Molti dicono che la cucina è un'arte, ma non è tutto: la cucina è anche scienza. Nella preparazione e nella cottura dei cibi entrano in gioco anche importanti processi chimici e fisici che sono fondamentali per esaltare i sapori e preservare i valori nutrizionali dei cibi. In questo filmato un docente di chimica ci parla delle proprietà dell'aglio e della cipolla che sono degli ingredienti che spesso vengono usati nella nostra cucina mediterranea.
Buona visione del filmato.
giovedì 27 settembre 2012
lunedì 24 settembre 2012
Cosa sono i bivalvi?
I Bivalvi (detti anche Lamellibranchi o Pelecipodi) sono tra i molluschi più specializzati. Ciò è dovuto alla risposta adattativa dell'ambiente in cui vivono e che in genere è costituito da fondi sabbiosi o fangosi o da rocce tenere di natura calcarea.
Il corpo, a simmetria bilaterale e compresso lateralmente, è coperto dal mantello che si diparte dal dorso suddividendosi in in due lembi che possono essere uniti in parte o totalmente lungo l'asse ventrale. Il mantello secerne una conchiglia divisa in due valve generalmente uguali, di forma tonda o allungata od ovale, poste l'una a destra e l'altra a sinistra del corpo, che hanno la funzione di proteggerlo racchiudendolo totalmente. Ciò non ha validità generale: in alcune specie le dimensioni della conchiglia sono così ridotte da lasciare in parte il corpo scoperto.
Questo presenta capo indistinto, una massa di visceri addossata dorsalmente, il piede forgiato a scure (da cui il nome Pelecipodi) di cui l'animale si serve soprattutto per saltare o per solcare il fango o la sabbia. Talvolta il piede è assente, come nei generi Mytilus e Pinna, che vivono fissati ad un substrato: in questi casi l'ancoraggio è garantito da una sostanza filamentosa, proteica (bisso), che solidifica a contatto con l'acqua ed è prodotta da una speciale ghiandola.
La respirazione avviene tramite branchie laminari (da cui il nome di Lamellibranchi) che cooperano nell'assunzione dell'alimento sovente formato da particelle sospese nell'acqua. Il sistema circolatorio è costituito dal cuore formato da due atrii, un ventricolo ed una serie di vasi. La maggior parte delle specie è ermafrodita.
Alcuni molluschi bivalvi nel loro habitat roccioso. |
Il corpo, a simmetria bilaterale e compresso lateralmente, è coperto dal mantello che si diparte dal dorso suddividendosi in in due lembi che possono essere uniti in parte o totalmente lungo l'asse ventrale. Il mantello secerne una conchiglia divisa in due valve generalmente uguali, di forma tonda o allungata od ovale, poste l'una a destra e l'altra a sinistra del corpo, che hanno la funzione di proteggerlo racchiudendolo totalmente. Ciò non ha validità generale: in alcune specie le dimensioni della conchiglia sono così ridotte da lasciare in parte il corpo scoperto.
Questo presenta capo indistinto, una massa di visceri addossata dorsalmente, il piede forgiato a scure (da cui il nome Pelecipodi) di cui l'animale si serve soprattutto per saltare o per solcare il fango o la sabbia. Talvolta il piede è assente, come nei generi Mytilus e Pinna, che vivono fissati ad un substrato: in questi casi l'ancoraggio è garantito da una sostanza filamentosa, proteica (bisso), che solidifica a contatto con l'acqua ed è prodotta da una speciale ghiandola.
Alcuni esemplari di Mylilus Edulis attaccati al substrato attraverso il bisso. |
La respirazione avviene tramite branchie laminari (da cui il nome di Lamellibranchi) che cooperano nell'assunzione dell'alimento sovente formato da particelle sospese nell'acqua. Il sistema circolatorio è costituito dal cuore formato da due atrii, un ventricolo ed una serie di vasi. La maggior parte delle specie è ermafrodita.
giovedì 20 settembre 2012
La galassia più lontana mai vista si trova a 13,2 miliardi di anni luce
A causa della velocità finita della luce, ogni volta che guardiamo lontano, guardiamo anche nel passato. A causa di ciò l'oggetto astronomico più lontano che sia mai stato scoperto è anche l'oggetto più antico che si conosca.
