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mercoledì 13 marzo 2013

Le vernici intelligenti

Cosa sono le vernici intelligenti? Chiamate anche vernici micro-nano-tecnologiche, sono vernici che sono in grado di ripulirsi da sole, sono in grado di disinquinare l’ambiente e sono anche termoriflettenti. In parole povere, una vernice termoriflettente ha la capacità di assorbire il calore permettendo di risparmiare energia per il riscaldamento o il raffreddamento se viene usata, ad esempio, per verniciare le pareti di una abitazione. In questo filmato viene data una esauriente spiegazione delle interessanti proprietà delle vernici intelligenti.

Buona visione a tutti.


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mercoledì 6 marzo 2013

L’uomo può vivere per sempre?

La scienza può impedirci di invecchiare? Può aiutarci a vivere per sempre? Ovviamente una prospettiva del genere sembra impossibile. Anche se un uomo avesse il dono dell’eterna giovinezza potrebbe morire a causa di un incidente che danneggia qualche organo vitale. Ma se questo organo vitale si potesse sempre sostituire? Se si potesse sostituire addirittura l’intero corpo? Questa sembra fantascienza, ma non è detto che non possa diventare pura realtà…

Ma come vivrebbe un uomo “immortale”? In questo filmato alcune riflessioni sulle possibilità della scienza di renderci virtualmente immortali e su come sarebbe l’esistenza dell’uomo se questa eventualità dovesse realmente realizzarsi.

Buona visione a tutti.


sabato 16 febbraio 2013

I materiali viscoelastici

I materiali viscoelastici sono dei materiali davvero bizzarri e sorprendenti. Se li tiri con violenza si spezzano come dei solidi, se li tiri delicatamente si allungano come dei fluidi viscosi, ma se li fai sbattere velocemente su una superficie rimbalzano come dei solidi (quasi) perfettamente elastici. Questi materiali possono trovare delle notevoli applicazioni nella vita quotidiana per la realizzazione di oggetti per la protezione di spina dorsale, gomiti, ginocchia, ecc... Sono utilizzati anche per realizzare giochi particolari.

Nel filmato che vi presento vengono illustrate le notevoli proprietà dei materiali viscoelastici. Buona visione a tutti.

domenica 27 gennaio 2013

Salviamo il Cicap

Alcuni giorni fa mi è arrivato un appello dal CICAP. Sapete cos’è il CICAP? E’ una organizzazione che divulga un modo di pensare e ragionare basato sulla razionalità e sul metodo scientifico sperimentale. In un periodo in cui la razionalità è diventata merce rara e la superstizione dilaga in maniera incontrollata, una associazione come il CICAP non può mancare. Ormai siamo in balia di UFO, fantasmi, miracoli di dubbia origine, medicina alternativa, scie chimiche, complotti mondiali, profezie Maya e chi più ne ha più ne metta. La scienza viene sempre più considerata una minaccia e non una risorsa per l’umanità. Ma proprio a causa di questa nuova mentalità chiusa alla ragione e alla scienza, unita alla crisi economica, il CICAP rischia di scomparire.

Ecco l’appello del CICAP:

“La scorsa settimana abbiamo lanciato un appello importante per tutti
noi: il CICAP sta attraversando un momento molto difficile, le adesioni
sono calate anche per colpa della crisi e poiché non riceviamo
finanziamenti di alcun tipo, ma possiamo contare solo sul sostegno dei
nostri Soci, temiamo di non essere più in grado di garantire tutte le
nostre iniziative e attività.

Per questo motivo, abbiamo fissato un obiettivo che ci permetterebbe di
riprendere fiato e ripartire con nuove energie:

RACCOGLIERE 500 ADESIONI DA QUI A MAGGIO!

Si tratta di un obiettivo raggiungibile. Sono decine di migliaia le
persone che ogni giorno ci seguono attraverso i nostri canali web, per
non contare tutti coloro che ci apprezzano per i nostri interventi sui
media, e siamo sicuri che tra questi ce ne siano almeno 500 disposti a
sostenere i nostri sforzi sottoscrivendo un'adesione o rinnovando la
propria se è scaduta.

A volte le persone non si iscrivono perché non pensano che il loro
contributo faccia la differenza, ma abbiamo davvero bisogno dell'aiuto
di tutti. Per anni il CICAP è riuscito, pur con varie difficoltà, a
garantire le sue attività con appena 2000 Soci, ora siamo scesi a meno
della metà: ecco perché trovarne almeno 500 potrebbe fare la differenza.

All'indirizzo: www.cicap.org trovate una barra di progressione, un
termometro insomma, che indicherà man mano il livello di adesioni raggiunto.

Invitiamo dunque tutti coloro che hanno a cuore le sorti del CICAP ad
aderire, a rinnovare la propria adesione se è scaduta e a trovare nuovi
Soci, girando questo appello ovunque sia possibile.


E SE SONO GIA' SOCIO?

