In questo filmato possiamo vedere una descrizione semplice e divertente del fenomeno quantistico chiamato Effetto Tunnel, un fenomeno "strano", ma che in realtà strano non è.
Buona visione a tutti.
Spesso il modello atomico ad orbitali può risultare un po’ difficile da imparare, perché c’è un’oggettiva difficoltà a visualizzare come sono fatti gli orbitali elettronici. Se si ha a disposizione una buona animazione si può capire sempre qualcosa in più.
In questo video possiamo vedere una buona spiegazione del modello atomico ad orbitali.
Buona visione a tutti.
Il pannello fotovoltaico trasforma la radiazione solare in energia elettrica. E’ composto da celle fotovoltaiche in silicio che assorbono i fotoni presenti nei raggi solari. I fotoni solari interagiscono con gli elettroni presenti negli atomi di silicio. Alcuni di questi elettroni sono separati dall’atomo di silicio, generando un flusso di corrente elettrica all’interno di un materiale semiconduttore.
Ogni pannello fotovoltaico presenta infatti una cablatura sulla superficie di ciascuna cella che convoglia il flusso di corrente generato dalla radiazione luminosa ad un inverter. Il flusso di corrente che esce dal pannello fotovoltaico è infatti continuo, ma la rete elettrica conduce corrente alternata. Della trasformazione se occupa, appunto, l’inverter, aprendo e chiudendo un circuito.
Un impianto fotovoltaico prevede poi la presenza di un trasformatore che aumenta la tensione della corrente alternata per essere adattata alle caratteristiche della rete elettrica e di un contatore che rileva il quantitativo di energia prodotta.
Installare anche nella propria abitazione un impianto fotovoltaico è molto semplice: è sufficiente un tetto rivolto a sud non ombreggiato da altri edifici o vegetazione. I vantaggi sono evidenti: produzione di energia elettrica per sé e in caso di surplus, vendita dell’energia elettrica in eccesso.
Nel seguente filmato è possibile vedere una animazione di quanto è scritto sopra. Buona visione a tutti.
Non sempre la costruzione di una pala eolica deve essere fatta per rifornirsi di energia. In questo caso un ragazzo ha costruito una mini turbina eolica solo per divertirsi e fare un filmato. Basta un coltellino, dei legnetti e dello spago e poi avere la voglia di passare un po’ di tempo a divertirsi.
Prima però è meglio guardare un attimo il filmato, ok? Buona visione a tutti.
Noi giorni scorsi ne hanno parlato persino nei telegiornali, perché un video che illustrava il metodo per fare la “moltiplicazione giapponese” era diventato virale e aveva fatto 100 milioni di visualizzazioni in poche settimane. In realtà questo metodo non è esattamente un novità e secondo me non è nemmeno un metodo particolarmente efficiente e veloce, se non in pochi casi particolari. Ecco un filmato che spiega come fare la “moltiplicazione giapponese”. Questo metodo per moltiplicare i numeri usa linee che si intersecano e consiste nel contare i punti di intersezione per trovare il risultato finale della moltiplicazione. In realtà non credo che sia un metodo molto veloce e semplice, soprattutto se si moltiplicano numeri che hanno molte cifre alte, ad esempio numeri che sono pieni di 8 e 9. Negli esempi che si trovano online infatti gli esempi sono fatti moltiplicando numeri con piccole cifre, ad esempio 123 x 321. Ma se si prova a fare una moltiplicazione come 987 x 998, ci si ritrova subito con un groviglio di linee in cui andare a contare i punti di intersezione non è per nulla facile. In ogni caso è utile conoscerlo per divertirsi anche un po’ a giocare.
Buona visione del video.
Avete mai visto i filmati pubblicati nel canale YouTube “The Q”? Se non lo avete ancora fatto potete cominciare a farlo, soprattutto se siete dei creativi che amano il fai da te.
Ecco alcuni esempi di realizzazioni proposte in questo canale:
Come costruire una pressa idraulica usando compensato e siringhe di plastica!
Come costruire un potentissimo cannone con delle lattine di Coca Cola.
Come realizzare un labirinto creativo per un criceto.
Come costruire un dispenser per caramelle
E poi ci sono tanti altri filmati, io ne ho presentati solo alcuni, cioè quelli che mi hanno colpito di più. Nel complesso è un canale davvero molto interessante e pieno di spunti creativi. Spero di avervi fatto una buona segnalazione.
Consideriamo una bacchetta di plastica, una sfera di metallo e un filo isolante che sostiene la sfera di metallo. Se strofiniamo la bacchetta di plastica con un panno e la avviciniamo alla sfera di plastica vedremo che sfera e bacchetta si attraggono. Questa attrazione avviene anche se la sfera di metallo è scarica elettricamente.
Com’è possibile che un corpo carico ne attragga uno scarico?
