lunedì 5 novembre 2007

La spiegazione scientifica della fortuna (o della sfortuna). Perché alcuni sono molto più fortunati di altri?

Gli antichi dicevano: faber est suae quisque fortunae. Ognuno è artefice del proprio destino. La maggior parte di noi non crede a questa antica massima. La propria sorte sembra invece sotto il controllo di eventualità capricciose e a volte persino malevole. In realtà sono numerose le persone che cercano di controllare la buona sorte facendo uso di atteggiamenti scaramantici per allontanare il più temuto dei mali: la sfortuna. Indossiamo amuleti e corni per attirare la buona sorte, evitiamo di rovesciare il sale per non allontanarla. Alcuni ci credono, altri ci ridono. Eppure, considerando l'esistenza dei nostri conoscenti, sembra proprio vero che alcune persone siano sempre baciate dal destino, mentre altre sono tormentate dai rovesci della malasorte.

Ma come si può spiegare che alcuni sono più fortunati di altri?

Alcuni anni fa, Richard Wiseman, uno psicologo dell'Università inglese dell'Hertfordshire, organizzò una serie di esperimenti molto interessanti.

Utilizzando 400 persone, dai 18 agli 84 anni, una metà dei quali si riteneva molto fortunata e l'altra metà molto sfortunata, Wiseman decise allora di capire se non è il modo in cui noi affrontiamo e reagiamo alle esperienze della vita a renderci fortunati o meno. Ad esempio, non sarà che chi è nato con la camicia sa cogliere le occasioni favorevoli quando gli si presentano, mentre altri se le fanno banalmente sfuggire, tutti tesi solo a ciò che hanno in mente?

In un primo esperimento fece sfogliare una rivista ai soggetti, dicendo di contare quante fotografie vi comparivano. Ebbene, la maggioranza del gruppo degli "sfortunati" contò le immagini e restituì la rivista mediamente dopo due minuti. Invece la maggioranza dei "fortunati" si accorse che a pagina due una nota diceva chiaramente "Non contate oltre: questa rivista contiene 43 immagini", e che un'altra nota a metà della rivista - grande quanto la pagina - offriva "250 sterline se riferite di avere visto questa pagina".

E ancora: non sarà che gli sfortunati vedono "il bicchiere mezzo vuoto", mentre i fortunati "mezzo pieno"? Wiseman chiese ai soggetti di immaginare di essere stati testimoni di una rapina a mano armata, durante la quale sarebbero stati lievemente feriti a un braccio. I commenti degli "sfortunati" a questo episodio immaginario erano tutti negativi ("proprio a me doveva capitare, potevo rimetterci la vita"); invece, i "fortunati" sapevano ragionare in modo controfattuale, vedendo anche in questa circostanza un lato buono ("me la sono cavata bene, ho avuto solo un graffio... e forse verrò anche intervistato dalla TV").

I fattori importanti che Wiseman ha individuato nei "baciati dal destino" sono: sfruttare le occasioni favorevoli, cambiare le proprie abitudini, ascoltare di più il proprio intuito, pensare che le cose sarebbero potute andare peggio, anziché lamentarsi perché non sono andate meglio; guardare il futuro con ottimismo.

Wiseman non si è fermato solo allo studio della fortuna ma ha anche creato una sorta di "Scuola della Fortuna" in cui ha spiegato agli "sfortunati" perché essi erano tali. I risultati sono stati incredibili: l'ottanta per cento di questi strani studenti ha cambiato il proprio atteggiamento e ora ritengono che il destino sorrida loro.

Ecco l'indirizzo del suo libro "The Luck Factor" in cui ha spiegato tutti i suoi studi sulla fortuna.

domenica 4 novembre 2007

L'acido folico può prevenire una delle malformazioni neonatali più gravi: la spina bifida.

