sabato 22 maggio 2010

Celle solari. Un nuovo metodo per realizzarle con l’arseniuro di Gallio

 

Alcuni scienziati dell’Università dell’Illinois hanno sviluppato un nuovo e più economico metodo per produrre microchip con l’arseniuro di Gallio (GaAs), un semiconduttore composto sensibile alla luce. L’arseniuro di Gallio ha un’efficienza doppia rispetto al Silicio nel convertire la luce solare incidente in corrente elettrica, con una resa intorno al 40%, ed è per questo motivo che viene usato per le celle solari delle sonde spaziali.

Il problema però è che GaAs è molto costoso e i wafers devono essere prodotti sotto precise condizioni controllate. Ma recentemente il gruppo di ricerca dell’Illinois, guidato da John Rogers, ha sviluppato un metodo alternativo potenzialmente molto meno costoso per produrre wafers di GaAs in alternanza con strati di arseniuro di Alluminio (AlAs).

 

Questo è un array di celle solari prodotte con arseniuro di Gallio. L’arseniuro di Gallio e altro semiconduttori composti sono più efficienti del Silicio nel convertire la luce solare in energia elettrica.

 

Rogers è convinto che GaAs ha un grande potenziale per il futuro e che quando sarà possibile industrializzare la produzione di celle solari con questo semiconduttore, si riuscirà a produrre elettricità con un costo inferiore a un dollaro per watt.

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venerdì 21 maggio 2010

Probabilità di vincere a Win For Live

 

In questo breve filmato possiamo vedere un estratto di Betting Blog in cui si parla della probabilità di vincere a Win For Live. Davvero molto interessante.

Buona visione.

Nettuno e Plutone (documentario)

 

Nettuno è l’ultimo dei grandi pianeti gassosi ed anche l’ultimo dei grandi pianeti conosciuti. E’ così lontano che quando la sonda Voyager 2 lo raggiunge nel 1989 i dati trasmessi via radio (quindi viaggianti alla velocità della luce) impiegano 4 ore per raggiungere la Terra. L’orbita di Nettuno intorno al Sole impiega 165 anni per essere percorsa e il pianeta si trova mediamente a 4,5 miliardi di chilometri dal Sole.

Fu scoperto il 23 settembre 1846 da Johann Gottfried Galle a seguito dei problemi rilevati dagli astronomi nel calcolare la posizione di Urano. Quest’ultimo infatti si presenta quasi sempre in anticipo o in ritardo rispetto alla posizione teorica e quindi si intuì che qualcosa disturbava la sua orbita. Quel qualcosa è l’attrazione gravitazionale di Nettuno. Infatti, quando Urano nella sua orbita interna si avvicina a Nettuno, guadagna velocità, ma una volta sorpassato Nettuno, Urano viene frenato e rallenta. Rilevando queste anomalie, gli astronomi hanno scoperto Nettuno, dapprima sulla carta, poi al telescopio.

In questo filmato tutti i dettagli sui più lontani pianeti ghiacciati del Sistema Solare.

Buona visione.

giovedì 20 maggio 2010

Tesine esami di maturità. 7 consigli utili

 

Esami di Stato 2010

Gli esami di Stato 2010 si avvicinano e molti studenti hanno già cominciato a preparare la famigerata tesina. Per molti la tesina per gli esami è una fonte di ansia e di grande imbarazzo. Molte tesine di maturità già pronte si possono trovare in numerosi siti internet sparsi un po’ dovunque. Ma non è necessario copiare una tesina già fatta se si hanno le idee chiare (e se si sono studiati gli argomenti…).

studente disperato

In questo post desidero solo dare alcuni consigli a tutti coloro che vogliono preparare una tesina che sia efficace ed esauriente.

Ecco 7 consigli per una buona tesina di esami di maturità.

1) Fate in modo che non superi le 15 o 20 pagine. I docenti delle commissioni sono ogni volta costretti a leggersi le tesine di un’intera classe e se la vostra tesina è molto lunga la lettura sarà superficiale (o non verrà letta affatto e vi assicuro che non è una cosa che succede raramente).

2) Gli argomenti devono essere scelti in maniera tale che esista un minimo di filo logico che li collega. Evitate forzature.

3) Fate in modo che l’esposizione della tesina non duri più di 10 o 15 minuti. Qualsiasi commissione d’esame vi interromperà se si vede che l’esposizione si protrae troppo a lungo. Allenatevi ad esporla controllando il tempo con un orologio. Così sarete in grado di capire se dovete omettere o aggiungere qualcosa.

