalle misurazioni fatte risulta che Kepler-10b ha un diametro che è solo 1,4 volte più grande di quello della Terra (la massa è 4,6 volte maggiore). Quindi Kepler-10b è il più piccolo pianeta extrasolare che sia mai stato scoperto!

Purtroppo sappiamo già che non è un pianeta abitabile perché orbita molto vicino alla stella Kepler 10 (circa 3 milioni di chilometri, cioè 20 volte più vicino di Mercurio rispetto al Sole) e quindi è letteralmente “bruciato” dalla sua vicinanza. Si può stimare che sulla sua superficie illuminata ci sia un inferno di metallo fuso e ribollente a 1300 gradi!

Un mondo inospitale ma che inaugura una (si spera) nutrita serie di scoperte di pianeti extrasolari di dimensioni simili a quelle della Terra, e alcuni saranno certamente più ospitali ;-)

Nel seguente filmato possiamo vedere i dettagli (in inglese) della scoperta spiegati dalla NASA.

Buona visione.


Fibonacci e la famosa “successione di Fibonacci”

 

Leonardo Fibonacci è un matematico italiano, nato a Pisa nel 1170 e morto dopo il 1240. Fibonacci (che deriva da filius Bonacci, cioè figlio di Bonacci, essendo suo padre Guglielmo dei Bonacci), detto anche Leonardo Pisano, studiò e visse a lungo in Algeria, dove entrò in contatto con la matematica araba e la scienza orientale in genere.

Fibonacci

Nel 1200 Fibonacci tornò a Pisa e, nel 1202, pubblicò il Liber Abaci, con il quale introdusse in Occidente le conoscenze matematiche che aveva appreso durante i suoi viaggi.

Proprio da queste conoscenze deriva la matematica di cui facciamo uso oggi; i numeri di uso comune sono infatti i numeri arabi. Il nome di Fibonacci è legato anche alla successione numerica che porta il suo nome (successione di Fibonacci), una sequenza di numeri interi i cui primi due termini sono due 1, e il seguente si ricava sommando i due precedenti. Quindi il terzo numero di Fibonacci è il 2 (1 + 1), il quarto è 3 (2 + 1), il quinto è 5 (2 + 3) e così via.

1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, …

Oggi la successione di Fibonacci viene applicata in numerosi campi della matematica e persino della biologia e della musica.

Anche il mondo del cinema è rimasto affascinato dalla successione di Fibonacci come dimostra questo spezzone tratto dal film “Dopo Mezzanotte” di Davide Ferrario (2004).

Buona visione.

La serie di Fibonacci


martedì 11 gennaio 2011

Alchimia

 

L’alchimia è un’antica dottrina di impronta iniziatica e magico-religiosa, nella quale procedimenti tecnici (come la fusione dei metalli) si associavano a dottrine filosofiche a sfondo magico.

L’alchimia nacque nell’antico Egitto, dove i segreti artigianali degli orafi, dei tessitori e dei tintori assunsero con il tempo significati occulti, cioè segreti, e da lì si diffuse in tutto il mondo.

alchimia

Fondamento dell’alchimia è la convinzione di poter trasformare metalli vili come il ferro in metalli nobili, in particolare l’oro. Sembra che il significato di questa trasformazione sia anche (e soprattutto) simbolico.

Il processo per raggiungere questa perfezione è detto “Grande Opera” che consiste nella riduzione dei metalli alla materia originaria, l’acqua divina, all’origine di tutte le cose. Il mezzo con cui compiere questa “trasmutazione” sarebbe la ricercatissima pietra filosofale, capace di trasformare in oro ogni metallo con cui veniva a contatto.

Da questa pietra si poteva ottenere una polvere, chiamata al-iksir (da cui deriva il termine “elisir”, che in arabo significa medicina) per realizzare l’”elisir di lunga vita”, una sostanza in grado di regalare l’eterna giovinezza: l’unico alchimista ricordato per avere raggiunto tale impossibile risultato è Nicolas Flamel. Ovviamente è opportuno ricordare il significato simbolico (anziché quello letterale) di queste trasformazioni alchemiche.

In campo pratico gli alchimisti inventarono l’alambicco e le varie tecniche per la realizzazione di leghe con l’oro. Nel rinascimento l’alchimia fu considerata come “mistero salvifico cristiano”, che avrà seguito nella dottrina dei controversi e leggendari Cavalieri di Rosa Croce.

L’alchimia non può essere considerata una scienza moderna ma qualcosa di simile ad una forma d’arte mista a spiritualità, tuttavia nel passato portò alla creazione di numerosi strumenti di laboratorio che sarebbero poi serviti alla ricerca chimica; sviluppò inoltre le tecniche della distillazione, sublimazione, calcinazione e filtrazione attraverso innumerevoli esperienze.

Un esempio di procedimento alchemico ancora utilizzato nella nostra epoca moderna è la realizzazione della spada dei Samurai, la mitica katana. La costruzione della lama, dalla fusione del metallo, fino alla lavorazione e lucidatura della lama stessa, è in tutto e per tutto un procedimento alchemico che viene eseguito da artigiani che hanno decenni di esperienza. In commercio esistono delle katana costruite con procedimenti industriali, ma non hanno la stessa qualità e bellezza di quelle costruite artigianalmente. Tra una katana di produzione in serie e una katana artigianale c’è in pratica la stessa differenza che passa tra i cibi fatti da un cuoco e i cibi comprati surgelati al supermercato.

In questo suggestivo documentario realizzato dal National Geographic possiamo vedere come viene realizzata una katana e seguire passo passo il procedimento alchemico alla base della sua costruzione. Questo permetterà anche di intuire meglio l’essenza dell’alchimia.

Buona visione.

La spada dei Samurai


Abaco

 

L’abaco è uno strumento che permette di eseguire calcoli numerici elementari. L’abaco (o abbaco) può essere orizzontale a tavoletta con scanalature parallele o verticale con asticelle parallele.

abaco

Si utilizzano piccoli oggetti come sassolini, palline, anelli che assumono un particolare valore numerico a seconda della fila e della posizione in cui sono collocati.

Era già conosciuto e usato dalle antiche popolazioni mesopotamiche, dagli Egizi, Greci e Romani. L’abaco (ancora in uso in Estremo Oriente) è giunto fino a noi e a scuola è utilizzato per i primi calcoli e per spiegare la differenza fra unità, decine e centinaia.

Il pallottoliere (immagine sotto) è un’evoluzione dell’abaco nato in epoca romana. Era una sorta di “calcolatrice tascabile” dell’antichità.

pallottoliere


Tag di Technorati: ,

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...