Se ne avete la possibilità, pensate a fare una donazione al CICAP, la
potete detrarre dalle tasse. Potete fare un bonifico all'ordine di CICAP
(IBAN: IT05J0103063120000000136631) oppure utilizzare PayPal facendo un
versamento sull’indirizzo:paypal@cicap.org indicando la seguente
causale: "Donazione a favore di CICAP, Ass. di Promozione Sociale,
C.F.03414590285".


CHE COSA ACCADRA' SE NON RAGGIUNGIAMO L'OBIETTIVO?

Se a fine maggio saremo ancora lontani dai 500 nuovi soci che ci siamo
prefissati, potremmo non essere più in grado di amministrare
adeguatamente l'attività del CICAP e fare ciò per cui siamo nati
ventiquattro anni fa, perché il nostro lavoro è volontario ma le spese
di gestione e di amministrazione ci sono e possono essere ridotte solo
fino a un certo punto senza compromettere l'efficacia del nostro impegno.


UN INCENTIVO ULTERIORE

Per incoraggiare tutti coloro che stanno pensando di aderire, o
rinnovare un'adesione magari scaduta da un po' di tempo, abbiamo pensato
di organizzare un'estrazione a premi. A giugno, chiusa la campagna
adesioni, organizzeremo un collegamento in diretta video con la sede del
CICAP ed estrarremo 10 vincitori tra tutti coloro che avranno aderito al
CICAP in questi mesi.

Che cosa si vincerà? Raccolte complete di Scienza & Paranormale,
raccolte complete dei Quaderni del CICAP, raccolte con tutti i numeri di
Magia, ingressi gratuiti al Convegno nazionale, partecipazioni gratis al
Corso per indagatori di misteri...


COME ADERIRE E SOSTENERE IL CICAP

Per diventare Socio Animatore del CICAP, e ricevere il "welcome pack",
la rivista trimestrale Query e usufruire di sconti come quello del 20%
al Convegno nazionale, sono sufficienti 50 euro. Si possono versare con
un bonifico all'ordine di CICAP - Comitato Italiano per il Controllo
delle Affermazioni sul Paranormale � Monte dei Paschi di Siena � IBAN:
IT05J0103063120000000136631. Volendo, si può anche utilizzare PayPal
facendo un versamento sull’indirizzo: paypal@cicap.org.

Ma le possibilità di adesione sono numerose, da quella base di Socio
Affiliato fino a quelle di Socio Sostenitore e Socio Benemerito per chi
può permettersi un aiuto più consistente. A questa pagina è possibile
trovare tutte le modalità e le combinazioni disponibili, anche per
studenti, famiglie, pensionati e scuole:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273895

Ricordiamo inoltre che, accanto all'adesione, è possibile sostenere le
attività del CICAP anche in altri modi:

� Fate una donazione al CICAP, la potete detrarre dalle tasse.
Potete fare un bonifico all'ordine di CICAP
(IBAN: IT05J0103063120000000136631) oppure utilizzare PayPal facendo un
versamento sull’indirizzo:paypal@cicap.org indicando la seguente
causale: "Donazione a favore di CICAP, Ass. di Promozione Sociale,
C.F.03414590285".

� Donate il 5x1000. Qualcosa che non costa assolutamente nulla: quando
fate la dichiarazione dei redditi, indicate come destinatario del 5x1000
(firmando nel riquadro indicato come "Sostegno del volontariato..." e
indica nel riquadro il codice fiscale del CICAP: 03414590285). Se ce ne
fate richiesta, possiamo spedirvi una serie di bigliettini pro-memoria
che potrete distribuire ad amici e conoscenti che pensate potrebbero
avere piacere a sostenere il nostro lavoro. C’è da dire che è dal 2010
che si può indicare il CICAP nel 5x1000, ma solo quest'anno che sapremo
se e a quanto avremo diritto. Ci vorrà poi un altro anno ancora, sembra,
per riuscire a ricevere (eventualmente) qualcosa. Dunque, nel frattempo,
insistiamo e cerchiamo di aumentare il numero dei sottoscrittori: non
importa infatti se avete un reddito basso, ciò che conta è il numero di
persone che sottoscrive per un determinato ente.

� Formate un Gruppo locale. Partecipate alle attività dei gruppi locali
della vostra regione e, se da voi un gruppo non c’è, pensate se non
potreste essere proprio voi a farne nascere uno. Ne potete parlare con
Marta Annunziata e Andrea Ferrero scrivendo a: gruppilocali@cicap.org.

� Pensate a un lascito. E poi, perché non programmare, per un futuro
remoto, un lascito al CICAP? In quanto Associazione di promozione
sociale iscritta ai Registri, infatti, il CICAP può, ai sensi dell'art.
5 della legge 383/2000, ricevere «donazioni e, con beneficio di
inventario, lasciti testamentari, con l’obbligo di destinare i beni
ricevuti e le loro rendite al conseguimento delle finalità previste
dall'atto costitutivo e dallo statuto».”


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giovedì 3 gennaio 2013

Cos’è la muffa?

La muffa è il nome con si indica comunemente lo strato più o meno consistente e di diverso colore che varie specie di funghi saprofiti, o più raramente parassiti, formano sulla superficie dei materiali organici sui quali si sviluppano.

