sabato 11 settembre 2010

Perché non sei diventato te?

 

“Quando moriremo e andremo in cielo, e incontreremo il nostro Creatore, il Creatore non ci chiederà: perché non sei diventato un messia? Perché non hai scoperto il rimedio contro il cancro? Perché non sei stato questo o quello? L'unica cosa che ci chiederà, in quel momento decisivo, sarà: perché non sei diventato te?”

Elie Wiesel, premio Nobel per la pace 1986.

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venerdì 10 settembre 2010

Fiume di fango sulla costiera amalfitana (video)

 

Il video del fiume di fango, dovuto all’esondazione del fiume dragone, che ha devastato alcune zone della costiera amalfitana. Il filmato si riferisce alla strada principale di Atrani (provincia di Salerno) ed è stato fatto il 9 settembre 2010.

E’ probabile che questa onda di fango abbia travolto Francesca Mansi (Lucia Mansi secondo altri siti), una ragazza di 25 anni che è stata cercata per tutta la notte, ma senza esiti positivi.

Ecco il video dell’onda di fango ad Atrani.

I ghiacciai

 

L’Alaska viene chiamata spesso il “paradiso dei ghiacciai”. I ghiacciai sono qualcosa di vivente, infatti si formano, si muovono ed hanno delle connessioni con la terra e con il mare. Sono anche una parte importante nella conoscenza della nostra Terra.

In questo documentario (Coronet Instructional Film, 1978) si spiega la formazione, struttura ed evoluzione di un ghiacciaio.

Nei tempi più recenti l’effetto serra sta facendo scomparire i ghiacciai in tutto il mondo con grave scompenso per l’ecosistema. Questo filmato ci mostra le meraviglie dei ghiacciai per farci capire cosa potremmo perdere con la loro progressiva “ritirata”.

Buona visione del documentario.

giovedì 9 settembre 2010

Incidente alla cronoscalata dell’Etna del 5 settembre 2010

 

Molte volte perdere la vita è frutto di una fatalità, spesso invece è dovuto al fatto che non si seguono nemmeno le più elementari regole di sicurezza.

E’ il caso della famosa gara automobilistica nota come cronoscalata dell’Etna. E’ una gara dai contenuti tecnici di un certo livello, perché il percorso è difficile, tutto in salita, con curve che è complicato percorrere anche con un’automobile normale a 50 chilometri orari.

Il problema è che la folla di spettatori si accalca lungo i bordi del percorso in posti in cui non c’è nessuna sicurezza.

Così succedono gli incidenti

Nel filmato possiamo vedere la ripresa dell’ultimo incidente (mortale) avvenuto il 5 settembre 2010 in cui ha perso la vita Francesco Zappalà di 27 anni.

A quanto pare nel luogo dove è avvenuto l'incidente non avrebbero dovuto esserci spettatori e che il divieto era evidente e segnalato secondo le norme previste.

Buona visione (si fa per dire…).

Il sistema nervoso

 

In questo breve filmato possiamo vedere un’animazione che mostra il percorso di un impulso nervoso all’interno del sistema nervoso umano. L’impulso è relativo ad un movimento riflesso.

L’animazione dura solo 18 secondi ed è commentata in inglese. In seguito alla classica stimolazione del nervo del ginocchio (con un martelletto), l’impulso nervoso si propaga fino alla colonna vertebrale dove si divide in due impulsi; uno procede verso il cervello, l’altro torna al muscolo della coscia, creando il curioso effetto dell’estensione della gamba.

Buona visione.

mercoledì 8 settembre 2010

Turbina eolica Lego

 

La Lego ha presentato recentemente il nuovo modello Renewable Energy Add-on Set (9688). Si tratta di una piccola turbina eolica, con pale del diametro di circa 27 centimetri, perfettamente in grado di produrre corrente elettrica.

Nel filmato possiamo vedere come la turbina eolica Lego sia in tutto e per tutto simile alle turbine eolichevere” ed è in grado di trasformare l’energia cinetica del vento in energia elettrica.

E’ possibile provare la turbina anche in casa con un ventilatore e controllare nel display i parametri della produzione energetica ed osservare come questa cambi al variare della distanza dal ventilatore.

