domenica 6 novembre 2011

Materia oscura ed energia oscura (video lezione)

Di cosa è fatto il nostro Universo? La risposta più rapida che potremmo dare è che è fatto di atomi, ma non sarebbe nemmeno lontanamente la risposta giusta. Da alcuni decenni gli astrofisici hanno scoperto che solo il 4% dell’Universo è formato da atomi, cioè dallo stesso tipo di materia di cui siamo fatti noi.

materia oscura ed energia oscura

Ma allora, il rimanente 96% dell’Universo, di cosa è fatto? Qui il mistero si infittisce. La misurazione delle velocità delle stelle che orbitano all’interno delle galassie mostra che esiste una enorme massa che non si riesce a vedere perché non emette luce e nemmeno la assorbe. Decenni fa fu battezzata “materia oscura” ma sarebbe più giusto chiamarla “materia trasparente” dato che non assorbe la luce. Finora nessun modello teorico è stato in grado di spiegare cosa sia questa materia oscura.

Ma non basta, dietro ogni mistero esiste un mistero ancora più profondo. Nel 1998 tre astrofisici (Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt, Adam Riess) fecero una scoperta che gli è valsa il Premio Nobel per la Fisica nel 2011. Essi scoprirono che l’espansione dell’Universo dovuta al Big Bang, anziché rallentare, come dovrebbe essere, sta accelerando. Questo significa che c’è un’energia che si oppone alla forza di gravità che tenderebbe a far rallentare l’espansione. Questa energia fu battezzata, in analogia con la materia oscura, “energia oscura”. Anche di questa misteriosa energia oscura non c’è ancora alcuna spiegazione teorica.

La cosa bella è questa: più misteri ci sono, più stimoli ci sono per chi studia queste cose e c’è anche più divertimento per chi si interessa di Fisica, di Astrofisica e di argomenti correlati. Sorriso

E proprio per far sognare coloro che sono appassionati di questi argomenti, nel seguente filmato possiamo vedere una bellissima (e chiarissima) mini lezione (meno di 18 minuti) sulla materia oscura e sull’energia oscura. La lezione è tenuta da Amedeo Balbi (Astrofisico, ricercatore all'Università di Roma Tor Vergata) in occasione del TEDxReggioEmilia che si è tenuto l'8 ottobre 2011.

Buona visione a tutti.


sabato 5 novembre 2011

La malmignatta: la vedova nera mediterranea

In questo post vi faccio notare una cosa interessante che personalmente ignoravo del tutto, e cioè che anche in Italia esistono ragni pericolosi! In passato si credeva che la tarantola fosse un animale molto pericoloso. Si pensava che il suo morso inducesse un tale dolore da costringere la vittima a lanciarsi in una danza forsennata fino all’esaurimento delle forze. Nel medioevo addirittura si diffuse una danza nota come “tarantella” proprio in onore della presunta pericolosità della tarantola. In realtà la pessima fama della tarantola è immeritata, il suo morso infatti non è pericoloso e provoca solo un dolore passeggero.

malmignatta

Il vero animale pericoloso quindi non è la tarantola, ma un ragno che vive nelle zone del centro e del sud dell’Italia. Si tratta della malmignatta  (Latrodectus tredecimguttatus), chiamata anche “la vedova nera mediterranea” (o europea). La malmignatta ha un aspetto inconfondibile: sul suo addome nero si vedono distintamente 13 macchie rosse, da cui deriva il suo nome scientifico.

La cosa particolare è che la malmignatta tesse la sua tela tra i sassi per catturare insetti che si muovono anche sul terreno, come le cavallette. Sono dopo avere accuratamente attorcigliato la vittima con la tela la malmignatta usa il suo potente veleno.

Il suo morso può essere un pericolo per l’uomo. Nel veleno di questo ragno è presente una tossina che è in grado di agire sul sistema nervoso. I principali effetti del morso sono: difficoltà respiratorie, allucinazioni, sudorazione eccessiva e dolori addominali lancinanti.

Nel seguente filmato possiamo vedere un servizio televisivo dedicato alla malmignatta. Buona visione a tutti.


Bere nello spazio (video)

In questo filmato possiamo vedere che bere un po’ d’acqua nello spazio può essere divertente. Non essendoci peso (attenzione, la forza di gravità c’è, ma c’è assenza di peso) le masse d’acqua, sufficientemente piccole, si organizzano a causa della tensione superficiale in forme sferiche.

L’astronauta del filmato si diverte a bere una “sfera d’acqua”. Buona visione a tutti.