L'acido folico (chiamato anche vitamina B9) non viene prodotto dall'organismo, quindi deve essere introdotto attraverso gli alimenti. Il fabbisogno giornaliero di acido folico in condizioni normali è di circa 0,2 mg. Durante la gravidanza può salire fino a 0,4 mg o anche di più, questo perché il feto durante lo sviluppo usa le sostanze dell'organismo materno.

La carenza di acido folico durante la gravidanza può avere conseguenze molto serie. Una delle malformazioni del feto causate da tale carenza è la cosidetta "spina bifida". La spina bifida è una malformazione congenita causata da una non perfetta saldatura della spina dorsale nel feto, che provoca lesioni più o meno gravi del sistema nervoso periferico. Il neonato affetto da questa patologia inizia con il primo giorno di vita un calvario di interventi chirurgichi e riabilitativi che durano tutta la vita.

Per minimizzare il rischio di spina bifida nei neonati conviene seguire quindi alcuni accorgimenti. Il primo è seguire una dieta con alimenti che contengono acido folico. Ad esempio: verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), le arance (e il succo di arancia dal concentrato), i legumi, i cereali, frutta come limoni, kiwi e fragole, e nel fegato. Il processo di cottura però distrugge la grande maggioranza di folato presente nei cibi. Il secondo è di fare uso di un integratore. Gli integratori di acido folico sono in vendita in tutte le farmacie e possono facilmente essere acquistati dietro presentazione di ricetta medica. E’ importante attenersi alle quantità indicate, perché un eccesso di vitamine (soprattutto se si assumono i complessi multivitaminici) può causare altri danni.

sabato 3 novembre 2007

10000 visitatori unici per il mio blog. Grazie a tutti voi!

Naturalmente non tutti nello stesso giorno ;-) ma dall'inizio. Penso che per un blog di argomento prevalentemente scientifico-letterario non sia male come risultato ;-)

10000

Questo blog era nato per parlare dei miei romanzi e dei miei racconti, ma alla fine la mia passione per la divulgazione scientifica ha preso il sopravvento. A partire dal 28 giugno del 2007, ben 10000 di voi hanno letto queste pagine. Vi ringrazio ad uno ad uno :-)

Isola dei Famosi. Guardate questi due che vogliono fuggire dall'isola A PIEDI! E per fortuna che hanno studiato...

Questa è la collocazione geografica dell'arcipelago in cui c'è l'isola in cui avviene il reality show...

famosi

venerdì 2 novembre 2007

Tra le prove dell'atletica, una delle più affascinanti e ricca di suggestioni è certamente quella dei 100 metri piani. Vediamo quali sono le capac

Il centometrista è un atleta che deve sviluppare ai massimi livelli alcune espressioni particolari della forza. Parliamo di "espressioni di forza" perché questa capacità fisica può essere estrinsecata in modalità diverse.

TIPI DI FORZA RICHIESTI AL CENTOMETRISTA
Le principali qualità di forza che il centometrista deve sviluppare sono:

Forza massima dinamica
E' la tensione massima che il sistema neuromuscolare è in grado di esprimere e che permette di spostare il maggior carico possibile senza limitazione di tempo. Si definisce 'dinamica' per contrapporla alla forza isometrica nella quale non c'è movimento ma che permette di esprimere forze maggiori.

Forza veloce esplosiva
In questo caso si intende quella forza che viene espressa con una contrazione alla massima velocità, per conferire al carico la maggior velocità possibile partendo da una situazione di immobilità dei segmenti propulsivi.

Forza esplosiva-elastica
È una forza prodotta da un "doppio ciclo" di lavoro muscolare detto di "stiramento-accorciamento". E' quindi una forza reattiva che la muscolatura immagazzina ogni qual volta subisce, prima di accorciarsi, uno stiramento.

Per maggiori informazioni, anche sull'allenamento del centometrista, leggere la fonte di questo articolo.

Di solito quelli che vengono rapiti dagli UFO vengono rilasciati dopo poche ore, ma questa bambina non ha avuto la stessa fortuna...

