domenica 16 dicembre 2012

Come installare un impianto fotovoltaico parzialmente integrato

Che scelte bisogna fare per installare un impianto fotovoltaico? La prima cosa che bisogna decidere è dove installare i pannelli. In questo caso la scelta è abbastanza obbligata: il posto migliore è quello con esposizione verso sud. Nel filmato che vi presento, dopo la scelta (ovvia) dell’esposizione verso sud, sono stati presi in considerazione 36 pannelli fotovoltaici in silicio policristallino da 230 watt ciascuno. Il problema è che i pannelli solari fotovoltaici producono corrente elettrica continua, quindi occorre qualcosa che la trasformi in corrente alternata. Il dispositivo che opera questa trasformazione si chiama inverter e bisogna scegliere il tipo più adatto per l’impianto da installare. Nel caso mostrato gli inverter sono 3.

Per l’installazione dei pannelli sul tetto occorre prima fissare le staffe della struttura portante e poi posizionare i profili in alluminio. Chiaramente il fissaggio delle staffe richiede una certa attenzione perché occorre produrre dei fori che vanno fatti in maniera opportuna, altrimenti potrebbero esserci delle infiltrazioni d’acqua.

Come sempre le descrizioni sono relative, le immagini possono spiegare più di mille parole. Se volete sapere come avviene l’installazione dei pannelli solari in una normale abitazione, non vi resta che guardare questo filmato. Buona visione a tutti.


Nebulosa di Orione (M42) fotografata da me

Le mie foto astronomiche non sono né professionali né perfette, ma mi vanto del fatto che mantengono quel connotato “amatoriale” che dovrebbe contraddistinguere ogni attività di un astrofilo. Qualche giorno fa ho potuto realizzare il sogno di qualunque astrofilo principiante nel campo dell’astrofotografia: immortalare la più che famosa nebulosa di Orione.

Questa bellissima nebulosa, che nel catalogo di Messier è indicata come M42, è una regione di gas e polveri lontana 1270 anni luce da noi. In questa zona dello spazio si stanno formando numerose nuove stelle; questa è la cosa più affascinante. Non c’è bisogno di un telescopio per poterla vedere, basta l’occhio nudo e con un binocolo si ottiene una visione già affascinante, perché si nota benissimo la nebulosità che incorpora una gran quantità di stelle molto brillanti.

Con un piccolo telescopio, se il cielo è limpido e osserviamo da un luogo lontano da disturbi dovuti all’illuminazione, la visione diventa davvero spettacolare. La nube luminosa si spezza in una infinità di dettagli, di disomogeneità, di chiaroscuri, di rivoli di luce, di baffi luminosi. C’è da restare davvero a bocca aperta!

I risultati più sbalorditivi (per un astrofilo) si ottengono con i moderni sensori CCD o con le reflex digitali, sempre più sensibili e privi di rumore elettronico. Basta googlare un po’ per trovare foto realizzate da dilettanti che sono dei veri capolavori. Tra questi capolavori NON si possono certo annoverare le mie foto Occhiolino; infatti per il momento accontentatevi di questa immagine. In futuro cercherò di fare di meglio.

m42rsred

Scheda tecnica

Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron CPC-800
Camere di acquisizione: Canon EOS 600D / Rebel T3i
Riduttori di focale: Antares Antares f/6.3 SCT
Software: Christian Buil's Iris, Adobe Photoshop
Risoluzione: 3012x3129 pixel
Date: 14 dicembre 2012
Pose: 13x30" ISO800
Integrazione: 0.1 ore
Dark: ~11
Flat: ~11
Bias: ~11

Se avete la curiosità di capire come si realizza una foto astronomica di questo tipo, potete leggere questa guida realizzata da Michelangelo Rezzonico. Buona lettura a tutti gli interessati.


martedì 11 dicembre 2012

Energia dalle onde del mare

In questo filmato alcuni ricercatori del Politecnico di Torino spiegheranno come il moto oscillatorio di un giroscopio possa essere sfruttato per produrre energia elettrica dalle onde del mare. Si tratta di un modo innovativo per produrre energia pulita che potrebbe diventare interessante nel futuro, soprattutto nella sua prima sperimentazione che dovrebbe essere effettuata sulle coste dell’isola di Pantelleria.

