martedì 23 febbraio 2010

I motori di ricerca e il fascino del post originale

 

Molti blogger sono affascinati in maniera perenne da quello che si potrebbe chiamare il “post originale”, cioè di un articolo del blog che non è copiato da alcuna fonte nota, che contiene riflessioni che di solito nessuno fa, che è scritto con un linguaggio sobrio, divertente e ironico. Se poi è corredato da immagini anch’esse scattate personalmente dallo stesso blogger è sicuramente ancora meglio, perché prendere immagini cercate da Google e “sbattute” passivamente nel post non fa abbastanza “figo”, nemmeno se si tratta, per fare un esempio da questo blog, di una foto di una galassia lontana miliardi di anni luce. Il blogger dovrebbe quindi recarsi personalmente in un osservatorio astronomico e fotografare la galassia ;-) Lo so, sarebbe figo, ma non sempre si può fare :-)

Ovviamente quello che state leggendo è un “post originale”, nel senso che difficilmente troverete in giro qualcuno che sminuisce l’importanza dei post originali. Lo dico perché secondo me l’originalità a tutti i costi ha qualcosa che la fa sembrare mancanza di originalità. Forse in questo modo gli accessi al blog aumenteranno, i commenti aumenteranno e anche il page rank farà un balzo schizzando verso l’alto.

smile
Questa immagine di un curioso “smile” è originale, non la troverete da nessun’altra parte, a meno che non me la copino ;-)

Ma quanti sono i post originali che alla fine non dicono nulla, studiati solo per essere originali e per non dare nessuna informazione utile? Quelli che io chiamo post di “aria fritta” (come questo ad esempio), se ne trovano tanti, troppi nella blogosfera italiana e internazionale.

Ovviamente questo non significa che bisogna copiare e incollare (come molti fanno), ma solo che scrivere qualcosa solo per essere originali riduce la qualità dell’informazione e della cultura su Internet. Se si tratta di un argomento di pura informazione occorre usare il giusto linguaggio, che non sempre può essere divertente e ironico. Anche in un blog che tratta di politica, ad esempio, non sempre si può essere ironici e in blog che tratta di moda, non sempre si può essere sobri. E non sempre è il caso di intromettersi con le proprie riflessioni e le proprie opinioni.

L’originalità passa anche attraverso il filtro dell’equilibrio.

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lunedì 22 febbraio 2010

Demolizioni controllate

 

In questo spettacolare filmato possiamo vedere un collage di demolizioni controllate di vari edifici sparsi in tutto il mondo. Questo tipo di demolizioni avvengono attraverso il posizionamento di cariche esplosive in opportune posizioni dell’edificio e che non esplodono tutte contemporaneamente, ma vengono fatte esplodere in una successione di brevissimi intervalli di tempo allo scopo di avere la massima azione demolente.

Buona visione.

NGC 2440: il bozzolo di una nuova nana bianca

 

Come una farfalla, una nana bianca comincia la sua vita espellendo un bozzolo che la contiene. In questa analogia, però il Sole sarebbe il bruco e la bolla di gas espulsa diventa la cosa più bella di tutte!

Il bozzolo visibile sotto, la nebulosa planetaria designata come NGC 2440, contiene una delle più calde nane bianche che si conoscano. La nana bianca può essere vista come un punto luminoso vicino al centro della foto.

Anche il nostro Sole diventerà una nana bianca e formerà una nebulosa simile a questa, ma ciò non avverrà prima di 5 miliardi di anni.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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domenica 21 febbraio 2010

Cellulare con pannello solare: Puma Phone WMC 2010

 

Il Puma Phone WMC 2010 è un cellulare dotato di pannello solare. E’ full touch, con schermo da 2,8 pollici e dal pannello di controllo è possibile vedere la carica elettrica accumulata dal pannello solare che si trova nella parte posteriore del telefonino. Dovrebbe arrivare sul mercato verso il mese di aprile con un prezzo iniziale di poco superiore ai 400 euro.

Per avere maggiori dettagli sulle caratteristiche di questo interessante cellulare, guardate il filmato.

Buona visione.