Con il telescopio Spitzer, della NASA, è stata scoperta una galassia distante 13,2 miliardi di anni luce. Si tratta di MACS 1149-JD. La sua luce è partita quando l'universo aveva un'età di poco meno di 500 milioni di anni. Ma perché questa scoperta è importante?
Perché ci mostra la presenza di galassie in un periodo della vita dell'Universo poco dopo l'era in cui c'è stata la transizione tra uno stato "opaco" in cui la luce non riusciva ad attraversare lunghe distanze nello spazio, ed uno stato "trasparente" quando la radiazione riusciva invece ad attraversare la materia.
Fonte: http://www.spitzer.caltech.edu/news/1450-ssc2012-12-NASA-Telescopes-Spy-Ultra-Distant-Galaxy
Con il telescopio Spitzer, della NASA, è stata scoperta una galassia distante 13,2 miliardi di anni luce. Si tratta di MACS 1149-JD. La sua luce è partita quando l'universo aveva un'età di poco meno di 500 milioni di anni. Ma perché questa scoperta è importante?
Perché ci mostra la presenza di galassie in un periodo della vita dell'Universo poco dopo l'era in cui c'è stata la transizione tra uno stato "opaco" in cui la luce non riusciva ad attraversare lunghe distanze nello spazio, ed uno stato "trasparente" quando la radiazione riusciva invece ad attraversare la materia.
Fonte: http://www.spitzer.caltech.edu/news/1450-ssc2012-12-NASA-Telescopes-Spy-Ultra-Distant-Galaxy
mercoledì 12 settembre 2012
L'energia oscura esiste veramente
L'energia oscura, la misteriosa "entità" che accelera l'espansione dell'Universo, esiste davvero, come dimostrano alcuni recenti studi svolti dagli astrofisici. Dopo uno studio durato due anni, un team internazionale di studiosi ha concluso che la probabilità che l'energia oscura esista veramente è del 99,996 percento.
L'energia oscura è uno dei misteri scientifici più affascinanti della nostra epoca, forse è per questo che molti studiosi dubitino persino della sua reale esistenza. I nuovi studi però ci hanno dato un nuovo livello di confidenza e ci hanno persino fornito una probabilità che le misure siano consistenti anziché essere delle fluttuazioni statistiche.
Sfortunatamente il fatto di essere abbastanza sicuri che esista non ci aiuta molto, infatti nessuno ancora ha la minima idea di cosa sia l'energia oscura. Fu osservata la prima volta nel 1998 quando un team di ricercatori scoprì che l'espansione dell'Universo è accelerata, scoperta che è valsa il premio Nobel per la Fisica nel 2011.
L'energia oscura rappresenta il 73% dell'intera massa dell'Universo, dove il 23% è dovuta alla materia oscura (che è altrettanto misteriosa, anche se qualche ipotesi è stata formulata), e solo il 4% dell'Universo è formato dalla materia che ben conosciamo.
Le scoperte fatte nel passato sono affascinanti, ma i territori sconosciuti della conoscenza lo sono ancora di più, perché sono una sfida per il pensiero e l'ingegno umano. Speriamo di avere la fortuna di vivere abbastanza perché qualche genio (o qualche team di ricercatori) arrivi alla spiegazione dell'energia oscura (e anche della materia oscura, ovviamente).
Io sono fiducioso.
L'energia oscura è uno dei misteri scientifici più affascinanti della nostra epoca, forse è per questo che molti studiosi dubitino persino della sua reale esistenza. I nuovi studi però ci hanno dato un nuovo livello di confidenza e ci hanno persino fornito una probabilità che le misure siano consistenti anziché essere delle fluttuazioni statistiche.
Sfortunatamente il fatto di essere abbastanza sicuri che esista non ci aiuta molto, infatti nessuno ancora ha la minima idea di cosa sia l'energia oscura. Fu osservata la prima volta nel 1998 quando un team di ricercatori scoprì che l'espansione dell'Universo è accelerata, scoperta che è valsa il premio Nobel per la Fisica nel 2011.
L'energia oscura rappresenta il 73% dell'intera massa dell'Universo, dove il 23% è dovuta alla materia oscura (che è altrettanto misteriosa, anche se qualche ipotesi è stata formulata), e solo il 4% dell'Universo è formato dalla materia che ben conosciamo.