In condizioni favorevoli, giusto grado di umidità e acidità e temperatura ideale, la muffa si propaga con notevole rapidità. In base al colore, si hanno muffe verdi (generi Penicillum e Aspergillus), muffe nere (come la muffa del pane, Rhizopus nigricans, che si sviluppa spesso anche su frutti come pesche ed uva), muffe bianche (Mucor e alcuni Rhizopus), muffe grigie (come Botrytis cinerea, parassita della vite, ma anche di meli, peschi, susini, dei quali danneggia i frutti).

muffa del pane

In soluzioni sature di zucchero, come nelle marmellate e nelle gelatine, questi microrganismi si sviluppano in superficie per la presenza di un sottile velo di umidità per cui occorre seguire particolari norme che garantiscano una corretta conservazione di questi alimenti e impediscano la formazione delle muffe. Alcune specie di muffe presenti sulla pelle dei salami (specialmente quelle dei generi Penicillum e Aspergillus) svolgono un ruolo fondamentale nella maturazione e nell’affinamento degli insaccati, intervenendo nel grado di umidità e disacidificazione, e influenzano notevolmente la formazione del gusto del prodotto.


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Cosa sono le spezie?

Le spezie sono prodotti di origine vegetale dotati di aroma e gusto intenso, provenienti da piante in gran parte originarie dall’Oriente. Vengono utilizzati come aromatizzanti di cibi, dolci, conserve e liquori. Ottenute per la maggior parte nelle Indie orientali, le spezie alimentarono fin dall’antichità la più importante corrente di scambi commerciali tra Occidente e Oriente.

spezie

Erano utilizzate soprattutto per la conservazione e la profumazione dei cibi, e come fondamentali ingredienti nella preparazione di alcuni medicinali. Le spezie tuttavia rimasero nell’antichità e nel Medioevo merci di gran lusso e di altissimo costo. Il loro pregio e valore economico resero il controllo delle rotte che costituivano la cosiddetta Via delle Spezie oggetto di numerose dispute e all’origine di guerre tra i paesi europei e l’Impero Ottomano, contribuendo inoltre alla nascita nel corso del XIX secolo dei primi imperi coloniali.

Le spezie più comuni e utilizzate in Europa sono il pepe, la paprica, la noce moscata, impiegate per insaporire carni, pesci e verdure; la cannella e i chiodi di garofano; l’anice, usato in pasticceria; lo zenzero, il cumino, il coriandolo e lo zafferano, utilizzato nella preparazione di specialità regionali. In India e nell’Asia sud-orientale si fa largo uso di spezie in fantasiose miscele (per esempio il curry) per condire cibi.


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sabato 22 dicembre 2012

La fine del mondo non c’è stata: buon Natale a tutti!

Ora che la fine del mondo non c’è stata, come volevasi dimostrare, adesso posso augurare Buon Natale a tutti i lettori di questo blog. Negli ultimi tempi lo sto trascurando un po’, ma adesso mi rimetto a lavoro per pubblicare molte notizie scientifiche interessanti che devono essere divulgate al più presto.

Buon Natale a tutti Sorriso


martedì 11 dicembre 2012

Cane robot per le truppe USA

Un cane robot non è una novità, ma quelli che possiamo vedere in questo filmato sono davvero sorprendenti. Si tratta di cani robot messi a punto dalla Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) per essere di supporto alle truppe statunitensi. Sono in grado di camminare su vari terreni, soprattutto in quelli accidentati. Serviranno come appoggio in azioni di guerra e di perlustrazione. Sono in grado di percorrere fino a 32 chilometri portando oltre 180 chilogrammi di attrezzature.

I militari potranno così muoversi più leggeri. Ovviamente si spera che questi cani robot in futuro possano operare in settori che non siano militari. Potrebbero essere un valido aiuto in caso di calamità e di recupero di persone in pericolo. E chissà se in un futuro non lontano potranno essere dei fedeli amici dell'uomo ;-)

Buona visione del filmato.

mercoledì 21 novembre 2012

21 dicembre 2012: manca un mese alla fine del mondo...

Ragazzi! Il momento sta per arrivare! Oggi è il 21 novembre 2012, quindi manca un mese esatto alla fine del mondo che molti ci hanno promesso (prevista per il 21 dicembre 2012) scrivendo libri e articoli. Insomma, si sono portati la testa per anni con questa fine del mondo, che quasi quasi ce l'hanno fatta desiderare! :-)



Certo, molti di quelli che avevano previsto le più grandi catastrofi si sono tirati indietro dicendo che il 21 dicembre 2012 sarà un momento di "profonda trasformazione spirituale" (certi eufemismi mi fanno morire! :-)). Altri divulgatori di catastrofi annunciate si sono ridotti al silenzio man mano che la fatidica data si è avvicinata, forse credendo che ci saremmo dimenticati delle immense corbellerie che hanno detto e scritto.

