sabato 9 febbraio 2013

Nebulosa Testa di Cavallo

Conoscete la Nebulosa Testa di Cavallo? Si tratta di un famoso complesso di nebulose di vario tipo (oscure, a riflessione, ad emissione) che ricordano approssimativamente il profilo di una testa di cavallo. In realtà il profilo della testa di cavallo è dovuto alla nebulosa oscura B33, che si staglia su una lunga e debole nebulosa ad emissione (IC 434). Vicino alla testa di cavallo si osserva anche la nebulosa a riflessione NCG 2023 (in basso a sinistra nella foto). Si tratta di una zona del cielo difficile da fotografare, soprattutto dai nostri cieli italiani molto inquinati da una illuminazione sprecona.

La notte del 5 febbraio 2013 anche io ho tentato di riprendere questa famosa nebulosa e il risultato è quello che potete vedere in questo post. Non può competere con le favolose immagini che alcuni astroimagers riescono a sfornare, ma per me è una piccola soddisfazione avere fotografato questo oggetto che tanto ammiravo nelle foto dei libri di astronomia quando ero piccolo.

nebulosa Testa di Cavallo

Dati della foto:

Telescopi o obiettivi di acquisizione:Celestron CPC-800

Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i

Riduttori di focale: Antares Antares f/6.3 SCT

Software: photoshopChristian Buil's IRIS

Date: 05 febbraio 2013

Pose: 91x60" ISO800

Integrazione: 1.5 ore


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sabato 2 febbraio 2013

Combattere l’insonnia con le scariche elettriche

Una persona su tre soffre di insonnia in maniera cronica. Il problema dell’insonnia è tutt’ora senza soluzione da parte della scienza medica. Il motivo di questo temporaneo insuccesso è dovuto sostanzialmente al fatto che il cervello possiede una sorta di barriera, detta barriera ematoencefalica, che non permette a sostanze chimiche complesse di entrare in circolo nel cervello e di agire a livello dei neuroni. E’ per questo motivo che i sonniferi, ad esempio, hanno un’efficacia molto relativa, ed è inutile utilizzarli per periodi di tempo superiori alle tre settimane. I sonniferi inoltre creano anche effetti di dipendenza.

Cosa sta facendo la scienza medica attualmente per risolvere questo problema? Luigi de Gennaro e Paolo Maria Rossini hanno deciso di affrontare l’insonnia da un altro punto di vista, quello elettrico! La stimolazione del cervello con piccoli campi elettromagnetici ha un’efficacia riconosciuta già da molto tempo. Per stimolare il sonno è possibile utilizzare delle minuscole scariche elettriche e la sperimentazione di questo nuovo metodo è stata fatta su alcuni volontari. Si tratta dei primi passi di un nuovo metodo che però potrebbe avere un grande futuro, come potete vedere in questo filmato.

Buona visione a tutti.


giovedì 31 gennaio 2013

Car Sharing e Car Pooling: cosa sono?

Vi interessa il Car Sharing e volete sapere se conviene o fa per voi? Vi incuriosisce sapere in cosa consiste il Car Pooling? Se guardate questo filmato potrete soddisfare la vostra curiosità e potrete capire in cosa consistono questi servizi che promettono di creare risparmi per i singoli, per le famiglie e per le comunità nazionali. Dovete pensare che con il Car Pooling si potrebbero risparmiare ben 5 miliardi di euro all'anno di carburante. Direi che non è poco...

Buona visione del filmato.

mercoledì 30 gennaio 2013

Come preparare una valigia

Come preparare una valigia riuscendo a farci entrare tutto ciò che vogliamo? L’ottimizzazione degli spazi è un problema pratico molto serio che ci coinvolge spesso nella nostra vita quotidiana. Lo sapete che i matematici cercano da sempre di studiare questo tipo di problemi e questo settore di studio viene chiamato “packing”?

