mercoledì 21 luglio 2010

Un pannello solare e una turbina eolica che alimentano un hotspot WiFi

 

Alcuni studenti del Rochester Institute of Technology hanno realizzato questo hotspot WiFi alimentato da un pannello solare e da una turbina eolica. Il pannello solare produce 30 watt ed è in grado di caricare due batterie da 6 volt collegate in serie. In una giornata ventosa la turbina eolica è in grado di produrre ben 120 watt.

Si tratta di una realizzazione davvero interessante. L’idea di alimentare dei dispositivi wireless con turbine eoliche e pannelli solari è certamente un ottimo punto di partenza per future realizzazioni più vaste e ambiziose. Tutti i dettagli del progetto li potete trovare nel filmato che vi propongo e nel sito: http://www.turbinehotspot.com/

Buona visione.

La ballerina spagnola, nudibranco che può nuotare.

 

Sono state classificate più di 3000 specie di nudibranchi e gli scienziati stimano che possano essercene altre 3000 ancora da scoprire. La cosiddetta “ballerina spagnola”, come quella che possiamo trovare presso le coste del Galles del Sud (Australia), presenta alcune peculiarità rispetto agli altri nudibranchi.

La prima è che ha dimensioni enormi: 46 centimetri, mentre le altre specie di nudibranchi arrivano a malapena a raggiungere la lunghezza di 10 centimetri. La seconda è che può nuotare, capacità che manca ai suoi “parenti” più piccoli.

nudibranco ballerina spagnola

Un bellissimo esemplare di Ballerina Spagnola (Hexabranchus sanguineus).

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I sogni dei bambini

 

Non è possibile sapere se prima dei tre anni si verificano dei sogni: la mancanza del linguaggio verbale non consente di averne prove certe. Come stabilire infatti se i sorrisi che possiamo osservare nel bimbo piccolo che dorme sono dovuti ad automatismi sensomotori o ad esperienze oniriche?

Dopo i tre anni compare la capacità di raccontare, ma manca ancora la maturità cognitiva che consente di elaborare il concetto di sogno, e di distinguerlo dalla fantasia della veglia.
Secondo Freud i sogni infantili sono estremamente chiari, brevi, coerenti: è molto facile capirli, poiché il loro contenuto è trasparente. Si tratta in genere dell'adempimento di un desiderio diurno, o la copia fedele di vicende familiari e scolastiche. È solo dalla terza infanzia che, a seguito dello sviluppo psicosessuale e dello strutturarsi della personalità, inizia a formarsi il sogno simbolico, con contenuti mascherati e spesso enigmatici come quello degli adulti.

Studi di psicologia cognitiva hanno osservato che intorno ai tre anni il contenuto dei sogni pare essere piuttosto statico: la partecipazione personale è scarsa, poche le interazioni sociali, prevalenza di animali. Negli anni successivi l'elaborazione del sogno segue le fasi dello sviluppo cognitivo e affettivo: compaiono personaggi fantastici, luoghi immaginari. Il pensiero si fa più astratto e si condensa in simboli.

E’ facile che il bambino, anche molto piccolo, abbia degli incubi, che non sa nemmeno raccontare. A volte si verificano dei sogni ricorrenti, quasi a riflettere un blocco che non riesce a superare. È importante in questi casi accogliere le sue associazioni spontanee, cioè tutte le notazioni e le impressioni che aggiunge di sua iniziativa: farlo raccontare, fargli disegnare il racconto, lasciar emergere il nocciolo dell'angoscia dell'incubo.

Soprattutto cercare di evitare di alimentare la paura dei sogni, come purtroppo fa la bambinaia in un racconto di E.T.A. Hoffmann, riferendosi ad una popolare credenza anglosassone: «Non sai chi sia il Mago Sabbiolino? È un uomo cattivo che viene dai piccini, quando questi non vogliono saperne di andare a nanna, e getta loro delle manate di sabbia negli occhi, finché questi sgusciano via dal capo tutti sanguinolenti; allora egli se li butta nel sacco e al chiaro di luna li porta in cibo ai suoi piccolini; questi stan nel nido e hanno il becco storto come i gufi; con esso si beccano gli occhi dei bimbi disobbedienti»

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[Bibliografia: Olga Chiaia, “Il sonno e il sogno”, Tascabili Economici Newton.]

