sabato 10 settembre 2011

Come nascono le buone idee?

Esiste un modo per avere buone idee? In realtà modi ne esistono tanti ed è possibile anche capire quali sono.



Basta andare indietro nella storia delle grandi intuizioni e invenzioni dell’umanità, per capire in quali situazioni e ambienti nascono le buone idee. La prima cosa che si nota è che raramente una buona idea è merito di una sola persona.

Spesso una persona riesce a pensare solo ad una parte di un’idea, ma per sfruttarla realmente avrebbe bisogno di un’idea che è nella mente di qualcun altro. Bisogna vedere se queste due persone hanno la fortuna di incontrarsi.

A volte la situazione è ancora più complessa e il problema può essere risolto solo dalle idee che nascono da molte persone. A questo punto le probabilità che queste persone possano incontrarsi e comunicare è davvero minima.

Da questo ragionamento si arriva subito a comprendere l’importanza e l’utilità di Internet. E’ vero che Internet ci distrae da tante normali e importanti attività umane, ma d’altra parte ci permette una comunicazione e una condivisione di idee senza precedenti. Questa condivisione è anche veloce.

Per questo motivo il web è uno strumento straordinario di creatività. Coloro che sono nati prima dell’era del web, come me, ricorderanno come fosse difficile reperire informazioni su qualsiasi cosa e, ovviamente, senza informazioni diventa più difficile anche avere buone idee. In realtà Internet è diventato ormai la versione moderna dei Caffè dell'Illuminismo o dei Saloni letterari del Modernismo, che erano le antiche "officine" della creatività.

Non era solo più difficile, ma anche più dispendioso a livello di tempo. Per conoscere le previsioni del tempo bisognava aspettare il telegiornale, e comunque si sarebbero viste le previsioni solo per l’Italia, adesso basta sedersi davanti al computer e digitare “meteo” per avere subito previsioni del tempo per tutto il pianeta. Non è una differenza da poco.

Ovviamente questo è solo uno dei numerosi esempi che si possono fare (il primo che mi è venuto in mente), ma serve per farci capire che di solito ci si concentra sugli aspetti negativi di Internet dimenticando gli innumerevoli aspetti positivi e che possono ancora fare avanzare la nostra civiltà.

Come nascono le buone idee è anche un interessante saggio scritto da Steven Johnson che è stato presentato in questo video dalla grafica davvero accattivante. Qui si spiegano alcuni dei concetti accennati prima e che costituiscono il nucleo del suo saggio. Buona visione.

giovedì 8 settembre 2011

Eruzione Etna 8 settembre 2011

Anche oggi 8 settembre l’Etna si è fatta sentire. Un immenso pennacchio di cenere si è innalzato dai crateri sommitali ed è stato trascinato dal vento in direzione sud. A questa emissione è seguita una fitta pioggia di cenere che è durata una ventina di minuti. Da ciò che ho potuto vedere c’era anche una colata lavica che si riversava nella Valle del Bove. Ho scattato una foto della colonna di cenere (che ha oscurato il sole) e ho realizzato anche un breve filmato.

Questa è la foto:

Eruzione Etna 8 settembre 2011

 

E questo è il filmato:


mercoledì 7 settembre 2011

Gian Lorenzo Bernini

Gian Lorenzo Bernini (1598-1680). Gian Lorenzo nacque a Napoli ma, ancora bambino, si trasferì con la famiglia a Roma. La sua formazione artistica si svolse nella bottega del padre Pietro, pittore e scultore manierista, studiando i grandi maestri del Cinquecento e i modelli classici.