La cosa più interessante è che esiste una formula matematica che ci permette di calcolare, ad esempio, come caricare i bagagli in macchina sfruttando lo spazio disponibile in maniera ottimale. Ovviamente la stessa cosa è applicabile in tutte quelle situazioni in cui ci sono problemi di spazio, ad esempio se vogliamo riempire un armadio o una scatola di cartone.

Nel filmato possiamo vedere il fisico Tommaso Castellani che ci spiega questa interessante “scienza degli spazi”. Buona visione a tutti.


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martedì 29 gennaio 2013

Guidare sulla Luna

Mi piacerebbe poter guidare sulla Luna! (Ma anche su Marte non sarebbe male… Occhiolino). In questo filmato possiamo vedere alcuni tra i pochi che hanno potuto guidare sulla Luna. Si tratta degli astronauti John Young e Charles Duke. Questi preziosi filmati risalgono al 1972 (missione Apollo 16). Nella prima parte del video possiamo vedere il rover lunaresfrecciare” tra le rocce lunari alla fantastica velocità di 10 chilometri orari, nella seconda parte la telecamera è montata sul rover stesso. Il rover lunare fu usato nelle ultime missioni lunari per agevolare gli spostamenti degli astronauti intorno all’area di atterraggio (o allunaggio? Sorriso).

Nelle future missioni lunari sono previsti solo dei rover robotici. Ciò significa che difficilmente qualcun altro potrà guidare sulla Luna Occhiolino. Per questo motivo gustatevi questo bellissimo filmato.

Buona visione a tutti.


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lunedì 28 gennaio 2013

Auto ecologica Xam 2.0

Quella che viene mostrata in questo filmato è un’auto ibrida molto interessante, si chiama Xam 2.0. E’ alimentata sia con l'elettricità che con un motore a scoppio, che viene utilizzato però solo e solamente per ricaricare la batteria. In questo modo questo automezzo riesce a percorrere ben 100 chilometri con un litro di carburante. La cosa più interessante è che questo è un progetto portato avanti dal Politecnico di Torino e che ha persino vinto un prestigioso premio dedicato alle automobili a basse consumo: il Future Car Challenge 2012. Ha vinto nella categoria dei prototipi ed era l’unica auto italiana e anche l’unica realizzata da una università.

Si tratta sicuramente di un ottimo progetto basato sulla leggerezza e su tecnologie elettroniche e meccaniche all’avanguardia. Vi consiglio di guardare il filmato proposto perché ci fa comprendere che la progettazione di automobili realmente moderne (e non solo belle, costose e potenti) non è affatto ferma. Si spera solo che queste soluzioni diventino appetibili anche per il grande mercato. La crisi potrebbe aiutare in questo senso; infatti un’altra cosa interessante di quest’auto ibrida è che potrebbe costare anche molto poco…

Buona visione a tutti.


domenica 27 gennaio 2013

Salviamo il Cicap

Alcuni giorni fa mi è arrivato un appello dal CICAP. Sapete cos’è il CICAP? E’ una organizzazione che divulga un modo di pensare e ragionare basato sulla razionalità e sul metodo scientifico sperimentale. In un periodo in cui la razionalità è diventata merce rara e la superstizione dilaga in maniera incontrollata, una associazione come il CICAP non può mancare. Ormai siamo in balia di UFO, fantasmi, miracoli di dubbia origine, medicina alternativa, scie chimiche, complotti mondiali, profezie Maya e chi più ne ha più ne metta. La scienza viene sempre più considerata una minaccia e non una risorsa per l’umanità. Ma proprio a causa di questa nuova mentalità chiusa alla ragione e alla scienza, unita alla crisi economica, il CICAP rischia di scomparire.

Ecco l’appello del CICAP:

“La scorsa settimana abbiamo lanciato un appello importante per tutti
noi: il CICAP sta attraversando un momento molto difficile, le adesioni
sono calate anche per colpa della crisi e poiché non riceviamo
finanziamenti di alcun tipo, ma possiamo contare solo sul sostegno dei
nostri Soci, temiamo di non essere più in grado di garantire tutte le
nostre iniziative e attività.