Ogni tanto vi rompo le scatole con i miei romanzi di fantascienza, ma sapete com'è... un po' di "promozione" non fa mai male ;-)

http://www.lulu.com/content/1154730

L'uomo che è stato colpito il maggior numero di volte da un fulmine. Ben 7 volte!

L'uomo che è stato colpito il maggior numero di volte da un fulmine è stato Roy C. Sullivan, un ranger forestale di Waynesboro, Virginia (USA), che venne colpito 7 volte da un fulmine tra il 1942 e il 1977. La prima volta perse un'unghia del piede. Il secondo fulmine bruciò le sopracciglia; il terzo gli danneggiò la spalla sinistra; il quarto bruciò i capelli; il quinto gli bruciò il cappello e lo scaraventò a 10 passi dalla sua auto sulla quale stava viaggiando. Il sesto gli danneggiò l'anca. Venne colpito per l'ultima volta da un fulmine il 25 giugno 1977, mentre stava pescando; in quell'occasione fu ricoverato per bruciori allo stomaco e al bacino. Si uccise con un colpo di pistola nel 1983, a 71 anni, per una delusione amorosa.

Questa è stata l'unica volta in cui il "colpo di fulmine" gli è stato fatale...

Si ricorda che in Italia si rilevano 10-15 decessi all'anno a causa dei fulmini, che quindi non sono un pericolo da sottovalutare. Il massimo rischio si corre quando ci si trova in montagna. Il pericolo di essere investiti dai fulmini diventa concreto quando l’intervallo tra fulmine e tuono è inferiore a 30 secondi e si considera cessato 30 minuti dopo l’ultimo tuono o fulmine.

giovedì 1 novembre 2007

Il più grande vulcano d'Europa si trova sotto la superficie del mare e si chiama Marsili.

Il Marsili è il più grande vulcano d'Europa: alto 3265 metri (più dell'Etna), lungo 70 km e largo 40 km, la sua cima si trova solo 500 metri dalla superficie marina. Dista 150 km dal golfo di Napoli e 70 km dalle isole Eolie. Ha due milioni di anni, le sue fumarole furono riprese nel 1990 da un video-robot di ricercatori americani. Questo enorme gigante sottomarino fa parte di una vera e propria "cintura di fuoco" di vulcani, anch'essi sottomarini, tra cui si possono citare il Valinov ed il Palinuro. Quest'ultimo dista circa 150 km dal golfo partenopeo e a 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto al Marsili. L'origine risale a meno di due milioni di anni fa. Il Mar Tirreno è quindi popolato da una serie di vulcani (tra questi ricordiamo naturalmente quelli delle Isole Eolie) molto interessanti, che devono essere ovviamente monitorati per minimizzarne la pericolosità.

I grandi vulcani sottomarini del Tirreno sembrano inattivi da milioni di anni, ma nessuno può assicurare che lo restino per sempre. Le eruzioni sottomarine di questi centri eruttivi potrebbero infatti produrre maremoti molto pericolosi per gli abitanti delle coste vicine, come quelle della Campania, Calabria e Sicilia. La direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, Lucia Civetta, tuttavia ritiene che la possibilità di una eruzione del Marsili sia molto remota.

La poesia sulla Pace scritta da mio nipote. Non sempre i bambini della nuova generazione sono superficiali.

Fiocchi di Pace

Fiocchi di pace

cadono dal cielo,

imbiancano le strade d’amore,

dopo arriva il sole

e riscalda i cuori.

Si imbiancano

i tetti delle case,

sono imbiancati dalla

pace e il freddo

unisce davanti al camino

i nostri cuori.

Orazio (11 anni)

mercoledì 31 ottobre 2007

Ecco la misteriosa Area 51 vista con Google Earth

area51 Eccola qui, la misteriosa area 51, dove, secondo gli ufologi sarebbero nascosti UFO e alieni.

