sabato 29 settembre 2007

Le immagini da satellite mostrano le violenze nel Myanmar (Birmania).

Alcune foto da satellite, recentemente pubblicate, forniscono la prova che in Myanmar i militari hanno distrutto i villaggi e sfollato la gente nelle campagne.
L'immagine sopra mostra il villaggio com'è adesso e quella sotto fa vedere com'era prima della distruzione.



Diciotto delle posizioni monitorate da satellite hanno mostrato la prova della distruzione o di danneggiamento di villaggi.
E' stata trovata anche la prova di alcuni accampamenti militari espansi in altre quattro posizioni come pure i villaggi possibilmente riassegnati.

venerdì 28 settembre 2007

L'orientamento sessuale aumenta il rischio di suicidio.

Essere vittimizzati a causa dell'orientamento sessuale è il fattore di rischio principale per il suicidio fra gli allievi delle università degli Stati Uniti.
Heather Murphy ricercatore dell'università di Washington ha scoperto che un gruppo di allievi che si identificano come eterosessuali, ma che provano attrazione per individui dello stesso sesso, avevano una probabilità tre volte superiore di portare avanti progetti di suicidio e sei volte superiore di avere già tentato un suicidio, rispetto agli allievi eterosessuali.
Le allieve lesbiche e bisessuali, presentavano una probabilità doppia di progettare e tentare il suicidio, rispetto alle allieve eterosessuali.
Murphy ha esaminato più di 500 questionari di risposta degli allievi che contengono 86 domande e ne ha trovati 56 che hanno dichiarato di aver considerato seriamente il suicidio nei 12 mesi precedenti, mentre un dozzina di loro lo ha tentato veramente.
Lo studio quindi ha dimostrato che gay, lesbiche, bisessuali ed i eterosessuali attratti dallo stesso sesso, sperimentano una vittimizzazione verbale e fisica molto più forte rispetto agli allievi eterosessuali.
Per concludere si potrebbe dire che ciò è normale, anche altri individui, se messi di fronte ad un rifiuto della società (per un qualsiasi motivo), reagiscono con sensi di colpa, depressione, alcolismo, droga e quindi con progetti di suicidio, spesso portati a termine tragicamente.

I primi strumenti musicali nati nella preistoria. Quali strumenti suonavano i nostri antenati?

Nelle origini della musica, in particolare nell'invenzione degli strumenti musicali, la fase principale della sperimentazione è situata nella preistoria dell'umanità e consiste nella produzione di particolari suoni, che si possono ottenere usando oggetti naturali non lavorati, le prime sostanze sonore, la base del linguaggio sonoro e musicale universale.

Dai reperti archeologici in osso, pietra e conchiglia, i graffiti e le pitture, le uniche tracce sopravissute nel tempo, possiamo stabilire che la storia degli strumenti musicali segue la vicenda degli utensili usati dall'uomo; i primi oggetti sonori riconosciuti compaiono 40.000 anni fa con l'evento dell'homo sapiens sapiens nel Paleolitico superiore, paralleli all'arte simbolica e figurativa e sono tra i primi oggetti bucati artificialmente; come i pendagli ornamentali sonori, i fischietti di falange, i raschiatori e i rombi, mentre i primi flauti, tubi in osso con buchi per le dita, compaiono certamente 25.000 anni fa. Vi sono tracce dei primi archi, costruiti con materiali estremamente deperibili, di 15.000 anni, come le loro probabili raffigurazioni.







Si hanno tracce nel Paleolitico superiore di ripetute percussioni sopra stalattiti e stalagmiti. Non tutte le stalattiti estalagmiti suonano se percosse, ma alcune rivelano suoni veramente straordinari e incredibili, dai potenti gong bassi sino a suoni sottili e cristallini. Si sono potute registrare (in via del tutto eccezionale) anche nelle grotte di Borgio Verezzi questi fantastici suoni percuotendo le pietre direttamente con le mani o con appositi batacchi di gomma per non intaccarle.