Ora i nodi verranno al pettine... E il 21 dicembre 2012 sarà un'altra delle numerose date in cui la fine del mondo non è giunta e nemmeno chissà quale altra trasformazione spirituale. La vera trasformazione spirituale avverrà quando nessuno crederà più a queste cose, ma la data di questo storico momento non è possibile prevederla e nemmeno è possibile sapere se questo momento arriverà mai.

Nel frattempo facciamo il conto alla rovescia per questo "falso evento" e prepariamoci per fare una sonora pernacchia a tutti coloro che hanno previsto chissà che cosa per il 21 dicembre 2012.

martedì 20 novembre 2012

Per chi devo votare? Sei domande ai politici per la scienza.

Sono molti gli italiani che si pongono questa domanda. Sia che si tratti di elezioni politiche, regionali o altro, la domanda è sempre la stessa: per chi devo votare? La risposta è spesso: non ci vado a votare, tanto i politici sono tutti uguali… Oppure si va a votare per un amico, un parente o per qualcuno che ha fatto un favore…

Gli italiani sono piuttosto disinteressati alla politica e questo favorisce l’assenteismo alle urne e il “voto di scambio”. I pochi che sono interessati ragionano in termini di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro. Questo favorisce che i politici che vengono ascoltati e votati sono proprio quelli che promettono aumenti di pensioni, nuovi posti di lavoro, tagli il meno possibile dolorosi.

Ma qual è il criterio migliore per decidere per chi votare?

Avete notato che quasi tutti i politici parlano sempre e solo di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro o di tagli alle spese? E forse di poche altre cose. Ma è da decenni in Italia che si parla di queste cose e sono state discusse, modificate, rimaneggiate innumerevoli leggi. Eppure la crisi avanza senza sosta ed è come se tutte le misure adottate non abbiano avuto il minimo beneficio.

Cosa dimenticano i politici italiani? Dimenticano l’unica cosa che può tirare fuori il nostro paese dalla crisi: l’innovazione tecnologica. E non ci può essere innovazione tecnologica senza ricerca scientifica.

Avete mai sentito parlare un politico di rilancio della ricerca scientifica, di energia, di nuove tecnologie? Quasi mai, ne sono sicuro. Il motivo è che pochissimi uomini e donne che si occupano di politica hanno una formazione scientifica che permette di valutare l’importanza e la portata storica delle innovazioni tecnologiche e della ricerca scientifica.

Cosa ha cambiato di più la storia dell’umanità, le guerre o internet? Il cellulare o le rivoluzioni armate? La risposta potete darvela da soli. Le nostre vite sono cambiate in maniera profonda dalle nuove tecnologie. Se poi queste tecnologie la cambiano in meglio o in peggio è un altro discorso, ma dobbiamo ricordarci che non dobbiamo mai ragionare come gli “anziani” (dal punto di vista tecnologico) che hanno sempre paura del nuovo e nostalgia del vecchio.

Senza innovazione tecnologica non c’è nessuno sviluppo economico e senza sviluppo economico non ci sono posti di lavoro, pensioni, tasse ridotte, stipendi alti. E non c’è innovazione tecnologica senza ricerca scientifica…

Bisogna fare attenzione, perché molti credono che la ricerca scientifica più utile è quella che ha immediate applicazioni pratiche. Non è affatto vero. Un esempio è quello relativo allo studio della meccanica quantistica. Negli anni ‘30 del secolo scorso la meccanica quantistica era dominio esclusivo dei fisici teorici e nessuno aveva la minima idea di come usare in pratica questa teoria. Adesso tutta l’elettronica alla base di computer e dispositivi elettronici è basata su applicazioni della meccanica quantistica. Prima ancora, nel 1700, non si aveva la minima idea che utilità avessero gli studi sull’elettricità e il magnetismo, adesso lo abbiamo capito piuttosto bene Sorriso. Anche l’elettricità, non dimentichiamolo, ha cambiato la storia dell’umanità. La “ricerca pura” è sempre quella che raggiunge i risultati più inaspettati… e non va mai trascurata.

Bene, ma dopo questo bel discorso, alla fine, per chi devo votare? Forse sto cercando di far capire che la cosa migliore è un governo fatto di scienziati? Prima di arrivare a conclusioni così definitive Occhiolino dobbiamo capire bene cosa ne pensano i nostri politici della scienza e della tecnologia e che decisioni intendono prendere in futuro sull’argomento.

Per questo sul sito di “Le Scienze” è comparso un post in cui “un gruppo di giornalisti, blogger, ricercatori e cittadini chiede ai candidati alle primarie del centrosinistra di dichiarare la loro posizione concreta su sei temi centrali delle politiche della scienza e della ricerca” (cit.).

Ecco le sei domande:

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?
2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?
3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?
4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?
5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?
6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?

Per il momento questa iniziativa è limitata ai canditati delle primarie del centrosinistra, ma in futuro potrebbe essere estesa a tutti. Finora ho notizia che solo la candidata Laura Puppato ha dato risposta alle sei domande. A quanto pare le risposte non sono affatto soddisfacenti… come possiamo leggere dai commenti in questo blog.

