A chi credeva che la produzione dell'energia nucleare fosse ormai arrivata al capolinea a causa della recente grande diffusione dell'energia solare e dell'energia eolica, è arrivata una clamorosa smentita. Nelle pagine del sito Kiplinger si può leggere che è previsto che entro il 2030 negli Stati Uniti addirittura il 30% della produzione energetica nazionale dovrebbe provenire dalle centrali nucleari.
Questa "inversione di marcia" sarebbe dovuta al fatto che le nuove normative che impongono una restrizione alle emissioni di CO2 trovano un naturale sbocco nella costruzione di nuove centrali nucleari la cui produzione energetica si affiancherebbe alla produzione solare ed eolica. Ovviamente non è facile comprendere se sia una scelta azzeccata, anche perché molti potrebbero non condividerla del tutto (io sono il primo a storcere il naso), visto che la produzione di energia nucleare non è esattamente a impatto ambientale nullo (vedi problema delle scorie radioattive).
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