Per questo motivo, abbiamo fissato un obiettivo che ci permetterebbe di
riprendere fiato e ripartire con nuove energie:

RACCOGLIERE 500 ADESIONI DA QUI A MAGGIO!

Si tratta di un obiettivo raggiungibile. Sono decine di migliaia le
persone che ogni giorno ci seguono attraverso i nostri canali web, per
non contare tutti coloro che ci apprezzano per i nostri interventi sui
media, e siamo sicuri che tra questi ce ne siano almeno 500 disposti a
sostenere i nostri sforzi sottoscrivendo un'adesione o rinnovando la
propria se è scaduta.

A volte le persone non si iscrivono perché non pensano che il loro
contributo faccia la differenza, ma abbiamo davvero bisogno dell'aiuto
di tutti. Per anni il CICAP è riuscito, pur con varie difficoltà, a
garantire le sue attività con appena 2000 Soci, ora siamo scesi a meno
della metà: ecco perché trovarne almeno 500 potrebbe fare la differenza.

All'indirizzo: www.cicap.org trovate una barra di progressione, un
termometro insomma, che indicherà man mano il livello di adesioni raggiunto.

Invitiamo dunque tutti coloro che hanno a cuore le sorti del CICAP ad
aderire, a rinnovare la propria adesione se è scaduta e a trovare nuovi
Soci, girando questo appello ovunque sia possibile.


E SE SONO GIA' SOCIO?

Se ne avete la possibilità, pensate a fare una donazione al CICAP, la
potete detrarre dalle tasse. Potete fare un bonifico all'ordine di CICAP
(IBAN: IT05J0103063120000000136631) oppure utilizzare PayPal facendo un
versamento sull’indirizzo:paypal@cicap.org indicando la seguente
causale: "Donazione a favore di CICAP, Ass. di Promozione Sociale,
C.F.03414590285".


CHE COSA ACCADRA' SE NON RAGGIUNGIAMO L'OBIETTIVO?

Se a fine maggio saremo ancora lontani dai 500 nuovi soci che ci siamo
prefissati, potremmo non essere più in grado di amministrare
adeguatamente l'attività del CICAP e fare ciò per cui siamo nati
ventiquattro anni fa, perché il nostro lavoro è volontario ma le spese
di gestione e di amministrazione ci sono e possono essere ridotte solo
fino a un certo punto senza compromettere l'efficacia del nostro impegno.


UN INCENTIVO ULTERIORE

Per incoraggiare tutti coloro che stanno pensando di aderire, o
rinnovare un'adesione magari scaduta da un po' di tempo, abbiamo pensato
di organizzare un'estrazione a premi. A giugno, chiusa la campagna
adesioni, organizzeremo un collegamento in diretta video con la sede del
CICAP ed estrarremo 10 vincitori tra tutti coloro che avranno aderito al
CICAP in questi mesi.

Che cosa si vincerà? Raccolte complete di Scienza & Paranormale,
raccolte complete dei Quaderni del CICAP, raccolte con tutti i numeri di
Magia, ingressi gratuiti al Convegno nazionale, partecipazioni gratis al
Corso per indagatori di misteri...


COME ADERIRE E SOSTENERE IL CICAP

Per diventare Socio Animatore del CICAP, e ricevere il "welcome pack",
la rivista trimestrale Query e usufruire di sconti come quello del 20%
al Convegno nazionale, sono sufficienti 50 euro. Si possono versare con
un bonifico all'ordine di CICAP - Comitato Italiano per il Controllo
delle Affermazioni sul Paranormale � Monte dei Paschi di Siena � IBAN:
IT05J0103063120000000136631. Volendo, si può anche utilizzare PayPal
facendo un versamento sull’indirizzo: paypal@cicap.org.

