sabato 27 febbraio 2010

Cella a combustibile: schema di funzionamento

 

Per quanto riguarda l’idrogeno e le celle a combustibile ho già scritto qualcosa in questo blog. In questo articolo vi mostro in dettaglio lo schema di funzionamento di una cella a combustibile.

Una cella a combustibile è un generatore di tensione alimentato, per esempio, da idrogeno.

Questo generatore è formato da due elettrodi porosi, separati da una membrana elettrolitica.

Cella a combustibile

1) Dall’elettrodo negativo entra l’idrogeno, che è scomposto in protoni ed elettroni.

2) I protoni (positivi) attraversano la membrana e migrano verso l’elettrodo positivo.

3) Gli elettroni (negativi) sono bloccati dalla membrana e vanno lungo il filo verso l’elettrodo positivo (che è a potenziale più alto), generando una corrente.

4) Giunti all’elettrodo positivo, gli elettroni si combinano con i protoni e l’ossigeno dell’aria formando vapore acqueo.

Esistono automobili che funzionano con motori elettrici alimentati con celle a combustibile. In questi veicoli non si fa il “pieno” di benzina o gasolio, ma di idrogeno. I loro gas di scarico, costituiti da vapore acqueo, non sono inquinanti.

La Honda FCX Clarity è un esempio di moderno veicolo a motore elettrico alimentato da celle a combustibile. Questa auto, presentata nel 2007, è stata prodotta in 200 esemplari.

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venerdì 26 febbraio 2010

Autopsia di un dinosauro. National Geographic Channel

 

Nel territorio degli Stati Uniti 67 milioni di anni fa, in una natura incontaminata e lussureggiante, vivevano creature incredibilmente grandi: i dinosauri. Siamo in corrispondenza della fine del periodo Cretaceo, che è stato considerato l’apice dell’evoluzione dei dinosauri; appena 2 milioni di anni prima della loro tragica estinzione.

Proprio nel territorio degli Stati Uniti è stato effettuato un rarissimo ritrovamento: un dinosauro mummificato, e in particolare si tratta di un adrosauro. Si tratta di una scoperta importante, perché un dinosauro mummificato può dare preziose informazioni riguardo alla sua pelle e ai suoi organi interni, informazioni che non possono essere essere dedotte semplicemente dalle ossa.

Un queste pillole del documentario “Dino Autopsy” (National Geographic) i dettagli della scoperta.

 

 

Addio Terra

 

Questa immagine ci riporta ad un futuro possibile. Un giorno forse nemmeno molto lontano, ci saranno persone che lasceranno la Terra per andare a vivere in un altro pianeta (probabilmente Marte o la Luna), oppure in una stazione spaziale. Immagini nostalgiche come questa potrebbero diventare abituali e non più frutto della fantasia di grafici visionari, come Chase Stone (USA) che ci ha regalato questa straordinaria visione “dal futuro”.

Gli sguardi di una donna anziana e di un bambino verso il pianeta che ha dato la vita a tutte le creature viventi che conosciamo. La donna anziana è consapevole di andare via per sempre dalla propria “casa” nello spazio, il bambino guarda con curiosità, ma per lui il pianeta Terra sarà solo una storia raccontata dai genitori e dai nonni. Una situazione che si è già verificata nella storia, ogni volta che grandi popolazioni si sono trasferite da un territorio ad un altro. Un giorno forse si ripeterà anche da un pianeta all’altro.

giovedì 25 febbraio 2010

Auto ad energia solare realizzata con il Lego Technic

 

Le automobili ad energia solare sono una realtà già da molto tempo. Non riescono ad avere alcuna penetrazione sul mercato a causa dei costi ancora abbastanza alti e forse anche a causa del fatto che le automobili ad energia solare perdono qualcosa dal punto di vista “estetico” per colpa delle grandi superfici della carrozzeria che devono essere ricoperte dai pannelli solari.

L’estetica non è tutto in un mezzo di trasporto, nonostante tutto il concetto di “bella macchina” è ancora troppo radicato nella mente delle persone.

In questo filmato vediamo un’automobile ad energia solare realizzata con il Lego Technic. L’estetica non è per nulla curata, ma almeno chi l’ha realizzata ha avuto la soddisfazione di costruire un modellino davvero molto interessante.

1000 visualizzazioni per il booktrailer della raccolta di racconti Miaplacidus

 

1000 visualizzazioni? In mezz’ora? In un giorno? In un mese? Niente affatto! In quasi tre anni! Questa “audience” da record la dice lunga sull’interesse che hanno gli italiani per la lettura ;-) Infatti alcuni dicono che in Italia quelli che scrivono sono molti di più di quelli che leggono. Io ho scritto tre libri, ma fortunatamente ho avuto la soddisfazione di averne letti almeno 500 ;-)

Ok, buona visione del booktrailer della raccolta di racconti “Miaplacidus:

Elio e le Storie Tese rivisitano Italia Amore Mio di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici (Sanremo 2010)

 

Durante il Festival di Sanremo 2010 il brano presentato da Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici, dal titolo “Italia Amore Mio”, ha sollevato numerose polemiche. Si tratta di un brano dal contenuto davvero superficiale e di nessuno spessore musicale, davvero vergognoso da tutti i punti di vista.

Per fortuna ci ha pensato il complesso “Elio e le Storie Tese”, con la solita leggendaria genialità, a trasformarlo in un brano davvero ironico, tagliente e di grande comicità. Queste sì che sono parodie!

