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Abolizione delle province. Conviene davvero?

Si parla tanto di abolizione delle province. In questo video se ne parla con una persona competente. Si tratta di Luca Beccaria, giovane consigliere comunale di Camagna e dottorando DRASD (Dottorato di Ricerca in Autonomie locali, Servizi pubblici e Diritti di cittadinanza).

Nel video si parlerà dell'abolizione delle province e se davvero conviene eliminarle. Perché i media, i politici, la gente comune e gli economisti puntano così tanto su questo argomento? Si tratta solo di retorica? Nel video si cercherà di dare una risposta a queste domande.

Buona visione a tutti.

Commenti

  1. Problema:
    1) molti enti provinciali hanno debiti insostenibili, specie dopo l'applicazione della finanza creativa di Tremonti.
    2) i comuni capoluogo hanno tutti un'esposizione finanziaria pericolosa e potrebbero dichiarare fallimento come Detroit. Il peggiore il comune di Roma dove da decenni mangiano sinistra e destra.
    Soluzione:
    Aboliamo le province.
    Le competenze passano ai comuni limitrofi che le gestiranno da zero e il bilancio provinciale andrà a gravare sul bilancio dei comuni capoluogo. Questi aumenteranno le aliquote IMU, Irpef, tasse per turisti, tassa di scopo e tassa servizi, tares.
    I Comuni capoluogo però potrebbero non farcela, non ripagando i servizi e facendo fallire aziende che lavorano per gli enti locali.
    Soluzione: unione dei comuni, espandi le aliquote elevate dal solo comune capoluogo con rosso dopo anni di ruberie a decine di comuni limitrofi con la panzana delle città metropolitane. Aumentano i cittadini paganti con aliquote maggiori, riduci in parte il personale statale e di conseguenza guadagni di + dopo che con la finanza cretina di Tremonti i Comuni capoluogo hanno investito in subprime diventati carta straccia, sollevando le banche dal debito (da loro creato).
    Da notare anche che l'UE con recenti modifiche (volute da non so chi) ha creato degli organi ove potranno incontrarsi aree territoriali omogene come le città metropolitane per proporre e discutere portando il locale in europa.
    La realtà è questa.

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