Ma le possibilità di adesione sono numerose, da quella base di Socio
Affiliato fino a quelle di Socio Sostenitore e Socio Benemerito per chi
può permettersi un aiuto più consistente. A questa pagina è possibile
trovare tutte le modalità e le combinazioni disponibili, anche per
studenti, famiglie, pensionati e scuole:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273895

Ricordiamo inoltre che, accanto all'adesione, è possibile sostenere le
attività del CICAP anche in altri modi:

� Fate una donazione al CICAP, la potete detrarre dalle tasse.
Potete fare un bonifico all'ordine di CICAP
(IBAN: IT05J0103063120000000136631) oppure utilizzare PayPal facendo un
versamento sull’indirizzo:paypal@cicap.org indicando la seguente
causale: "Donazione a favore di CICAP, Ass. di Promozione Sociale,
C.F.03414590285".

� Donate il 5x1000. Qualcosa che non costa assolutamente nulla: quando
fate la dichiarazione dei redditi, indicate come destinatario del 5x1000
(firmando nel riquadro indicato come "Sostegno del volontariato..." e
indica nel riquadro il codice fiscale del CICAP: 03414590285). Se ce ne
fate richiesta, possiamo spedirvi una serie di bigliettini pro-memoria
che potrete distribuire ad amici e conoscenti che pensate potrebbero
avere piacere a sostenere il nostro lavoro. C’è da dire che è dal 2010
che si può indicare il CICAP nel 5x1000, ma solo quest'anno che sapremo
se e a quanto avremo diritto. Ci vorrà poi un altro anno ancora, sembra,
per riuscire a ricevere (eventualmente) qualcosa. Dunque, nel frattempo,
insistiamo e cerchiamo di aumentare il numero dei sottoscrittori: non
importa infatti se avete un reddito basso, ciò che conta è il numero di
persone che sottoscrive per un determinato ente.

� Formate un Gruppo locale. Partecipate alle attività dei gruppi locali
della vostra regione e, se da voi un gruppo non c’è, pensate se non
potreste essere proprio voi a farne nascere uno. Ne potete parlare con
Marta Annunziata e Andrea Ferrero scrivendo a: gruppilocali@cicap.org.

� Pensate a un lascito. E poi, perché non programmare, per un futuro
remoto, un lascito al CICAP? In quanto Associazione di promozione
sociale iscritta ai Registri, infatti, il CICAP può, ai sensi dell'art.
5 della legge 383/2000, ricevere «donazioni e, con beneficio di
inventario, lasciti testamentari, con l’obbligo di destinare i beni
ricevuti e le loro rendite al conseguimento delle finalità previste
dall'atto costitutivo e dallo statuto».”


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giovedì 24 gennaio 2013

Il teorema di Bernoulli spiegato con i palloncini

Come mai un aereo, che è molto più denso dell’aria, riesce a volare? La spiegazione è che c’è una legge dei fluidi, chiamata teorema (o Principio) di Bernoulli, che giustifica questo straordinario comportamento degli aerei. Un fluido, più scorre velocemente, più è bassa la sua pressione. Sulla superficie superiore delle ali di un aereo succede proprio questo: l’aria scorre più velocemente (a causa del profilo dell’ala) creando una depressione che “attira” l’aereo verso l’alto.

Questo comportamento dei fluidi lo possiamo osservare molto bene giocando con due semplici palloncini, come possiamo vedere in questo video. Saranno le divulgatrici scientifiche Vanessa Biagiotti e Daniela Romanazzo a farci scoprire come funziona il teorema di Bernoulli, alla base dei principi dell'aerodinamica. Questo è ancora un ottimo filmato del programma televisivo Geo Scienza. Secondo molti, a ragione, è uno dei migliori programmi moderni della televisione italiana.

Buona visione a tutti.


Dieta in gravidanza

Quanti siti o blog avete già consultato per avere informazioni sulla dieta migliore da seguire durante la gravidanza? Se questo è il primo che avete trovato, significa solo che questo blog è diventato improvvisamente famoso Sorriso, se invece è l’ennesimo che trovate, significa che gli altri non vi hanno dato soddisfazione. Probabilmente molti blog non fanno altro che copiare e incollare le diete consigliate da altre fonti; altri sembrano dare dei consigli fin troppo banali e altri ancora danno delle diete troppo dettagliate per adattarsi a tutte le situazioni.