Le scoperte fatte nel passato sono affascinanti, ma i territori sconosciuti della conoscenza lo sono ancora di più, perché sono una sfida per il pensiero e l'ingegno umano. Speriamo di avere la fortuna di vivere abbastanza perché qualche genio (o qualche team di ricercatori) arrivi alla spiegazione dell'energia oscura (e anche della materia oscura, ovviamente).
Io sono fiducioso.
martedì 11 settembre 2012
L'esperimento più bello della Fisica - Interferenza di elettroni.
L'esperimento dell'interferenza di onde è facile da realizzare in un laboratorio. Basta una vaschetta d'acqua e due punte oscillanti a contatto con la superficie del liquido. Le punte con il loro movimento provocano ciascuna una serie di onde sulla superficie dell'acqua. Dove le onde si "scontano" avviene il fenomeno dell'interferenza. Nei punti in cui si incontrano un minimo di un'onda con il massimo dell'altra le onde si annullano (interferenza distruttiva), dove si incontrano due minimi o due massimi le onde si sommano (interferenza costruttiva).
Questo non avviene sono con onde prodotte sulla superficie di un liquido, ma anche con le onde sonore e con le onde elettromagnetiche. Qualunque fenomeno ondulatorio può presentare quindi il fenomeno dell'interferenza.
La cosa più interessante è che le particelle elementari, come gli elettroni, oltre ad essere delle particelle, si comportano come delle onde. Una prova di questo strano comportamento? Semplice, basta fare un esperimento in cui dei fasci di elettroni presentano un fenomeno di interferenza.
Il primo esperimento di interferenza di elettroni è già stato eseguito diversi decenni fa ed è considerato, a ragione, l'esperimento più bello della Fisica. Ciò ha dimostrato che le particelle sono, allo stesso tempo, sia particelle che onde. A seconda dell'esperimento che si effettua si evidenzia il loro comportamento particellare o ondulatorio.
In meccanica quantistica si parla infatti di "dualismo onda-particella" ed è uno dei fenomeni più interessanti della meccanica quantistica.
Nel seguente filmato possiamo vedere come fu realizzato questo esperimento nel 1976. Ma la cosa più interessante è che fu eseguito da tre fisici italiani: Pier Giorgio Merli, Gian Franco Missiroli, Giulio Pozzi.
Credo che sia importante mostrare come una delle più importanti implicazioni della meccanica quantistica sia stata verificata sperimentalmente da italiani, anche se 36 anni fa. Questo fa capire come i ricercatori italiani siano sempre stati "in prima linea" nella ricerca scientifica internazionale e sarebbe un peccato perdere questo status. Spero che questo video didattico possa "risvegliare" le coscienze di coloro che snobbano la ricerca scientifica e che credono che sia una "spesa inutile" da tagliare.
Buona visione.
Questo non avviene sono con onde prodotte sulla superficie di un liquido, ma anche con le onde sonore e con le onde elettromagnetiche. Qualunque fenomeno ondulatorio può presentare quindi il fenomeno dell'interferenza.
La cosa più interessante è che le particelle elementari, come gli elettroni, oltre ad essere delle particelle, si comportano come delle onde. Una prova di questo strano comportamento? Semplice, basta fare un esperimento in cui dei fasci di elettroni presentano un fenomeno di interferenza.
Il primo esperimento di interferenza di elettroni è già stato eseguito diversi decenni fa ed è considerato, a ragione, l'esperimento più bello della Fisica. Ciò ha dimostrato che le particelle sono, allo stesso tempo, sia particelle che onde. A seconda dell'esperimento che si effettua si evidenzia il loro comportamento particellare o ondulatorio.
In meccanica quantistica si parla infatti di "dualismo onda-particella" ed è uno dei fenomeni più interessanti della meccanica quantistica.
Nel seguente filmato possiamo vedere come fu realizzato questo esperimento nel 1976. Ma la cosa più interessante è che fu eseguito da tre fisici italiani: Pier Giorgio Merli, Gian Franco Missiroli, Giulio Pozzi.
Credo che sia importante mostrare come una delle più importanti implicazioni della meccanica quantistica sia stata verificata sperimentalmente da italiani, anche se 36 anni fa. Questo fa capire come i ricercatori italiani siano sempre stati "in prima linea" nella ricerca scientifica internazionale e sarebbe un peccato perdere questo status. Spero che questo video didattico possa "risvegliare" le coscienze di coloro che snobbano la ricerca scientifica e che credono che sia una "spesa inutile" da tagliare.