Speriamo che anche gli altri candidati diano le loro risposte, così potremo farci un’idea di chi merita davvero il nostro voto…

mercoledì 14 novembre 2012

Cos’è il ghiaccio secco

Il ghiaccio secco indica comunemente l’anidride carbonica allo stato solido. E’ chiamato anche “neve carbonica”. Il ghiaccio secco viene usato come refrigerante, soprattutto per il trasporto di materiali deperibili (cibi congelati e surgelati). Rispetto al ghiaccio d’acqua, il ghiaccio secco fornisce una temperatura più bassa e soprattutto non si trasforma in liquido ed evapora direttamente (avviene quindi il fenomeno della sublimazione): non rischia quindi di impregnare gli involucri e deteriorare le merci. I vantaggi del ghiaccio secco sono: non tossico, inerte, non infiammabile, incolore, insapore, inodore, batteriostatico, fungicida, assenza di residui.

ghiaccio secco

L’anidride carbonica passa direttamente dallo stato gassoso a quello solido alla temperatura di –79 °C. Il ghiaccio secco viene impiegato spesso anche nel mondo dello spettacolo o nelle discoteche per produrre effetti di fumo e di nebbia grazie alla sublimazione che lo trasforma rapidamente in denso vapore di colore bianco.

La nostra storia in un minuto

E’ possibile riassumere la storia dell’intero Universo in un solo minuto? Con un video si può fare, specialmente se si tratta di un filmato affascinante e spettacolare come quello che vi propongo. Si tratta di una bellissima animazione artistica che parte dal Big Bang, descrive la formazione delle galassie delle stelle, dei pianeti, della Terra e della Luna. Mostra la nascita della vita mono e multi cellulare e dei vegetali, il sorgere dei rettili e dei dinosauri, la fine di questi ultimi a causa dell’impatto di un grande meteorite. Poi è il turno dei mammiferi e dell’umanità e, finalmente, la nascita della civiltà moderna.

E’ un video velocissimo, ma molto suggestivo, che ci stupisce soprattutto per il fatto che questa storia, in qualche modo, la conosciamo! Non si tratta più di miti o leggende, ma esistono indizi e prove che le cose sono andate realmente in questo modo! Secondo me è davvero affascinante, e anche se c’è ancora moltissimo da capire, queste conoscenze sono uno dei più grandi successi dell’umanità.

Buona visione del filmato: la nostra storia in un minuto.

martedì 13 novembre 2012

Come costruire un sismografo fai da te

Non avevo la minima idea che si potesse costruire un sismografo in casa, come una qualunque realizzazione fai da te! Ero convinto che i sismografi fossero degli strumenti sensibilissimi e di alta tecnologia che non potessero essere costruiti in casa. In pratica per me la costruzione di un sismografo era equivalente alla costruzione di una centrale nucleare a fusione o di un acceleratore di particelle ;-)

Mi sbagliavo di grosso: il casuale ritrovamento di questo filmato su YouTube mi ha fatto capire che il sismografo fai da te non è molto difficile da realizzare. Basta un perno per le tende, una bacchetta di metallo, alcuni pezzi di legno, delle molle, nastro adesivo, pesi da 150 grammi, un vecchio hard disk da smontare e poche altre cose?

Sono riuscito a stimolare la vostra curiosità e siete già pronti a chiedere cosa fare esattamente per costruire un sismografo fai da te? Ottimo! Se volete procedere alla costruzione, non vi resta che seguire attentamente il filmato che trovate sotto. E' molto ben realizzato e vi spiega molto bene cosa fare passo per passo. La sorpresa maggiore di questa realizzazione di sismografo è che possiede anche un allarme sonoro. Per me è qualcosa di sorprendente.

Vi lascio alla visione del filmato.

mercoledì 17 ottobre 2012

Il pianeta di Alfa Centauri

Alfa Centauri è una delle stelle più vicine a noi. Non è visibile dall'emisfero nord, ma per chi abita in zone come sud America, Australia, sud Africa, Alfa Centauri è una bella stella tra le più brillanti del cielo.

In realtà Alfa Centauri è un sistema multiplo formato da tre stelle. Le componenti A e B sono molto ravvicinate tra loro e sono due stelle con una massa e luminosità molto simili a quelle del Sole, mentre la componente C (chiamata anche Proxima Centauri) è una piccola e fredda nana rossa. Proxima Centauri è la stella che detiene il record della stella più vicina con una distanza di 4,23 anni luce. Le componenti A e B invece distano 4,36 anni luce.

Un confronto delle dimensioni relative del Sole e Alfa Centauri A, B, C (Proxima).


La scoperta è che Alfa Centauri B ha un pianeta di dimensioni simili alla Terra, ma che orbita così vicino alla stella da essere un mondo torrido e sicuramente inospitale per qualsiasi forma di vita.

La sua massa è 1,13 volte quella della Terra ed è una delle più piccole masse planetarie extrasolari che siano mai state rilevate, segno che la sensibilità di rilevazioni dei pianeti sta migliorando! Il suo periodo orbitale è di soli 3,24 giorni terrestri e la distanza dalla stella è di soli 6 milioni di chilometri. Per confronto, il torrido Mercurio non si avvicina mai a meno di 46 milioni di chilometri dal Sole.