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martedì 20 luglio 2010

Buchi neri: nuove scoperte

 

I buchi neri non perdono mai il loro fascino. La loro fama è dovuta a tanti fattori, non ultima il fatto che sembrano essere delle “tombe” cosmiche in cui si può entrare, ma non è più possibile uscire. Nemmeno la luce può sfuggire alla loro forza gravitazionale nonostante la sua grande velocità, la più alta possibile nell’Universo.

Fortunatamente la conoscenza scientifica sui buchi neri è in costante evoluzione e si fanno sempre nuove scoperte. In questo filmato possiamo vedere le ultime scoperte in fatto di buchi neri ascoltando l’intervista di una ricercatrice italiana che lavora con un gruppo di ricerca (prof.ssa Tiziana di Matteo, Carnegie Mellon University). Vedremo come i buchi neri, sorprendentemente, non possono inghiottire tutta la materia che li circonda e che hanno un ruolo fondamentale nella formazione delle galassie.

Buon ascolto e buona visione.

22 orologi dal design molto creativo e moderno

 

Gli orologi da polso non servono solo per segnare i ritmi della nostra giornata. Gli orologi oltre ad essere dei “segnatempo” sono anche dei “segni del tempo”. Il loro aspetto infatti dipende dall’epoca in cui sono stati concepiti, ideati e costruiti.

In questo post vi mostro 22 orologi da polso dal design decisamente moderno e dotati delle tecnologie più avanzate. L’era spaziale è già in mezzo a noi? Ovviamente sì, ammirate queste “astronavi” perfettamente attrezzate per un viaggio nel tempo ;-)

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Fonte: http://thedesigninspiration.blogspot.com/2010/07/22-coolest-and-creative-watch-designs.html

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lunedì 19 luglio 2010

Risparmiare sulla bolletta della luce

 

Come si fa a risparmiare sulla bolletta della luce? La casa è il luogo dove avvengono i maggiori sprechi di energia. Occorre sempre scollegare gli apparecchi dalla rete elettrica quando non sono utilizzati (lo stand-by non è per niente efficace), possibilmente facendo uso di una “ciabatta” con pulsante on-off, che consente di “mettere a nanna” tanti dispositivi contemporaneamente.

In questo filmato vengono forniti alcuni consigli utili per risparmiare sulla bolletta ed evitare sprechi che si ripercuotono sull’economia di tutta la nazione e sull’inquinamento ambientale.

Buona visione.

I gioielli degli Etruschi

 

Ultimamente ho avuto la fortuna di visitare i Musei Vaticani. Sei ore girando tra sale piene di meraviglie. Prossimamente scriverò alcuni articoli dedicati a ciò che ho visto all’interno dei Musei Vaticani e basati sulle riflessioni che mi hanno ispirato. Questo primo post della serie è dedicato ai gioielli degli Etruschi.

Uno degli aspetti che si nota dell’arte etrusca è l’assoluta modernità della realizzazione dei gioielli. Si tratta di un’arte raffinata con un repertorio ricchissimo di forme e di soluzioni. Sembrano gioielli che si potrebbero trovare nei negozi attuali e che non hanno nulla da invidiare alle forme più moderne. Si tratta di creazioni molto particolari e ricche, influenzate anche da culture esterne come quella greca e quelle orientali, con delle lavorazioni dell'oro molto complesse, come la granulazione.

Ciò che colpisce di più è l’eleganza. Non si tratta di gioielli che servono a sfoggiare ricchezza e abbondanza, come spesso sono stati concepiti in altre epoche della storia umana, compresa l’epoca attuale, ma possiedono quella qualità che contraddistingue l’opera d’arte che supera di molto il concetto del semplice oggetto da portare addosso.