Asteroide passa vicino alla Terra martedì 8 novembre 2011

Per martedì 8 novembre 2011 (alle 23:28 TU) è previsto un “incontro ravvicinato” con l’asteroide 2005 YU55. Il piccolo corpo celeste passerà a soli 323500 chilometri dalla Terra, una distanza inferiore a quella media tra la Terra e la Luna. L’asteroide ha un diametro di circa 400 metri e una massa stimata in 55 miliardi di tonnellate.

(Sopra possiamo vedere l’immagine radar dell’asteroide 2005 YU55 ottenuta con il radiotelescopio di Arecibo, in Porto Rico, nell’aprile 2010, durante un precedente avvicinamento dell’asteroide).

In realtà non si tratta di un passaggio molto ravvicinato, ci sono stati asteroidi che sono passati molto più vicini alla Terra anche in tempo recenti. Nonostante tutto, si tratta ugualmente di un evento importante dal punto di vista astronomico perché consentirà agli astronomi di studiare un asteroide a distanza ravvicinata senza usare una sonda spaziale. E’ come se l’asteroide venisse a farsi guardare a domicilio! Sorriso

Sì, perché 2005 YU55 è previsto essere il più grande oggetto del Sistema Solare che si avvicinerà fino a questa distanza fino all’anno 2028. Gli astronomi a questa corta distanza potranno osservarne la struttura ad alta risoluzione. Con una tecnica radar sarà possibile ricostruire un modello 3D dell’asteroide con un dettaglio di circa 4 metri facendo uso delle antenne del Goldstone Deep Space Communications Complex in California.

Ovviamente non c’è nessun pericolo di impatto tra la Terra e l’asteroide Occhiolino


giovedì 3 novembre 2011

Immagini della Terra da Envisat

Queste immagini da satellite sono davvero meravigliose. Si tratta di immagini riprese dal satellite Envisat dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Recentemente Envisat ha completato 50000 orbite attorno alla Terra. In questo modo il satellite ha percorso ben 2,25 miliardi di chilometri attorno al nostro pianeta in circa un decennio.

Groenlandia con il satellite Envisat

La sua velocità orbitale è di circa 7 chilometri al secondo e impiega 100 minuti per percorrere un giro completo attorno alla Terra. Con i suoi dieci strumenti di bordo è in grado di studiare la superficie terrestre, gli oceani e l’atmosfera.

Il filmato ottenuto da immagini del satellite Envisat, mostra una serie di panorami molto suggestivi della superficie del meraviglioso pianeta in cui viviamo. Queste immagini ci ricordano che il luogo dove siamo nati è un luogo bellissimo e che lo dobbiamo amare e rispettare.

Buona visione a tutti.


Conversione di velocità. Da m/s a Km/h e viceversa.

Come si fa a convertire una velocità espressa in m/s (metri al secondo) in una velocità espressa in Km/h (chilometri orari) e viceversa? Per spiegarlo nella maniera più semplice ricorriamo a qualche esempio.

Velocità, conversione di unità di misura

Esempio 1 (da m/s a Km/h).

Supponiamo di avere una velocità espressa in m/s, ad esempio:

v = 10 m/s

Ciò significa che il corpo che possiede questa velocità percorre 10 metri ogni secondo. Ci chiediamo: che distanza percorre in un’ora? Per calcolare basta moltiplicare quella velocità per il numero di secondi contenuti in un’ora. In un’ora ci sono 3600 secondi, quindi avremo:

v = 10 x 3600 m/h [ora l’unità di misura è diventata metri all’ora] = 36000 m/h = 36 Km/h [convertendo i metri in chilometri].

In conclusione possiamo dire che 10 m/s corrispondono a 36 Km/h. Quindi, per semplificare il calcolo e generalizzando, possiamo dire che:

per passare da m/s a Km/h basta moltiplicare la velocità in m/s per il fattore 3,6.

 

Esempio 2 (da Km/h a m/s).

Supponiamo di avere una velocità espressa in Km/h, ad esempio:

v = 72 Km/h

Ciò significa che il corpo che possiede questa velocità percorre 72 Km ogni ora. Basta calcolare quanti metri percorre ogni secondo.

v = 72 Km/h = 72000 m/h [convertendo i Km in metri] = (72000 m) / (3600 s) [convertendo le ore in secondi] = 720/36 m/s = 20 m/s.