La risposta è nella legge di Coulomb. La bacchetta di plastica ha una carica elettrica negativa, quando si avvicina alla sfera ne respinge gli elettroni, che sono liberi di muoversi all’interno del metallo, e si spostano dalla parte opposta della sfera. Così la parte della sfera più vicina alla bacchetta rimane carica positivamente, mentre la superficie più lontana diventa negativa. Per la legge di Coulomb, però, l’attrazione tra cariche vicine è maggiore di quella tra cariche lontane. Ecco perché la sfera è attratta dalla bacchetta.
Questo in realtà non è un fenomeno di elettrizzazione vero e proprio, perché nel complesso la sfera di metallo rimane elettricamente neutra com’era all’inizio. La bacchetta infatti non trasferisce una carica sulla sfera ma spinge, cioè induce, le sue cariche interne a redistribuirsi in maniera tale che alcune parti della sfera risultino localmente elettrizzate.
Questo fenomeno si chiama induzione elettrostatica.
Non è un fenomeno irreversibile. Per tornare nelle condizioni iniziali, infatti, basta allontanare la bacchetta. Subito allora le cariche positive e negative presenti sulla sfera tornano a mescolarsi. L’induzione elettrostatica si verifica grazie alla libertà di movimento degli elettroni all’interno di un materiale conduttore.
Però anche un materiale isolante, come la carta, può essere attirato da un corpo carico. Una penna di plastica elettrizzata per strofinio, per esempio, riesce ad attrarre piccoli pezzetti di carta.
In questo caso avviene il fenomeno chiamato polarizzazione. Gli elettroni della carta che sono più vicini alla penna sentono una forza che li respinge e anche se sono poco liberi di muoversi nelle molecole, una piccola ridistribuzione di carica si crea ugualmente. Il risultato è che nel complesso le cariche di segno opposto sono più vicine tra loro, mentre quelle dello stesso segno sono più distanti. Ecco perché i pezzettini di carta sono attratti dalla penna.
Il fenomeno della polarizzazione spiega come mai l’intensità della forza di Coulomb si riduce quando le cariche sono poste in un materiale isolante. Una carica positiva attrae verso di se gli elettroni delle molecole che la circondano, perciò risulta schermata dallo strato di cariche negative e interagisce con altre cariche più debolmente di quanto farebbe nel vuoto. Il valore della costante dielettrica di un materiale è dunque una misura di quanto quel materiale si polarizza in presenza di cariche elettriche.
Nel seguente filmato potete vedere una animazione di quanto detto nel testo precedente. Buona visione a tutti.
In questi filmati viene presentato un pannello solare ad aria calda fai da te. Nel primo video si vede un test di questi pannelli che mostrano chiaramente la loro grande efficienza. Nel secondo video invece viene illustrata la possibilità di aumentare ulteriormente l’efficienza utilizzando dei riflettori. Nel terzo video invece viene misurata la temperatura raggiunta con il metodo dei riflettori per migliorare l’efficienza.
Buona visione a tutti.
Primo filmato.
Secondo filmato.
Terzo filmato.
Mi è capitato spesso di vedere in giro dei bellissimi pupazzi di neve realizzati con i bicchieri di plastica. Ne sono rimasto affascinato e ne ho voluto realizzare uno anche io. Devo dire che è piuttosto facile e richiede anche poco tempo. Il risultato finale che ho ottenuto è questo:
Ho aggiunto anche alcuni led all’interno per avere l’effetto di luci natalizie. Per imparare a fare questo pupazzo di neve con i bicchieri di plastica mi sono affidato ad uno dei tanti tutorial che si trovano su YouTube e che vi segnalo in questo post. Il video è questo:
Spero che questo tutorial sia stato utile per costruire il vostro pupazzo di neve con i bicchieri di plastica. Facile vero? Ovviamente è possibile personalizzarlo in tantissimi modi.
Nel 2009 in questo blog pubblicai un post sul teorema di Pitagora che è esattamente questo: Teorema di Pitagora. Ecco come impararlo facilmente. Divenne uno dei post più visitati di questo blog. A distanza di 8 anni ho pensato di rinnovare il “filone” del teorema di Pitagora segnalando un altro dei numerosi filmati che promettono di spiegare questo teorema in maniera facile e veloce.
Vi lascio subito al filmato:
Buona visione a tutti.
Osserviamo un palloncino gonfiato con elio che è un gas di densità inferiore rispetto alla densità dell’aria. Questo palloncino è posto all’interno di un cilindro pieno d’aria ed è chiuso ermeticamente da un pistone che è libero di scorrere. Se spingiamo in basso il pistone vediamo che il palloncino si restringe uniformemente, questo significa che il suo volume diminuisce, ma la sua forma non cambia. L’aumento di pressione esercitato dal pistone sull’aria contenuta nel cilindro si è dunque “trasmesso” in modo uniforme su tutta la superficie del palloncino, non solo sulla parte rivolta verso il pistone. Questo risultato è una dimostrazione della validità del principio di Pascal che si può enunciare nel seguente modo:
“La pressione esercitata su una qualunque superficie a contatto con un fluido, sia esso un liquido o un gas, si trasmette con la stessa intensità su tutte le altre superfici a contatto con il fluido”.