Pantelleria, attualmente, dal punto di vista energetico dipende dal gasolio, che è una soluzione poco sostenibile per l’ambiente. Il mare di Pantelleria è molto adatto per la sfruttamento energetico delle onde, perché in quella zona marittima le onde sono più energetiche rispetto alla media che viene registrata nel Mediterraneo.

Il prototipo di questo dispositivo avrà un giroscopio con una ruota del diametro di 3,5 metri e produrrà una potenza di 60 kilowatt e verrà montato su uno scafo galleggiante di circa 10x15 metri. E’ già un’ottima cosa il fatto che questo tipo di ricerche sulle energie rinnovabili (diverse da fonti come l’energia solare ed eolica) sia portato avanti da ricercatori italiani.

Buona visione del filmato.


Cane robot per le truppe USA

Un cane robot non è una novità, ma quelli che possiamo vedere in questo filmato sono davvero sorprendenti. Si tratta di cani robot messi a punto dalla Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) per essere di supporto alle truppe statunitensi. Sono in grado di camminare su vari terreni, soprattutto in quelli accidentati. Serviranno come appoggio in azioni di guerra e di perlustrazione. Sono in grado di percorrere fino a 32 chilometri portando oltre 180 chilogrammi di attrezzature.

I militari potranno così muoversi più leggeri. Ovviamente si spera che questi cani robot in futuro possano operare in settori che non siano militari. Potrebbero essere un valido aiuto in caso di calamità e di recupero di persone in pericolo. E chissà se in un futuro non lontano potranno essere dei fedeli amici dell'uomo ;-)

Buona visione del filmato.

giovedì 29 novembre 2012

Pazzi per la spesa: coupon mania.

Ormai il programma televisivo pazzi per la spesa su Real Time TV, è diventato un programma cult della televisione. Si resta incollati al video a guardare quelle casalinghe (e non solo) che per molte ore al mese diventano delle strateghe degli acquisti, dei “mastini” del risparmio ad ogni costo. Si resta deliziati nel vedere quei conti stratosferici che spesso superano di molto i mille dollari, ridursi alla cassa a pochi spiccioli. E tutto a causa dei magici “coupon”. Tristemente, alla fine del programma si torna alla realtà: in Italia nessuno offre sconti del genere e i pochi coupon che si possono trovare propongono sconti di pochi centesimi per ogni prodotto. Verrebbe voglia di andare a vivere negli USA (e non solo perché ci sono i coupon… aggiungo io).

Ma esiste una soluzione? Per il momento sembra proprio di no, anche perché con la crisi che ci attanaglia, tutto possono fare le aziende, tranne che proporre offerte e sconti folli. E’ già un miracolo se non falliscono…

Non ci resta che continuare a guardare il programma pazzi per la spesa… e sognare Sorriso.

Su internet ho anche cercato (lo avete fatto anche voi, confessatelo Occhiolino) se esistono coupon, magari un po’ “nascosti”, che vengono proposti per gli acquisti o scaricabili da internet, ma senza successo. Ho notato che ci sono già alcuni “sciacalli” che propongono i soliti “metodi infallibili” che risultano altrettanto infallibilmente inutili. Altri siti sembra che distribuiscano coupon, ma finora non mi hanno convinto moltissimo.

E’ ovvio che se in questo campo dovesse cominciare a muoversi qualcosa, vi segnalerò ogni notizia utile. Intanto potrebbe essere interessante seguire i commenti di questo post.

Buona spesa a tutti Sorriso.


Perché un numero moltiplicato per zero fa zero?

Ad alcuni potrà sembrare una domanda banale, ma non potete immaginare quante sono le persone che me lo chiedono e che prima di trovare una risposta degna di questo nome si scervellano senza successo. Evidentemente il problema non viene percepito come così banale.


In realtà il “mistero” ha una risposta semplicissima. Per capire perché un numero qualsiasi (diverso da zero) moltiplicato per zero da come risultato zero, possiamo ricorrere ad un esempio. Come prima cosa dobbiamo pensare che i numeri sono degli “insiemi” di oggetti. Ad esempio il numero 5 lo possiamo immaginare come un insieme formato da 5 caramelle, o da 5 biglie, o da 5 oggetti qualsiasi. Se dobbiamo moltiplicare il numero 5 per il numero 3, significa quindi che dobbiamo prendere 3 insiemi formati da 5 caramelle. Se contiamo tutte le caramelle che adesso abbiamo, troviamo il numero 15. Occorre notare che anche se prendiamo 5 insiemi da 3 elementi, otteniamo 15 elementi. infatti 3x5=15, ma anche 5x3=15, come ci hanno insegnato a scuola. Si tratta della proprietà commutativa della moltiplicazione.