Buona visione, buon ascolto e… buone risate ;-)

mercoledì 24 febbraio 2010

Un impianto solare fai da te… che chiunque potrebbe costruire!

 

Questo impianto solare è stato realizzato con una spesa complessiva di 110 euro. Un vero successo del fai da te. Come pannello solare è stato utilizzato un semplicissimo tubo per irrigazione fissato ad una rete metallica, il tutto è stato inserito all’interno di un contenitore chiuso da un pannello di vetro. Il resto dell’impianto è stato realizzato con altri componenti economici e riciclati. Nel filmato potete vedere tutti i dettagli.

Filmati come questo fanno venire davvero la voglia di realizzare qualcosa di simile. Quando avrò un po’ di tempo a disposizione devo tentare anche io! ;-) Riuscire a costruire pannelli solari o turbine eoliche da soli con materiali di riciclo è un vero sogno.

martedì 23 febbraio 2010

Un uovo dentro un uovo, fake o verità?

 

Un signore di Auckland, Jimmy Biggen, ha fatto una scoperta inaspettata mentre stava facendo colazione: ha trovato un uovo all’interno di un uovo!

Si tratta di un evento estremamente raro e Jimmy Biggen spera che possa portargli grandi vantaggi. Si tratta di una cosa (forse) vera, anche se molto rara. Gli esperti dicono che in media si può verificare una volta ogni tre milioni di uova.

Biggen ha avuto un flusso costante di visite da vicini curiosi, ma anche di giornalisti e reti televisive, che vogliono vedere l’uovo doppio. Questa fama improvvisa lo ha convinto che potrebbe sfruttare l’occasione per averne vantaggi economici.

Una delle prime segnalazioni di un fenomeno simile risale al 1250, quando il frate domenicano Alberto Magno registrò la sua scoperta di un uovo con due gusci.

Gli esperti credono che il fenomeno si verifichi prevalentemente in galline giovani che hanno raggiunto da poco la maturità sessuale, ma la spiegazione fornita in questo sito, sembra non avere molto senso :-)

Fake o verità? Internet è piena di sorprese e se avrò altre notizie, vi informerò.

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I motori di ricerca e il fascino del post originale

 

Molti blogger sono affascinati in maniera perenne da quello che si potrebbe chiamare il “post originale”, cioè di un articolo del blog che non è copiato da alcuna fonte nota, che contiene riflessioni che di solito nessuno fa, che è scritto con un linguaggio sobrio, divertente e ironico. Se poi è corredato da immagini anch’esse scattate personalmente dallo stesso blogger è sicuramente ancora meglio, perché prendere immagini cercate da Google e “sbattute” passivamente nel post non fa abbastanza “figo”, nemmeno se si tratta, per fare un esempio da questo blog, di una foto di una galassia lontana miliardi di anni luce. Il blogger dovrebbe quindi recarsi personalmente in un osservatorio astronomico e fotografare la galassia ;-) Lo so, sarebbe figo, ma non sempre si può fare :-)

Ovviamente quello che state leggendo è un “post originale”, nel senso che difficilmente troverete in giro qualcuno che sminuisce l’importanza dei post originali. Lo dico perché secondo me l’originalità a tutti i costi ha qualcosa che la fa sembrare mancanza di originalità. Forse in questo modo gli accessi al blog aumenteranno, i commenti aumenteranno e anche il page rank farà un balzo schizzando verso l’alto.

smile
Questa immagine di un curioso “smile” è originale, non la troverete da nessun’altra parte, a meno che non me la copino ;-)

Ma quanti sono i post originali che alla fine non dicono nulla, studiati solo per essere originali e per non dare nessuna informazione utile? Quelli che io chiamo post di “aria fritta” (come questo ad esempio), se ne trovano tanti, troppi nella blogosfera italiana e internazionale.

Ovviamente questo non significa che bisogna copiare e incollare (come molti fanno), ma solo che scrivere qualcosa solo per essere originali riduce la qualità dell’informazione e della cultura su Internet. Se si tratta di un argomento di pura informazione occorre usare il giusto linguaggio, che non sempre può essere divertente e ironico. Anche in un blog che tratta di politica, ad esempio, non sempre si può essere ironici e in blog che tratta di moda, non sempre si può essere sobri. E non sempre è il caso di intromettersi con le proprie riflessioni e le proprie opinioni.

L’originalità passa anche attraverso il filtro dell’equilibrio.

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lunedì 22 febbraio 2010

Demolizioni controllate

 

In questo spettacolare filmato possiamo vedere un collage di demolizioni controllate di vari edifici sparsi in tutto il mondo. Questo tipo di demolizioni avvengono attraverso il posizionamento di cariche esplosive in opportune posizioni dell’edificio e che non esplodono tutte contemporaneamente, ma vengono fatte esplodere in una successione di brevissimi intervalli di tempo allo scopo di avere la massima azione demolente.

Buona visione.

NGC 2440: il bozzolo di una nuova nana bianca

 

Come una farfalla, una nana bianca comincia la sua vita espellendo un bozzolo che la contiene. In questa analogia, però il Sole sarebbe il bruco e la bolla di gas espulsa diventa la cosa più bella di tutte!

Il bozzolo visibile sotto, la nebulosa planetaria designata come NGC 2440, contiene una delle più calde nane bianche che si conoscano. La nana bianca può essere vista come un punto luminoso vicino al centro della foto.

Anche il nostro Sole diventerà una nana bianca e formerà una nebulosa simile a questa, ma ciò non avverrà prima di 5 miliardi di anni.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...