Sono contento che anche la Lego si sia aperta alle energie rinnovabili e all’energia eolica :-) Spero che produca anche qualche piccolo pannello solare, così siamo al completo ;-)

martedì 7 settembre 2010

Tavola periodica degli elementi

 

La tavola periodica degli elementi (detta anche tavola periodica di Mendeleev) per numerosi studenti è molto difficile da capire e da imparare, specialmente se la trattazione viene fatta nella maniera sbagliata. Spesso basta un filmato per riuscire ad imparare più cose di quelle che si riescono ad assimilare a scuola o all’Università. La memoria visiva infatti è in molti casi più efficiente di quella uditiva.

In questo video si spiega come usare l’interessante tavola periodica degli elementi interattiva presente nel sito www.ptable.com.

Buona visione.

L’olfatto

 

Questo filmato fa parte del documentario “La macchina meravigliosa” di Piero Angela, trasmesso in televisione nel 1990. Si tratta di un documentario ancora validissimo, nonostante siano ormai passati 20 anni dalla sua realizzazione, e che spiega il funzionamento del corpo umano. Nel frammento di questo post si tratta dell’olfatto.

Nel video possiamo vedere, attraverso un modello in scala, quali sono gli organi dell’olfatto e come avviene il funzionamento cerebrale delle sensazioni olfattive.

Buona visione.

L’effetto nocebo

 

Numerosi studi antropologici evidenziano come in gruppi fortemente caratterizzati dal punto di vista etnico e religioso, l’efficacia simbolica dei rituali può trasformarsi in una pratica terapeutica non scientifica, tanto da attivare guarigioni apparentemente miracolose o, nei casi meno fortunati, scatenare effetti deleteri per l’organismo.

Che lo stress emotivo possa produrre alterazioni viene dimostrato dal fisiologo Walter Bradford Cannon, che studiò come nelle popolazioni aborigene dell’Australia alcuni rituali dello stregone potessero produrre cambiamenti dannosi nel fisico delle persone.

Tali avvenimenti sembrano appartenere a luoghi remoti o a culture distanti dalla nostra, ma non è così.

Tutti noi potremmo subire il potere della suggestione, una suggestione che può provocare in noi una risposta o positiva o negativa. Parliamo dell’effetto placebo e del suo esatto contrario: l’effetto nocebo.

Studi clinici rigorosi dimostrano che il potere della suggestione può farci star meglio, sollecitando risposte positive nei confronti di un farmaco o di un comportamento. E’ il cosiddetto “effetto placebo”, che produce effetti fisici misurabili.

Finte medicine e aspettative negative possono dare risposte negative e quindi risultare dannose: stiamo parlando dell’effetto nocebo, opposto e cattivo gemello del placebo.

E’ stato dimostrato che il 60% dei pazienti sottoposti a chemioterapia, cominci a provare nausea prima ancora dell’inizio del trattamento. Il solo pensiero o la voce del medico sono sufficienti perché il paziente si senta male.

Mentre molta ricerca è stata svolta sull’effetto placebo, molto limitata è quella che riguarda l’effetto nocebo.

Il punto della situazione riguardo alle ricerche sull’effetto nocebo lo potete vedere nel filmato qui presentato. Si tratta di un video tratto dalla trasmissione Superquark (la serie del 2010) a cura di Piero Angela.

Buona visione.

lunedì 6 settembre 2010

Chlamys latissima fra le vigne del Brunello di Montalcino

 

Nel filmato che vi presento si racconta la storia di un ritrovamento davvero affascinante. Un ritrovamento che è la testimonianza di un remoto passato, lontano milioni di anni, e che ci viene raccontata da alcune grandi conchiglie.

Infatti il filmato ci mostra che tra le colline del vino riemergono le tracce di un mare dimenticato, un mare di un tempo lontano, dove i terreni, oggi dimora dei vigneti più famosi al mondo erano sommersi dalle calde acque di un mare tropicale, popolato da creature meravigliose.