Fonte: http://www.soundcenter.it/preistricerca.htm

giovedì 27 settembre 2007

Giulio Verne, un autore davvero straordinario che ha anticipato scoperte scientifiche che sono diventate realtà.

Proseguendo il discorso su uno degli argomenti principali di questo blog (la fantascienza) non potevo non dedicare un po' di spazio a uno dei più grandi romanzieri della storia: Giulio Verne.
Jules Verne nacque a Nantes l'8 febbraio 1828 e da giovane ebbe grossi contrasti con il padre che avrebbe voluto farne un avvocato. Nel 1847 partì per Parigi dove completò gli studi legali. Nella capitale francese ebbe modo di conoscere molte personalità importanti. Frequentò la Biblioteca Nazionale informandosi e documentandosi su casi scientifici e storici.
Nel 1850 abbandonò la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura, dedicandosi alle commedie per il teatro. Nel 1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni; il matrimonio gli garantirà una certa indipendenza finanziaria.
All'età di 35 anni cominciò la sua carriera di scrittore che lo porterà a scrivere, dal 1863 al 1919 (con pubblicazioni postume), ben sessantadue romanzi e diciassette racconti.
Il successo Verne lo dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel il quale dopo aver pubblicato un suo primo volume di racconti (Cinque settimane in pallone, del 1863), ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare il suo impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.
Due anni dopo arriva "Viaggio al centro della terra" e nel 1865 "Dalla terra alla luna", pubblicato quest'ultimo sul serissimo "Giornale dei dibattiti".
Il successo è enorme: grandi e piccoli, ragazzi e adulti, tutti leggono i romanzi di Jules Verne molti dei quali tutt'oggi sono capolavori immortali.
Tra i più famosi citiamo: "Ventimila leghe sotto i mari" (1869), "Il giro del mondo in ottanta giorni" (1873), "L'isola misteriosa" (1874), "Michele Strogoff" (1876), "I cinquecento milioni della Begum" (1879). Alcuni tra questi saranno usati per una trasposizione cinematografica.
Jules Verne è ricordato come uno degli anticipatori della letteratura fantascientifica. Riuscì ad anticipare scoperte che nei suoi libri sembravano essere pura fantasia ma che, più tardi, vennero effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata. Un sottomarino che solca i fondali marini e un proiettile che porta sulla Luna, sono solo alcune delle "invenzioni" di Verne che in qualche modo diventeranno realtà.
I biografi di Verne raccontano che lo scrittore, poco prima di morire, consegnò il manoscritto del romanzo “Dalla Terra alla Luna” a un suo nipote, dicendogli di conservarlo con cura, dal momento che avrebbe assistito al viaggio di uomini verso la Luna e avrebbe così potuto valutare l’esattezza delle sue previsioni.
In effetti, con circa un secolo di anticipo, Giulio Verne anticipò le modalità di volo della missione Apollo 8, effettuato nel dicembre 1968.
Indovinò con esattezza inoltre la nazione che avrebbe effettuato il primo lancio verso la Luna (gli Stati Uniti d’America), il mese in cui il lancio sarebbe avvenuto (dicembre), il numero di uomini a bordo (tre), il sistema di rientro a Terra (l’ammaraggio), nonché il luogo di ammaraggio (l’Oceano Pacifico). Infine, il luogo della partenza del proiettile, in Florida, venne situato nel romanzo a un centinaio di km di distanza dal punto in cui sarebbe sorta la base di Cape Kennedy, da cui effettivamente partirono le missioni Apollo.
Verne raccontò però, in un'intervista apparsa sulla Pittsburgh Gazette del 3 luglio 1902 - di fondare i suoi macchinari sull'attendibile, basandosi su invenzioni già esistenti, già per metà acquisite dalla Scienza, anche se poco note, o su tecniche facilmente prevedibili.

