venerdì 9 luglio 2010

Veicoli elettrici a pannelli solari prodotti in Italia

 

Cargohopper è un progetto per una migliore mobilità sostenibile realizzato in Olanda nella città di Utrech. Si tratta di un piccolo treno su ruote trainato da un veicolo elettrico Alkè alimentato a pannelli solari e a batterie. Questa interessante soluzione ha vinto il primo premio per la mobilità sostenibile in Olanda, il secondo a livello europeo ed è stato presentato alle Nazioni Unite per risolvere i problemi di inquinamento nei centri storici.

La cosa più bella è che la Alkè, la società che ha fornito il veicolo elettrico, è un’azienda tutta italiana.

Il furgone elettrico che vediamo nel video presentato è costituito da un veicolo elettrico ALKE’ ATX 280E che traina 3 grossi carrelli.  Il convoglio per la distribuzione di  merci nei centri storici, è in funzione ad Utrecht dal mese di aprile 2009.
Il veicolo elettrico con i 3 rimorchi, ha una lunghezza di 16 metri, è alimentato ad energia solare e viene utilizzato per consegnare merci in tutti i quartieri del centro della città di Utrecht.
L'innovazione davvero importante del mezzo elettrico Alkè è che dal 18 agosto 2009 è completamente autonomo dal punto di vista di approvvigionamento energetico; infatti si alimenta solo con i pannelli solari installati sul veicolo stesso.
L’ultima ricarica delle batterie da trazione è stata effettuata il 18 agosto 2009; da allora è indipendente da qualsiasi alimentazione esterna.

La società Alkè ha la sua sede a Padova a 40 chilometri da Venezia, in Italia. Progettazione, prototipazione, produzione e post-vendita sono gestiti direttamente dalla casa madre italiana. Alkè ha iniziato la sua attività nel 1992, durante i primi anni ha concentrato i suoi sforzi sullo studio di veicoli innovativi, all'avanguardia sul livello delle prestazioni e della qualità.

Si tratta di un’azienda davvero molto interessante. Dispiace solo il fatto che i suoi prodotti siano più apprezzati nei paesi del nord Europa e molto meno in Italia. Sono sicuro che questo accade soprattutto perché si tratta di una società ancora poco conosciuta. Con questo post spero di avere contribuito alla diffusione della sua già affermata “fama” europea anche nel nostro Paese :-)

Buona visione del filmato.

giovedì 8 luglio 2010

Plutone davanti alla nebulosa oscura

 

Il fioco e distante pianeta nano Plutone può essere difficile da scovare tra le stelle del cielo, specialmente in questi ultimi mesi in cui si proietta sullo sfondo ricchissimo di stelle della costellazione del Sagittario, in corrispondenza con l’affollatissimo centro della Via Lattea. Fortunatamente per gli astrofili che hanno cercato di vederlo in questi giorni di luglio 2010, Plutone si è trovato davanti alla nebulosa oscura Barnard 92 (B92). Questo oggetto, formato da polveri e gas, è molto denso e riesce a oscurare la luce della enorme congerie di stelle più lontane.

La posizione di Plutone è evidenziata dai due trattini nella parte bassa della ben visibile (al centro) nebulosa oscura B92. Per vedere meglio vi conviene ingrandire l’immagine.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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Moto relativo

 

Un carrello che si muove a velocità costante (quindi di moto rettilineo uniforme) lancia una palla verso l’alto. Fino a quando la palla ha la stessa velocità traslazionale del carrello, essa cadrà esattamente nello stesso punto (del carrello) da cui è stata lanciata.

Buona visione del filmato.

mercoledì 7 luglio 2010

Turbina eolica fai da te sul balcone

 

Continuando la serie di post sulle turbine eoliche fai da te domestiche, vi propongo anche questo breve filmato che mostra una semplice ma ingegnosa realizzazione. La turbina eolica in questo caso è costruita mediante delle bottiglie tagliate a metà per realizzare le pale. In questo modo il generatore eolico funziona benissimo. Basterebbe aggiungere una dinamo (vista la bassa potenza ottenibile con una turbina eolica così piccola) e si potrebbe produrre una piccola quantità di energia elettrica ;-)

Buona visione.

Puma Phone: anteprima.

 

In questo filmato possiamo vedere un’anteprima del nuovissimo smartphone Puma Phone. Come possiamo vedere la scatola è realizzata in materiale riciclato (completamente ecologico) e la sua forma ricorda una cassetta per gli attrezzi.

All’interno della confezione troviamo un paio di auricolari stereo, un carica batterie, un cavo usb, un panno per pulire la superficie del telefono.

La cosa più interessante del Puma Phone è la presenza di un pannello solare nella parte posteriore per ricaricare la batteria.

Si tratta di un apparecchio davvero interessante. Il pannello solare infatti lo rende autonomo dalla rete elettrica e rende possibile la ricarica della batteria in qualsiasi luogo ci sia il Sole o una qualsiasi altra fonte luminosa sufficientemente intensa. Il prezzo del Puma Phone varia da 199 a 299 euro a seconda del piano tariffario scelto.