In fondo Alfa Centauri B è un poco più fredda del Sole, ma questo non aiuta il nuovo pianeta scoperto ad essere un luogo più ospitale e non vi può esistere vita e nemmeno acqua allo stato liquido. Quindi non sembra una scoperta poi così importante, ma in realtà lo è.

Il fatto è che la scoperta è frutto di una misura di eccezionale precisione dell'effetto Doppler che mostra gli spostamenti di Alfa Centauri B. Quando due corpi sono legati gravitazionalmente essi orbitano attorno al centro di massa del sistema. Se un corpo è più massiccio dell'altro, questo percorrerà un'orbita più piccola a velocità più bassa. Tra una stella e un pianeta c'è una differenza di massa notevole, quindi il pianeta farà percorrere alla stella un'orbita molto piccola attorno al centro di massa e con una velocità decisamente molto bassa.

Per fortuna un pianeta che orbita molto vicino alla stella provoca degli spostamenti un po' più ampi e veloci, come nel caso del nostro nuovo pianeta. In questo modo è stato possibile rilevarlo anche se ha una massa molto piccola.

L'effetto Doppler che è stato misurato sulla luce di Alfa Centauri B mostra una velocità di mezzo metro al secondo. Meno di un uomo che sta passeggiando! Si tratta di un segnale davvero molto debole! E' un vero miracolo che un segnale così debole sia potuto emergere dal rumore di fondo.

L'impresa è stata realizzata grazie alle osservazioni compiute con lo spettrografo HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) durante una campagna di osservazioni delle 10 stelle più vicine.

Il grafico sotto mostra l'effetto del pianeta sulla stella. RV significa "Radial Velocity" ed è la velocità "avanti e indietro" che ha la stella "spostata" dal pianeta. Nell'asse x invece vediamo il tempo orbitale indicato come frazione dell'orbita di 3,24 giorni.


Il grafico mostra l'andamento sinusoidale che indica la presenza di un pianeta.

Davvero eccezionale!

Mi dispiace solo per i credenti della vita aliena. Per la scoperta del primo pianeta davvero abitabile si dovrà aspettare ancora un po'.

Le leggi della Fisica sono uguali in tutto l'Universo?

A scuola ci hanno sempre insegnato che le leggi della Fisica sono "Universali" e che pertanto sono le stesse in tutto l'Universo conosciuto e in tutte le epoche. A prima vista questo sembrerebbe solo un semplice postulato: nessuno è stato in tutti i luoghi dell'Universo per controllare se l'affermazione è vera e nessuno ha mai vissuto in tutte le epoche per verificare che le leggi della Fisica non siano cambiate nel tempo nel corso dell'evoluzione cosmica.

Sarebbe bello avere un'astronave per visitare luoghi sperduti dell'Universo e una macchina del tempo per vedere se le leggi della Fisica erano diverse alcuni miliardi di anni fa!

Vi farò una sorpresa, questa astronave e questa macchina del tempo l'abbiamo e ci ha già dato una risposta alla domanda.

L'astronave e, nello stesso tempo, la macchina del tempo è il telescopio, in particolar modo il telescopio spaziale Hubble. Il telescopio ci consente di osservare luoghi lontanissimi, posti a distanza di alcuni miliardi di anni luce e ci consente di avere un effetto "macchina del tempo". Ogni volta che guardiamo lontano stiamo guardando anche indietro nel tempo. Una galassia lontana un miliardo di anni luce la vediamo com'era un miliardo di anni fa.

Ma le galassie più lontane visibili con i telescopi a che distanza si trovano? Si trovano a poco più di 13 miliardi di anni luce (13,2 per la precisione) e quindi le vediamo com'erano 500 milioni di anni dopo il Big Bang (avvenuto 13,7 miliardi di anni fa).

Un esempio spettacolare che ci fa vedere cosa c'era nell'Universo 13 miliardi di anni fa è il famoso Hubble eXtreme Deep Field (XDF). Si tratta della foto di una porzione di cielo molto piccola in direzione della costellazione della Fornace. Ecco cosa si vede in questa meravigliosa inquadratura del cielo:


Si vedono galassie, galassie e ancora galassie, di tutte le forme e di tutte le dimensioni. Le più distanti si trovano a circa 13 miliardi di anni luce da noi.

Cosa significa che a 13 miliardi di anni luce (e quindi 13 miliardi di anni fa) ci sono (c'erano) galassie? Significa che c'erano stelle, ma se c'erano stelle significa che c'erano reazioni nucleari di fusione (che sono le reazioni nucleari che fanno brillare le stelle) e se c'erano reazioni nucleari significa che le leggi della Fisica erano le stesse che ci sono adesso... Perché?

