sabato 30 aprile 2011

Come riconoscere gli Euro falsi

 

In questo filmato la Guardia di Finanza ci mette a disposizione delle tecniche molto interessanti per riconoscere gli Euro falsi. Vengono individuati tre criteri essenziali (validi per le monete):

1) il magnetismo;

2) la bordatura;

3) il rilievo.

Le monete da 1 Euro e da 2 Euro, ad esempio, sono caratterizzate da magnetismo solo nella parte centrale con totale assenza nella bordatura. Le monete false invece saranno prive di magnetismo, oppure saranno magnetizzate in tutte le loro parti. Tutti i dettagli riguardo a come riconoscere gli Euro falsi sono comunque contenuti nel seguente filmato (della durata di circa 2 minuti e mezzo) che vi fa capire ogni cosa con esempi pratici.

Buona visione e buon riconoscimento Occhiolino

Riconoscere Euro falsi


Vivere senza lavorare

 

Dopo avere scritto sull’argomento come fare soldi senza lavorare, oggi mi dedico a qualche riflessione su un argomento molto simile ma non esattamente uguale. Si può vivere senza lavorare?

vivere senza lavorare

In questo caso ovviamente si tratta di potersi mantenere senza avere uno stipendio, una paga, un’entrata. Ma chi si può permettere una vita del genere? Ovviamente per vivere in questo modo bisogna essere ricchi o in alternativa bisogna avere percepito una vincita a qualche lotteria Sorriso. Oppure bisogna adattarsi a vivere di stenti o di elemosina, o anche vivere con genitori pensionati Occhiolino. Sto parlando di casi in cui non si lavora “per scelta” e non perché non si trova lavoro.

In realtà mi sono sorpreso nel constatare che per vivere in maniera semplice e frugale non c’è bisogno di molto denaro. Gli standard consumistici della nostra epoca ci fanno credere che entrate di alcune migliaia di euro mensili siano quasi insufficienti per vivere decorosamente. In realtà se ci si limita all’essenziale, rinunziando alle mode e a tutto il resto, vivere senza lavorare diventa davvero possibile.

Ovviamente tutto ciò ha un prezzo. Di solito la scelta di vivere senza lavorare è una scelta radicale che implica automaticamente un isolamento dalla società. Chi non lavora diventa “inutile”, quindi dovrà fare i conti con il rifiuto da parte degli altri. Finisce lo stress del lavoro, ma comincia lo stress della solitudine. Bisogna vedere se il soggetto sopporta meglio lo stress del lavoro o lo stress della solitudine. Chi non lavora non può avere figli, ovviamente.

Da questo punto di vista vivere senza lavorare è quindi una scelta individuale. Il tempo che si può dedicare a se stessi potrebbe non avere prezzo e valere ampiamente l’abbandono delle consuetudini e dei condizionamenti sociali. L’uomo più ricco non è quello che ha il denaro, ma quello che ha tempo.

Voi cosa ne pensate? Se vi capitasse l’occasione di poter vivere senza lavorare, cosa fareste? Prendereste questa strada, oppure scegliereste di lavorare perché lo stress di esalta Occhiolino?

Io, se potessi vivere senza lavorare mi dedicherei alle mie numerose passioni, quindi sarebbe una vita attivissima. Infatti sono un convinto sostenitore del fatto che vivere senza lavorare è comunque molto meglio di lavorare senza vivere Occhiolino


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La convergenza evolutiva

 

Per convergenza evolutiva si intende quel fenomeno per cui specie diverse che vivono nello stesso ambiente o in ambienti molto simili tra loro possono evolversi fino ad assomigliarsi.

Questa somiglianza di ottiene sviluppando strutture o adattamenti collegati alle medesime pressioni ambientali, in seguito a processi di selezione naturale. Per esempio molte specie di mammiferi marsupiali dell’Australia sono simili ad alcune specie di mammiferi placentati che abitano altre zone della Terra; quanto ai pesci e ai cetacei, l’ambiente marino ha influito in maniera determinante nell’evoluzione di entrambi gli ordini, dando loro un aspetto grossomodo simile.

Un caso di convergenza evolutiva piuttosto significativo lo possiamo vedere in queste tre immagini:

Squalo (pesce)

 

Delfino (mammifero)

 

Ittiosauro (dinosauro vissuto nel periodo Giurassico)


Fotografie al microscopio

 

Il mondo microscopico è davvero affascinante. Tutti abbiamo almeno una volta osservato qualcosa al microscopio e siamo rimasti stupiti di fronte al nuovo universo che ci si è aperto davanti. Il microscopio è lo strumento che ci permette questi “viaggi” nel mondo degli oggetti e degli esseri viventi troppo piccoli per essere visibili ad occhio nudo.