Un giovane la cui identità è tuttora incerta (c'è chi vuole si tratti di un nipote diseredato) tenta di ucciderlo con due colpi di rivoltella nel 1886. L'anziano scrittore cerca in ogni modo di mettere a tacere lo scandalo, ancora oggi poco chiaro. L'attentatore fu frettolosamente rinchiuso in un manicomio. Dopo quest'incidente Jules Verne, rimasto ferito, si abbandona alla sedentarietà: si ritira definitivamente ad Amiens dove viene eletto consigliere municipale nelle liste radicali (1889). Morirà ad Amiens il 24 Marzo 1905.

Foto e filmati davvero spettacolari di galassie in collisione.

L'universo è una vasta arena in cui lentamente si evolvono drammi più grandi di noi. Le immagini che seguono sono la testimonianza di uno dei fenomeni più grandiosi che si possano generare nelle profondità dello spazio, anche se, silenziosamente anche noi ne siamo protagonisti inconsapevoli.
Si tratta degli scontri tra galassie.
Quando due galassie a spirale si scontrano, le forze gravitazionali di marea deformano le galassie in maniera bizzarra, come si vede in alcune delle foto presentate. Le nubi di gas e di polvere delle galassie in collisione si fondono creando la matrice per la nascita di nuove stelle. Quindi lo scontro non è distruttivo, ma creativo, perché permette la nascita di una nuova generazione di stelle, in una rapida accelerazione di formazione. La cosa più incredibile è che i miliardi di stelle che formano le due galassie non si scontrano mai. Infatti le stelle sono piccolissime rispetto alla loro distanza reciproca, pertanto la probabilità di impatto tra stelle è quasi nulla. Le due galassie si limitano a "compenetrarsi" e a deformarsi. Ovviamente questi scontri avvengono nell'arco di milioni di anni e noi possiamo vedere una "istantanea" dello scontro ad un certo punto della sua evoluzione.
Un giorno anche la nostra Via Lattea avrà un impatto con una galassia. Questo scontro avverrà con la famosa galassia di Andromeda (M31). La collisione è prevista però tra circa 3 miliardi di anni (possiamo dormire sonni tranquilli...). Vista la loro bassa velocità le due galassie si fonderanno creando una galassia ellittica gigante.
La potenza crescente degli elaboratori elettronici, negli ultimi decenni, ha permesso di creare delle simulazioni di scontri tra galassie, come potete vedere in questi spettacolari filmati:

Collisione 1
Collisione 2
Collisione 3
Collisione 4
Collisione 5

mercoledì 26 settembre 2007

Tutte le teorie sull'estinzione dei dinosauri, gli esseri viventi più grandi (ma non sempre) e più affascinanti del nostro pianeta.


I dinosauri hanno sempre avuto un fascino particolare nell'immaginario collettivo, tanto da essere protagonisti di svariati libri e film di grande successo, come Giurassic Park. Ogni scoperta di un nuovo dinosauro viene prontamente riportata su giornali e anche alla televisione.
Il nome dinosauro, come si può trovare in qualsiasi enciclopedia, deriva dal greco e significa letteralmente "lucertola terribile".
I dinosauri infatti affascinano per la loro mole gigantesca, anche se non è vero in tutti i casi, perché esistevano dinosauri di dimensioni molto contenute, come un tacchino. I più giganteschi potevano arrivare a pesare 100 tonnellate e, quasi sicuramente avevano un'indole docile come una pecora. Solo pochi erano i carnivori predatori e sanguinari, come il mitico Tirannosaurus Rex, che tanto è stato rappresentato anche al cinema.
Il fascino dei dinosauri non si ferma solo alla loro natura di esseri viventi giganteschi, vissuti milioni di anni, ma negli ultimi decenni si è aggiunto un nuovo mistero: quello della loro totale scomparsa, avvenuta circa 65 milioni di anni fa.
Come si sono estinti i dinosauri?
Questa è una domanda a cui molti hanno cercato di rispondere, infatti le teorie che spiegano questo fatto sono diverse e spesso contraddittorie.

Vediamo di elencarne brevemente qualcuna.