4) La formattazione della tesina e la sua copertina non devono mai essere troppo elaborate e professionali. La commissione potrebbe farsi l’idea che “ve l’ha fatta qualcuno che se ne intende di computer”. Meglio avere una formattazione semplice e sobria e dare l’impressione che alla tesina ci avete lavorato voi, piuttosto che trasmettere la convinzione che è stata redatta da un parente o da un amico.

5) Ricordarsi che l’indice della tesina va messo all’inizio e non alla fine! Sembra strano, ma questo è uno degli errori più comuni che si commettono.

6) Non cambiate idea troppo spesso per il titolo e gli argomenti della tesina. E’ esperienza comune di molti studenti cambiare idea sulla strutturazione della tesina. Alcuni in questo modo arrivano alla stesura definitiva la notte prima degli esami orali! Evitate si stressarvi in questo modo. Progettate con cura il titolo e gli argomenti da inserire nella tesina e solo dopo cominciatene la stesura. Per la progettazione potete fare uso di una mappa concettuale che evidenzi le connessioni tra gli argomenti.

7) Non inserire troppe materie diverse nella tesina. E' molto meglio una tesina “concentrata” che sappia incuriosire invece che una tesina che tocchi dieci materie, ma resta sempre incompleta. E poi l’esame non si conclude con l’esposizione della tesina, quindi non perdeteci troppo tempo e studiate le materie per l’orale!

Bene, adesso che avete un’idea un po’ meno nebulosa di come sia opportuno scrivere una tesina, vi lascio allo studio “matto e disperatissimo” e… in bocca al lupo per gli esami! :-)

Per qualsiasi altro chiarimento o consiglio, non esitate a contattarmi attraverso i commenti del blog.

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Il geco e le sue zampe adesive

 

Questo bel documentario (in inglese) spiega in che modo le lucertole  e i gechi possano essere in grado di camminare sui muri. La struttura delle loro zampe permette di sviluppare una straordinaria forza adesiva. In questo modo alcuni ricercatori dell’Università di Berkeley hanno “copiato” dalla natura per creare un adesivo dalle proprietà davvero notevoli.

Buona visione.

Jung e la sincronicità

 

Jung e il concetto di sincronicità. Si tratta di un affascinante sviluppo della psicologia di Jung tesa a spiegare le coincidenze significative nella vita quotidiana. Jung nel 1930 per la prima volta usò il termine sincronicità per descrivere una connessione non causale fra stati psichici ed eventi oggettivi.

In questo video possiamo sentire anche un caso famoso di sincronicità, tratto dal racconto di un caso di una paziente di Jung e narrato dalla voce dello psicologo e psicoterapeuta Roberto Ruga. Si tratta del caso dello scarabeo.

Buon ascolto e buona visione.

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mercoledì 19 maggio 2010

Come costruire un pannello solare “fatto in casa”

 

pannelli solari fai da te

La costruzione di un pannello solare non è difficile. Bastano un po’ di ingegno e una piccola spesa e sarà possibile alimentare, ad esempio, il vostro notebook oppure una piccola radio, senza consumare la corrente elettrica della normale rete elettrica.

Materiali da procurare:

1) Come prima cosa vi occorrono le celle solari. Queste solitamente vengono vendute in kit formati da un minimo di 2 fino a circa 60 elementi, con prezzi che vanno da una decina di euro per i kit da due pezzi, fino ai 150 euro dei kit da 60 pezzi. Le potenze generate per ogni pezzo sono comprese tra 1,5 e 2,5 watt, ad esempio 1,75 W per ogni cella. Quindi un kit da 60 pezzi potrà formare un pannello solare della potenza massima di 1,75x60 = 105 W. Pertanto i nostri 105 watt avrebbero un costo di 150 euro.

2) Un pannello di compensato o di altri materiali (alluminio) per sistemare le celle solari.

3) Il “ribbon” per saldare le celle solari tra loro e permettere il collegamento elettrico. Prezzo: circa 1 euro al metro.

4) Scatola di giunzione per collegare le varie celle fotovoltaiche a dei morsetti, facilitando così la connessione del pannello autocostruito e la parte elettrica esterna. Prezzo: circa 18 euro.

5) Un inverter per trasformare la corrente continua prodotta dal pannello solare in corrente alternata a 220 V. Prezzo: circa 50 euro.

Come montare questi pezzi tra loro? In questi filmati possiamo vedere come hanno fatto alcuni autocostruttori. In realtà da questo punto di vista si possono ideare varie soluzioni a seconda della propria creatività.

 

Nel seguente filmato possiamo vedere dei metodi un po’ “professionali”, ma non è difficile semplificarli all’occorrenza.

 

In questi filmati invece possiamo vedere un sistema più “artigianale” ma non meno elegante ed efficace.

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...