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Nuove fonti di energia: le rocce!

Rompendo le rocce ad altissima pressione avviene una vera e propria reazione nucleare di fissione del ferro . Il ferro si divide in due parti e queste due parti sono gli atomi di alluminio e i neutroni in eccesso che ci sono nel ferro (il ferro ha più neutroni rispetto all’alluminio) vengono emessi. I neutroni vengono rivelati dalla formazione di bolle in alcune provette di gelatina. Il motivo per cui la roccia reagisca in questo modo ad altissime pressioni ancora non è ben conosciuto. L’esperimento realizzato dal Politecnico di Torino (visibile in questo video) è stato portato a termine anche per convincere alcuni scienziati che studiano la fusione fredda . Sembra infatti che fusione fredda e le reazioni piezonucleari (come quella di questo esperimento) abbiano un legame fisico. Probabilmente sono effetti diversi di uno stesso fenomeno fisico. Se si riusciranno a capire le reazioni piezonucleari , probabilmente si riuscirà a capire anche qualcosa di più della fusione fredda ...

Impianto solare termico fai da te con materiali di recupero

In questo video possiamo vedere un impianto solare termico realizzato con materiali di scarto . E’ stato usato un pannello risalente a circa 20 anni fa da restaurare, un boiler da 50 litri in acciaio inox da decalcificare, delle pompe ricavate da vecchie caldaie dismesse. Per la decalcificazione del boiler e la pulizia della serpentina interna del pannello solare è stata utilizzata una soluzione di acqua e acido cloridrico. Poi è stato usato anche del materiale isolante ricavato da vecchie lavastoviglie e un bidone di plastica. Il costo finale di questo pannello solare termico fai da te è stato di circa 150 euro. C’è da considerare, però, che i tre quarti della spesa sono dovuti ai collegamenti del tubo di rame e alla raccorderia bronzata. Si tratta di un’altra di quelle interessanti realizzazioni fai da te di quei sempre più numerosi appassionati che riescono a “ tirare fuori ” degli impianti solari (ma anche eolici) fai da te che funzionano pienamente. Nel filmato di questo p...

Terapie con la cannabis in Toscana

La Toscana è la prima regione ad avere approvato una legge per l’uso di farmaci a base di cannabis . Un decreto del 2007 ammetteva già in Italia l’utilizzo di preparazioni e derivati dalla marijuana a scopo terapeutico e palliativo. Ma in Italia tali farmaci non esistono; ora con questa nuova legge le ASL toscane penseranno alla fornitura. La norma disciplina l’uso dei cannabinoidi come antidolorifici , antiemetici nella chemioterapia . Inoltre permettono una riduzione della dipendenza dagli oppiacei . E’ davvero da molto tempo che la cannabis viene studiata per uso medico. La letteratura medica sugli impieghi dei principi attivi estratti dalla cannabis per curare malattie anche gravissime è sconfinata e lunga è la storia delle sue proprietà curative, sia antinfiammatorie, sia antidolorifiche. Nelle antiche civiltà della Cina, dell’Egitto, della Grecia, dell’India, del sud est asiatico e nelle civiltà islamiche medievali. Nel caso del glaucoma , ad esempio, il THC tetraidrocan...

WiFi gratuito con la pupù dei cani nei parchi del Messico!

Gli escrementi dei cani spesso danno fastidio quando si cammina per strada o al parco. A parte gli escrementi che lasciano i randagi (che sono già un problema non indifferente), i padroni dei cani spesso non hanno la buona educazione di togliere i “ ricordini ” che i loro amici a quattro zampe lasciano in giro. In Messico hanno trovato una soluzione simpatica a questo inconveniente: fornire nei parchi un certo numero di minuti di WiFi gratis per ogni certa quantità di escrementi che vengono depositati in un apposito contenitore che li “ pesa ”. Non ci credete? Allora guardate questo filmato ! Certo, si tratta di un ottimo incentivo per tenere puliti i parchi e le zone pubbliche dagli escrementi dei cani , ma mi chiedo solo una cosa: se nei contenitori che pesano i “ ricordini ” dei cani si mettono dei sassi o qualunque altra cosa, i minuti di WiFi gratuito vengono assegnati lo stesso? Lo sappiamo bene che siamo in Messico , ma credo che una trovata del genere in Italia avrebbe...