Buona visione.
domenica 9 settembre 2012
Cos'è l'istologia?
L'Istologia (dal greco istos = tessuto e logou = studio, scienza del) descrive l'organizzazione dei tessuti e degli organi a livello microscopico e submicroscopico. Tuttavia, la sola definizione etimologica può risultare restrittiva visto che questa disciplina, oltre a tenere presente lo sviluppo ontogenetico e filogenetico degli organismi, si occupa anche delle funzioni e dei processi fisico-chimici che intervengono a livello cellulare. Con l'evolversi e l'affermarsi di nuove tecniche (la microscopia elettronica, l'autoradiografia, l'immunoistochimica, la coltura cellulare ecc.), l'Istologia è divenuta una scienza biologica e rappresenta uno dei "livelli di conoscenza" dei viventi.
Il carattere morfologico di questa disciplina resta però rilevante: i problemi della forma e della struttura sono e rimarranno sempre alla base di ogni suo ulteriore sviluppo. Da qui la necessità di ogni studente di avvalersi di opere centrate su illustrazioni.
Il carattere morfologico di questa disciplina resta però rilevante: i problemi della forma e della struttura sono e rimarranno sempre alla base di ogni suo ulteriore sviluppo. Da qui la necessità di ogni studente di avvalersi di opere centrate su illustrazioni.
giovedì 6 settembre 2012
Luigi Prestinenza non è più con noi
In realtà dire che Luigi Prestinenza non è più con noi non è corretto, perché resterà sempre nei nostri ricordi. Prestinenza era un giornalista sportivo e scientifico e un appassionato di astronomia, è scomparso il 4 settembre 2012. Io non mi sono mai interessato di calcio e quindi lo conosco soprattutto come astrofilo. Aveva fondato il Gruppo Astrofili Catanesi nel 1977 ed era stato presidente di questa associazione fino al 2003. In questi lunghi anni ha contagiato la sua passione per le stelle a tantissimi giovani (e anche meno giovani). Il gruppo Astrofili Catanesi è cresciuto grazie a lui.
Non ho avuto la fortuna di conoscerlo in maniera approfondita. Ricordo di averlo incontrato la prima volta nella sede del gruppo astrofili nel periodo in cui l'ho frequentato la prima volta, pressappoco nell'anno 1984. Era molto contento di vedere un nuovo iscritto così giovane (avevo 16 anni) e mi mostrò una bella foto (erano i tempi gloriosi in si facevano ancora le fotografie stampate su carta...) di una nebulosa fatta da un membro del gruppo. Disse di non ricordarsi il nome di quella nebulosa, che ce l'aveva sulla punta della lingua, ma non riusciva proprio ad uscirgli quel nome. Io non slancio giovanile dissi subito: "è la nebulosa Laguna!". Ecco, esattamente! Bravo! Da allora sono rimasto sempre con la sensazione che avesse voluto mettermi alla prova. Ora ne sono sicuro: non esiste un astrofilo esperto che non riesce a ricordare la nebulosa Laguna ;-)
Quelli che lo conoscevano meglio sicuramente possono raccontare molti e più interessanti aneddoti, ma tutti sono concordi nel dire che era un grande uomo che trasmetteva passione, carisma, carica, energia.
A tutti ha lasciato qualcosa. Nonostante la scomparsa del 4 settembre 2012, a 83 anni, crediamo che dalla sua vita possa nascere ancora qualcosa di molto buono grazie a tutto ciò che ci ha insegnato.
Non ho avuto la fortuna di conoscerlo in maniera approfondita. Ricordo di averlo incontrato la prima volta nella sede del gruppo astrofili nel periodo in cui l'ho frequentato la prima volta, pressappoco nell'anno 1984. Era molto contento di vedere un nuovo iscritto così giovane (avevo 16 anni) e mi mostrò una bella foto (erano i tempi gloriosi in si facevano ancora le fotografie stampate su carta...) di una nebulosa fatta da un membro del gruppo. Disse di non ricordarsi il nome di quella nebulosa, che ce l'aveva sulla punta della lingua, ma non riusciva proprio ad uscirgli quel nome. Io non slancio giovanile dissi subito: "è la nebulosa Laguna!". Ecco, esattamente! Bravo! Da allora sono rimasto sempre con la sensazione che avesse voluto mettermi alla prova. Ora ne sono sicuro: non esiste un astrofilo esperto che non riesce a ricordare la nebulosa Laguna ;-)
Quelli che lo conoscevano meglio sicuramente possono raccontare molti e più interessanti aneddoti, ma tutti sono concordi nel dire che era un grande uomo che trasmetteva passione, carisma, carica, energia.