In conclusione possiamo dire che 72 Km/h corrispondono a 20 m/s. Quindi, per semplificare il calcolo e generalizzando, possiamo dire che:

per passare da Km/h a m/s basta dividere la velocità in Km/h per il fattore 3,6.


mercoledì 2 novembre 2011

Neutrini più veloci della luce: intervista a Giulia Brunetti

Se ne continua a parlare spesso. Si tratta di una misura dai risultati sconcertanti: stiamo parlando ovviamente dei “neutrini più veloci della luce”. Desidero specificare che non si tratta di una “scoperta” bensì di una “misura” che deve, tra l’altro, essere ancora confermata.

Nel seguente filmato possiamo vedere un’interessante intervista alla fisica Giulia Brunetti, una delle “protagoniste” che hanno eseguito questa misura durante l’esperimento Opera dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn. Ci verrà spiegato come è stata fatta la misura e per quale motivo riveste una grande importanza dal punto di vista teorico. I neutrini sono le particelle più numerose presenti nell’universo e sono anche le più sfuggenti. Sono capaci di attraversare immensi spessori di materia senza essere fermate. Nell’intervista si parla anche di materia oscura e di altri argomenti molto “stimolanti”.

Buona visione dell’intervista.


Cassano, Gattuso e Simoncelli: gli “dei” moderni

So che sto scrivendo un post controcorrente, di quelli che potrebbero fare infuriare un sacco di persone, ma io amo il rischio! Occhiolino Trattiamo un po’ l’argomento degli sportivi di oggi e di come vengono “osannati” in maniera spesso esagerata. Gli sportivi, si sa, sono molto ammirati, ma quando si arriva a certi eccessi di “adorazione” significa che c’è qualcosa che non va, a mio parere.

Simoncelli è un grande motociclista, lo sappiamo, un bravissimo ragazzo, molto simpatico, ma per parlare di lui si sono letteralmente portati la testa in tutti i telegiornali televisivi per giorni e giorni! E quando muore qualcuno che non è uno sportivo o un “divo” non se ne parla nemmeno. Anche quello poteva essere un ragazzo meraviglioso, simpatico e circondato da tante persone che lo amavano!

Ultimamente si sta parlando moltissimo delle misteriose patologie di Cassano e di Gattuso e se ne parla come se fosse praticamente la fine del mondo! Anche in questo caso l’atteggiamento dei media è decisamente esagerato. Ieri in un telegiornale si faceva vedere una lunga carrellata di gol di Cassano, come se fosse un filmato di repertorio di un antico campione scomparso! Sorpresa A parte il cattivo gusto di mostrarlo come se fosse ormai morto e sepolto, dedicare interi minuti a una notizia del genere, mentre nel frattempo nel mondo succedono cose più importanti, mi sembra ancora più di cattivo gusto.

Gli atleti vengono “divizzati” da secoli, lo dimostrano le descrizioni di atleti che vincevano le Olimpiadi antiche. Erano altri tempi e a quell’epoca si credeva nell’esistenza degli dei, ma adesso che senso ha non credere agli dei, ma crearseli lo stesso? Sorriso

A voi lettori l’ultima parola!


martedì 1 novembre 2011

Cellulari e tumori: nessuna correlazione

E’ da quando si sono diffusi i cellulari che si dice che questi apparecchi siano i responsabili di un netto aumento dei tumori al cervello. Le ricerche in questo campo sono cominciate sin dagli anni ‘90 ma, tra affermazioni e smentite, non sono riuscite a trovare una risposta univoca al problema dei tumori prodotti dai cellulari.

Ovviamente sembra che la minaccia di fare male alla salute non abbia scoraggiato quasi nessuno dal comprare uno o più cellulari! I cellulari sono diventati simili alle sigarette: fanno male alla salute? Allora c’è subito un boom di vendite! ;-) In questo caso però sembra che gli studi più recenti abbiano stabilito che tra cellulari e tumori non esista alcuna correlazione. E stavolta lo studio è stato condotto su un campione statisticamente rilevante: ben 350000 soggetti. La ricerca è stata condotta per un arco di tempo di 18 anni dall’Istituto di epidemiologia oncologica della Danimarca ed è stato pubblicato dal British Medical Journal.

Ovviamente si tende a considerare questo studio come “non definitivo”, ma certamente si può dire che è tranquillizzante. Almeno sappiamo che non sono i cellulari ad essere responsabili di molte gravi patologie che possono affliggere la popolazione.