Eolico fai da te windbelt: generare elettricità da una videocassetta!

Windbelt ! Si tratta di un tipo di generatore eolico che utilizza una “ cintura ” ( belt , in inglese) che viene fatta vibrare dal flusso del vento. La vibrazione meccanica viene poi trasformata in energia elettrica. Se ci sono in giro su internet moltissime guide per realizzare delle turbine eoliche fai da te di ogni tipo (ad asse verticale o ad asse orizzontale o di qualunque altro tipo), è molto più raro trovare guide per realizzare un generatore eolico windbelt fai da te . Stavolta però una piccola guida l’ho trovata e ve la presento in questo filmato (durata 12 minuti) che spiega come costruire con una spesa irrisoria proprio un generatore windbelt . L’autore del video ha utilizzato il nastro di una videocassetta per realizzare la “cintura” che viene fatta vibrare dal vento. Certo, noterete che ha simpaticamente usato una videocassetta vietata ai minori, ma è ovvio che un nastro vale l’altro e che si può usare una videocassetta qualsiasi . Un vecchio hard disk da 2 Gb fo...

Un blog da visitare: InfoTech

Oggi vi presento un blog che potrebbe interessarvi. Si tratta di InfoTech . Ecco il suo aspetto grafico. Questo è un blog dedicato quasi esclusivamente alle novità informatiche con approfondimenti, guide, tutorial e video che permettono di capire meglio alcuni concetti. Inoltre vengono pubblicate lezioni di programmazione in linguaggio C/c++ e HTML, lezioni su argomenti di base sulla matematica come le proporzioni. Poi ci sono anche post dedicati alla logica che è un argomento indispensabile per la formazione di un bravo informatico ! Con una grafica semplice, sobria ed efficace, gli argomenti vengono presentati in maniera ordinata e adatta alla rapida comprensione. Si tratta certamente di un blog da aggiungere ai preferiti . Buona lettura a tutti. Tag di Technorati: blog da visitare , InfoTech

Apnea notturna e incidenti stradali

Un disturbo molto diffuso consiste nel dormire russando e poi trattenere il fiato . Una serie di apnee più o meno lunghe che certamente incidono sulla qualità del sonno. Ora si è capito che è una sindrome vera e propria in molti casi e bisogna farci attenzione perché le conseguenze possono anche essere gravi. Si chiama sindrome da apnee ostruttive nel sonno , o semplicemente apnea notturna . Un sonno interrotto, un continuo emergere e sprofondare, un’altalena che porta ad un risveglio pesante. Quello che resta è una giornata piena di momenti di sonnolenza e una faticata che si replica giorno per giorno. Si tratta di una patologia sommersa perché prima o poi ci si fa l’abitudine, ma nei casi più gravi le conseguenze possono essere spiacevoli. Si parla di infarti , ictus ma anche incidenti automobilistici per colpi di sonno e incidenti sul lavoro. Secondo i dati della polizia inglese il 20% degli incidenti stradali sono provocati da eccessiva sonnolenza diurna . Per quelli mortali...

Celle solari che si possono dipingere sulla plastica!

