giovedì 10 febbraio 2011

Invasione aliena. Documentario National Geographic.

 

Se gli alieni dovessero esistere realmente e ci attaccassero per noi sarebbe certamente la fine. L’invasione aliena non sarebbe come ce la descrivono i films di fantascienza, con le astronavi che sparano tra la folla terrorizzata disintegrando donne e bambini, ma durerebbe molto di meno e sarebbe ben più sanguinosa. Quello che vediamo nel film infatti non sarebbe una buona strategia. Per intenderci, sarebbe come se volendo sterminare un formicaio, ci mettessimo a schiacciare le formiche ad una ad una. Nessuno sarebbe così stupido da fare una cosa del genere Occhiolino

Quindi se una civiltà aliena dovesse attaccarci non userebbe una tattica del genere che invece converrebbe di gran lunga a noi, perché ci permetterebbe di tirare la cosa per le lunghe e loro rischierebbero di non vincere (perché di perdere non se ne parla nemmeno, vista la loro superiorità tecnologica).

In ogni caso, anche se non avremmo grandi speranze nella guerra contro un civiltà aliena, cosa potremmo fare intanto per difenderci e per indurre il “nemico” a fargli pensare che siamo un osso più duro di quello che pensava?

In questo documentario del National Geographic il fisico Micho Kaku tenta di rispondere a questa domanda.

Buona visione.

Invasione aliena


mercoledì 9 febbraio 2011

Terzo principio della dinamica: legge di azione e reazione

 

Il terzo principio della dinamica (detto anche legge di azione e reazione) può essere enunciato nel seguente modo: se un corpo A esercita una forza su un corpo B, B eserciterà una forza uguale e contraria sul corpo A.

In forma vettoriale si può anche esprimere con la formula:

Il terzo principio della dinamica, adesso enunciato, sarà verificato sperimentalmente in questo filmato facendo uso della rotaia a cuscino d’aria.

Buona visione del filmato.

Terzo principio della dinamica

Gli altri due principi della dinamica li potete trovare qui:

Primo principio della dinamica: la legge di inerzia

Secondo principio della dinamica: la legge di Newton


Secondo principio della dinamica: la legge di Newton

 

Il secondo principio della dinamica (detto anche legge di Newton) viene espresso dalla formula:

dove a è l’accelerazione, F è la forza, m è la massa del corpo. Ciò significa che un corpo, sottoposto all’azione di una forza F, subisce un’accelerazione a, ovvero una variazione di velocità, direttamente proporzionale all’intensità della forza e inversamente proporzionale al valore della massa del corpo.

In altre parole, un corpo che ha una massa maggiore rispetto ad un altro tenderà ad accelerare di meno, oppure ci vuole una forza di intensità maggiore per accelerarlo dello stesso valore di un corpo avente massa minore.

Per verificare la validità del secondo principio della dinamica si farà uso dell’apparato della rotaia a cuscino d’aria. Nel filmato tutti i dettagli dell’esperienza.

Buona visione.

Secondo principio della dinamica

Gli altri due principi della dinamica li potete trovare qui:

Primo principio della dinamica: la legge di inerzia

Terzo principio della dinamica: legge di azione e reazione


martedì 8 febbraio 2011

Primo principio della dinamica: la legge di inerzia

 

Il primo principio della dinamica (detto anche legge di inerzia) afferma che un corpo permane nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme fino a quando non interviene una causa a modificare il suo stato di moto. Questo significa sostanzialmente che un corpo su cui non agiscono forze o su cui c’è una risultante di forze pari a zero, o sta fermo, o, se si muove, si muove di moto rettilineo uniforme.

Nel filmato possiamo vedere una verifica sperimentale del primo principio della dinamica facendo uso dell’apparato della rotaia a cuscino d’aria.

Buona visione del filmato.

Primo principio della dinamica

Gli altri due principi della dinamica li potete trovare qui:

Secondo principio della dinamica: la legge di Newton

Terzo principio della dinamica: legge di azione e reazione


Fabbrica pannelli solari: la più grande sarà a Catania.

 

La più grande fabbrica di pannelli solari d’Italia nascerà a Catania. L’impianto nasce dall’accordo, appena siglato, tra Enel Green Power, la francese STMicroelectronics, e la giapponese Sharp. Tutte queste aziende parteciperanno alla joint venture con quote di un terzo tramite una iniezione di capitale da 70 milioni di euro ciascuna. Il progetto richiederà un investimento da 320 milioni di euro finanziato con capitale aziendale, con incentivi statali e finanziamenti a lungo termine di project financing.