La mia personale opinione è che c’è stato un grande allarme sulla questione dei tumori provocati dai cellulari a causa di un diffuso modo di pensare piuttosto irrazionale. La gente ha una paura matta che con il cellulare gli viene il tumore al cervello, però compra lo stesso un sacco di cellulari! La cosa strana è che quasi nessuno si preoccupa di usarli mentre si è alla guida (lo vedo quotidianamente ogni mattina quando vado al lavoro)! E quante persone hanno perso la vita perché erano distratti dal cellulare mentre guidavano? Risultato: la gente ha paura delle cose che hanno un pericolo molto dubbio, ma quando il pericolo diventa tangibile la paura magicamente scompare! Me lo spiegate questo mistero? ;-)

Attenzione al cellulare mentre si guida! :-)

Nel seguente filmato possiamo vedere un servizio a cura di TG Leonardo che illustra la ricerca su cellulari e tumori citata in questo post. Buona visione a tutti.


MacBook Air 13 pollici del 2011

Dopo avere comprato un iMac 21,5 pollici alla fine del 2009 (che mi dato finora grandi soddisfazioni), quando ho avuto bisogno di sostituire il mio vecchio notebook Acer di ben 7 anni fa, ho preso la decisione di rivolgere la mia attenzione ad un MacBook Air da 13 pollici.

MacBook Air 13 pollici 2011

Ho scelto il modello da 13 pollici con CPU Intel core i5 da 1,7 Ghz (è un processore dual core, ma con l’Hyper-Threading è dotato in realtà di 4 core logici), 256 Mb di hard disk SSD, 4 Gb di RAM. E’ costato un bel po’ Occhiolino, ma la prima impressione è che sia una macchina davvero veloce e versatile, soprattutto grazie al disco fisso a stato solido. Questo disco fisso non è molto capiente, ma la sua velocità è tale da rendere un computer molto più veloce di qualsiasi altro computer molto più potente ma equipaggiato con una normale hard disk.

Il MacBook Air con memoria a stato solido SSD non fa eccezione. Il tempo di apertura di qualunque programma è davvero fenomenale e anche i tempi di trasferimento di grandi quantità di files molto piccoli. Anche l’accensione è davvero veloce, il tempo di caricamento del sistema operativo è inferiore ai 25 secondi partendo dal notebook completamente spento.

La durata della batteria è di circa 6 ore se si naviga su internet e se si scrive con Word. Se si lavora in una macchina virtuale con Windows 7, la durata della batteria si accorcia di almeno un’ora.

La tastiera (retroilluminata e con illuminazione regolabile) è solida e i tasti sono molto comodi e confortevoli nella pressione.

Lo schermo ha un’ottima definizione dell’immagine (è del tipo widescreen lucido), ma alla risoluzione consigliata i caratteri e i vari elementi visualizzati possono sembrare un po’ piccoli con uno schermo da 13 pollici. Tuttavia per questo non c’è problema; ad esempio io ho selezionato una risoluzione leggermente più bassa senza perdere nulla in termini di visibilità. Dato che ci lavoro molte ore al giorno, pensavo che avrei potuto avere problemi a causa dello schermo piccolo, ma in realtà non è stato affatto così: la qualità dello schermo è tale da non creare problemi nemmeno per chi porta occhiali e ha difetti di vista piuttosto marcati.

Portabilità. Essendo molto sottile (1,7 cm) e leggero (1,35 Kg) non ci sono problemi di portabilità. Il formato da 13 pollici è intermedio tra quello di un notebook e quello di un netbook. Ma dei due formati possiede più che altro i pregi. Infatti è potente come un notebook ed è leggero e versatile “quasi” come un netbook. L’impressione è che la superficie metallica della scocca sia un po’ delicata e potrebbe progressivamente graffiarsi con i vari trasporti, per questo motivo ho comprato anche una custodia di plastica per la protezione esterna che gli fa assumere questo “affascinante” aspetto:

Custodia MacBook Air

Uno dei difetti del MacBook Air è che possiede poche connessioni. Sul lato sinistro si possono trovare solo lo spinotto di alimentazione, una porta USB e lo spinotto per le cuffie. Sul lato destro c’è uno slot per SD card, un’altra porta USB e una porta Thunderbolt. Sarebbe stato opportuno mettere di serie almeno una porta di rete per tutti quei casi in cui non si dispone di connessione WiFi.