Per i dettagli tecnici (come la doppia fotocamera integrata) vi rimando al filmato:

Un piccolo gruppo di galassie

 

Molto spesso le galassie formano dei gruppi. Per esempio la nostra Via Lattea fa parte del cosiddetto “Gruppo Locale” di galassie. Piccoli gruppi compatti di galassie, come il Gruppo Compatto di Hickson 87 (HCG 87), che vediamo nell’immagine, sono interessanti perché mostrano la loro graduale autodistruzione.

Infatti le galassie di HCG 87 sono deformate dalla mutua attrazione gravitazionale. Esse orbitano attorno al centro di massa del sistema in circa 100 milioni di anni. Gli avvicinamenti tra le galassie producono collisioni delle nubi di gas che generano intensi aumenti della formazione di nuove stelle. Dopo numerose orbite le galassie finiranno per fondersi in una sola.

Il gruppo è formato da una grande galassia a spirale vista quasi di profilo (in basso), da una galassia ellittica (a destra) e da un’altra galassia a spirale (in alto a sinistra). La piccola galassia a spirale visibile al centro della foto non fa parte del gruppo ed è molto più distante. Sullo sfondo possiamo vedere anche alcune stelle che appartengono alla nostra galassia.

La foto mostrata sotto è stata scattata dal Telescopio Spaziale Hubble nel luglio del 1999.

hickson87_hstgendler[1]

(clicca sull’immagine per ingrandirla)

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Fornello a induzione: principio di funzionamento.

 

Come funziona un fornello a induzione? Il principio di funzionamento non è difficile da capire e si può illustrare come segue.

Ogni piastra della cucina a induzione contiene una bobina induttiva (vedi immagine sotto) attraverso la quale scorre una corrente alternata a con una frequenza che varia tra i 20 e i 100 kHz. Questa corrente variabile genera un campo magnetico variabile con la stessa frequenza che attraversa, senza ostacoli, il piano di cottura di vetroceramica e si infiltra nella pentola situata sul piano di cottura.

Il campo magnetico crea, nel fondo della pentola elettricamente conduttivo, una corrente parassita. Questa corrente è dovuta al fenomeno dell’induzione elettromagnetica. Il fondo delle pentole è fabbricato con un materiale (infatti non tutti i tipi di pentole sono compatibili) in cui, alla frequenza utilizzata, la corrente parassita dissipa una grande quantità di calore. Questo fenomeno avviene nei materiali magnetici particolarmente permeabili.

Il campo alternato si spinge inoltre sulla superficie esterna del fondo della pentola (skin effect) aumentando la resistenza elettrica e producendo di conseguenza un maggiore riscaldamento. Inoltre, il campo magnetico alternato genera demagnetizzazioni nei fondi delle pentole, le quali contribuiscono a loro volta a produrre calore (perdite per isteresi).

Fornello a induzione
L’interno di un fornello a induzione con la bobina induttiva ben visibile.

Questa tecnologia innovativa della cottura, tramite la generazione di un campo elettromagnetico, si è tradotta in un miglioramento delle prestazioni, una riduzione dei consumi, una totale assenza di dispersione di calore, ed un aumento della sicurezza in cucina. Basti pensare che i piani cottura ad induzione sfruttano al massimo l'energia assorbita con un rendimento del 90% mentre i tradizionali fornelli, per la natura del loro principio di funzionamento, rendono solo il 40-60% disperdendo circa la metà dell'energia nell'ambiente circostante.

Unico neo di questa tecnologia è forse il notevole investimento economico necessario. Infatti per poter allacciare questo tipo di piano cottura alla rete elettrica di casa è necessaria molta potenza. In Italia la normale potenza elettrica installata nelle abitazioni è di 3 kW: i piani a induzione invece hanno bisogno almeno di 4,5 o 6 kW. Se siete interessati, dovrete richiedere, dunque, un contratto di vendita con potenza superiore. Tradotto in costi, il passaggio comporterà un aumento della bolletta, sia per le quote fisse sia per quelle al consumo. Esistono tuttavia piani cottura "intelligenti" di ultima generazione dotati di un software per l'ottimizzazione dei consumi in grado di mantenere un basso tenore di assorbimento, solitamente entro i 3 kW massimi.

In definitiva l’installazione di un piano cottura a induzione non sempre può essere considerato un affare.

Inoltre, come avevo scritto prima, non tutte le pentole sono adatte per i fornelli a induzione. Generalmente i recipienti compatibili con l'induzione sono:

- acciaio smaltato con o senza rivestimento antiaderente.
- ghisa con o senza fondo smaltato.
- acciaio inox adatti all'induzione
- alluminio con fondo speciale.

Anche questi tipi di pentole di solito costano molto e contribuiscono ad aumentare l’investimento iniziale.