1) La più famosa (a anche la più accreditata) è certamente l'ipotesi dell'impatto di un meteorite. Fu formulata da Walter Alvarez nel 1980 e si basava sull'aumento dei livelli di Iridio in alcuni strati rocciosi rinvenuti a Gubbio (PG) risalenti proprio a 65 milioni di anni fa. L'Iridio è un elemento radioattivo e sulla Terra non supera una certa quantità. Un livello troppo alto di Iridio indica una provenienza dallo spazio, quindi in quel periodo deve essere certamente caduto un grosso meteorite. In effetti il cratere scavato da questo corpo celeste è stato trovato nella penisola dello Yucatan ed ha un diametro di 170 chilometri. Un cratere di queste dimensioni deve essere stato generato da un asteroide di circa 10 km di diametro. Gli effetti dell'impatto sono stati catastrofici. Una nube di detriti e polveri si alzò nell'atmosfera e finì per ricoprire tutto il pianeta, facendolo piombare in una "notte perenne" durata decenni, che causò la morte e l'estinsione di numerose specie viventi. A farne le spese furono i dinosauri che si estinsero del tutto.

2) Secondo i ricercatori Gerta Keller, Thierry Adatte, Wolfgang Stinnesbeck, Mario Rebolledo-Vieyra, Jaime Urrutia Fucugauchi, Utz Kramar e Doris Stüben, l'impatto del meteorite avvenne almeno 300000 anni dopo l'estinzione dei dinosauri. Secondo loro la fine dei grandi rettili avvenne a causa di una serie incredibilmente violenta di eruzioni vulcaniche avvenute nel Deccan che è una regione dell'India. Queste enormi eruzioni avrebbero causato gli sconvolgimenti climatici per causare una estinzione di massa. L'enorme quantità di gas emessi dai vulcani e di altre sostanze avrebbero determinati quasi sicuramente gli effetti che oggi i paleontologi possono rilevare nelle rocce sedimentarie intorno ai 65 milioni di anni fa.

3) La teoria (un po' troppo fantascientifica) di Vinicio Coletti. Secondo questo programmatore informatico(!) l'evoluzione dei dinosauri avrebbe portato alla nascita di un essere intelligente che avrebbe sviluppato una tecnologia avanzata fino all'autodistruzione per inquinamento. Lascio a voi ogni commento ;-)

4) Secondo Peter D. Ward, le estinzioni di massa avvenute negli ultimi 500 milioni di anni sarebbero dovute ai gas venefici che scaturirebbero dai mari a causa del riscaldamento globale.

5) Ed ecco, finalmente la vera spiegazione (da ridere):
http://it.dada.net/video/1162878/come-%C3%A8-avvenuta-l-estinzione-dei-dinosauri/

martedì 25 settembre 2007

Miss Italia. Foto e link.


Silvia Battisti, Miss Italia 2007

Miss Italia 2007 si è svolto tra le solite polemiche, dovute anche alla conduzione di Mike Bongiorno...
Questa serie di link può essere utile ad avere un quadro esatto della situazione.

lunedì 24 settembre 2007

Dylan Dog, l'investigatore dell'occulto, un successo straordinario che dura da più di 20 anni.

Dylan Dog è un fumetto, uscito la prima volta nell'ottobre del 1986, creato da Tiziano Sclavi e edito da Sergio Bonelli Editore.Il primo memorabile numero di questo fumetto si intitolava L'alba dei morti viventi, con soggetto e sceneggiatura di Tiziano Sclavi e disegni di Angelo Stano.Chi è Dylan Dog? Intanto diciamo che il suo aspetto è modellato su quello di una persona “vera”, cioè l'attore Rupert Everett; come lui infatti è alto, snello, col ciuffo spettinato, il viso allungato e lo sguardo triste. Ha un buffo assistente, Groucho Marx, che passa il tempo a sparare freddure a ripetizione e non ha voglia di fare niente. Anche Groucho non è altro che il clone perfetto dell'attore Groucho Marx che insieme ai 4 fratelli Zeppo, Harpo, Gummo e Chico realizzò negli anni Trenta alcuni divertentissimi film comici.

