E’ da molti mesi che si attende
l’apertura dell’IKEA a Catania. Finalmente nel primo semestre del 2011, a quanto pare, l’attesa sarà finita. La grande
azienda svedese di arredamento avrà una filiale anche nei pressi di
Catania, e sarà l’unico punto vendita previsto per la
Sicilia.
Molti si aspettano che questa apertura porti grandi benefici dal punto di vista dell’occupazione nella bistrattata provincia di Catania, dove i tagli occupazionali nella
Scuola Pubblica e nella
Sanità stanno creando situazioni disperate.
In realtà non credo che questa apertura possa incidere in maniera così determinante, per due motivi:
Il punto vendita verrà aperto in località Buttaceto a ben 8 chilometri dal centro di Catania. Non è esattamente un punto facilmente raggiungibile, specialmente per gli abitanti dei numerosi piccoli comuni dell’Etna. Per chi abita a Bronte, ad esempio, andare all’IKEA sarebbe un piccolo viaggio. Il rischio è che il punto vendita non venga frequentato da un gran numero di clienti, anche perché lontano dai poli commerciali della provincia. La località Buttaceto è infatti una “zona industriale” dove non ci sono esercizi commerciali al dettaglio.
Le condizioni di lavoro all’IKEA appaiono piuttosto dubbie. E’ una notizia recente che è stato indetto uno sciopero presso l’IKEA di Corsico (Milano) a causa delle condizioni di lavoro insostenibili. Addirittura veniva
cronometrato il tempo per fare la pipì! Io spero che i dirigenti dell’IKEA, conoscendo le difficoltà occupazionali della provincia di Catania, non se ne approfittino per instaurare
condizioni lavorative ancora più disumane, credendo che i lavoratori non si ribellino perché hanno
assoluto bisogno di lavorare!
In definitiva l’apertura dell’IKEA a Catania non è detto che porti ad una situazione tutta rose e fiori, ma spero di sbagliarmi…
UPDATE! A quanto pare, contrariamente alle mie previsioni, l'IKEA a Catania ha avuto un successo notevole (se non straordinario). I clienti si sono affollati in così grande numero che per farli entrare si è dovuto ricorrere ai turni! Inoltre ho conosciuto alcune persone che ci lavorano e, nonostante l'impegno sia davvero assiduo, le condizioni di lavoro non sembrano così "terribili" come paventato. Questa piccola precisazione secondo me era doverosa, perché un blogger "serio" non deve mai avere paura di ammettere di avere sbagliato. Un saluto ai lettori e buona visita all'IKEA :-)
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