Nonostante i primi microscopi siano stati costruiti solo nel XVI secolo, ci hanno permesso scoperte davvero straordinarie. In questo filmato possiamo vedere una sequenza di immagini riprese al microscopio di microorganismi. E’ un piccolo viaggio tra batteri, alghe è tanti altri minuscoli abitanti del nostro pianeta che non abbiamo la possibilità di vedere ad occhio nudo, ma che sono assolutamente fondamentali per la vita sulla Terra.

In fondo i primi esseri viventi che hanno colonizzato questa nostra piccola roccia vagante nello spazio erano molto più simili a questi microorganismi che agli animali o alle piante che possiamo vedere ad occhio nudo. Quando guardiamo delle immagini o delle fotografie al microscopio di esseri viventi quindi, non facciamo solo un viaggio nel mondo dell’infinitamente piccolo, ma anche un balzo indietro nel tempo di alcuni miliardi di anni, quando la vita sulla Terra era appena nata.

Buona visione del filmato.

Fotografie al microscopio


Le disposizioni semplici

 

Cosa sono le disposizioni semplici? Per capirlo subito, prima ancora di darne una definizione matematica, consideriamo un esempio. Una persona possiede cinque quadri, ma può appenderne solo tre lungo una parete. Ha importanza anche l’ordine con cui vengono appesi per questioni di colore e di luce. Calcoliamo in quanti modi può appenderli.

Indichiamo i cinque quadri con le lettere P, Q, R, S, T.

Per scrivere tutti i raggruppamenti possibili, iniziamo considerando ognuno dei quadri:

P Q R S T (cinque possibilità).

A ognuno affianchiamo poi, uno alla volta, gli altri elementi procedendo da sinistra verso destra.

PQ QP RP SP TP

PR QR RQ SQ TQ

PS QS RS SR TR

PT QT RT ST TS

(5 · 4 = 20 possibilità).

Per ottenere i raggruppamenti finali affianchiamo a ogni coppia, uno alla volta, gli altri elementi di P Q R S T, sempre procedendo da sinistra verso destra.

PQR PQS PQT QPR QPS QPT RPQ RPS RPT

PRQ PRS PRT QRP QRS QRT RQP RQS RQT

PSQ PSR PST QSP QSR QST RSP RSQ RST

PTQ PTR PTS QTP QTR QTS RTP RTQ RTS

SPQ SPR SPT TPQ TPR TPS

SQP SQR SQT TQP TQR TQS

SRP SRQ SRT TRP TRQ TRS

STP STQ STR TSP TSQ TSR

(5 x 4 x 3 = 60 possibilità).

Notiamo che ogni terna di quadri si distingue dalle altre per due motivi. Ogni gruppo è diverso dagli altri

- per almeno un elemento,

- per l’ordine degli elementi,

oppure per entrambi i motivi.

Chiamiamo i gruppi con le caratteristiche indicate col nome di disposizioni semplici.

Per arrivare rapidamente al calcolo del numero di disposizioni, consideriamo che per il primo posto le possibilità sono 5, per il secondo si sono ridotte a 4 e infine per il terzo a 3. Complessivamente i gruppi sono:

5 · 4 · 3 = 60.

Per indicare il valore trovato, usiamo la seguente notazione:

D5,3 = 60

(si legge: “disposizioni semplici di 5 elementi di classe 3”).

Generalizziamo il procedimento considerando n oggetti distinti e determiniamo la formula per i raggruppamenti di classe k:

k = 1, Dn,1 = n,

k = 2, Dn,2 = n · (n - 1),

k = 3, Dn,3 = n · (n - 1) · (n – 2),

k = 4, Dn,4 = n · (n - 1) · (n – 2) · (n – 3).

In generale,

Dn,k = n · (n – 1) · (n – 2) · (n – 3) · … · (n – k + 1).

Osserviamo che il numero delle disposizioni semplici di n oggetti di classe k si ottiene moltiplicando fra loro tanti fattori in ordine decrescente di 1, a partire da n, quanti sono gli oggetti che formano una classe. Per esempio, per calcolare D8,3 scriviamo in ordine decrescente 3 fattori a partire dal numero 8:

D8,3 = 8 · 7 · 6 = 336.