A tutti ha lasciato qualcosa. Nonostante la scomparsa del 4 settembre 2012, a 83 anni, crediamo che dalla sua vita possa nascere ancora qualcosa di molto buono grazie a tutto ciò che ci ha insegnato.
lunedì 3 settembre 2012
Odio il pulcino pio
Quanti di voi non hanno mai sentito il tormentone dell'estate? Sì proprio quello: il pulcino pio. Personalmente devo dire che io non l'ho odiato più di tanto, anche perché è stato oggetto di ilarità con mia moglie e i miei amici, tuttavia si devono segnalare alcuni gustosi video che circolano sul pulcino pio. Non c'è dubbio che questo brano sia scemo, ma il suo immeritato successo è innegabile dato che ha suscitato sentimenti così violenti ;-)
Una ragazza è stata picchiata per avere canticchiato il pulcino pio! Ma cosa possono arrivare a fare i numerosi detrattori del pulcino pio? Questo video (che però è tutto da ridere) potrebbe essere una risposta:
Titolo: Io odio il pulcino pio...
Comunque il pulcino pio è già morto schiacciato dal trattore... :-)
Una ragazza è stata picchiata per avere canticchiato il pulcino pio! Ma cosa possono arrivare a fare i numerosi detrattori del pulcino pio? Questo video (che però è tutto da ridere) potrebbe essere una risposta:
Titolo: Io odio il pulcino pio...
Comunque il pulcino pio è già morto schiacciato dal trattore... :-)
domenica 2 settembre 2012
I colori delle stelle
Avete mai notato, magari in una bella notte stellata in qualche luogo buio, che le stelle sono colorate? In effetti non è facile percepire ad occhio nudo i colori delle stelle, ma alcune stelle molto luminose permettono di vedere una lieve sfumatura della loro luce che ne indica il colore. Ad esempio Antares è una stella che rivela facilmente il suo colore arancione-rossastro. In questo caso il colore è talmente evidente che gli antichi la chiamarono Antares che significa "rivale di Marte" perché la sua luce somigliava a quella del pianeta rosso. Antares è la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione ed è anche una delle stelle più luminose del cielo. E' facilmente visibile per tutto il periodo estivo.
Un'altra stella che mostra abbastanza facilmente il suo colore è Vega. Appare nel periodo estivo e, stando attenti, la sua luce mostra una sfumatura vagamente azzurrina. Anche alcune stelle della costellazione di Orione emettono luce tendente all'azzurro, mentre la stella più luminosa del cielo, Sirio, appare di un colore bianco puro. Arturo rivela un colore arancione e Capella vagamente giallastro.
Tranne che per le stelle più luminose, il nostro occhio non è in grado di percepire alcun colore definito. Le stelle più deboli ci appaiono indistintamente bianche. Perché? Il nostro occhio perde efficienza nella percezione dei colori quando la luminosità è bassa. Basta entrare in una stanza poco illuminata o in penombra per avere una visione quasi senza colori.
Con un telescopio, anche piccolo, la storia cambia. La luce raccolta da un telescopio è molto più grande di quella raccolta dall'occhio a causa della maggiore superficie delle lenti/specchi, quindi è possibile vedere i colori di molte più stelle e il colore delle stelle già visibile ad occhio nudo diventa assolutamente evidente.
Qual è il significato fisico del colore delle stelle? Il colore delle stelle dipende dalla loro temperatura. Le stelle azzurre sono le più calde con temperature che variano tra i 30000 e i 10000 gradi, quelle bianche hanno temperature tra i 10000 e i 7000 gradi, le gialle tra i 7000 e i 5000, arancioni tra 5000 e 3500. Le più fredde sono rosse ed hanno temperature tra i 3500 e i 2500 gradi. (Le temperature che ho indicato sono intese in gradi Kelvin).
Il Sole, con la sua temperatura di 5800 gradi è classificabile come una stella gialla (anche se questa classificazione non deve essere presa alla lettera).
