giovedì 9 giugno 2011

Come installare Mac Os X 10.7 Lion da DVD

 

L’uscita del nuovo sistema operativo Apple Mac OS X 10.7 Lion è imminente, infatti è prevista per luglio 2011. Sappiamo che sarà possibile acquistare l’aggiornamento attraverso App Store al prezzo di soli 23,99 euro. In questo modo però non sarà possibile effettuare una installazione “pulita” di 10.7 Lion e non sarà possibile nemmeno l’aggiornamento di sistemi Mac in cui il Mac App Store non è disponibile.

Apple Mac OS X Lion

Però esiste un modo per ovviare all’inconveniente e per metterlo in pratica basta seguire alcune semplici istruzioni. In questo modo sarà possibile installare Mac OS X 10.7 Lion da DVD.

1) Acquistare e scaricare Lion dal Mac App Store da qualsiasi Mac che supporti Lion (vedi lista di compatibilità) in cui è in esecuzione Snow Leopard.

2) Ala fine del download fai click con il tasto destro sul file di installazione “Mac OS X Lion” è scegli l’opzione “Mostra contenuto pacchetto”.

3) Nella cartella “Contents” troverete la cartella “SharedSupport” e all’interno di questa c’è il file “InstallESD.dmg”: questo file non è altro che l’immagine disco che serve per creare il DVD avviabile per l’installazione di Lion.

4) A questo punto copiate il file “InstallESD.dmg” sul desktop o su una cartella

5) Avviate Utility Disco, fate click sull’icona “Masterizza”, selezionate l’immagine-disco che avete copiato al punto precedente, fate click sul pulsante “Masterizza”, inserite un normale DVD-R vergine da 4,7 Gb nel Superdrive, attendete che il programma termini di registrare il supporto e il vostro disco di installazione di 10.7 Lion è pronto.

Nel seguente filmato possiamo vedere un filmato dedicato a mostrare le caratteristiche più importanti di Mac OS X 10.7 Lion.

Buona visione.


mercoledì 8 giugno 2011

Chilometri di pannelli solari. Il tunnel solare Parigi–Amsterdam

 

A dimostrazione del fatto che il fotovoltaico sta vivendo un successo che cresce esponenzialmente, oggi ho trovato in giro questo filmato molto interessante e che riguarda una grande struttura basata su pannelli solari fotovoltaici. Si tratta di un vero e proprio “tunnel solare”, costruito sulla tratta Parigi-Amsterdam ed ha una lunghezza di ben 3600 metri.

Sono ben 16000 pannelli solari che riescono a fornire un’energia di 3,3 megawattora nell’arco di un anno, sufficienti per alimentare 1000 abitazioni medie nell’arco di un intero anno. Ovviamente, oltre all’energia fornita, occorre considerare anche l’abbattimento delle emissioni di CO2, che diminuiranno in questo modo di 2400 tonnellate all’anno. L’intero progetto è costato 15 milioni di euro.

I pannelli solari fotovoltaici che ricoprono il tunnel avranno anche un altro “curioso” compito, cioè quello di proteggere le rotaie dei treni dalla caduta di alberi e piante durante il passaggio dei convogli ad alta velocità. Quindi possiamo dire che si sono presi “due piccioni con una fava”: protezione della tratta ferroviaria e produzione di energia pulita. Meglio di così Sorriso

L’energia prodotta da questo impianto fotovoltaico servirà a contribuire al 50% all’alimentazione della vicina stazione ferroviaria di Antwerp.

Guardando il filmato possiamo renderci conto delle reali proporzioni di tale impianto solare fotovoltaico.

Buona visione.


Enorme esplosione solare il 7 giugno 2011

 

Il 7 giugno 2011 è avvenuta un’eruzione solare con un’esplosione che si potrebbe definire davvero “esagerata. Naturalmente non c’è nessun pericolo, ma vale la pena vedere cosa è successo perché è uno spettacolo davvero straordinario. Sotto potete vedere un primo filmato dell’evento, ottenuto con Helioviewer, un dominio pubblico di sorveglianza dell’attività solare. Prima di vedere il filmato assicuratevi che la risoluzione sia impostata su 720p e mettete il filmato in full screen per avere il massimo effetto.

Spettacolare vero? Sorriso Quello che si è visto è un brillamento solare, cioè una enorme esplosione di energia magnetica. Questo brillamento era associato anche a una protuberanza solare, cioè ad una effettiva emissione eruttiva di gas dalla superficie solare.

Questo evento ha espulso miliardi di tonnellate di gas lontano dal Sole e da una piccola regione solare il gas si è espanso fino a raggiungere distanze che sono state stimate superare il milione di chilometri. La maggior parte di questo gas è ricaduto sul Sole (come si vede dal filmato stesso), ma una parte si è disperso nello spazio.

