sabato 5 febbraio 2011

La selezione artificiale

 

La selezione artificiale è la scelta di esemplari di una specie vegetale o animale che l’uomo decide di riprodurre per ottenere determinate caratteristiche o vantaggi: di solito un aumento del rendimento (galline che fanno più uova, alberi che danno più frutti, ecc…).

selezione artificiale

Procedendo in questo modo l’uomo cerca di ottenere animali e piante con la caratteristica desiderata stabile; spesso però la selezione artificiale mira a modificare i caratteri non tenendo conto della loro idoneità: i primi incroci possono dare ottimi risultati ma, arrivati a certi limiti, la natura sembra sfavorire le caratteristiche “fuori norma” e, con la sua funzione stabilizzatrice, rende molto difficile il proseguimento della selezione mirata dell’uomo.

Per evitare questi inconvenienti, vengono elaborati degli indici di selezione che tengono conto dell’ereditarietà dei caratteri e di come essi possono modificarsi.

Da sempre l’uomo cerca di manipolare la natura per il proprio beneficio, anche se sovente i suoi scopi non coincidono con il benessere delle specie su cui interviene: per esempio, la selezione artificiale degli animali viene praticata da migliaia di anni e spesso ha causato sofferenze di vario tipo o la loro sopravvivenza solo in determinate situazioni di protezione.

In ogni caso sarebbe assolutamente sbagliato vedere solo aspetti negativi nella selezione artificiale.

Infatti la selezione artificiale di animali e piante compiuta negli ultimi due secoli, ad esempio, ha notevolmente migliorato i prodotti agricoli e, di conseguenza, l'approvvigionamento alimentare del pianeta. Soprattutto a partire dalla rivoluzione industriale, sia in Europa sia negli Stati Uniti la riproduzione controllata delle specie animali e vegetali si è effettuata in modo sempre più sistematico e su larga scala, in parte stimolata dalla domanda crescente di alimenti e prodotti agricoli da parte della popolazione urbana in espansione. Nel XX secolo, l'incremento della popolazione mondiale ha portato a un'ulteriore crescita della produzione agricola, ottenuta grazie alla cosiddetta “rivoluzione verde”, un progetto internazionale, su grande scala, che nella seconda metà del secolo, tra il 1950 e il 1975 ha portato alla creazione di varietà di colture ad alta produttività (grano, riso, mais), adatte specialmente ai paesi in via di sviluppo con popolazioni in rapido aumento. Spesso, tuttavia, le colture ottenute dalla rivoluzione verde richiedevano per il proprio mantenimento tecnologie avanzate e costose, come fertilizzanti chimici, pesticidi e sistemi di irrigazione. Più efficienti, in questo senso, sembrano essere le moderne tecniche di ingegneria genetica, che permettono di trasferire geni, e quindi caratteri, da una varietà o una specie a un'altra, permettendo, così, di produrre varietà vigorose ad alta produttività.

La selezione artificiale si contrappone alla selezione naturale, l’insieme dei processi naturali che portano, all’interno di un gruppo vegetale o animale, alla sopravvivenza degli individui più adatti alle esistenti condizioni ambientali e alla graduale estinzione di quelli inadatti.


Cos’è il nylon?

 

Nylon è il nome commerciale di un gruppo di materie plastiche poliammidiche. La più nota di queste plastiche è il nylon 6,6, che si ottiene dalla reazione di condensazione dell’acido adipico con l’esametilendiammina. Il polimero nylon 6,6 ha molte caratteristiche: è tenace, elastico, resistente all’acqua, si presta a molti tipi di lavorazione. Lo si può ridurre in fili per tessere alcuni indumenti femminili, come calze e corsetti.

nylon

Anche le tende e i tendaggi sono spesso fatti di nylon. Il nylon resiste anche alle alte temperature, quindi si può stirare. La prima fibra sintetica in nylon è stata prodotta negli Stati Uniti dall’industria Du Pont de Nemours a seguito degli studi condotti dal chimico H.W. Caroters. Il nylon è disponibile sul mercato dal 1938.


venerdì 4 febbraio 2011

Come si fa a trovare il dominio di una funzione?

 

Quando si assegna una funzione non si fa altro che assegnare una legge che definisce la funzione, ma non si dice a priori quale sia l’insieme numerico (dominio) in cui tale funzione ha un senso. Il primo compito da svolgere, prima di poter studiare la nostra funzione, è stabilire qual è il suo dominio (chiamato anche insieme di definizione o anche “campo di esistenza”).  Per fare questo ci poniamo una semplice domanda: per quali valori della variabile indipendente x hanno senso le operazioni che definiscono la nostra legge?