Perché significa che esistevano protoni, e che i protoni dovevano avere la stessa carica elettrica positiva che hanno adesso, esistevano elettroni con carica negativa, che i protoni decadevano in neutroni perché esisteva l'interazione debole, significa anche che la fusione di due nuclei di idrogeno produceva energia e che quindi valeva anche la famosa formula di Einstein E = mc2. E tante altre cose che sarebbe troppo lungo descrivere in questa sede. Se qualche costante fisica, come la massa del protone, la carica dell'elettrone, la costante di Gravitazione Universale, in quell'epoca fosse stata solo di pochissimo diversa da quella attuale, non avremmo osservato né stelle, né, ovviamente, galassie.

La cosa importante è che un'immagine del genere è davvero "potente" e non è solo una dimostrazione della qualità ottica del Telescopio Spaziale Hubble. Essa ci fa capire che già 13 miliardi di anni fa c'erano le stesse leggi fisiche che governano l'Universo attuale. Ovviamente questo non ci dice nulla riguardo alle leggi fisiche che c'erano nei primi istanti dell'Universo subito dopo il Big Bang, ma anche in quel caso, in maniera indiretta, è possibile dedurre che le leggi e le costanti della Fisica dovevano essere le stesse di ora. Solo per l'istante iniziale non si può dire nulla, ma forse non ce n'è nemmeno bisogno...

mercoledì 10 ottobre 2012

La storia delle conchiglie

Il tipo molluschi raggruppa 130000 specie dall'enorme variabilità di forme, tale da essere rappresentata da organismi diversi da loro come la patella  e la seppia. I più conosciuti sono quelli dotati di un rivestimento esterno di natura calcarea, la conchiglia. Sin dall'antichità, l'uomo fu talmente attratto da queste forme che esse costituirono oggetto di venerazione. Nella mitologia si possono leggere motivi ricorrenti che vi fanno riferimento: Afrodite, dea dell'amore e della bellezza, nasce emergendo dalle onde del mare appoggiata su una conchiglia. Per le forme eleganti, le conchiglie giocarono un ruolo importante nel campo delle soluzioni decorative, nella pittura, nella scultura e anche nell'architettura. Nel Rinascimento ne sono esempio "La nascita di Venere" di Botticelli, che dipinse una personale interpretazione della conchiglia Pecten come piano d'appoggio della dea, e la "Casa delle Conchiglie" a Salamanca in Spagna, dove le finestre e la porta principale sono incorniciate da una decorazione fittissima di conchiglie.

Un esempio di varietà di forme delle conchiglie.


Proseguendo nel tempo, un'epoca, il rococò, trae addirittura il nome dal francese "rocaille" che designava un particolare tipo di decorazione a conchiglie e a pietre. Nel XIX secolo, in seguito ai viaggi e alle nuove scoperte, le conchiglie assunsero un importante ruolo nel campo del collezionismo. In un certo senso questa tendenza fu iniziata in Gran Bretagna da Giorgio IV che fece edificare il Padiglione delle conchiglie a Brighton. Le conchiglie, per le loro forme e varietà così diverse, sono sempre state quindi motivo d'interesse da parte dell'uomo. Attualmente, pur avendo perso ogni valore mistico e ogni significato nella ricerca stilistica, nei musei di storia naturale stimolano ancora l'interesse del pubblico. Oggi il commercio di conchiglie è in una fase di notevole sviluppo dovuto alla facilità con cui si possono reperire sul mercato (oggi ancora di più grazie ad internet), anche le più rare e belle; ovviamente per gli esemplari piuttosto rari, esistono ancora dei vincoli, dovuto all'alto valore commerciale e alle protezioni contro la pesca indiscriminata.

I super batteri che producono oro a 24 carati!

Un team di ricercatori della Michigan State University hanno scoperto un batterio in grado di resistere a incredibili livelli di tossicità per creare oro a 24 carati. Questo processo chimico è stato battezzato alchimia microbica, aiuterà gli scienziati a trasformare sostanze prive di valore in oro.

Ovviamente non è esattamente come il sogno degli alchimisti che speravano di trasformare il piombo in oro, ma la sostanza di partenza l'oro lo deve già contenere. La sostanza di cui si nutre questo batterio, noto come Cupriavidus metallidurans, è il cloruro d'oro AuCl (chiamato anche "oro liquido") che è una sostanza fortemente tossica.

Il valore commerciale e scientifico della scoperta sembra che sia modesto anche perché il cloruro d'oro è piuttosto raro in natura, ma il fatto che esistano dei batteri che sono in grado di estrarre da alcune sostanze dei metalli puri è comunque piuttosto interessante.

I ricercatori hanno trasformato questo metodo in un'opera d'arte, come potete vedere, tra l'altro, nel seguente filmato. Buona visione a tutti.

martedì 9 ottobre 2012

Molluschi velenosi

Tra le varietà di animali rappresentate dai molluschi ne esistono alcune munite di apparato velenifero: i Conidi (Gasteropodi) e i polpi (Cefalopodi). I primi sono diffusi soprattutto nella regione indo-pacifica; i loro morsi procurano fitte dolorose e cui sintomi iniziali sono: ischemia localizzata (mancanza di sangue nella zona colpita), cianosi (colorazione bluastra della zona colpita), insensibilità della zona circostante la ferita, bruciore pungente. Nei casi più gravi  l'insensibilità può diffondersi in tutto il corpo ed essere accompagnata da paralisi, da stato comatoso cui fa seguito la morte per insufficienza cardiaca.