La prossima volta che vi capita di guadare il cielo in una notte senza Luna e lontano da fonti luminose, fate caso ai colori delle stelle e pensate alle temperature di quelle azzurre! Altro che solleone!
Antares circondata da gas e polveri. Nelle foto è possibile vedere i gas illuminati da quella stella molto luminosa. |
Un'altra stella che mostra abbastanza facilmente il suo colore è Vega. Appare nel periodo estivo e, stando attenti, la sua luce mostra una sfumatura vagamente azzurrina. Anche alcune stelle della costellazione di Orione emettono luce tendente all'azzurro, mentre la stella più luminosa del cielo, Sirio, appare di un colore bianco puro. Arturo rivela un colore arancione e Capella vagamente giallastro.
Tranne che per le stelle più luminose, il nostro occhio non è in grado di percepire alcun colore definito. Le stelle più deboli ci appaiono indistintamente bianche. Perché? Il nostro occhio perde efficienza nella percezione dei colori quando la luminosità è bassa. Basta entrare in una stanza poco illuminata o in penombra per avere una visione quasi senza colori.
Con un telescopio, anche piccolo, la storia cambia. La luce raccolta da un telescopio è molto più grande di quella raccolta dall'occhio a causa della maggiore superficie delle lenti/specchi, quindi è possibile vedere i colori di molte più stelle e il colore delle stelle già visibile ad occhio nudo diventa assolutamente evidente.
Albireo è una stella binaria formata da due componenti che presentano colori ben visibili anche in un piccolo telescopio. |
Qual è il significato fisico del colore delle stelle? Il colore delle stelle dipende dalla loro temperatura. Le stelle azzurre sono le più calde con temperature che variano tra i 30000 e i 10000 gradi, quelle bianche hanno temperature tra i 10000 e i 7000 gradi, le gialle tra i 7000 e i 5000, arancioni tra 5000 e 3500. Le più fredde sono rosse ed hanno temperature tra i 3500 e i 2500 gradi. (Le temperature che ho indicato sono intese in gradi Kelvin).
Il Sole, con la sua temperatura di 5800 gradi è classificabile come una stella gialla (anche se questa classificazione non deve essere presa alla lettera).
La prossima volta che vi capita di guadare il cielo in una notte senza Luna e lontano da fonti luminose, fate caso ai colori delle stelle e pensate alle temperature di quelle azzurre! Altro che solleone!
I ricchi sono meno generosi in tempo di crisi?
Di solito si dice che le crisi favoriscono la solidarietà, ma un recente studio suggerisce che i meno abbienti si aiutano tra loro nei momenti di difficoltà, mentre i più ricchi trovano rifugio nei beni materiali. Paul Piff, post dottorando in psicologia presso l'Università di Berkeley, autore di un documento pubblicato online nel mese di agosto del 2012 sul Journal of Personality and Social Psychology, ha detto che in tempi di incertezza i ricchi pensano ancora di più a creare e trattenere ricchezza e al loro benessere, mentre i poveri trascorrono più tempo con parenti e amici.
Questa divisione di comportamenti appare drammatica, ma gli studi effettuati confermano la sensazione che molti hanno sempre avuto nei momenti di crisi. Solo le persone meno abbienti si aiutano tra loro per superare le difficoltà, possibilmente stando insieme ed incoraggiandosi a vicenda.
Nonostante io non metta in dubbio la serietà di un tale studio di psicologia sociale, non posso fare a meno di notare una cosa. Gli strati sociali più abbienti sono formati da individui che da sempre sono molto attenti alla loro posizione sociale e al possesso di beni. Hanno lavorato duro per ottenere tutto ciò e molto spesso hanno messo in secondo piano famiglia e affetti. C'è quindi un "effetto di selezione" che fa sembrare che i ricchi "si fanno gli affari loro" in momenti di crisi, mentre i poveri si aiutano. In realtà le persone più abbienti pensano al lavoro e agli affari anche nei momenti in cui non c'è nessuna crisi, la stessa cosa vale anche per i meno abbienti che sono molto attenti ad affetti e famiglia indipendentemente dai momenti di crisi. Si tratta di comportamenti che vengono assunti sempre ma che divergono in maniera drammatica quando c'è una qualunque difficoltà.