Se abbiamo un insieme di 5 caramelle e lo prendiamo zero volte, quante caramelle abbiamo? Ovviamente abbiamo zero caramelle. Ecco, è già siamo arrivati alla risposta, in maniera semplice e senza esserci complicati la vita con complesse regole matematiche.

Spero che la mia risposta sia servita a togliere ogni dubbio a qualcuno che si è posto questo problema.

Se invece volete capire perché non si può dividere per zero, vi consiglio di leggere questo.

Se volete conoscere la storia del numero zero, leggete questo mio post.


mercoledì 28 novembre 2012

Inseguitore solare: il Sole fino all’ultima goccia.

In questo filmato a cura dell’ITIS E. Molinari di Milano, si illustra come è possibile ottimizzare i costi di un impianto solare facendo uso di un inseguitore solare. Il Sole non resta fisso in un punto del cielo, ma segue una traiettoria ben precisa che dipende dalla latitudine del luogo e, ovviamente, dell’ora, ma anche dal periodo dell’anno. Se si utilizza un inseguitore solare i pannelli solari possono godere di una illuminazione ottimale perché i raggi solari saranno sempre perpendicolari alla sua superficie. Questo permette di minimizzare la superficie dei pannelli solari e di diminuire i costi di realizzazione. Ovviamente un inseguitore solare ben realizzato pone problemi di elettronica non indifferenti che devono essere risolti nel modo migliore.

Buona visione del filmato: il Sole fino all’ultima goccia.


lunedì 26 novembre 2012

Foto crateri lunari: Platone e Gassendi

In una rara serata con un seeing decente, sono riuscito a fare qualche foto lunare con risultati apprezzabili. Il 25 novembre 2012 ho ripreso i crateri Platone e Gassendi. Si tratta di due spettacolari crateri ben visibili anche con piccoli telescopi. Platone ha un diametro di 109 chilometri e si è formato 3,84 miliardi di anni fa. Sul suo fondo piatto è possibile vedere alcuni piccoli crateri da impatto se la turbolenza atmosferica è abbastanza contenuta (seeing buono). Nella mia immagine alcuni di questi piccoli crateri sono ben visibili, chiaro segno che il seeing era favorevole. Ecco la foto.

plato

 

Il cratere Gassendi ha una larghezza massima di 110 chilometri e una profondità di 1,9 chilometri. La caratteristica più interessante di questo cratere è che al suo interno presenta delle rimae, cioè delle formazioni geologiche simili a delle fenditure nel terreno. Anche nella mia foto si possono vedere alcune di queste “spaccature” all’interno del cratere.

gassendi

Per ottenere delle foto planetarie e lunari in questa “era digitale” si usa un procedimento abbastanza complicato. Infatti la foto non consiste in un singolo “scatto”, ma si fa un intero filmato del soggetto con una fotocamera digitale o con una camera CCD dedicata alle riprese planetarie. Anche una semplice webcam o una telecamera digitale possono essere utilizzare per acquisire il filmato, ma i migliori risultati si ottengono con le camere CCD specifiche per le riprese planetarie. I singoli fotogrammi del filmato (devono essere più di un migliaio, corrispondenti a una durata del filmato di alcuni minuti) vengono allineati e sovrapposti da un apposito software (ad esempio Registax) per minimizzare gli effetti della turbolenza atmosferica. L’immagine finale ottenuta può essere ulteriormente sottoposta a ritocchi per fare “uscire” ogni minimo dettaglio con normali software di fotoritocco, come Gimp o Photoshop.

Le foto sono state ottenute con un telescopio Celestron CPC-800, fotocamera reflex digitale Canon EOS 600d. I filmati sono stati acquisiti con il software Backyard EOS. 1000 fotogrammi per ciascun filmato. Per Platone sono stati allineati e sovrapposti 300 fotogrammi, per Gassendi 200.