A questo punto possiamo dare la seguente:

DEFINIZIONE

Disposizioni semplici

Le disposizioni semplici di n elementi distinti di classe k (con kn) sono tutti i gruppi di k elementi scelti fra gli n, che differiscono per almeno un elemento o per l’ordine con cui gli elementi sono collocati.

Dn,k = n · (n – 1) · (n – 2) · (n – 3) · … · (n – k + 1).


mercoledì 27 aprile 2011

Dinosauri volanti (documentario BBC)

 

Pochi esseri viventi sono famosi e affascinanti come i dinosauri. La loro fama dimostra che le dimensioni contano Occhiolino, ma non è solo questo. In realtà i dinosauri hanno meritato la nostra attenzione anche perché hanno dominato la Terra per oltre 100 milioni di anni, perché sono scomparsi improvvisamente 65 milioni di anni fa in circostanze ancora non del tutto chiarite (leggi il mio articolo riguardante le teorie sull’estinzione dei dinosauri), ma anche perché si sono evoluti occupando tutte le nicchie ecologiche possibili. Divennero i dominatori della terra, del mare e anche del cielo.

Ed è di quest’ultima dominazione che tratta il seguente documentario (diviso in tre spezzoni) a cura della BBC. I dinosauri volanti sono forse i dinosauri più strani ed affascinanti che si possano mai immaginare. Le loro dimensioni passavano dai modesti 80 centimetri di apertura alare dell’Eudimorphodon fino agli incredibili 18 metri del Quetzalcoatlus (18 metri di apertura alare corrispondono a quelli di un cacciabombardiere!). Questo grande dinosauro volante detiene attualmente il record del più grande animale volante che sia mai vissuto sulla Terra.

Facendo un saggio uso della computer grafica, questo documentario ci racconta una storia antica e affascinante, la storia dei dinosauri alati che per primi nella storia del nostro pianeta hanno dominato i cieli. Adesso si sono estinti da 65 milioni di anni, ma i ritrovamenti archeologici ci hanno permesso di ricostruire la loro vita, il loro habitat e le loro abitudini.

Buona visione del documentario.

Dinosauri volanti (prima parte)

 

Dinosauri volanti (parte seconda)

 

Dinosauri volanti (parte terza)


La mitosi: una bellissima animazione!

 

La mitosi può diventare un processo biologico molto facile da comprendere se la si può vedere “in azione” con una bella animazione. Le immagini spesso valgono più di mille parole, soprattutto quando queste immagini sono in movimento.

In questo filmato, della durata di un minuto e mezzo, la mitosi diventa semplice a comprensibile per chiunque. L’ideale per chi ha studiato sui libri la mitosi e cerca qualcosa di “visivo” per fissare in mente questo processo di riproduzione cellulare. Come ho detto spesso in questo blog i filmati di contenuto scientifico, se fatti bene, hanno un alto valore didattico.

Buona visione del video.

La mitosi


lunedì 25 aprile 2011

Cantiere Lego davvero straordinario (video)

Questo cantiere Lego è davvero straordinario. Non sarebbe un sogno solo per i bambini, ma lo è ampiamente anche per tutti quegli adulti che sono rimasti un po' bambini e ancora sognano di realizzare città Lego (e io faccio parte orgogliosamente di questa categoria ;-) ).
Notiamo che il filmato su YouTube è stato visualizzato più di un milione di volte in soli 15 giorni! Quasi come se fosse il video di una rockstar! Evidentemente le realizzazioni con il Lego, soprattutto quando sono spettacolari come quella presentata, attirano l'attenzione di molti appassionati
Il video dura più di sette minuti e vi lascerà a bocca aperta. L'ingegno di chi ha costruito un "meccanismo" del genere con il Lego è davvero ammirevole. Ma non vi trattengo oltre e vi lascio al filmato.

Buona visione.





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Mostri dello spazio: IC1396.

C'è un mostro nella nebulosa IC 1396? Nota come nebulosa "proboscide di elefante", questa regione dello spazio ricca di gas e polveri mostra delle forme che ricordano qualcosa di noto, persino delle forme vagamente umane. L'intera nebulosa somiglia ad una faccia mostruosa. In realtà l'unico mostro in quella zona è una stella giovane e luminosa, troppo lontana per costituire un pericolo, che sta soffiando via il gas dal glubulo oscuro in alto a destra nell'immagine.
Questa nebulosa si trova a 3000 anni luce di distanza, ma è una regione gassosa molto ampia e quindi, nonostante la distanza, appare larga come 10 volte la Luna piena. Al suo interno sono state scoperte oltre 100 stelle in fase di formazione.




sabato 23 aprile 2011

I segreti del Sole. Documentario History Channel.