Gian Lorenzo Bernini (autoritratto)

Su commissione del cardinale Scipione Borghese, tra il 1619 e il 1624, eseguì i gruppi marmorei Enea e Anchise, il Ratto di Proserpina, David, Apollo e Dafne, suscitando grande ammirazione. L'ascesa al soglio pontificio di Urbano VIII Barberini assicurò a Bernini un posto di rilievo nella vita artistica romana. Nel 1629 fu nominato architetto di San Pietro. La sua attività nella Basilica, già iniziata nel 1624 con la commissione del Baldacchino, lo occupò fino alla morte. Per San Pietro eseguì la Tomba di Urbano VIII, la scenografica Scala Regia, oltre allo spettacolare e imponente colonnato antistante la Basilica (1656-1667), con relativa sistemazione della piazza. Altre importanti opere architettoniche sono la Chiesa di Sant'Andrea al Quirinale (1658-1670) e i progetti per la ristrutturazione del Louvre, mai realizzati. Sue sono anche alcune fontane monumentali, come la Fontana dei Fiumi in piazza Navona, la Fontana del Tritone e quella della Barcaccia in Piazza di Spagna. Morì nel 1680.

Fontana del Tritone

Gian Lorenzo Bernini è l'artista barocco per eccellenza. Fu architetto, scultore, pittore, scenografo; in tutti i campi mostrò una straordinaria capacità creativa e padronanza tecnica. Lavorò per i nobili romani e i papi che si succedettero nel Seicento, interpretandone la volontà di creare, attraverso l'arte, spettacoli sorprendenti: nelle sue opere fantasia, realtà e meraviglia giungono a confondersi, ponendo sempre l'osservatore di fronte ad autentici "miracoli visivi". Le sue architetture sembrano create con la sensibilità dello scultore: hanno superfici mosse e sono arricchite dall'uso di diversi materiali, modellati con maestria e sensibilità; marmi di diversi colori. bronzi, stucchi e superfici dorate. Fu autore di esemplari gruppi scultorei e anche di numerosi ritratti a mezzobusto in marmo. In alcune statue riuscì ad esprimere tutta la spiritualità e la sensualità barocca, come nell'Estasi di santa Teresa e nella Beata Ludovica Albertoni.


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Il post perfetto non esiste!

Il post perfetto non esiste? Che banalità! Se non si ha nulla da scrivere, allora il post perfetto è quello che attira visitatori, ma se si ha qualcosa da scrivere, il post perfetto è quello che tutti stavano cercando di leggere (oggi sono in vena di banalità camuffate da pensieri profondi Sorriso ).

blog

Sono sempre stato un detrattore dei blog di “aria fritta” che vivono della loro autoreferenzialità. Sono i blog che spiegano come bloggare, come guadagnare, come attirare più visitatori. Anche questi blog, ovviamente, hanno il loro diritto di esistere. Anche io, spesso, scrivo dei post di aria fritta, come questo, però poi riprendo con i post di informazione scientifica, con le curiosità, con le notizie. Io sono sempre stato orientato verso la condivisione di “contenuti” e non di “ricette miracolose”.

Per questo motivo il post perfetto non esiste davvero e nemmeno il blog perfetto. Esiste la blogosfera che è bella perché è (molto) varia, nonostante ci siano un sacco di persone che copiano l’atteggiamento di scrittura dagli altri. In fondo un blog che non viene visitato è come se non esistesse Occhiolino.

Buona lettura di tutti i blog del mondo.


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Fuochi d’artificio: quando la tecnologia fa spettacolo

Molti pensano che i fuochi d’artificio siano legati solo alla tradizione e alla manualità. In realtà pochi sanno che negli spettacolari giochi pirotecnici c’è dietro una notevole tecnologia. La tecnologia è importante fin dall’inizio della creazione dello spettacolo e si fa uso sia di strumenti informatici (software di simulazione dei giochi pirotecnici), sia elettronici. Dal punto di vista elettronico i fuochi vengono connessi ad un accenditore elettrico (collegato a sua volta ad una unità ricevente) che permette di ottenere degli effetti davvero straordinari come: accensioni simultanee, sequenziali e un perfetto sincronismo tra fuochi e musica.

spettacolo pirotecnico

Nel seguente filmato possiamo vedere un’intervista ad Antonio Parente e a Davide Parente della Parente Fireworks, una azienda che si occupa di fuochi d’artificio da oltre 100 anni. Vedremo così quanta tecnologia nascosta c’è in realtà negli spettacoli pirotecnici più sofisticati.