Potete immaginare delle celle solari che stanno dentro un barattolo invece di stare un ingombrante pannello solare e che si possono dipingere su una superficie di plastica? Lo so, lo potete immaginare benissimo, tanto voi che seguite costantemente i progressi della tecnologia ormai siete abituati a tutto e avrete già capito che qualcuno sta sviluppando proprio questo tipo di tecnologia. Vi racconto come stanno andando le cose. Alcuni ricercatori della University of Southern California stanno sviluppando un nuovo tipo di cella solare basata su nanocristalli talmente piccoli che 250 miliardi di essi potrebbero stare comodamente in un’area equivalente a quella della punta di uno spillo. Ma è proprio grazie alla piccola dimensione di questi nanocristalli che è possibile ricavarne un inchiostro da stendere o stampare su superfici lisce. Questa scoperta è importante perché potrebbe aprire la strada a celle solari che possono essere stampate su plastica anziché su vetro e che han...

Esplorazione del Sistema Solare

Il Sistema Solare si può esplorare anche dal balcone di casa, basta avere un piccolo telescopio e una fotocamera digitale per le “ foto ricordo ”. Ovviamente non sarà possibile compiere una esplorazione completa, ma un bel giretto lo si potrà fare lo stesso. A Pedara (CT) la sera del 30 aprile 2012 c’era un bel cielo con un buon seeing e ho portato fuori in balcone il telescopio per fare qualche “ foto ricordo ”. Ecco cosa sono riuscito a riprendere in questo mio piccolo viaggio. LUNA Cratere Platone (da confrontare con la foto fatta l’1 aprile 2012 ). Si tratta di un bellissimo cratere con un’età di 3,84 miliardi di anni. Dopo l’impatto del corpo che l’ha formato si è riempito di lava e per questo motivo il fondo è così piatto. Ha un diametro di 109 chilometri.   Cratere Archimedes (in basso a destra). Altro stupendo cratere da impatto con un diametro di circa 83 chilometri. Si nota il fondo piatto con lievi chiaroscuri.   Cratere Copernico . E’ u...

Miniere nello spazio

Qualche anno fa ci pensava la NASA su come sfruttare gli asteroidi . L’obiettivo era comprendere la loro origine per capire meglio anche l’origine del Sistema Solare e quindi del nostro pianeta . Poi è arrivata la crisi economica e una banda di miliardari, tra loro anche il regista del film Titanic , hanno un’idea ben diversa: gli asteroidi possono essere delle miniere . L’idea non è nuova ed è, se non sbaglio, presa in prestito dalla fantascienza. Questa idea potrà diventare realtà? Ancora non si sa, ma il futuro porta sempre novità impreviste. Come prima cosa, però, sarebbe interessante sapere cosa ci può essere di prezioso negli asteroidi . Oro, platino, palladio e forse molto altro, sono sicuramente presenti in alcuni asteroidi e questo potrebbe essere già un buon motivo per aprirci delle miniere . L’avventura che appare assurda viene presentata come possibile dai fondatori della prima compagnia mineraria spaziale della storia, la Planetary Resources , con sede a Seattle...

Marte al telescopio, 28 aprile 2012

Non è il migliore periodo per osservare o fotografare Marte . Il pianeta rosso non è alla minima distanza dalla Terra (che aveva raggiunto il 3 marzo 2012 con 100 milioni di chilometri) e quindi appare molto piccolo. Nonostante tutto ho provato a fare una ripresa di Marte per vedere cosa si riesce a vedere. L’attrezzatura utilizzata è sempre la stessa , con la fotocamera digitale Casio . Stavolta ho utilizzato un filtro polarizzatore Orion per diminuire la luminosità del pianeta. Con la fotocamera Casio Exilim EZ-X1050 , che è una fotocamera molto economica e nemmeno molto recente, non è possibile variare l’esposizione dei fotogrammi quando si fanno i filmati. A causa di questo, Marte veniva fortemente sovraesposto. Con il filtro polarizzatore finalmente Marte riesce a mostrare qualche dettaglio della sua superficie, con l’unico limite dovuto al seeing e alla bassa qualità della fotocamera e anche, non dimentichiamolo, al fatto che Marte in questo periodo ha un diametro di soli ...