L’attività partirà nel 2011 e la capacità produttiva di pannelli fotovoltaici prevista è pari a 160 megawatt. L’obiettivo, negli anni a venire, è raddoppiare la produzione. La tecnologia utilizzata per i pannelli solari prodotti è basata sul film sottile a tripla giunzione ed è diversa da quella dei pannelli solari fotovoltaiciclassici”. In questo modo si garantisce una maggiore efficienza nella produzione energetica (fino al 35,8 %) e una minore dipendenza dal prezzo del silicio, che è il materiale più usato dai pannelli solari di “vecchia generazione”.

Nel filmato tutti i dettagli.

Buona visione.

Fabbrica pannelli solari


lunedì 7 febbraio 2011

La catena alimentare

 

Gli animali e le piante di un ecosistema sono legati tra loro da rapporti di alimentazione, come gli anelli di una catena: ogni organismo si nutre di altri organismi e viene a sua volta mangiato. All'inizio di tutte le catene alimentari ci sono i produttori, cioè gli esseri viventi che sono capaci di fabbricarsi da soli il nutrimento. Nella maggior parte dei casi si tratta di piante o di alghe che svolgono la fotosintesi clorofilliana, ma in alcune catene alimentari al punto di partenza ci sono dei batteri che producono le sostanze organiche in un altro modo, sfruttando l'energia chimica di composti minerali anziché l'energia solare come nella fotosintesi. Batteri di questo tipo vivono per esempio nelle sorgenti calde ricche di zolfo in corrispondenza di vulcani sottomarini.

Al livello successivo di una catena alimentare, dopo i produttori, si trovano gli animali che si nutrono di vegetali, per esempio erbivori come le zebre o i conigli, oppure insetti che mangiano foglie come le coccinelle. Questi animali, che sono consumatori di primo livello, vengono a loro volta mangiati dai carnivori come i leoni, i serpenti o gli uccelli insettivori, che sono consumatori di secondo livello.

catena alimentare

Tutte le catene si chiudono con l'azione dei decompositori: funghi, batteri o insetti che si nutrono delle piante e degli animali morti e rimettono in circolo nell'ambiente le sostanze che contenevano. Negli ambienti naturali, è difficile che un organismo mangi soltanto un certo tipo di cibo. A volte succede, e allora la catena alimentare è molto semplice: nel caso dei panda, per esempio, che mangiano soltanto foglie di bambù e da adulti non hanno predatori naturali, la sequenza è formata da due soli livelli, un produttore (il bambù) e un consumatore (il panda).

Nella maggior parte dei casi invece ci sono tante catene alimentari che si intrecciano, formando una rete alimentare. Una volpe, per esempio, va a caccia di piccoli animali come i conigli, ma si nutre anche di insetti, di bacche e frutta. I conigli mangiano erba e vengono cacciati da altri predatori come le faine, le donnole o le aquile, che a loro volta si nutrono anche di marmotte o scoiattoli. Si crea così un intreccio di diverse catene alimentari che si influenzano l'una con l'altra.

Noi esseri umani siamo onnivori, cioè mangiamo cibi sia di origine vegetale sia di origine animale. Siamo sempre dei consumatori, di primo livello se mangiamo un'insalata, di secondo livello se mangiamo la carne di un erbivoro, di terzo livello se mangiamo un animale che si è nutrito di altri animali, per esempio una trota o un salmone. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, l'uomo non fa parte di catene alimentari naturali. A parte alcune popolazioni che ancora vivono di raccolta, caccia e pesca, noi esseri umani ci nutriamo infatti di alimenti che derivano da ecosistemi agricoli: verdure o animali che si sono a loro volta cibati di piante coltivate.

Nel seguente filmato possiamo vedere una semplice spiegazione della catena alimentare.

Buona visione.

La catena alimentare


Cos’è il pacemaker?

 

Il pacemaker, dall’inglese “regolatore di passo”, è un dispositivo che, per mezzo di piccoli impulsi emessi a intervalli regolari, mantiene regolare il ritmo del cuore. Il pacemaker, costituito da un oscillatore pulsante a batteria, può essere applicato esternamente, per una stimolazione temporanea, o sottocute nel caso si pazienti che, per gravi patologie, necessitano di una stimolazione costante e prolungata.

pacemaker

Il primo impianto di pacemaker risale al 1960.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...