Buona visione.


martedì 6 settembre 2011

Stampante 3D Lego

Una stampante 3D Lego. Le stampanti 3D si stanno diffondendo lentamente ma inesorabilmente nella nostra "cultura" informatica. Se ne parla in TV e se ne scrive moltissimo nella blogosfera. Non appena ho visto che è  stata creata una stampante 3D con il Lego NXT, ho capito che ormai i tempi sono maturi per il grande "lancio" commerciale delle stampanti 3D. A questo punto non credo che sia lontano il momento in cui delle stampanti 3D di base, per così dire, compariranno negli scaffali dei negozi di informatica.



In realtà l'idea di creare una stampante 3D con il Lego non è affatto nuova, ad esempio qui possiamo vedere in questo articolo del 2008 come era stata creata una stampante 3D Lego facendo uso del cioccolato come materiale da plasmare.

Nel filmato sotto vediamo questa meravigliosa e sorprendente stampante 3D Lego ideata e realizzata da Arthur Sacek. Guardate il filmato fino alla fine, quando si vede il modello creato usando come materiale una spugna per fiori. Si noti la precisione del modello, ed è davvero incredibile, dato che tutto il dispositivo (tranne la punta metallica) è fatto da pezzi Lego. L'ho già messo in evidenza in altri post di questo blog, ma ripeterlo non guasta: con il Lego si può fare davvero di tutto! Sono contento che esista sempre qualcosa che non pone limiti alla creatività :-)

Buona visione del filmato.

Auto verde: il futuro dell'auto elettrica

L'auto verde prenderà piede nei prossimi decenni? Da molto tempo sono state sviluppate diverse soluzioni di auto elettriche, ibride e a idrogeno, ma non c'è niente da fare: la gente disprezza queste soluzioni, perché vuole l'auto potente ed è disposta a pagare a caro prezzo questo status symbol, infatti è disposta anche a sopportare l'inquinamento che ne deriva.



Convincere le persone ad usare un'auto elettrica diventa un po' come cercare di convincere chi fuma sigari a masticare gomme come alternativa! A nulla finora è servito il design accattivante che spesso sfoggiano questo tipo di automobili e non è servito nemmeno il fatto che ormai raggiungono alte velocità e notevoli autonomie. L'auto elettrica è vista ancora come una cosa da "sfigati". A questo punto ci chiediamo: quale potrebbe essere il futuro delle auto elettriche se i presupposti sono quelli che abbiamo analizzato? La risposta è semplice: si prevede un futuro incerto e nebuloso.

Forse le automobili elettriche (o anche quelle solari) resteranno solo degli interessanti prototipi, un prodotto apprezzato solo da una nicchia ristrettissima. Per fortuna la storia ci insegna che i gusti delle masse possono cambiare in maniera sorprendente. Basti pensare che fino agli anni '20 del secolo scorso l'abbronzatura era considerata volgare, mentre pochi anni fa era considerata una caratteristica delle persone più "alla moda". Adesso si sa per certo che l'abbronzatura aumenta il rischio di melanoma (nonostante tutto, pochi ci rinunziano). Le mode cambiano, così come le conoscenze scientifiche. Bisogna ovviamente dire che l'auto elettrica non può essere solo una moda, ma deve essere vista come un'opportunità di crescita tecnologica, oltre che un validissimo modo per diminuire l'inquinamento atmosferico. Speriamo bene per il futuro ;)

Nel seguente filmato Barbara Serra e Cosmo ci illustrano il futuro dell'auto elettrica. Con un'intervista a Edoardo Zanchini. Buona visione a tutti.

lunedì 5 settembre 2011

Raggi cosmici

Cosa sono i raggi cosmici? Sono pericolosi per la salute? Cosa genera i raggi cosmici? Sono domande che spesso ci facciamo, ma altrettanto spesso non abbiamo il tempo di metterci davanti al computer per cercare nei vari siti internet tutte queste risposte. Alcuni siti ci danno una lunga definizione di raggi cosmici e la "dispersione" delle informazioni non ci permette subito di avere una visione chiara dell'argomento.