Il video che potete vedere sotto mostra il Sole nelle radiazioni ultraviolette (lunghezza d’onda di 171 angstrom) colorate al computer con una tonalità arancione per potere vedere meglio i dettagli. In questo video l’evento eruttivo sembra ancora più spettacolare.


martedì 7 giugno 2011

Auto del futuro

 

Le tecnologie del futuro devono essere sempre progettate nel presente e in certi casi potrebbe accadere che sono già state ideate nel passato. Le auto del futuro non fanno eccezione e occorre sempre immaginare come potrebbero essere le automobili che percorreranno le nostre strade fra venti o trenta anni. Personalmente credo che nel futuro bisognerebbe concentrarsi soprattutto in una grande rivoluzione, molto attesa dalla maggior parte di coloro che sono attenti alle tecnologie, e cioè nella rivoluzione energetica. Mi riferisco ovviamente alle auto elettriche, parzialmente o completamente alimentate ad energia solare, alle automobili alimentate da biocarburanti oppure a idrogeno. Secondo me sarà questa la vera rivoluzione dei trasporti. Fino a questo momento invece si sono visti sono affinamenti delle tecnologie relativi al design, al comfort e alla sicurezza.

In questi tre filmati vengono illustrati i “sogni” tecnologici del futuro per quanto riguarda le automobili.

Buona visione delle auto del futuro.

 

 


Tablet ad energia solare da Pixel Qi

 

Pixel Qi è una compagnia statunitense specializzata nella produzione di schermi LCD a basso consumo. Negli ultimi tempi sta sviluppando degli schermi che possono rendere i tablet alimentabili con un pannello solare. In particolare Qixel Qi sta sviluppando un modo per alimentare un tablet installando semplicemente un pannello solare in grado di generare 1 solo watt, sufficiente per alimentare sia lo schermo sia la scheda madre.

tablet ad energia solare Pixel Qi

L’interesse riguardo a questa nuova tecnologia è dovuto al fatto che il costo di un simile pannello solare sarebbe intorno ai 2,5 euro, ma la cosa più entusiasmante è che il tablet potenzialmente potrebbe essere caricato per giorni o persino per settimane senza essere collegato alla rete elettrica.

Si tratterebbe di una innovazione interessante e che aspettiamo con ansia che si sviluppi fino in fondo. Nel frattempo vi mostro il filmato (in inglese) relativo al tablet ad energia solare sviluppato di Pixel Qi.

Buona visione.


Eruzione del vulcano Puyehue in Cile

 

Sabato 5 giugno 2011 un vulcano che appartiene al complesso vulcanico Puyehue-Cordon Caulle nella zona sud del Cile è entrato in eruzione dopo un periodo di inattività durato più di 50 anni. Il governo cileno ha evacuato immediatamente centinaia di residenti. La colonna di cenere del vulcano si è innalzata per oltre 10 chilometri e si è estesa fino a superare il confine della vicina Argentina.

L’area del vulcano è anche stata colpita da numerose scosse telluriche soprattutto nella giornata di sabato. Le scosse si susseguono con un ritmo di 230 ogni ora. Quelle che vi mostro sono alcune foto davvero spettacolari di questa eruzione.

Alcuni fulmini prodotti all’interno della nube di cenere.

 

Questa è la nube di cenere del vulcano Puyehue in tutta la sua spettacolare maestà.

 

In questa foto satellitare della NASA vediamo la nube di cenere che si estende nell’atmosfera.

 

Un elicottero passa nelle vicinanze della nube di cenere.

 

Un’altra spettacolare immagine dell’eruzione del vulcano Puyehue in Cile. Il vulcano si trova nei pressi della città di Osorno.

 

Meravigliosi giochi di colore della nube di cenere del vulcano Puyehue al tramonto.


lunedì 6 giugno 2011

La donna nell’arte

 

Alcuni filmati si prestano a lunghi commenti, altri invece non hanno bisogno di lunghe spiegazioni. Questo è sicuramente il caso del filmato che vi presento oggi, dedicato ai volti delle donne nell’arte. Un filmato tutto da guardare, creato per lasciarsi coinvolgere da queste immagini che vanno ben al di là del semplice valore estetico dei volti e che sconfinano con qualcosa di metafisico.

Buona visione del video.


domenica 5 giugno 2011

La storia del modello atomico (video da ridere)

 

La storia del modello atomico può essere resa più umoristica? Ovviamente sì e quelli che hanno realizzato questo filmato ci sono riusciti. In linea generale io sono contrario a ridurre la scienza a una cosa da ridere, perché sono più propenso a mantenerne intatto tutto il rigore, anche se con le dovute generalizzazioni o semplificazioni. Mi rendo conto che la ricerca scientifica è una delle attività umane più importanti e in questo particolare contesto bisogna mantenere tutta la serietà e il rigore possibili. Un’altra cosa è la divulgazione scientifica che può essere resa più divertente e scherzosa. Anche i “non addetti ai lavori” devono essere resi partecipi delle più grandi conquiste della scienza, quindi occorre “semplificare” molte nozioni per renderle comprensibili a chi non ha le necessarie conoscenze scientifiche o matematiche per capirle autonomamente. In questo processo di divulgazione c’è sempre il rischio di una certa “distorsione” che spesso diventa ambiguità che sconfina nell’equivoco, ma è un rischio calcolato che bisogna correre se si vuole portare la scienza al grande pubblico.