Una cosa però è sicura: questo tipo di comportamenti collettivi portano automaticamente ad un fenomeno temibile e cioè al fatto che in tempo di crisi (qualunque tipo di crisi si tratti) la disparità tra ricchi e poveri diventa sempre più ampia...
Questa divisione di comportamenti appare drammatica, ma gli studi effettuati confermano la sensazione che molti hanno sempre avuto nei momenti di crisi. Solo le persone meno abbienti si aiutano tra loro per superare le difficoltà, possibilmente stando insieme ed incoraggiandosi a vicenda.
Nonostante io non metta in dubbio la serietà di un tale studio di psicologia sociale, non posso fare a meno di notare una cosa. Gli strati sociali più abbienti sono formati da individui che da sempre sono molto attenti alla loro posizione sociale e al possesso di beni. Hanno lavorato duro per ottenere tutto ciò e molto spesso hanno messo in secondo piano famiglia e affetti. C'è quindi un "effetto di selezione" che fa sembrare che i ricchi "si fanno gli affari loro" in momenti di crisi, mentre i poveri si aiutano. In realtà le persone più abbienti pensano al lavoro e agli affari anche nei momenti in cui non c'è nessuna crisi, la stessa cosa vale anche per i meno abbienti che sono molto attenti ad affetti e famiglia indipendentemente dai momenti di crisi. Si tratta di comportamenti che vengono assunti sempre ma che divergono in maniera drammatica quando c'è una qualunque difficoltà.
Una cosa però è sicura: questo tipo di comportamenti collettivi portano automaticamente ad un fenomeno temibile e cioè al fatto che in tempo di crisi (qualunque tipo di crisi si tratti) la disparità tra ricchi e poveri diventa sempre più ampia...
sabato 1 settembre 2012
Medjugorje è un falso?
In un'epoca in cui la tecnologia sembra dominare le nostre vite è ancora possibile soccombere alla superstizione e alla credulità più ingenua? Da ciò che si vede in giro sembra proprio di sì. UFO, alieni, fine del mondo, veggenti che vedono la Vergine Maria, sensitivi che fanno previsioni catastrofiche, scie chimiche, complotti mondiali, omeopatia, Nibiru e compagnia bella, sono solo alcuni dei "miti moderni" che dominano la scena in questi tempi di crisi culturale e scientifica.
Questi nuovi miti non hanno nulla da invidiare alle superstizioni del medioevo come il culto delle reliquie e la caccia alle streghe. Alla fine l'uomo moderno non è dissimile dall'uomo del medioevo (o forse anche dall'uomo primitivo) nell'assecondare il suo lato irrazionale.
Uno dei casi più famosi di credulità che si diffonde a macchia d'olio è quello relativo alle vicende dei veggenti di Medjugorje. Il 24 giugno del 1981 in questa località, cinque adolescenti: Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo, affermano di avere visioni della Vergine Maria. Oggi quei ragazzi sono diventati adulti e sono padri e madri di famiglia e le loro visioni della Vergine continuano. Nel frattempo quel luogo è diventato famoso ed è meta di numerosi pellegrinaggi di fedeli.
Alcune persone che conosco hanno avuto la "fortuna" (a dir loro) di vedere la veggente Mirijana in un'occasione in cui è venuta presso il santuario di Mompileri. La loro grottesca descrizione è quella di una donna che si comporta come una star, che snobba i suoi "fans" e che viene scortata da polizia e numerosi "assistenti". A me sembra più la descrizione di una diva del cinema e non di una donna che ha visto la Vergine e che quindi dovrebbe mantenere una certa semplicità e umiltà.
E di "carriera" gli umili adolescenti di Medjugorje ne hanno fatta. A parte la loro fama ormai mondiale, possiedono una catena di pensioni di categoria A dove vengono ospitati i numerosi pellegrini che vengono a visitare i luoghi delle apparizioni della Madonna e per conoscere i veggenti. In fondo un miracolo è avvenuto, solo che si tratta di un miracolo economico... Possiamo vedere questo breve documento tratto dalla trasmissione L'Inchiesta (Rai News, 16 giugno 2011).
Ma dove possiamo trovare una narrazione e una interpretazione dei fatti che non sia inficiata da una fede fanatica e nemmeno da uno scetticismo a priori?