Dieta in gravidanza

Credo che una delle cose più fastidiose che si possano trovare in rete sull’argomento siano le “diete dei vip”. A noi che caspita ce ne importa cosa mangiava l’attrice tal dei tali o la velina tal dei quali. Quelle sono talmente magre che non hanno certo i problemi di alimentazione che possono avere la maggior parte delle persone “normali”.

E se l’aspirante mamma è in sovrappeso, cosa dovrebbe mangiare? Dalle ricerche che ho svolto su internet non si capisce in maniera netta, ma questo in fondo è un bene, perché non è salutare raccogliere in giro informazioni che potrebbero essere sbagliate. Per fortuna nei vari forum molte persone consigliano saggiamente di affidarsi al proprio ginecologo che potrà dare una dieta personalizzata che sarà sempre quella che fornirà i migliori risultati.

E con questa raccomandazione chiudo questo post “quasi polemico”: qualunque cosa riguardi la vostra salute, non cercate informazioni generiche su internet, perché la cosa migliore è rivolgersi ad un medico. Ovviamente anche i medici possono sbagliare, ma di solito non sbagliano, lo dimostra il fatto che la vita media delle persone è aumentata e il numero di aborti e complicanze del parto sono enormemente diminuite rispetto a 200 anni fa, quando la scienza medica era decisamente più rudimentale.


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mercoledì 23 gennaio 2013

Come nasce un vulcano

Come si potrebbe spiegare in maniera semplice la nascita di un vulcano? L’epoca del video non è ancora finita e quindi cosa c’è di meglio di un bel video per farsi una vivida idea di come nasce un vulcano? E anche per capire i vari tipi di eruzioni e i tipi di lave prodotte. Se poi è possibile anche realizzare un “modellino di vulcano” è possibile spiegare la nascita di un vulcano anche ai bambini. Il ketchup, il dentifricio e lo sciroppo diventano degli ottimi esempi di colate laviche a causa delle diverse viscosità che presentano queste sostanze.

E per le eruzioni esplosive? Non c’è problema: basta una bustina effervescente per ottenere il gas e le bolle che producono la risalita del magma nel condotto magmatico dei vulcani. Anche in questo caso si possono usare “lave” diverse per mostrare che in quelle più viscose si formano bolle più grandi e in quelle più fluide bolle più piccole. Cambia anche la velocità di risalita. Devo dire che l’idea del “vulcano fatto in casa” mi ha affascinato e mi sembra anche un’ottima idea per la didattica.

In questo video possiamo farci un’idea di come nasce un vulcano grazie alla vulcanologia “fatta in casa”. Buona visione a tutti.


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Elettricità dai batteri

Spesso vengono presentate delle innovazioni tecnologiche, ma non sempre queste tecnologie riescono a conquistare il mondo. Quella che vi mostro è una tecnologia che ci auguriamo che possa avere quel grado di realizzabilità e di economicità tale da diffondersi in tutto il mondo. Si tratta della possibilità di produrre elettricità dai batteri.

Sfruttando i rifiuti organici (ma anche non organici) si possono realizzare delle celle che producono energia elettrica. Si tratta delle rivoluzionarie Microbial Fuel Cells o MCF (in italiano: pile a combustibile microbiologiche). Riescono a produrre elettricità sfruttando il metabolismo dei batteri. Come funziona questo meccanismo? I batteri sfruttano le sostanze organiche (come il glucosio o i rifiuti organici) per alimentare il proprio metabolismo, questo si traduce nel fatto che si alimentano di queste sostanze producendo elettroni.

Celle del genere potranno essere utilizzate per alimentare piccoli dispositivi elettronici. Nel filmato che vi propongo possiamo vedere alcuni ricercatori italiani che spiegano come funziona questa tecnologia che permette di produrre elettricità dai batteri.

Buona visione a tutti.


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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...