Tra le varietà di animali rappresentate dai
molluschi ne esistono alcune munite di
apparato velenifero: i
Conidi (Gasteropodi) e i
polpi (Cefalopodi). I primi sono diffusi soprattutto nella
regione indo-pacifica; i loro morsi procurano fitte dolorose e cui sintomi iniziali sono:
ischemia localizzata (mancanza di sangue nella zona colpita),
cianosi (colorazione bluastra della zona colpita), insensibilità della zona circostante la ferita, bruciore pungente. Nei casi più gravi l'insensibilità può diffondersi in tutto il corpo ed essere accompagnata da paralisi, da stato comatoso cui fa seguito la morte per insufficienza cardiaca.
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Un esemplare di Conus Geographus, considerato uno dei più velenosi del suo genere. |
I secondi, cioè il
polpi e specialmente quelli di piccole dimensioni, appartengono al genere
Octopus. E' stata descritta accuratamente una serie di casi accaduti in Australia quando
Octopus Maculatus causò molti incidenti. Il suo morso lascia due piccole ferite determinate dalle mascelle. La prima sensazione è di bruciore e di prurito, cui può seguire
emorragia. Nella zona circostante la ferita possono apparire:
edema (cioè un gonfiore determinato da afflusso di sangue), rossore ed infiammazione. Tra i sintomi si possono elencare anche: arsura, difficoltà di deglutizione, vomito, perdita del controllo muscolare, difficoltà nella respirazione e impossibilità di parlare. Nei casi più gravi può sopraggiungere la morte. Di fatto
non esistono antidodi specifici.
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Octopus Maculatus |
di Conidi e polpi ne ho parlato sui miei blog.
RispondiEliminaPolpi che procurano simili dolori devono essere delle piovre... qualcosa che qui in Sicilia ci sognamo...