Le storie del fumetto sono di genere horror, ma si tratta di un horror un po' diverso da quello a cui ci ha abituato Hollywood, fatto di mostri, alieni, catastrofi annunciate. Invece le storie di Dylan si svolgono nel mondo reale, di solito a Londra, i protagonisti sono persone comuni. Gli argomenti abbracciano quasi tutta la possibile gamma del fantastico (si passa dall'horror alla fantascienza vera e propria). Spesso i racconti di fantasia costituiscono un pretesto per cominciare dal protagonista, affrontare tematiche sociali di attualità, purtroppo reali, quali l'emarginazione, la vivisezione, la droga, il razzismo, la violenza e i soprusi del potere.
E poi ci sono i mostri. In questo fumetto i mostri sono feroci o inermi, ma alla fine sono tristemente simili a tutti noi e simboleggiano ovviamente che il male potrebbe annidarsi anche in persone insospettabili, come noi stessi...
Dylan è un personaggio molto complesso: è un ex alcolista, le donne lo adorano, passa il tempo libero a montare un modellino di galeone che presumibilmente non finirà mai. Del suo passato non si sa quasi nulla, solo che è un ex agente di Scotland Yard e che ha sempre avuto il pallino delle investigazioni dell'occulto.
Chi si rivolge a lui non è il marito tradito che vuol far pedinare la moglie, o comunque il normale cliente di un investigatore privato, ma una persona che è stata colpita o anche solo sfiorata dall'ala nera del soprannaturale: una donna che ha visto un morto risorgere dalla tomba e diventare uno zombi, un uomo ossessionato dagli spettri, una ragazza il cui fidanzato è stato ucciso da un mostro tentacolare... Una persona a cui la polizia non crede, che tutti ritengono pazza, e che spesso rischierebbe davvero di scivolare nella follia se non trovasse qualcuno disposto ad ascoltarla e ad aiutarla. Ma Dylan ci crede, potete stare tranquilli... ma fino ad un certo punto, perché non si lascia mai andare ad una credulità incontrollata: la razionalità lo guida per non farlo uscire dai binari di un mondo che deve in ogni caso mantenere una parvenza di logicità. Grazie a questa sua capacità attraversa gli incubi e se ne libera. Combatte la paura e la vince.
Per concludere questo pur brevissimo intervento, non si può non fornire qualche cifra sul successo di questo fantastico fumetto: 800000 copie mensili di tiratura (per un fumetto, ve lo assicuro, sono davvero tante), 253 numeri usciti (il prossimo, dal titolo: I mostri di Sullivan, esce il 28 settembre), migliaia di recensioni (buone o cattive) in altrettante riviste o giornali.

Come sempre, per non lasciare a bocca asciutta tutti gli affamati di approfondimenti, vi fornisco qualche link interessante.

http://www.sergiobonellieditore.it/auto/cpers_index?pers=dylan
http://www.mydylandog.it/
http://www.cravenroad7.it/forum/ (forum)

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domenica 23 settembre 2007

Il significato dei sogni. Un mistero mai completamente risolto che dura da secoli.

Sono passati più di cento anni da quando Freud, nel 1899, scrisse l'"Interpretazione dei sogni", pietra miliare nel campo della psicoanalisi. In questo saggio Freud propone un'ipotesi "quasi" rivoluzionaria per spiegare il fenomeno notturno del sogno. Egli afferma che il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato durante la vita diurna. Ho detto quasi rivoluzionaria perché altri autori, prima di lui, avevano formulato questa stessa ipotesi, ma senza crederci fino in fondo.
In particolare Freud riteneva che il sogno fosse l'appagamento, in chiave spesso simbolica, di un desiderio sessuale represso nella vita diurna. Dopo Freud, molti si sono occupati del fenomeno del sogno. Contributi originali sono stati portati nel 1952 da Ronald Fairbairn, per il quale il sogno sarebbe un fenomeno schizoide, da interpretare alla luce della teoria degli oggetti parziali della Klein, ponendo l'accento sull'aspetto simbiotico della personalità.
Bonime nel 1962 propone una teoria del sogno basata sulla concezione che il sogno sia un autoinganno volto a preservare e a rafforzare un modello di vita, ponendo l'accento sull'aspetto comportamentale sociale della personalità.

