domenica 14 marzo 2010

Oggi è il giorno del Pi Greco

 

Vi sarete accorti che oggi Google ha mostrato un nuovo logo:

Questo perché oggi è “il giorno del Pi Greco”. Infatti l’approssimazione del rapporto tra diametro e circonferenza di solito è indicata come 3,14, 3 corrisponde a marzo e 14 corrisponde al giorno di marzo. Il gioco è fatto!

Viene celebrato anche “il giorno dell’approssimazione di Pi Greco”. Poiché la più famosa approssimazione di Pi Greco è il numero frazionario 22/7 (approssimazione nota sin dai tempi di Archimede), questa ricorrenza cade il 22 luglio.

In questo articolo di qualche tempo fa invece mi sono occupato delle prime 1000 cifre del Pi Greco.

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sabato 13 marzo 2010

Supernova: la morte di una stella

 

Questa stella gigante mostrata nel filmato, originatasi nella Grande Nube di Magellano, ha undici milioni di anni ed è 20 volte più grande del Sole. La sua fornace termonucleare centrale sta trasformando l’idrogeno in elio. E’ questa trasformazione che produce l’energia stellare, ma prima o poi l’idrogeno da convertire finirà e si innescheranno dei fenomeni che porteranno alla “morte” della stella. La fine di una stella di grande massa avviene con una spettacolare esplosione. Si tratta della “supernova”.

In questo filmato possiamo vedere le varie fasi che portano alla morte di una stella di grande massa, con conseguente esplosione finale.

Buona visione.

Il fotovoltaico di notte non funziona?

 

Questa uscita di Lilli Gruber (che possiamo vedere nel filmato) è davvero formidabile! Chiede se per caso di notte il fotovoltaico non funziona! Questo la dice lunga sull’ignoranza che c’è in giro sulle energie alternative e sulla produzione energetica in generale.

Tuttavia in realtà la domanda non è così stupida come potrebbe sembrare, perché, anche se è ovvio che i pannelli solari non producono energia di notte, è possibile immagazzinare l’energia prodotta in appositi accumulatori. Quindi l’erogazione di energia dall’impianto non smette durante durante la notte e nemmeno durante una giornata nuvolosa se vengono utilizzati degli accumulatori che hanno il compito di immagazzinare l’energia eccedente prodotta mentre l’esposizione solare è maggiore. L’accumulatore è quindi un componente essenziale di un sistema fotovoltaico.

La risposta alla domanda di Lilli Gruber quindi è: sì, funziona! :-)

venerdì 12 marzo 2010

Povera Italia. Il nucleare a noi, l’energia pulita agli altri!

 

Questo video denuncia una triste situazione, tipicamente italiana. Negli altri Paesi d’Europa si sta attuando una saggia politica energetica basata sulle energie rinnovabili. In Germania, Spagna, Repubblica Ceca, Danimarca, Belgio, Olanda, Francia, Svizzera si stanno sviluppando fonti energetiche basate sul solare, eolico, maree, biomasse.

In Italia invece si sta tornando all’energia nucleare e nel frattempo si continuano ad usare le normali fonti energetiche inquinanti basate sul petrolio e sul gas.

Mentre gli altri (pochi) Paesi del mondo che avevano investito nell’energia dell’atomo stanno gradualmente abbandonando il nucleare (tranne gli Stati Uniti) a favore delle più moderne fonti energetiche, come l’eolico e il solare, noi invece dobbiamo ancora cominciare a costruire le nuove centrali nucleari.

Si tratta di un vero spreco di risorse e di denaro che ci porterà indietro di almeno 30 anni rispetto alle altre nazioni europee.

Solo in Italia poteva succedere una cosa del genere!

Buona visione del filmato.

Le celle fotovoltaiche. Principio fisico di funzionamento.

 

Le celle fotovoltaiche sono dispositivi che trasformano l’energia solare in energia elettrica. In un altro post, dal titolo “Funzionamento delle celle fotovoltaiche”, avevo mostrato un filmato che spiegava in maniera schematica il principio fisico su cui si basa il funzionamento delle celle fotovoltaiche.

In questo post riportiamo tali principi fisici “sulla pagina”.