La base è molto nota per l'attenzione ad essa dedicata da parte di alcuni ufologi che sostengono che il governo degli Stati Uniti ha o avrebbe avuto contatti con extraterrestri, mantenuti per diverse ragioni all'oscuro dell'opinione pubblica generale. In particolare tra gli ufologi è diffusa la convinzione che dopo il cosiddetto incidente di Roswell (1947) fossero stati trasportati all'interno della base i resti di un UFO e del suo equipaggio.

Vi sono ufologi che sostengono di aver ricevuto informazioni da scienziati e militari che avrebbero lavorato ai progetti segreti e poi disertato scomparendo dalla circolazione e successivamente rivelato al mondo i segreti della base (vedi Bob Lazar).

Il segreto militare fa sì che poco si sappia sui lavori effettuati all'interno dell'area 51, favorendo lo sviluppo di leggende e teorie cospirative di ogni sorta, che hanno alimentato anche la fantasia di sceneggiatori e scrittori.

martedì 30 ottobre 2007

Nel 1963 nacque un isola da un'eruzione vulcanica: si tratta di Surtsey. Ecco la storia di quest'isola giovanissima (con immagini).

L'isola di Surtsey si trova al largo della costa meridionale dell'Islanda. L'eruzione che l'ha fatta emergere dall'oceano cominciò certamente alcuni giorni prima del 14 novembre del 1963, giorno in cui la cima del vulcano raggiunse la superficie del mare. L'attività eruttiva continuò fino al 5 giugno del 1967. Alla fine dell'attività eruttiva Surtsey aveva una superficie di 2,7 chilometri quadrati; in seguito l'erosione degli agenti atmosferici l'ha fatta rimpicciolire fino ai 1,4 chilometri quadrati del 2005.

La piccola isola è stata molto importante per gli scienziati per studiare l'insediamento della vita.

Le prime forme di vita che attecchirono furono i muschi e i licheni, che apparvero già nel 1965, quando il vulcano era ancora in attività. Col passare degli anni si sono insediate circa 20 specie di piante. Nel 1998 comparve il primo cespuglio. Nuove specie continuano ad arrivare, ad un tasso di circa 2-5 nuove specie all'anno. Inoltre una colonia di gabbiani è stata osservata a partire dal 1986. Nel 2004 una spedizione scientifica trovò tracce evidenti di nidificazione dei "pulcinella di mare" sull'isola. I pulcinella sono estremamente comuni nel resto dell'arcipelago di cui fa parte Surtsey (Vestmannaeyjar).

Sulla parte sottomarina dell'isola, si trovano molte specie marine. Le stelle marine sono abbondanti, come i ricci di mare e le patelle. Le rocce sono coperte di alghe, e alghe marine coprono gran parte dei pendii sottomarini del vulcano, con una maggiore densità a 10 e 20 metri sotto il livello del mare. Nel 1983 le otarie iniziarono a riprodursi, e un gruppo di 70 elementi fece dell'isola il suo sito riproduttivo.

Gli insetti attecchirono sin dall'inizio della sua formazione e pullulavano già nel 1964. Il primo verme fu trovato durante un ispezione del suolo nel 1993, probabilmente portato da Heimaey da un uccello. Lumache furono trovate nel 1998, e sembrarono essere simili alle varietà presenti sulla terraferma dell'Islanda meridionale. Sono infine stati avvistati ragni e coleotteri che oramai si sono insediati stabilmente.

L'isola non avrà più altre eruzioni, secondo il modello eruttivo delle isole che sorgono attorno. Sarà quindi destinata ad essere erosa completamente nell'arco di svariate migliaia di anni. La resistenza agli agenti atmosferici è dovuta soprattutto alle abbondanti colate di lava che l'hanno ricoperta e quindi "corazzata" nel corso dei 3 anni e mezzo di attività.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...