Ultimamente ho avuto la fortuna di visitare i Musei Vaticani. Sei ore girando tra sale piene di meraviglie. Prossimamente scriverò alcuni articoli dedicati a ciò che ho visto all’interno dei Musei Vaticani e basati sulle riflessioni che mi hanno ispirato. Questo primo post della serie è dedicato ai gioielli degli Etruschi.
Uno degli aspetti che si nota dell’arte etrusca è l’assoluta modernità della realizzazione dei gioielli. Si tratta di un’arte raffinata con un repertorio ricchissimo di forme e di soluzioni. Sembrano gioielli che si potrebbero trovare nei negozi attuali e che non hanno nulla da invidiare alle forme più moderne. Si tratta di creazioni molto particolari e ricche, influenzate anche da culture esterne come quella greca e quelle orientali, con delle lavorazioni dell'oro molto complesse, come la granulazione.
Ciò che colpisce di più è l’eleganza. Non si tratta di gioielli che servono a sfoggiare ricchezza e abbondanza, come spesso sono stati concepiti in altre epoche della storia umana, compresa l’epoca attuale, ma possiedono quella qualità che contraddistingue l’opera d’arte che supera di molto il concetto del semplice oggetto da portare addosso.
Ecco alcune immagini per avere un’idea di ciò che ho appena affermato (scusate la bassa qualità).
Dal IV al VI secolo a.C. tra gli etruschi si diffuse la “moda egizia”. In alcuni di questi anelli (lo so la foto non è venuta bene, ma qualcosa si riesce ad intuire ugualmente) il castone riporta incisioni in geroglifici egizi. Questa abitudine di “seguire le mode” è una preziosa informazione che ci viene dal lontano passato e che ci insegna come le società umane antiche hanno presentato degli aspetti sociali che sono presenti ancora oggi.
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