Quello che ho trovato è un filmato realizzato da studenti ed è un video “scherzoso” che può essere descritto così:

Per chi non sapesse cos'è il modello atomico, la storia si svolge così: prima Thomson con il suo modello a panettone (si chiama proprio così!), l'esperimento di Rutherford che spara delle particelle alfa verso una lamina d'oro per verificare il modello di Thomson, l'esperimento di Millikan con cui riesce a quantizzare la carica elettrica ed infine la scenetta tra Bohr e Rutherford.

Vi incuriosisce? Allora vi lascio guardare il filmato Sorriso e spero che vi piaccia.

Buona visione.


Sfere magnetiche sospese in aria (video)

 

Un solenoide industriale e dei magneti in miniatura pilotati tramite wifi o bluetooth tramite un computer portatile possono creare un effetto davvero da fantascienza. Regolando l’induzione magnetica dei magneti racchiusi all’interno delle sfere di plastica colorata è possibile vincere la forza di gravità. Questi piccoli magneti infatti sono immersi nel campo magnetico dei tre solenoidi posti in alto. Possibile?

Invece si tratta di uno stupendo effetto speciale creato da Physalia, uno studio grafico con sede a Barcellona che si occupa di effetti speciali e di animazioni 2D e 3D. Guardate il filmato e ditemi se “non sembra tutto vero”!

Quando guarderemo il filmato ci verrà forse un dubbio: siamo sicuri che è realmente un effetto speciale? E se fosse tutto vero? E se davvero ci fossero dei magneti in quelle palline e che sono realmente tenute sospese dal campo magnetico dei solenoidi in alto? Ma a questo punto, visto che il filmato è stato realizzato da uno studio di grafica computerizzata, torneremo a pensare che si tratta solo di un effetto speciale. I nostri dubbi cominceranno ad oscillare paurosamente tra le due versioni non appena faremo qualche ulteriore ricerca su Google.

Complimenti a Physalia, siete riusciti nel vostro intento di farci dubitare delle nostre percezioni! Occhiolino

Adesso vi lascio al filmato: buona visione.


sabato 4 giugno 2011

La celluloide

 

La celluloide fu la prima delle materie plastiche a essere prodotta a livello industriale. Lo statunitense John Wesley Hyatt la scoprì nel 1868, durante la ricerca di un sostituto dell’avorio per fabbricare palle da biliardo. Hyatt miscelò un derivato della cellulosa (nitrocellulosa) con della canfora, una sostanza cristallina aromatica di origine vegetale, ricavando una materia plastica solida e trasparente, flessibile, resistente all’umidità ma facilmente infiammabile.

celluloide

Prodotta in forma di lastre, bacchette e tubi, la celluloide si utilizza per fabbricare oggetti di uso comune, come casalinghi e giocattoli, ma la sua applicazione più nota è per le pellicole cinematografiche. Usata per questo scopo fino al 1940, per la sua infiammabilità fu in seguito sostituita con materiali più sicuri, il triacetato di cellulosa e il poliestere; nonostante oggi non sia più in uso, il cinema viene ancora definito “il mondo della celluloide”.


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Il Progetto Icaro: raccogliere gas da Urano per i viaggi interstellari!

 

Un team di scienziati sta lavorando ad una missione spaziale, chiamata Progetto Icaro (Project Icarus), che si basa sull’idea di raccogliere gas dal pianeta Urano per alimentare i motori di una sonda spaziale allo scopo di spedirla in un’altra stella. Si tratta di un progetto teorico ma, si sa, è proprio da questo tipo di progetti che poi partono le più grandi imprese dell’umanità. Il gas che verrà usato sarà l’elio-3, un isotopo dell’elio che sulla Terra è molto raro, ma che è molto importante per la realizzazione della fusione nucleare. Basti pensare che con un processo di fusione nucleare, basterebbero solo 14000 tonnellate di elio-3 all’anno per soddisfare l’intero fabbisogno energetico della Terra!

Project Icarus

Facendo uso di questo combustibile nucleare, questo veicolo spaziale dovrebbe raggiungere (dopo un’accelerazione che durerebbe poco più di 11 giorni) una velocità di crociera di ben 36000 km/s (circa il 12% della velocità della luce) raggiungendo la Stella di Barnard (distante 5,9 anni luce) in circa 50 anni di viaggio. Si tratta quindi di una “missione spaziale estrema” che potrebbe essere realizzata entro il 2100. Sembra una missione da “fantascienza”, ma non troppo. Infatti se nei prossimi decenni si dovesse riuscire realmente a controllare la fusione nucleare, questo tipo di viaggi interstellari non sarebbero più così fantascientifici.

Il Progetto Icaro è la reincarnazione di un progetto del 1970 chiamato Progetto Dedalo (Project Daedalus) il cui scopo era di progettare una missione spaziale interstellare per i secoli a venire, ma che fosse impostata su reali basi scientifiche e tecnologiche.

Nel seguente filmato possiamo vedere una rappresentazione schematica della propulsione a fusione nucleare del Progetto Icaro.

Buona visione.


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...