A parte il difetto delle connessioni (relativamente grave) non mi sembra di vedere altri grandi difetti in questo MacBook Air. Anche il calore prodotto sembra molto ridotto. Dopo alcune ore di uso continuato la parte bassa diventa appena tiepida e si può tenere sulle ginocchia senza avere l’impressione di stare con una borsa dell’acqua calda! Sorriso

I prezzi. Sono in vendita vari modelli di MacBook Air sia da 11 pollici, sia da 13 pollici, con prezzi che variano dai 957 euro fino ai 1512. Con le personalizzazioni si può arrivare a spendere anche di più. Per scegliere il modello da internet basta seguire questo link. Se invece volete acquistare (come ho fatto io) presso un Apple Center (qui potete trovare un elenco di Apple Center in Italia con relativi contatti), sappiate che in questi centri non è possibile effettuare personalizzazioni delle macchine. Quello che hanno in esposizione è esattamente ciò che vendono. Il pregio è che comprate “chiavi in mano”. La macchina viene estratta dalla confezione e viene provata davanti a voi.

Consiglio finale: se non avete grossi problemi di budget, non esitate a comprarlo Sorriso


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domenica 30 ottobre 2011

Celestron CPC 800 GPS (XLT) - recensione

Il telescopio Celestron CPC 800 GPS (XLT) non è un prodotto nuovo (è uscito già nel 2005) e in giro per la rete potrete sicuramente trovare altre recensioni più complete, ma dopo l’acquisto e una breve prova, anche io ho voluto dire la mia su quello che è considerato uno dei più diffusi telescopi amatoriali. In questo momento è anche piuttosto interessante perché il prezzo è sceso a 1829 euro.

Celestron CPC 8 xlt

Cominciamo col dire che si tratta di un telescopio in configurazione ottica Schmidt-Cassegrain, obiettivo da 203 mm, focale 2000 mm, rapporto focale di circa f/10. Il telescopio viene fornito in due pacchi diversi, uno per il treppiede e l’altro per il telescopio vero e proprio. Il pacco in cui è contenuto il telescopio è abbastanza pesante ed ingombrante, il peso è di oltre 19 kg. Un po’ più leggero è il treppiede.

Vediamo subito le prime impressioni nella visione di oggetti astronomici.

Ammassi stellari.

Celestron Plossl 40 mm

Ho potuto vedere gli ammassi aperti M36, M37, M38. Con il Plossl 40 mm (foto sopra) fornito in dotazione (50x) si vedono molto bene ed è possibile contare agevolmente da 30 a 50 componenti. Le stelle appaiono perfettamente puntiformi senza apparenti aberrazioni. Molti dicono che questo oculare è di pessima qualità, ma io direi che è un giudizio eccessivamente severo. E’ vero che non ha un grande campo visuale, ma guardandoci dentro non si ha una brutta impressione.

L’ammasso globulare M15 appariva risolto anche nelle zone centrali anche con il mio vecchio ortoscopico da 9 mm di cui parlerò tra qualche rigo.

Pianeti.

Ortoscopico Celestron 9 mm

Giove. Per l’osservazione di Giove ho utilizzato il mio vecchio oculare Celestron ortoscopico da 9 mm del 1984! (che potete vedere nell’immagine sopra). Un oculare che compie tra poco i 30 anni ma che fa ancora bene il suo lavoro Sorriso. Le bande atmosferiche apparivano molto evidenti e con diverse irregolarità. Purtroppo il seeng non molto buono della serata non ha consentito di vedere altri dettagli. Ovviamente questa recensione verrà aggiornata non appena troverò migliori condizioni osservative.

 

Allineamento.

Tastiera Celestron

Il Celestron CPC 800 GPS (XLT) ha un sistema di allineamento automatico basato sul GPS integrato. Nel manuale è facile seguire le istruzioni per effettuare l’allineamento. Io ho effettuato l’allineamento usando due stelle luminose conosciute. Ho usato Deneb e Vega. In pratica basta accendere il telescopio (attenzione che purtroppo di serie viene fornito solo l’alimentatore che si può connettere con l’accendisigari dell’auto, però è possibile anche acquistare a parte l’alimentatore di rete oppure, meglio ancora, un alimentatore portatile ricaricabile), aspettare qualche minuto che il GPS rilevi i satelliti in orbita e inserire l’orario da tastiera (foto sopra). La procedura richiede di puntare, facendo uso dei motori elettrici del telescopio, due stelle luminose conosciute e l’allineamento è fatto.

Dal database interno di oggetti astronomici ho selezionato prima M39 e poi M71 e il telescopio me li ha puntati rapidamente centrandoli nel campo dell’oculare! Sorriso L’allineamento computerizzato di questo Celestron è davvero una gran cosa! Occhiolino

Come avevo scritto prima, questa recensione verrà aggiornata e approfondita dopo questa prima pubblicazione, in modo da poter meglio indicare pregi e difetti di questo notevole strumento astronomico.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...