Per altri dettagli tecnici:

Platone

Gassendi


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sabato 24 novembre 2012

IKEA Catania: avvelenati 4 cani

Giorno 22 dicembre 2012, di fronte all'ingresso dell'IKEA di Catania sono stati trovati 4 cani in condizioni pietose con evidenti sintomi di avvelenamento. La notizia ha fatto subito il giro dei social network e dei blog. E' evidente il motivo per cui la gente si è indignata per un atto così vergognoso. Quei poveri cani non davano fastidio a nessuno e non c'era alcun motivo di avvelenarli.

A parte la barbarie di un simile atto, bisogna anche rilevare il fatto che in giro per la rete molti si sono scatenati con commenti che già condannano l'IKEA indicandola come la "colpevole" dell'atto. Ovviamente non è possibile muovere un'accusa del genere (senza solide prove). Non mi sembra giusto accusare l'IKEA di questa nefandezza, azienda che è sempre stata molto attenta al rispetto dell'ambiente, ma, al massimo, si potrebbe ritenere responsabile qualcuno che lavora in quella sede e che ha avuto la "brillante idea" di avvelenare i cani. Ovviamente ho letto molti commenti che accusano vari responsabili, ma, lo ripeto, senza prove non è il caso di "sputare sentenze" a cuor leggero.



Certo, il fatto che siano state trovate delle ciotole con il veleno in cui avevano mangiato i cani, che le telecamere di sorveglianza dell'IKEA fossero stranamente spente o non funzionanti, hanno destato ben più di un sospetto, ma non è su questo che mi voglio dilungare, proprio perché non è il caso di giungere a conclusioni affrettate.

Più che altro bisognerebbe ragionare sul fatto che pochi si sono fermati a cercare di aiutare i cani in agonia. I clienti dell'IKEA continuavano a passare davanti all'ingresso senza badare all'atroce sofferenza di quei poveri esseri. Questo è un comportamento che ci deve fare riflettere: l'insensibilità nei confronti della sofferenza, dell'agonia. Questo atteggiamento non è solo riservato ai cani, ma anche agli umani.

Per fortuna che almeno un po' di sensibilità l'hanno dimostrata molti frequentatori del web che hanno subito diffuso la notizia in tutti i modi possibili e che hanno "creato la notizia". In passato l'avvelenamento di uno o più cani non avrebbe destato così tante polemiche. Vuole dire che un minimo di consapevolezza c'è.

Adesso che la notizia si è diffusa, si spera che si vada in fondo alla faccenda e che si individuino i responsabili.

Ecco un video dei cani avvelenati presso IKEA di Catania.

mercoledì 21 novembre 2012

21 dicembre 2012: manca un mese alla fine del mondo...

Ragazzi! Il momento sta per arrivare! Oggi è il 21 novembre 2012, quindi manca un mese esatto alla fine del mondo che molti ci hanno promesso (prevista per il 21 dicembre 2012) scrivendo libri e articoli. Insomma, si sono portati la testa per anni con questa fine del mondo, che quasi quasi ce l'hanno fatta desiderare! :-)



Certo, molti di quelli che avevano previsto le più grandi catastrofi si sono tirati indietro dicendo che il 21 dicembre 2012 sarà un momento di "profonda trasformazione spirituale" (certi eufemismi mi fanno morire! :-)). Altri divulgatori di catastrofi annunciate si sono ridotti al silenzio man mano che la fatidica data si è avvicinata, forse credendo che ci saremmo dimenticati delle immense corbellerie che hanno detto e scritto.

Ora i nodi verranno al pettine... E il 21 dicembre 2012 sarà un'altra delle numerose date in cui la fine del mondo non è giunta e nemmeno chissà quale altra trasformazione spirituale. La vera trasformazione spirituale avverrà quando nessuno crederà più a queste cose, ma la data di questo storico momento non è possibile prevederla e nemmeno è possibile sapere se questo momento arriverà mai.

Nel frattempo facciamo il conto alla rovescia per questo "falso evento" e prepariamoci per fare una sonora pernacchia a tutti coloro che hanno previsto chissà che cosa per il 21 dicembre 2012.

martedì 20 novembre 2012

Per chi devo votare? Sei domande ai politici per la scienza.