Nel seguente filmato potete vedere l’animazione del pistone e del palloncino in questo esperimento che dimostra il principio di Pascal.
Buona visione.
In questi due video che vi presento è racchiuso un documentario realizzato dall’INGV e che spiega i meccanismi che generano il temibile fenomeno dello Tsunami. Un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della Terra.
Buona visione a tutti.
Prima parte.
Seconda parte.
In questo video tratto dal CICAP-FEST del 2017 possiamo vedere una breve conferenza di Gianluca Vago, rettore dell’Università Statale di Milano. Si parla di cancro e di vera informazione scientifica.
La visione è consigliata per tutti coloro che non si fidano della scienza e della medicina scientifica.
Buona visione a tutti.
La densità è una grandezza fisica definita come il rapporto tra la massa di un corpo e il suo volume. E’ molto utile per poter distinguere un materiale da un altro. In certi casi è facile distinguere un materiale da altri, a volte no.
In questo video lezione della durata di poco più di 10 minuti, possiamo vedere una semplice spiegazione della densità con alcuni esempi di calcolo.
Buona visione a tutti.
La definizione di pressione è molto importante in Fisica. In questa video lezione possiamo vedere una spiegazione della definizione di pressione e della sua unità di misura.
Buona visione.
Sappiamo che l’effetto placebo può aiutare nell’indebolire o eliminare dolori di lieve entità. Questo video potrebbe essere d’aiuto proprio nel caso in cui si abbia un mal di testa lieve, ma nonostante tutto fastidioso. Attenzione! Non si tratta di consigli medici, ma di una semplicissima tecnica che usa un effetto piscologico che si chiama effetto placebo. Potrebbe quindi non funzionare, ma in molti casi funziona. Se il mal di testa dovesse ripresentarsi spesso o se il dolore dovesse aumentare ovviamente bisognerà rivolgersi ad un medico e fare uso di medicinali “veri” (quindi niente omeopatia… mi raccomando).
Bisogna semplicemente rispondere ad alcune domande che riguardano la descrizione del vostro mal di testa. Ad esempio: “quale colore attribuisci al tuo dolore?”, oppure: “da che zona della testa proviene il dolore?”.
Probabilmente questa tecnica funziona perché distrae dal dolore che si sente in maniera continua e poi rilassa.
Ok, a questo punto vi lascio al video che dura poco più di 3 minuti. E speriamo che il mal di testa passi…
Come si può costruire un piccolo impianto fotovoltaico fai da te senza una spesa eccessiva? L’impianto dovrebbe essere adatto per l’alimentazione di camper, zone isolate, barche, ecc… Quindi si tratta di un impianto che deve essere capace di alimentare solo dispositivi che non assorbono moltissimo. In questo filmato si danno dei consigli per realizzare un tale impianto. Si parte da un pannello solare fotovoltaico da 100 W e 12 V policristallino che si può trovare su Ebay a poco più di 85 euro, poi si passa ad un controller regolatore di carica di pannelli solari 12V/24V automatico e USB (16,90 euro), e infino un power inverter da 4000W (81,89 euro), sempre su Ebay.
Nel filmato poi sono descritti (e mostrati) i collegamenti dei cavi tra questi componenti. Quindi tra il pannello solare fotovoltaico, il controller regolatore di carica e il power inverter. In questa catena di dispositivi occorre, ovviamente, una batteria.
Il video dura circa 8 minuti e non fatevi ingannare dai primi minuti, dove vedrete il realizzatore in costume da bagno (!). Nonostante l’inizio un po’ “antiestetico” il filmato è interessante e porta alla realizzazione di un impianto realmente funzionante.
Buona visione a tutti.
Vediamo un piccolo impianto ibrido, eolico e fotovoltaico insieme, autocostruito. Nel filmato possiamo vedere il suo costruttore che lo descrive. Si tratta di una realizzazione che fa uso di materiali riciclati, il massimo per tutti coloro che sono appassionati di energie rinnovabili e di fai da te. Alla fine con questo piccolissimo impianto riesce ad alimentare una lampadina e led e persino a ricaricare lo smartphone! Direi che si tratta di un buon risultato! Se si è fuori casa un dispositivo del genere potrebbe essere molto utile per alimentare diversi tipi di dispositivi. Vale quindi la pena di guardare attentamente il video per trarre qualche spunto per altri tipi di realizzazioni di questo stesso tipo.
Buona visione del filmato.
Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...