Sono trascorsi 4, forse 5 milioni di anni; passeggiando fra i filari dei nobili vini di Montalcino carichi di grappoli di uva che maturano al sole, guardando sotto questi antiche tracce affiorano quali testimoni di un passato che ancora oggi caratterizza una località fra le più belle e importanti della Toscana.
Sabbie e argille segnate dal tempo si alternano alle zolle lavorate da sapienti mani in una lussureggiante campagna immersa fra presente e passato.

Antichi casolari e castelli si ergono dalle colline come fossero costruiti su isolotti che dominavano un tempo le vallate sommerse dal mare, un mare i cui antichi abitanti vengono a noi restituiti dall'erosione delle acque piovane che mettono a nudo ciò che il tempo ha preservato per milioni di anni.

Creature lontane che riemergono dal terreno ed offrono agli studiosi la possibilità di ricostruire un acquario marino pietrificato dal tempo.
Resti fossili di molluschi, squali, ma anche interi scheletri di balene, sono riemersi ai giorni nostri grazie al costante lavoro del Gruppo GAMPS Mineralogia Paleontologia Scandicci, che, negli ultimi 12 anni, attraverso la propria passione e le scoperte , ha rivoluzionato molte teorie sull'antico mare che un tempo sommergeva gran parte della Toscana.

Questa volta non si tratta della scoperta di un mammifero marino o di squali che hanno viaggiato nel tempo, ma di una coppia di conchiglie, molluschi di rara bellezza, che ci fanno capire come il Mare Nostrum sia cambiato negli ultimi 5 milioni di anni.

Una favolosa coppia di pecten giganti sono riemersi dal terreno grazie alle piogge che in questi giorni si sono abbattute sulla regione seminando il malumore fra i villeggianti che affollano le coste toscane.
Piogge gradite ai ricercatori appassionati perché consentono di riportare alla luce reperti unici nel suo genere che troveranno la loro dimora nel Museo Geopaleontologico di Scandicci, per poter essere a disposizione dei visitatori ed essere d'insegnamento alle scolaresche di tutte le età.

Un museo che nascerà grazie all'impegno della Soprintendenza Alle Antichità della Toscana, al Comune di Scandicci, ma anche ad un gruppo di appassionati che sta dedicando la propria vita a diffondere la conoscenza sull'antico mare un tempo popolato da queste meravigliose creature del passato.
Sicuramente il tempo e le successive piogge avrebbero distrutto queste meraviglie del passato, ma grazie ad un monitoraggio costante dei terreni è stato possibile riportare alla luce queste fantastiche conchiglie fossili conosciute con il nome di Pecten latissima.

Con i suoi 30 centimetri di diametro, ci fanno capire che tipo di biodiversità fosse presente nel Mar Mediterraneo oltre 4.5 milioni di anni fa, in un momento di massima espansione di un mare arginato nella sua forza da una costa che lambiva i monti del Chianti.

Un mare dalla temperatura oggi riscontrabile solo nelle acque tropicali, dimora di specie ormai estinte, salvo rare eccezioni di veri e propri fossili viventi.
Le abbondanti piogge di questi giorni hanno permesso a Simone Casati, ricercatore del GAMPS Scandicci, di riportare alla luce una favolosa coppia di Pecten, celati a guisa di scrigno dalle argille di un nobile vigneto che si erge a 300 metri sul livello del mare, testimone di un antico fondale marino.

Un accurato e paziente recupero ha permesso di estrarre dal terreno le conchiglie, avvolte ancora in una porzione di sedimento e trasportare questi reperti inglobati nella matrice che li ha preservati per milioni di anni.
Una coppia di fossili sicuramente meno significativi e importanti dei bronzi di Riace, ma che il mare ha voluto restituire dopo un riposo lungo milioni di anni.
Il sonno di un mare che ancora oggi vive sotto le colline della nostra fantastica Toscana.

Buona visione del filmato.

Shells in the ice: conchiglie nel ghiaccio

 

Le conchiglie sono tra gli oggetti creati dalla Natura che affascinano l’uomo sin dalla notte dei tempi. Di solito vengono immaginate in associazione con il mare, i fondali marini, le spiagge. In questo caso è stato possibile associarle a qualcosa di inaspettato.

In una fredda mattinata della campagna toscana le si è viste persino coperte di ghiaccio. Ovviamente si trattava di conchiglie fossili ;-)

Buona visione del filmato.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...