Ecco alcune proposte per l'interpretazione dei sogni:
1) Un guardiano del sonno, poiché difenderebbe il sonno dagli stimoli sensoriali.
2) Una specie di esercizio cerebrale a vuoto, utile alla fisiologia neurale.
3) Un’autorappresentazione spontanea della situazione attuale dell’inconscio espressa in forma simbolica (Carl Gustav Jung)

Negli ultimi decenni, inoltre, si è imposta all'attenzione di molti un aspetto peculiare dei sogni: il cosidetto sogno lucido. Un sogno lucido (lucid dream) è un'esperienza onirica durante la quale il sognatore (detto oneironauta) prende coscienza del fatto di stare sognando. Questo gli permette di avere una percezione cosciente del suo mondo onirico e, con la pratica, di esplorarlo e modificarlo a piacere. Stephen LaBerge, scienziato all'università di Stanford e fondatore del Lucidity Institute, un centro di ricerca sul fenomeno dei sogni lucidi, descrive l'esperienza come "il sognare sapendo di stare sognando".
I sogni lucidi sono argomento di interesse per una larga cerchia di gruppi tra cui psicologi, aderenti alla cultura new age, occultisti e artisti. Inoltre, secondo LaBerge, l'esperienza dei sogni lucidi può essere d'aiuto negli ambiti più disparati, come il Problem solving, lo sviluppo della creatività, il rafforzamento dell'autostima, la capacità di affrontare paure e inibizioni e, più in generale, il raggiungimento di un senso di liberazione e armonia nella propria vita.

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sabato 22 settembre 2007

Com'è nato l'Etna, il vulcano più attivo in Europa. Una storia complessa e avvincente cominciata 700000 anni fa...