Una cella fotovoltaica è costituita da uno strato semiconduttore di tipo n e uno di tipo p (questa struttura si chiama giunzione n-p).

giunzione n-p

Alla giunzione, il semiconduttore di tipo p, ricco di lacune, accoglie un certo numero di elettroni e si carica negativamente. Di conseguenza, il semiconduttore di tipo n, che ha perso elettroni, acquista una carica positiva.

La luce attraversa il semiconduttore di tipo p, che è sottile, e porta energia nella zona di giunzione. Questa energia può allontanare un elettrone da un atomo di silicio, lasciando una lacuna.

Si genera così una corrente elettrica dovuta all’energia solare.

Gli elettroni sono attirati dalla carica positiva nella zona di tipo n, mentre la lacuna si muove nel semiconduttore di tipo p.
giunzione n-p2

 

Gli elettroni possono passare dal semiconduttore di tipo n a quello di tipo p attraverso un filo conduttore esterno.
giunzione n-p3

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giovedì 11 marzo 2010

La legge di gravità di Einstein conferma l’esistenza dell’energia e della materia oscura

 

Una mappa parziale dell’Universo mostra gli ammassi di galassie fino ad una distanza di sette miliardi di anni luce dalla Terra.

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La prova dell’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura!

La teoria della gravità proposta da Einstein quasi un secolo fa (1916), può spiegare il movimento delle galassie altrettanto bene di come può descrivere il moto dei pianeti attorno al Sole. Questo è stato il risultato di un notevole studio realizzato recentemente.

Questa scoperta è importante, perché suggerisce che la sostanza invisibile chiamata “materia oscura” e la forza ancora più misteriosa conosciuta come “energia oscura”, non sono un semplice parto della fantasia dei fisici.

Per secoli la descrizione di Isaac Newton della gravitazione universale ha funzionato abbastanza bene per spiegare la forza di gravità sulla Terra. Einstein, nella sua Teoria della relatività Generale, ha proposto che la gravità è dovuta alla deformazione del tessuto dello spazio-tempo ad opera della massa. Questo concetto ha permesso di spiegare fenomeni che la teoria della gravità di Newton non riusciva a spiegare, come ad esempio la precessione del perielio dell’orbita di Mercurio.

L’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura si basa sul presupposto che la gravità descritta dalla Relatività Generale di Einstein agisca sulle galassie distanti miliardi di anni luce allo stesso modo di come agisce tra gli oggetti del nostro Sistema Solare.

Infatti gli scienziati pensano che la materia oscura esiste perché alcuni oggetti cosmici si comportano come se avessero una massa maggiore di quella che possiamo vedere. Il problema è che fino a questo momento i test sulla validità della Relatività Generale su scale galattiche non hanno portato a nessuna conclusione sicura.

Ma, come dicevo prima, c’è un’interessante novità. L’astrofisico Reinabelle Reyes e i suoi collaboratori, hanno esaminato i dati raccolti su oltre 70000 galassie ellittiche luminose. L’equipe ha scoperto che le galassie esaminate sono raggruppate insieme esattamente nel modo previsto dalla Relatività Generale.

Dalle posizioni delle Galassie si può dire come sono ammassate. Questo ci da informazioni su come agisce la gravità, perché è proprio ciò che fa la gravità: si tira le cose insieme” ha detto Reyes, dell’Università di Princeton, nel New Jersey.

Un ammasso di galassie

Combinando le misurazioni di “ammassamento” delle galassie con altre proprietà, come i movimenti reciproci e la deviazione reciproca delle loro emissioni luminose, il team di Reyes ha calcolato EG, una quantità che i fisici utilizzano quando devono studiare le interazioni che ci si aspetta tra gli oggetti.

La Relatività Generale prevede che EG sia vicino a 0,4. Il valore di EG misurato in questo studio è 0,39: un risultato davvero molto vicino.

Alcune missioni spaziali in programma in futuro, come la Dark Energy Mission della NASA e la missione Euclid dell’ESA, avranno il compito di studiare anch’esse il comportamento della gravità a distanze galattiche.