Nel filmato possiamo vedere un fornello a induzionein azione”. Si noti come l’acqua della pentola sia in ebollizione mentre la banconota poggiata sul piano cottura non si bruci.

Buona visione.

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Supersonic Green Machine

 

Come saranno gli aerei passeggeri del futuro? Per dare una mano allo sviluppo creativo la NASA ha indetto dei concorsi in cui si potevano presentare nuovi progetti. In questa immagine possiamo vedere il disegno di un aereo avveniristico realizzata da un’artista. Con questo nuovo progetto si intende superare molte delle limitazioni che contraddistinguevano gli aerei che hanno volato nei nostri cieli fino alla fine del XX secolo. Prima di tutto l’inquinamento sonoro.

L’aerodinamica del velivolo, basata su una forma a V rovesciata con i motori posti nella parte posteriore, è studiata infatti per ridurre il suono emesso e il disturbo del “boom sonico”. Ovviamente verrà posta molta attenzione al consumo di carburante e all’impatto ambientale. I motori infatti saranno studiati per avere una maggiore efficienza e una emissione minima di agenti inquinanti.

Aerei del genere potranno essere operativi già a partire dal 2030.

greenmachine_nasa[1]

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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lunedì 5 luglio 2010

Sintomi della disidratazione

 

In estate il caldo eccessivo può causare svariati disturbi (già avevo trattato il colpo di calore e l’insolazione), tra questi c’è anche la disidratazione. La disidratazione è dovuta ad una notevole diminuzione della percentuale di acqua nel corpo umano che non viene controbilanciata da un adeguato ricambio di liquidi.

disidratazione sintomi

I sintomi principali della disidratazione sono:

- sete
- debolezza
- crampi muscolari
- urine di colore scuro
- infossamento dei bulbi oculari
- vertigini
- palpitazioni
- ansia
- pelle e mucose asciutte
- pressione bassa
- affaticamento
- sonnolenza
- torpore.

I soggetti più a rischio di disidratazione sono i bambini, gli anziani e gli sportivi.

BAMBINI. A causa della maggior percentuale di acqua corporea e per il più veloce turnover, i bambini sono molto a rischio di disidratazione, soprattutto i neonati.

ANZIANI. Sappiamo che lo stimolo della sete si attenua con l'avanzare dell'età, inoltre può esservi il timore di incontinenza urinaria (con minore assunzione di liquidi) o preconcetti errati, e sono anche più frequenti le malattie e le alterazioni organiche e psicologiche predisponenti alla disidratazione.

SPORTIVI. Ovviamente il rischio è causato dalla maggior quantità di sudore prodotta durante l'attività sportiva. Si calcola che nel soggetto impegnato in un'attività fisica sia necessario 1 ml di acqua per ogni caloria spesa.

 

Rimedi della disidratazione

Bere liquidi di solito è sufficiente per curare la disidratazione lieve. E’ meglio ricevere frequenti e piccole quantità di liquidi piuttosto che cercare di forzare una grande quantità in una sola volta. Infatti bere troppi fluidi in una sola volta può portare a vomito. Le soluzioni di elettroliti sono particolarmente efficaci e di solito sono disponibili in farmacia. Le bevande sportive contengono molto zucchero e possono causare o peggiorare sintomi come la diarrea (una delle cause più frequenti di disidratazione, oltre alla temperatura ambientale).

per curare la disidratazione moderata o grave invece possono essere necessari fluidi endovenosi e ricovero in ospedale.

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Il Triangolo di Penrose con il Lego.

 

Le illusioni ottiche hanno sempre un certo fascino. In questa immagine possiamo vedere una famosa illusione ottica, il Triangolo di Penrose (detto anche triangolo impossibile) ottenuta con dei semplici mattoncini Lego.

Triangolo di Penrose

Con il Lego la costruzione prospettica è venuta davvero perfetta e l’illusione funziona davvero :-)

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domenica 4 luglio 2010

La Germania vince i Campionati Mondiali di calcio del 2010. Una dimostrazione geometrica…

 

I pronostici del calcio, e dei mondiali di calcio in particolare, non sono facili, ma è possibile scherzarci sopra. In questo caso possiamo vedere (sotto) un grafico che mostra le squadre di calcio che hanno vinto la Coppa del Mondo dal 1954 a oggi. Si notano delle regolarità, molto forzate ovviamente, che non hanno nessuna reale consistenza dal punto di vista statistico. Basta infatti vedere come nel 1958 e nel 1966 la corrispondenza non sussista. Inoltre la scelta del 1982 come “centro” del grafico è del tutto arbitraria e se si fosse scelto un altro anno le corrispondenze sarebbero scomparse del tutto.

Nonostante tutto, se la Germania dovesse davvero vincere i Mondiali di Calcio del 2010, non dite che non vi avevamo avvertiti! ;-)

La Germania vince i campionati mondiali di calcio del 2010

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...