 

Il Sole è la stella a noi più vicina. E’ la nostra fonte di luce, di energia e di vita. In questo affascinante documentario prodotto da History Channel vengono spiegati i segreti del Sole alla luce delle attuali conoscenze scientifiche.

Con una computer grafica eccezionale e numerose interviste a scienziati e astronomi, potrete soddisfare tutte le vostre curiosità riguardo alla nostra meravigliosa (e per certi versi ancora misteriosa) stella. Nel terzo filmato viene anche affrontato l’argomento delle eruzioni solari e del pericolo che possono costituire per la nostra civiltà.

Si tratta di un documentario spettacolare, da vedere comodamente seduti sulla poltrona e tutto da godere (è anche in alta definizione), adatto anche a chi non ha particolari conoscenze scientifiche, dato il taglio squisitamente divulgativo.

Buona visione.

I segreti del Sole (parte 1)

 

I segreti del Sole (parte 2)

 

I segreti del Sole (parte 3)


venerdì 22 aprile 2011

Bomba atomica su Roma: cosa succederebbe?

 

Alcuni esperti militari ritengono che tutte le bombe nucleari potrebbero essere utilizzate senza per questo provocare una catastrofe mondiale, come si è sempre pensato. Per cui qualcuno potrebbe considerare la bomba atomica un’arma come un’altra, oggi più di ieri.

Nel cuore di Roma, a Fontana di Trevi, è stato intervistato il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Di seguito ho trascritto questa intervista (che potete ascoltare nel filmato alla fine di questo post).

D: Da dove potrebbe venire la minaccia nucleare?

R: Beh, non certo da un paese democratico, e quindi penso sicuramente all’Iran e poi anche alla Corea del Nord, perché no?

D: Come viene trasportata una bomba atomica?

R: Ci vuole sempre un razzo vettore… un vettore, diciamo, che può essere un razzo vero e proprio, magari anche di precisione e con più testate, una testata multipla; può essere un proietto di artiglieria, quindi un pezzo di artiglieria; può essere un aereo. Anche i sottomarini. Oggi si parla di bombe da 400 kiloton fino a 50 Megaton. Ora, ricordo che 1 kiloton è pari a 1000 tonnellate di tritolo. Un megaton è pari a un milione di tonnellate di tritolo.

D: Quali ritiene, a Roma, gli obiettivi sensibili.

R: Ma io comincerei, purtroppo, dal Vaticano. C’è qualcosa di Hi (?), come dicono gli Stati Uniti, il Santo Padre credo che sarebbe, diciamo, una persona più a rischio di ogni altro a Roma. C’è stata nel 2004 una formazione molto dettagliata, in occasione delle festività natalizie, di un attacco. L’obiettivo era la Città del Vaticano, alla persona del Santo Padre, proprio. E quindi, dopo una riunione, che ricordo molto sollecita e concitata, l’Aeronautica alle 3 di notte crea una No Flight Zone.

Per capire come funziona un’arma nucleare immaginiamo cosa succederebbe se una bomba, anche di modesta potenza, venisse fatta esplodere, ad esempio, su un obiettivo sensibile come il Vaticano.

La Basilica di San Pietro sarebbe l’unico edificio a rimanere in piedi se una bomba atomica esplodesse sopra il “Cupolone”. A tal proposito è stato intervistato Francesco Lenci, biofisico del CNR e tra i fondatori dell’Unione Scienziati per il Disarmo. Con lui è stata tentata una ricostruzione.

La ragione per la quale in un attacco in una città la bomba viene fatta esplodere a qualche centinaio di metri dal suolo, è il potere distruttivo dell’onda d’urto e dell’onda termica che è molto maggiore che se la bomba esplodesse sul terreno.

Per saperne di più vi invito a vedere il seguente filmato, davvero interessante, che spiega cosa succederebbe se a Roma venisse sganciata una bomba atomica della potenza circa uguale alla metà rispetto a quella di Hiroshima. Scoprirete che nel raggio di 2 chilometri dal punto dell’esplosione non ci sarebbero sopravvissuti e anche che nel territorio italiano abbiamo degli ordigni nucleari della Nato.

Buona visione.

Bomba atomica su Roma


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...