Vedremo presto che risultati otterranno. Confermeranno le misure di Reyes? :-)

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mercoledì 10 marzo 2010

Nebulosa di Orione: al suo interno sono stati trovati tutti gli ingredienti chimici della vita.

 

Gli “ingredienti” della vita, come attualmente li conosciamo, sono stati trovati tra i gas e le polveri della Nebulosa di Orione.

Separando le componenti della luce che ci arriva dagli oggetti astronomici gli astronomi sono in grado di dedurre la loro composizione chimica. Si tratta dell’analisi spettroscopica. Il grafico che vediamo sopra è l’analisi spettroscopica della luce proveniente dalla Nebulosa di Orione. Nei picchi che si vedono è possibile riconoscere l’emissione dovuta a varie sostanze, come il metanolo, l’acqua, la formaldeide, il monossido di carbonio e tante altre, che sono i “mattoni” fondamentali su cui si basa la vita come noi attualmente la conosciamo.

Questi nuovi dati sono stati raccolti dal telescopio spaziale Herschel, lanciato nello spazio l’anno scorso dall’E.S.A. Il telescopio è equipaggiato con uno strumento per la spettroscopia ad alta risoluzione e permette agli astronomi di comprendere qualcosa in più sulla chimica dello spazio.

La Nebulosa di Orione si trova a circa 1500 anni luce da noi ed è una attiva regione di formazione stellare, la più vicina alla Terra che si conosca. Nel catalogo di Messier viene chiamata M42 ed ha un’ampiezza di 45 anni luce.

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Un milione di visitatori per il blog Il Potere della Fantasia!

 

Era il 20 marzo del 2007 quando veniva pubblicato il primo post di questo blog. Oggi, dopo quasi tre anni e una crescita lenta ma “inesorabile”, siamo arrivati a raccogliere, secondo il contatore Histats, ben 1000000 (un milione!) di visitatori. Non pensavo di riuscire ad arrivare a questi numeri quando ho cominciato!

Per questo sono molto contento e ringrazio innanzitutto tutti coloro che mi seguono attraverso i feed e attraverso Facebook e tutti quelli che mi “scovano” attraverso i motori di ricerca (che sono la maggior parte).

Spero di riuscire a crescere ancora e che continuerete a leggere i miei post.

Un saluto milionario a tutti ;-)

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martedì 9 marzo 2010

Eolico fai da te a Campi Bisenzio (FI)

 

Ecco un’altra notevole realizzazione nel campo dell’energia eolica domestica. Si tratta di una turbina eolica fai da te costruita da un ingegnoso costruttore di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Lo schema della turbina è ad asse orizzontale con tre pale, basato su uno schema proposto dal famoso autocostruttore Hugh Piggott, che ha scritto anche dei manuali sulla costruzione fai da te di turbine eoliche. Le pale sono in PVC (lunghezza 90 centimetri) realizzate con profilo NACA (il NACA è uno standard per la produzione di profili alari per uso civile). La turbina è in grado di produrre una potenza di 600 watt. Complimenti al bravo realizzatore :-)

Buona visione.

lunedì 8 marzo 2010

Gengiva sanguinante. Cosa significa?

 

La gengiva sanguina, cosa vuol dire? Questo video spiega perché è importante curare i denti, cosa è la parodontite e perché la gengiva non deve sanguinare. Curare l’igiene orale è molto importante, perché se non viene eseguita in maniera corretta può causare, a lungo andare, persino la caduta dei denti.

Buona visione del filmato.

Come creare un link su Facebook

 

Molti principianti di Facebook spesso mi chiedono come fare a creare un link da mettere su Facebook per segnalare qualche contenuto ai lettori. Poiché i principianti del più famoso social network del mondo ormai sono al di sotto dei 10 anni, o al di sopra dei 60 ;-), credo che la cosa migliore sia mostrare un video in modo tale che possano vedere direttamente come si fa, così il tutto diventa più semplice.

Infatti in questo breve filmato, che ho trovato su YouTube, potete vedere, in modo estremamente veloce, come pubblicare un link su Facebook.

Buona visione ai grandi e ai piccini! :-) Se occorre altro aiuto, chiedete pure nei commenti.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...