Io ho trovato interessante il sito di Marco Corvaglia: Medjugorje senza maschera. L'autore tiene sempre aggiornato questo sito ma nel 2007 ha anche scritto un libro dal titolo Medjugorje: è tutto falso. L'autore non si lascia andare a commenti rabbiosi o a scetticismo fanatico nei confronti dei "falsi veggenti", ma riporta i fatti (che spesso sono del tutto sconosciuti alla maggioranza delle persone) di questa vicenda.
Non si tratta più di credere o di non credere, ma di sapere o non sapere. Non è più possibile fare finta di niente. La fede non si può ridurre a una consolazione da una vita grama o a una patetica fuga dalla realtà: credere ciecamente in manifestazioni, prodigi, apparizioni, presunti miracoli non è mai opportuno, neanche per i credenti più ferventi.
Prima di lasciarvi alle vostre riflessioni desidero mostrarvi subito un filmato molto significativo. I veggenti hanno sempre affermato di non vedere nulla attorno a loro durante le apparizioni della Vergine. In altre parole entrano in estasi e vedono solo l'apparizione e il mondo circostante "sparisce" ai loro occhi. Ma se guardate con attenzione questo video potete constatare che non è proprio così...
Questi nuovi miti non hanno nulla da invidiare alle superstizioni del medioevo come il culto delle reliquie e la caccia alle streghe. Alla fine l'uomo moderno non è dissimile dall'uomo del medioevo (o forse anche dall'uomo primitivo) nell'assecondare il suo lato irrazionale.
Uno dei casi più famosi di credulità che si diffonde a macchia d'olio è quello relativo alle vicende dei veggenti di Medjugorje. Il 24 giugno del 1981 in questa località, cinque adolescenti: Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo, affermano di avere visioni della Vergine Maria. Oggi quei ragazzi sono diventati adulti e sono padri e madri di famiglia e le loro visioni della Vergine continuano. Nel frattempo quel luogo è diventato famoso ed è meta di numerosi pellegrinaggi di fedeli.
Alcune persone che conosco hanno avuto la "fortuna" (a dir loro) di vedere la veggente Mirijana in un'occasione in cui è venuta presso il santuario di Mompileri. La loro grottesca descrizione è quella di una donna che si comporta come una star, che snobba i suoi "fans" e che viene scortata da polizia e numerosi "assistenti". A me sembra più la descrizione di una diva del cinema e non di una donna che ha visto la Vergine e che quindi dovrebbe mantenere una certa semplicità e umiltà.
E di "carriera" gli umili adolescenti di Medjugorje ne hanno fatta. A parte la loro fama ormai mondiale, possiedono una catena di pensioni di categoria A dove vengono ospitati i numerosi pellegrini che vengono a visitare i luoghi delle apparizioni della Madonna e per conoscere i veggenti. In fondo un miracolo è avvenuto, solo che si tratta di un miracolo economico... Possiamo vedere questo breve documento tratto dalla trasmissione L'Inchiesta (Rai News, 16 giugno 2011).
Ma dove possiamo trovare una narrazione e una interpretazione dei fatti che non sia inficiata da una fede fanatica e nemmeno da uno scetticismo a priori?
Io ho trovato interessante il sito di Marco Corvaglia: Medjugorje senza maschera. L'autore tiene sempre aggiornato questo sito ma nel 2007 ha anche scritto un libro dal titolo Medjugorje: è tutto falso. L'autore non si lascia andare a commenti rabbiosi o a scetticismo fanatico nei confronti dei "falsi veggenti", ma riporta i fatti (che spesso sono del tutto sconosciuti alla maggioranza delle persone) di questa vicenda.
Non si tratta più di credere o di non credere, ma di sapere o non sapere. Non è più possibile fare finta di niente. La fede non si può ridurre a una consolazione da una vita grama o a una patetica fuga dalla realtà: credere ciecamente in manifestazioni, prodigi, apparizioni, presunti miracoli non è mai opportuno, neanche per i credenti più ferventi.
Prima di lasciarvi alle vostre riflessioni desidero mostrarvi subito un filmato molto significativo. I veggenti hanno sempre affermato di non vedere nulla attorno a loro durante le apparizioni della Vergine. In altre parole entrano in estasi e vedono solo l'apparizione e il mondo circostante "sparisce" ai loro occhi. Ma se guardate con attenzione questo video potete constatare che non è proprio così...
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