Le operazioni possono essere di vari tipi e nel seguente filmato possiamo vedere alcuni semplici esempi di come si fa a trovare il dominio di una funzione.

Buona visione.

Dominio di una funzione


Il brevetto: cos’è e a che cosa serve?

 

Il brevetto è un documento che prova la paternità di un’invenzione e il diritto esclusivo dell’inventore a sfruttarla economicamente. Viene rilasciato dall’Ufficio centrale brevetti e ha validità per venti anni dal momento del deposito.

brevetto invenzione

Per essere brevettata, un’invenzione deve costituire una novità e deve avere un’applicazione pratica. Non si possono brevettare invenzioni che abbiano un uso illegale e i prodotti di uso farmaceutico. Le leggi sulla proprietà industriale possono avere diverse forme di tutela. Per esempio: brevetto per invenzione industriale, brevetto per marchio di impresa, brevetto europeo, ecc…


giovedì 3 febbraio 2011

Un sistema solare con sei pianeti. Si chiama Kepler-11.

 

Ben sei pianeti orbitano attorno alla stella Kepler-11, una stella simile al Sole distante 2000 anni luce nella costellazione del Cigno. La nuova scoperta, basata sui dati della sonda orbitale della NASA Kepler, decreta che quello di Kepler-11 è il sistema planetario più affollato che si conosca (escluso, ovviamente, il nostro Sistema Solare).

Nell’immagine sotto il sistema di Kepler-11 viene confrontato con il Sistema Solare interno. Cinque dei sei pianeti orbitano attorno alla stella con un’orbita più piccola di quella di Mercurio rispetto al Sole con periodi orbitali che variano da 10 a 47 giorni. Tutti i sei pianeti sono più grandi della Terra e sono probabilmente composti da una mistura di materiali rocciosi e di gas.

L’esistenza, le dimensioni e le masse di questi pianeti sono state determinate osservando le diminuzioni di luminosità di Kepler-11 che si verificavano quanto i pianeti passavano di fronte alla stella. Nell’agosto del 2010 la sonda Kepler rilevò il passaggio contemporaneo di ben 3 dei pianeti del sistema.

Fino a questo momento la sonda ha identificato più di 1200 candidati pianeti extrasolari in una zona di cielo che è solo 1/400 dell’intero cielo. Questo significa che esistono tantissimi pianeti che aspettano solo di essere scoperti in giro per la Via Lattea Sorriso

Vi ricordo che l’ultimo annuncio di una scoperta interessante di Kepler è questa:

http://miaplacidusedaltriracconti.blogspot.com/2011/01/scoperto-il-primo-pianeta-extrasolare.html


Silicio

 

Il silicio è un elemento chimico con simbolo Si, numero atomico 14. E’ il sesto elemento in ordine di abbondanza nell’universo e il secondo, dopo l’ossigeno, nella crosta terrestre (27,7%) dove è presente sotto forma di silice o quarzo (biossido di silicio, SiO2) e soprattutto di silicati. Come quarzo è presente in notevole quantità anche nelle sabbie, che sono la principale materia prima per la sua produzione.

quarzo

(quarzo, museo di mineralogia, Università La Sapienza, Roma)


Il silicio puro è un solido e ha struttura cristallina simile a quella del diamante.

struttura cristallina del silicio

E’ un semiconduttore, cioè ha proprietà di conduzione elettrica intermedie tra quelle di un conduttore e di un isolante.

E’ utilizzato in elettronica per fabbricare circuiti, diodi, transistor e nelle celle fotovoltaiche dei pannelli solari. I cristalli di silicio usati nei dispositivi elettronici vengono tagliati in dischi sottili chiamati wafer. Viene anche usato per preparare leghe e resine chiamate siliconi.


Probabilità

 

La probabilità, in matematica, indica quante possibilità ci sono che un certo evento si verifichi o meno. La probabilità che un evento accada è data dal rapporto fra il numero di eventi che corrispondono a quello scelto e il numero di tutti gli eventi possibili. Per esempio, se lanciamo una monetina, la probabilità che esca la faccia da noi scelta (che è il nostro evento favorevole) è una su due eventi possibili, cioè che esca l’una o l’altra faccia.

testa o croce

La nostra probabilità di successo è quindi 1/2 (una su due). Se in sacchetto ho due palline rosse e tre nere, la probabilità di estrarre una pallina rossa è 2/5 (due eventi favorevoli su cinque possibili).

Un evento che non può verificarsi (evento impossibile) ha probabilità uguale a zero. Nell’esempio del sacchetto citato prima, un evento impossibile sarebbe estrarre una pallina gialla.