Un esemplare di Conus Geographus, considerato uno dei più velenosi del suo genere.


I secondi, cioè il polpi e specialmente quelli di piccole dimensioni, appartengono al genere Octopus. E' stata descritta accuratamente una serie di casi accaduti in Australia quando Octopus Maculatus causò molti incidenti. Il suo morso lascia due piccole ferite determinate dalle mascelle. La prima sensazione è di bruciore e di prurito, cui può seguire emorragia. Nella zona circostante la ferita possono apparire: edema (cioè un gonfiore determinato da afflusso di sangue), rossore ed infiammazione. Tra i sintomi si possono elencare anche: arsura, difficoltà di deglutizione, vomito, perdita del controllo muscolare, difficoltà nella respirazione e impossibilità di parlare. Nei casi più gravi può sopraggiungere la morte. Di fatto non esistono antidodi specifici.

Octopus Maculatus

Celle solari: scienziati tedeschi riescono a raddoppiarne l'efficienza

Uno dei più gravi problemi delle celle solari basate sul silicio è la loro bassa efficienza. Recentemente sono state sviluppate delle celle solari "black" che permettono di assorbire energia dalla maggior parte dello spettro luminoso, comprese le frequenze dell'infrarosso. Alcuni ricercatori del Fraunhofer Institute (Germania) sono riusciti a raddoppiare l'efficienza delle celle solari al silicio nero. Sono riusciti a combinare un normale pannello fotovoltaico con il silicio nero per creare un pannello solare molto efficiente che riesce a sfruttare l'energia solare in maniera molto proficua.

Il silicio nero viene ottenuto dal normale silicio irradiandolo con un laser in un ambiente ricco di zolfo. Il silicio integra lo zolfo nella sua struttura interna dopo essere stato colpito dagli impulsi laser. E' questo arricchimento di zolfo che conferisce al silicio il caratteristico colore nero.



Nel silicio normale le radiazioni infrarosse non hanno abbastanza energia per eccitare gli elettroni nella banda di conduzione necessari per generare la corrente elettrica. Incorporando lo zolfo si forma un livello intermedio nel reticolo atomico. Questo livello energetico crea un gradino che permette agli elettroni di saltare nella banda energetica di conduzione.

Adesso alcuni campioni di celle solari al silicio nero sono in produzione. Il Fraunhofer Institute sta preparando lo sviluppo di sistemi laser per la produzione in massa di silicio nero in maniera tale che ai produttori di pannelli solari tocchi solamente l'assemblaggio meccanico degli stessi.

venerdì 28 settembre 2012

Super cometa in arrivo sarà visibile ad occhio nudo nel 2013

L'hanno annunciata come una super cometa, ma ancora è troppo presto per dire se la cometa denominata C/2012 S1 (ISON) sarà veramente uno spettacolo o sarà una delusione. Nel passato molte comete che promettevano di diventare visibili ad occhio nudo hanno deluso le aspettative, al contrario è anche successo che comete che sembravano a prima vista più "tranquille" hanno offerto uno spettacolo non indifferente. Il problema è che le comete sono degli oggetti piuttosto "imprevedibili" su tempi lunghi.

Per capire il motivo della imprevedibilità delle comete giova ricordare un attimo cosa è una cometa. Si tratta di oggetti celesti molto piccoli, di solito con un diametro che non supera le poche decine di chilometri, ma composti prevalentemente di ghiaccio (si tratta di biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati). Il ghiaccio evapora quando l'oggetto si avvicina sufficientemente al Sole lungo la sua orbita fortemente allungata. E' questo fenomeno di evaporazione che forma la spettacolare "coda" che fa delle comete uno degli spettacoli celesti più "terrificanti".

La cometa Ikeya Seki del 1965. Secondo alcuni astronomi la cometa ISON potrebbe offrire uno spettacolo simile a quello di questa cometa passata quasi 50 anni fa.

Il problema è proprio questo, il materiale che può evaporare da questa cometa è poco o molto? Ecco in cosa consiste l'imprevedibilità delle comete; per la cometa ISON lo sapremo solo quando sarà abbastanza vicina al Sole da esibire una coda e questo non avverrà prima di ottobre-novembre 2013. In ogni caso, se le previsioni più ottimistiche (attenzione: le più ottimistiche) degli astronomi si verificheranno, questa cometa potrebbe diventare un vero spettacolo. Dovrebbe diventare facilmente visibile ad occhio nudo. Il massimo avvicinamento al Sole è previsto per il 28 novembre 2013 e la cometa gli passerà molto vicino, a soli 1,2 milioni di chilometri di distanza. Ovviamente nei giorni vicini al 28 novembre la cometa non sarà visibile perché troppo vicina al Sole, ma dovrebbe essere facilmente osservabile nei giorni precedenti e successivi.

Noi attendiamo pazienti, ma saremo pronti con i nostri telescopi e con le nostre fotocamere per immortalare questo probabile spettacolo celeste.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...