Ecco alcune immagini per avere un’idea di ciò che ho appena affermato (scusate la bassa qualità).

Gioielli degli Etruschi

 

Gioielli Etruschi

Dal IV al VI secolo a.C. tra gli etruschi si diffuse la “moda egizia”. In alcuni di questi anelli (lo so la foto non è venuta bene, ma qualcosa si riesce ad intuire ugualmente) il castone riporta incisioni in geroglifici egizi. Questa abitudine di “seguire le mode” è una preziosa informazione che ci viene dal lontano passato e che ci insegna come le società umane antiche hanno presentato degli aspetti sociali che sono presenti ancora oggi.

 

Gioielli Etruschi 2

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domenica 18 luglio 2010

La bicicletta di Leonardo da Vinci

Il disegno di questa bicicletta fra le carte di Leonardo da Vinci era troppo inatteso per non destare incredulità e incertezze tra gli studiosi. Esso è venuto alla luce durante i lavori di restauro del Codice Atlantico, dopo il distacco di due mezzi fogli incollati da Pompeo Leoni alla fine del secolo XVI su un foglio di supporto di suddetto Codice.
Il disegno, trovandosi sul verso di un foglio che il Leoni aveva diviso in due metà, era rimasto invisibile per oltre 360 anni, e nessuno ovviamente poteva in quel lasso di tempo aggiungere nuovi scritti o disegni. Secondo il Marinoni, autore del disegno dovette essere il piccolo allievo e modello di Leonardo detto Salaì, che è l'unica parola scritta sul foglio. L'allievo forse copiava un disegno del maestro.
La trasmissione a catena con ruote a denti cubici deriva certamente dal disegno vinciano del Ms. di Madrid I, f. 10, che nessuno potè conoscere prima del 1966.

La bicicletta di Leonardo da Vinci




Un modello realizzato in legno della bici di Leonardo

Per quanto riguarda il Codice Atlantico potete quardare questo filmato che fa il punto della situazione sul Codice e sul suo stato di conservazione. Buona visione.



Rimedi contro il caldo

Esistono vari rimedi contro il caldo, ma quello che ha trovato questo simpatico gatto è davvero radicale.



Chi ha realizzato il filmato ha raccontato che il gatto riesce ad introdursi da solo nel frigorifero. Spero che non l'abbiano messo dentro solo per fare il filmato :-)

sabato 17 luglio 2010

Realizzazione di un pannello solare

 

Sono sempre di più coloro che riescono a costruirsi da soli un pannello solare. Il pannello solare fai da te comincia ad entrare nella “cultura” degli italiani e la cosa non può fare altro che farmi piacere. In questi due filmati possiamo ammirare l’autocostruzione di un pannello solare seguita in tutte le sue varie fasi. Il Sole è una fonte di energia davvero straordinaria ed è un peccato sprecare ciò che ci cade letteralmente dal cielo ;-)

Buona visione dei filmati.

 

venerdì 16 luglio 2010

La legge di Coulomb

 

In questi tre filmati vengono trattate le forze tra le cariche elettriche (Legge di Coulomb). Le forze elettriche hanno una enorme importanza in natura. Su scala atomica superano di gran lunga le forze gravitazionali. Le forze elettriche tengono insieme gli atomi, rendono i fili d’acciaio robusti. Esse tengono anche separati gli atomi e rendono, ad esempio, l’acqua poco comprimibile.

Inoltre le forze elettriche tengono insieme i costituenti degli atomi: elettroni e nuclei. Se si vogliono comprendere la fisica atomica e anche capire bene quei modelli della struttura atomica che usiamo, occorre conoscere bene la legge di forza tra le cariche elettriche.

A questo punto vi lascio alla visione dei tre filmati sulla Legge di Coulomb. Si tratta di filmati molto antichi ma davvero eccellenti per contenuti e chiarezza espositiva. Realizzati in un’epoca in cui ancora non erano stati ideati i reality show e la tv spazzatura

Buona visione:

 

 

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...