Sono molti gli italiani che si pongono questa domanda. Sia che si tratti di elezioni politiche, regionali o altro, la domanda è sempre la stessa: per chi devo votare? La risposta è spesso: non ci vado a votare, tanto i politici sono tutti uguali… Oppure si va a votare per un amico, un parente o per qualcuno che ha fatto un favore…

Gli italiani sono piuttosto disinteressati alla politica e questo favorisce l’assenteismo alle urne e il “voto di scambio”. I pochi che sono interessati ragionano in termini di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro. Questo favorisce che i politici che vengono ascoltati e votati sono proprio quelli che promettono aumenti di pensioni, nuovi posti di lavoro, tagli il meno possibile dolorosi.

Ma qual è il criterio migliore per decidere per chi votare?

Avete notato che quasi tutti i politici parlano sempre e solo di tasse, pensioni, opere pubbliche, posti di lavoro o di tagli alle spese? E forse di poche altre cose. Ma è da decenni in Italia che si parla di queste cose e sono state discusse, modificate, rimaneggiate innumerevoli leggi. Eppure la crisi avanza senza sosta ed è come se tutte le misure adottate non abbiano avuto il minimo beneficio.

Cosa dimenticano i politici italiani? Dimenticano l’unica cosa che può tirare fuori il nostro paese dalla crisi: l’innovazione tecnologica. E non ci può essere innovazione tecnologica senza ricerca scientifica.

Avete mai sentito parlare un politico di rilancio della ricerca scientifica, di energia, di nuove tecnologie? Quasi mai, ne sono sicuro. Il motivo è che pochissimi uomini e donne che si occupano di politica hanno una formazione scientifica che permette di valutare l’importanza e la portata storica delle innovazioni tecnologiche e della ricerca scientifica.

Cosa ha cambiato di più la storia dell’umanità, le guerre o internet? Il cellulare o le rivoluzioni armate? La risposta potete darvela da soli. Le nostre vite sono cambiate in maniera profonda dalle nuove tecnologie. Se poi queste tecnologie la cambiano in meglio o in peggio è un altro discorso, ma dobbiamo ricordarci che non dobbiamo mai ragionare come gli “anziani” (dal punto di vista tecnologico) che hanno sempre paura del nuovo e nostalgia del vecchio.

Senza innovazione tecnologica non c’è nessuno sviluppo economico e senza sviluppo economico non ci sono posti di lavoro, pensioni, tasse ridotte, stipendi alti. E non c’è innovazione tecnologica senza ricerca scientifica…

Bisogna fare attenzione, perché molti credono che la ricerca scientifica più utile è quella che ha immediate applicazioni pratiche. Non è affatto vero. Un esempio è quello relativo allo studio della meccanica quantistica. Negli anni ‘30 del secolo scorso la meccanica quantistica era dominio esclusivo dei fisici teorici e nessuno aveva la minima idea di come usare in pratica questa teoria. Adesso tutta l’elettronica alla base di computer e dispositivi elettronici è basata su applicazioni della meccanica quantistica. Prima ancora, nel 1700, non si aveva la minima idea che utilità avessero gli studi sull’elettricità e il magnetismo, adesso lo abbiamo capito piuttosto bene Sorriso. Anche l’elettricità, non dimentichiamolo, ha cambiato la storia dell’umanità. La “ricerca pura” è sempre quella che raggiunge i risultati più inaspettati… e non va mai trascurata.

Bene, ma dopo questo bel discorso, alla fine, per chi devo votare? Forse sto cercando di far capire che la cosa migliore è un governo fatto di scienziati? Prima di arrivare a conclusioni così definitive Occhiolino dobbiamo capire bene cosa ne pensano i nostri politici della scienza e della tecnologia e che decisioni intendono prendere in futuro sull’argomento.

Per questo sul sito di “Le Scienze” è comparso un post in cui “un gruppo di giornalisti, blogger, ricercatori e cittadini chiede ai candidati alle primarie del centrosinistra di dichiarare la loro posizione concreta su sei temi centrali delle politiche della scienza e della ricerca” (cit.).

Ecco le sei domande:

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?
2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?
3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?
4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?
5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?
6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?

Per il momento questa iniziativa è limitata ai canditati delle primarie del centrosinistra, ma in futuro potrebbe essere estesa a tutti. Finora ho notizia che solo la candidata Laura Puppato ha dato risposta alle sei domande. A quanto pare le risposte non sono affatto soddisfacenti… come possiamo leggere dai commenti in questo blog.

Speriamo che anche gli altri candidati diano le loro risposte, così potremo farci un’idea di chi merita davvero il nostro voto…

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...