La branca della matematica che studia queste cose si chiama teoria della probabilità. Si chiama invece probabilità statistica la probabilità che un evento si verifichi in base allo studio dai dati del passato.


mercoledì 2 febbraio 2011

Vulcano Shinmoedake in eruzione in Giappone

 

Questo filmato mostra le immagini spettacolari dell’eruzione del vulcano Shinmoedake che si trova nel Giappone meridionale nell’isola di Kyushu.

Oltre a osservare una enorme quantità di ceneri e scorie incandescenti, si nota un fenomeno che si verifica nelle eruzioni più intense e cioè una notevole attività elettrostatica. In alcuni momenti infatti si vedono numerosi intensi fulmini generati all’interno della nube di cenere.

L’eruzione è iniziata il 26 gennaio 2011 e fino a questo momento la sua intensità non è diminuita. Si sta cominciando ad organizzare anche l’evacuazione del territorio nei dintorni del vulcano.

Eruzione del vulcano Shinmoedake


Gamba amputata?

 

Che fine ha fatto la gamba dell’atleta visibile nella foto? Si tratta di una foto che è stata alterata con photoshop. Basta guardare la sfocatura sotto la coscia e nella linea del polpaccio per capire che qualcosa è stato fatto.

La gamba è stata amputata, per fortuna solo con photoshop Sorriso.

La foto l’ho mostrata per fare capire come molte immagini che circolano su internet possono essere facilmente “truccate” anche da chi ha scarse conoscenze di photoshop o di programmi similari. Pensate a come è facile creare immagini false, di falsi UFO, di falsi fantasmi o di falsi quellochevoletevoi.

Quindi bisogna sempre tenere gli occhi bene aperti Sorriso


martedì 1 febbraio 2011

Quark

 

Il quark è una particella elementare che costituisce i protoni, i neutroni e in generale le particelle subatomiche che risentono dell’interazione forte.

I quark hanno carica elettrica frazionaria, cioè una frazione di quella dell’elettrone, positiva o negativa, e spin pari a 1/2.

L’idea dell’esistenza dei quark fu avanzata negli anni ‘60 dal fisico statunitense Murray Gell-Mann. Secondo l’ipotesi di Gell-Mann i tipi (o “sapori”) di quark sono sei: up (sopra), down (sotto), strange (stranezza), charm (fascino), top (alto), bottom (fondo); inoltre ogni tipo di quark può presentarsi in tre stati, o “colori”: rosso, blu e verde (ovviamente non hanno nulla a che vedere con i colori che vediamo con i nostri occhi).

Per ogni quark esiste un antiquark, che ha un suo antisapore (antiup, antidown, antistrange, ecc…) e un anticolore. La teoria che spiega come i quark agiscono si chiama cromodinamica quantistica.

I quark sono stati osservati solo indirettamente (cioè si sono osservati gli effetti della loro presenza), ma si sono imposti nella fisica perché permettono di semplificare e spiegare un notevole numero di fenomeni.

Ma perché queste elusive particelle sono state chiamate quark? A quanto pare Gell-Mann scelse per questi costituenti elementari il nome stravagante di quark prendendo spunto da una parola di una frase del romanzo Finnegan's Wake di James Joyce: "three quarks for Muster Mark".

Nel seguente filmato (in inglese) possiamo vedere un breve documentario che spiega cosa sono i quark.

Buona visione.

Cosa sono i quark?


Potenze di dieci, il video

 

Che aspetto ha l’Universo su piccola, media e grande scala? Il più famoso cortometraggio scientifico che sia mai stato realizzato ci mostra proprio questo. Il film si intitola potenze di dieci (titolo originale: Powers of Ten) e fu realizzato negli anni ‘60. Recentemente è stato postato ufficialmente su YouTube. Il filmato dura poco più di 9 minuti ed è davvero spettacolare. Partendo da un picnic vicino a Chicago si arriva fino ad abbracciare la visione dell’intero ammasso di galassie della Vergine, mostrando un’estensione che si allarga di un fattore 10 ogni due secondi. Il video torna rapidamente al punto di partenza al picnic e da lì comincia una zoomata all’indietro, mostrando un’estensione che si rimpicciolisce di un fattore 10 ogni 2 secondi fino a mostrare un singolo protone.

Potenze di dieci

I primi minuti del film Contact (uno dei film di fantascienza che amo di più e, ovviamente, amo anche il romanzo da cui è tratto Occhiolino), realizzati utilizzando le moderne tecniche di computer grafica, mostrano un “viaggio” nell’universo molto simile. Guardate ed emozionatevi Sorriso

Contact


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...