La zona etnea, prima di essere sede di manifestazioni vulcaniche, consisteva prevalentemente in un ampio golfo marino, dove le terre emerse erano a ridosso della catena dei Monti Nebrodi e alle spiagge di un tempo nella zona di Motta S. Anastasia e Misterbianco (CT). I terreni affioranti consistevano in rocce sedimentarie dall'età cretaceo-miocenica fino al Pleistocene inferiore (da circa 130 milioni di anni fa a circa un milione di anni fa). A partire da circa 700-500 mila anni fa in questo golfo cominciarono le eruzioni sottomarine le cui tracce attualmente si possono trovare nel territorio del comune di Acicastello (Faraglioni di Acitrezza, le "Colate a pillow" della rupe del Castello di Acicastello, ecc...). Contemporaneamente, nel territorio di Motta S.Anastasia e Misterbianco avvenivano eruzioni al limite con l'antica zona costiera, come dimostrano gli attuali affioramenti. In seguito ad un rapido sollevamento di tutta la zona, le eruzioni si manifestarono sulla terraferma e si caratterizzò un'attività eruttiva di tipo "fissurale", dove lave molto fluide fuoriuscivano da fessure lineari, accompagnate da limitate manifestazioni esplosive, tali da conferire all'edificio vulcanico primordiale una forma piuttosto appiattita, tipica dei cosiddetti "vulcani a scudo" (come quelli, giganteschi, delle Hawaii).
Fra i 200000 ed i 100000 anni fa, l'attività cambiò e da tipo "fissurale" diventò più centralizzata in punti di emissione che si strutturarono in edifici vulcanici indipendenti, i cosiddetti "Centri Alcalini Antichi".
Questi si distribuiscono in tutto il territorio in piccoli e numerosi centri eruttivi, affiancandosi o sovrapponendosi e a volte attivandosi contemporaneamente.
Si rinvengono affioramenti di questi centri in Valle del Bove e Val Calanna, quali il centro del Calanna e quello del Trifoglietto I, mentre molti altri rimangono nascosti sommersi da colate recenti e sono individuabili solo da studi morfologici.
L'attività di questi antichi centri eruttivi è caratterizzata da lave meno fluide e con un incremento delle manifestazioni esplosive tali da conferire a questi edifici vulcanici versanti più scoscesi.
Negli anni a seguire, si instaura un'attività vulcanica prevalentemente esplosiva, con l'alternarsi di periodi a carattere relativamente effusivo: questo genera edifici vulcanici di notevole altezza.
Così, tra i 75000 e i 50000 anni fa si venne a formare un vulcano chiamato Trifoglietto II, che rappresenta per dimensioni il più grande centro eruttivo sviluppatosi successivamente ai "Centri Alcalini Antichi".
Dagli affioramenti, in Valle del Bove, delle colate risalenti a questo centro si evince un'altezza di quasi 4000 metri, e l'asse di alimentazione dei crateri principali posto più a Sud-Est degli attuali crateri, al centro del vasto anfiteatro costituito dalle pareti Sud-Ovest di questa valle.
I suoi prodotti vulcanici indicano una violenta attività idro-esplosiva generata oltre che dal tipo di magma, anche, dalla presenza a quelle quote e in quel periodo, di nevai e ghiacciai sulla sommità del cono.
Sovrapposti ed affiancati all'edificio del Trifoglietto II si svilupparono altri centri eruttivi contemporanei alle fasi finali di attività e successivi a questo quali: Serra Giannicola Grande, il Vavalaci, il centro del Cuvigghiuni.
Lo sviluppo dell'attuale Etna incomincia con l'Ellitico, centro eruttivo formatosi circa 25000 anni fa.
L'attività dell'Ellitico mostra l'alternarsi di fasi più effusive e fasi estremamente esplosive, come mostrano gli affioramenti di colate laviche e prodotti piroclastici di composizioni estremamente diverse. L'attività eruttiva dell'Ellitico termina circa 15000 fa durante un'intensa fase esplosiva caratterizzata da una serie di eruzioni catastrofiche, che hanno causato la formazione di una caldera di circa 4 km di diametro.
L’attività effusiva degli ultimi 14000 anni porterà alla formazione dell'edificio vulcanico attuale denominato Mongibello. Circa 9000 anni fa una porzione del versante orientale del vulcano Mongibello fu soggetta ad una serie di grosse frane che hanno portato alla formazione dell'ampia depressione della Valle del Bove. Questo imponente collasso del versante orientale del vulcano Mongibello ha messo in luce gran parte della struttura interna sia dei Centri eruttivi della Valle del Bove che del vulcano Ellitico affioranti lungo le pareti della suddetta valle. Sebbene l'attività predominante del vulcano Mongibello è di tipo effusivo numerose eruzioni esplosive di notevole intensità, generate dalle bocche sommitali, hanno caratterizzato questa recente fase eruttiva.

venerdì 21 settembre 2007

La dieta ipocalorica può allungare la vita anche di un terzo.

L'intuizione che una dieta ipocalorica possa allungare la vita è rimasta indimostrata per oltre 70 anni. Finalmente è arrivata la conferma sperimentale. In realtà già da tempo si sapeva che i topi sottoposti ad una dieta "povera" vivevano fino al 50% in più rispetto a topi che invece avevano a disposizione tutto il cibo che volevano. Tuttavia fino a questo momento era mancata la spiegazione "genetica" di questo fatto.
Recentemente alcuni scienziati della Harvard e della Cornell Medical School (Usa) in collaborazione con i National Institutes of Health, hanno individuato due geni, chiamati Sirt3 e Sirt4, 'chiave' per un invecchiamento sano e 'duraturo'.
Questi geni potrebbero diventare la base di nuovi farmaci per combattere diabete, patologie neurodegenerative e cancro.
Nel nuovo lavoro, gli studiosi hanno rilevato che Sirt3 e il Sirt4 agiscono mantenendo 'alta' la vitalità dei mitocondri contenuti nel citoplasma, cosa che contribuisce indirettamente a preservare la longevità e a evitare la morte delle cellule. "Non a caso i mitocondri - spiega David Sinclair, patologo a capo della ricerca - sono definiti i 'guardiani' delle sopravvivenza cellulare".

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...