Per capire il motivo della imprevedibilità delle comete giova ricordare un attimo cosa è una cometa. Si tratta di oggetti celesti molto piccoli, di solito con un diametro che non supera le poche decine di chilometri, ma composti prevalentemente di ghiaccio (si tratta di biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati). Il ghiaccio evapora quando l'oggetto si avvicina sufficientemente al Sole lungo la sua orbita fortemente allungata. E' questo fenomeno di evaporazione che forma la spettacolare "coda" che fa delle comete uno degli spettacoli celesti più "terrificanti".
La cometa Ikeya Seki del 1965. Secondo alcuni astronomi la cometa ISON potrebbe offrire uno spettacolo simile a quello di questa cometa passata quasi 50 anni fa. |
Il problema è proprio questo, il materiale che può evaporare da questa cometa è poco o molto? Ecco in cosa consiste l'imprevedibilità delle comete; per la cometa ISON lo sapremo solo quando sarà abbastanza vicina al Sole da esibire una coda e questo non avverrà prima di ottobre-novembre 2013. In ogni caso, se le previsioni più ottimistiche (attenzione: le più ottimistiche) degli astronomi si verificheranno, questa cometa potrebbe diventare un vero spettacolo. Dovrebbe diventare facilmente visibile ad occhio nudo. Il massimo avvicinamento al Sole è previsto per il 28 novembre 2013 e la cometa gli passerà molto vicino, a soli 1,2 milioni di chilometri di distanza. Ovviamente nei giorni vicini al 28 novembre la cometa non sarà visibile perché troppo vicina al Sole, ma dovrebbe essere facilmente osservabile nei giorni precedenti e successivi.
Noi attendiamo pazienti, ma saremo pronti con i nostri telescopi e con le nostre fotocamere per immortalare questo probabile spettacolo celeste.
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