In questo caso la cosa migliore da fare è cercare qualche video in cui si parla dei raggi cosmici e che fornisce una risposta a tutte le nostre curiosità contemporaneamente. Nel caso dei raggi cosmici questo filmato l'ho trovato e ve lo propongo subito. Si tratta di una intervista a Francesca Cavallari, ricercatrice INFN, che ci spiega molte cose riguardo ai raggi cosmici. Nell'intervista si spazia anche in altri argomenti, come la materia oscura, il bosone di Higgs, l'acceleratore di particelle LHC, le tempeste solari e la loro pericolosità. In poco più di 10 minuti si possono soddisfare le curiosità (almeno le più elementari) riguardo a molti argomenti scientifici attualmente molto in voga.

Buona visione dell'intervista.

Il primo film in 3D renderizzato della storia

Probabilmente in molti abbiamo la sensazione che i film in 3D renderizzati siano un'invenzione "recente". Con recente intendo dire qualcosa che risale a qualche anno fa, possibilmente non oltre i 10. In realtà i film in 3D renderizzati risalgono a poco meno di 40 anni fa. Ed Catmull, un informatico, pioniere della computer grafica e co-fondatore della Pixar (gli studi di animazione che hanno dato vita a film come Toy Story, Cars e Wall•E) nel 1972 diede vita al primo film in 3D renderizzato. Si trattava di una animazione 3D che mostrava una versione digitale della mano dello stesso Catmull. Prima di continuare con questa appassionante storia della "preistoria" delle animazioni 3D, spieghiamo in parole semplici cosa si intende per rendering. Il rendering è il processo che permette ad un computer di generare un'immagine a partire da una descrizione matematica.

La mano di Ed Catmull "renderizzata"

Ad esempio, se abbiamo una superficie qualsiasi, anche irregolare, la possiamo dividere in numerosi poligoni che la ricoprono interamente. La forma adesso è diventata un insieme di poligoni collegati fra loro e la possiamo descrivere come un insieme di punti e di superfici che possono muoversi in base a precise regole matematiche. Allo stesso modo possiamo descrivere anche le ombre, le luci, l'aspetto delle superfici. Tutto viene trasformato in numeri che possono variare in base a precise regole. In questo modo il computer è in grado di generare qualsiasi tipo di immagine.

Nel filmato che vi mostro, che è il vero primo film in 3D renderizzato della storia (1972), vediamo come Ed Catmull parte da un modello reale della sua mano, i poligoni vengono disegnati sul modello e grazie a questa divisione in poligoni il modello può essere digitalizzato.

Vi lascio alla visione di questo "storico" filmato. Buona visione a tutti.


40 Year Old 3D Computer Graphics (Pixar, 1972) from Robby Ingebretsen on Vimeo.

domenica 4 settembre 2011

I satelliti di Giove

Giove ha moltissimi satelliti naturali (attualmente sono 63), ma solo 4 sono facilmente visibili con piccoli telescopi. Qualche giorno fa sono riuscito a filmare i satelliti di Giove detti medicei (o galileiani) che furono scoperti nel 1610 da Galileo Galilei. Si tratta di Io, Europa, Ganimede e Callisto. Sono satelliti molto grandi. Io, Ganimede e Callisto sono più grandi della Luna, solo Europa è leggermente più piccola, come possiamo vedere dalla tabella. La curiosità è che Ganimede è addirittura più grande del pianeta Mercurio, mentre Callisto ha quasi le stesse dimensioni del pianeta più vicino al Sole. Satelliti grandi come pianeti! Nella tabella sotto potete rendervi conto della situazione leggendo direttamente i numeri.

Satellite (o pianeta) Diametro (km)
Luna 3476
Io 3643
Europa 3122
Ganimede 5262
Callisto 4821
Mercurio 4879

Giove con i suoi satelliti è stato filmato con un telescopio Newton 150/1000, una fotocamera digitale Casio Exilim EX-Z1050. La fotocamera è stata semplicemente accostata all'oculare Celestron ortoscopico da 9 mm. La mancanza di moto orario ha permesso di fare una carrellata dei 4 satelliti medicei di Giove, sfruttando il modo diurno. Dal basso verso l'alto possiamo vedere: Europa, Callisto, Io, Ganimede.

Buona visione.


venerdì 2 settembre 2011

One more kiss, dear - Vangelis (testo e traduzione)

Cosa si intende per stile "retrò"? Di solito indica uno stile obsoleto che viene però rappresentato nella moda, nell'architettura, nella pittura, nella musica ecc... moderna. E' il caso, ad esempio, delle radio con componenti interne modernissime, ma che nell'aspetto esteriore somigliano alle radio degli anni '40 o anni '50. Nella musica ci sono alcuni esempio di "retro style", come quello che vi presento. Si tratta del brano "One more kiss, dear" di Vangelis che fa parte della colonna sonora del film di fantascienza Blade Runner (1982). In questo caso lo stile retrò è ancor più messo in evidenza dal fatto che il brano viene utilizzato in un film che rappresenta il futuro.

L'ambientazione caotico-tecnologica del film Blade Runner

La musica del brano viene presentata in una scena del film in cui si sottolinea un'ambientazione tecnologicamente molto caotica, quasi a voler evidenziare un contrasto tra passato e futuro. One more kiss, dear ha uno stile ovattato, soffice, confidenziale, che riporta a brani in stile anni '30 o anni '40 del secolo scorso. Io penso che si tratti di un "piccolo capolavoro" del genio di Vangelis che non è diventato famoso come altri suoi capolavori. Se non lo conoscete, ascoltatelo attentamente in questo filmato di YouTube.

Buon ascolto a tutti.



One More Kiss, dear

One more kiss, dear
One more sigh
Only this, dear
It’s goodbye
For our love is such pain
And such pleasure
And I’ll treasure till I die
So for now, dear
Au revoir, madame

But I’m how-d’ye, not farewell
For in time we may have a love’s glory
Our love story to tell

Just as every autumn
Leaves fall from the tree
Tumble to the ground and die
So in the springtime
Like sweet memories
They will return as will i

Like the sun, dear
Upon high
We’ll return, dear
To the sky
And we’ll banish the pain and the sorrow
Until tomorrow goodbye
One more kiss, dear
One more sigh
Only this, dear
Is goodbye
For our love is such passion
And such pleasure
And I’ll treasure till I die

Like the sun, dear
Upon high
We’ll return, dear
To the sky
And we’ll banish the pain and the sorrow
Until tomorrow goodbye





Traduzione (è stata fatta con il traduttore di Google, ma conto di migliorarla in seguito. Mi scuso per la scarsa qualità).


Un bacio di più, cara
Un sospiro di più 
Solo questo, cara 
E 'addio 
Per il nostro amore è tale dolore 
E tale piacere 
E io tesoro fino alla morte 
Quindi, per ora, cara 
Au revoir, signora 

Ma io sono come-d'ye, non addio 
Perché in volta potremmo avere la gloria di un amore 
La nostra storia d'amore da raccontare 

Proprio come ogni autunno 
Foglie cadono dagli alberi 
Caduta a terra e morire 
Così in primavera 
Come dolci ricordi 
Torneranno come voglio io 

Come il sole, cara 
Su alta 
Torneremo, cara 
Verso il cielo 
E noi provvederemo a bandire il dolore e il dolore 
Fino a domani addio 
Un bacio di più, cara 
Un sospiro di più 
Solo questo, cara 
È un addio 
Per il nostro amore è tale passione 
E tale piacere 
E io tesoro fino alla morte 

Come il sole, cara 
Su alta 
Torneremo, cara 
Verso il cielo 
E noi provvederemo a bandire il dolore e il dolore 
Fino a domani addio


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

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