I robot ballano “Nobody” delle Wonder Girls

 

Un giorno forse non ci sarà più bisogno di ballerini umani, come ci dimostra questo video. I tre robot se la cavano davvero benissimo in questa performance sulle note di “Nobody” delle Wonder Girls. Direi che sono davvero simpaticissimi! Si può notare che ballano meglio di molti umani (soprattutto sono più bravi di me…).

Ed ecco il brano “vero” con le vere cantanti e ballerine. Le differenze sono evidenti, soprattutto dal punto di vista estetico… Diciamo che fino a quando i robot non somiglieranno a queste, i ballerini umani il lavoro non lo perdono!

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sabato 20 febbraio 2010

Il raggio verde: una foto meravigliosa!

 

Il raggio verde è un fenomeno ottico che avviene in concomitanza con il tramonto del Sole. Il fenomeno è dovuto alla rifrazione atmosferica della luce solare attraverso strati di aria piuttosto spessi, cosa che può avvenire solo al tramonto. I vari colori della luce non vengono rifratti con la stessa angolazione, l’atmosfera fa da “prisma ottico” e, data una particolare angolazione, viene selezionata la componente verde.

Il fenomeno non è facile da osservare ad occhio nudo a causa del fatto che ha una durata molto breve. Fotografarlo è ancora più difficile proprio a causa del fatto che dura poco e non è possibile prevedere se si verificherà.

Paolo Candy c’è riuscito, come potete vedere in questa rara e spettacolare foto. Il Sole è appena tramontato e il raggio verde fa capolino sopra le onde del mare. Se vuoi maggiori dettagli sulla “storia” di questa foto, puoi leggerla in questa pagina web: Raggio Verde – Green Flash.

Morombe (Madagascar) 15/06/2001: ecco il “Raggio Verde”.

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Mac vs Pc. Tutti i divertentissimi spot tradotti in italiano

 

Come vi avevo già comunicato in recente articolo, dal titolo Mac vc Pc. Le cose che pochi dicono, un bel giorno mi sono lasciato corrompere e sono passato al Mac! Dopo un paio di mesi sono sempre più contento della mia scelta (non tornerò mai più indietro…). Anche se il mio notebook Acer Aspire 5920 con Windows Vista non è affatto male (in questo post ovviamente non si vuole denigrare la Microsoft), devo dire che l’iMac è più silenzioso e riscalda di meno (oltre ad essere molto più stabile e funzionale). Insomma, non si vuole dire che gli assemblati o i notebook fanno schifo, ma i Mac hanno quel po’ di “classe” in più che non guasta.

Ma veniamo all’argomento del post. Nel cercare alcune guide sul Mac nel mare di filmati di YouTube, mi sono imbattuto in questo video che vi presento. Si tratta di una serie di spot pubblicitari che mostrano due attori che impersonano rispettivamente un Mac e un Pc. Gli spot sono doppiati in italiano e sono un vero capolavoro di umorismo. Direi che spesso strappano risate a denti stretti e chi fa un uso assiduo dei pc non avrà difficoltà a capire.

Buona visione e buon divertimento.

Mac vs Pc: tutti gli spot doppiati in italiano

venerdì 19 febbraio 2010

Il robot Lego Mindstorms più veloce del mondo nel risolvere il cubo di Rubik

 

Quello che vedete è il robot costruito con il Lego Mindstorms che detiene il record mondiale di rapidità nel risolvere il cubo di Rubik. Nel filmato vediamo un tempo davvero notevole di 10,75 secondi. Il robot è costruito interamente con pezzi Lego.

Buona visione.

Turbina eolica fai da te a Empoli (FI)

 

Nella mia “crociata” a favore dell’uso delle energie alternative e del risparmio energetico, mi sono spesso imbattuto in numerose realizzazioni di turbine eoliche autocostruite davvero interessanti. Siccome è da un po’ di tempo che non vi mostro una turbina eolica fai da te, per farmi perdonare vi segnalo questa, realizzata da Matteo Terenziani, Empoli (FI). Si tratta di una turbina ad asse verticale con alternatore autocostruito ed è in grado di fornire una potenza massima di 1,5 Kw. Direi che questa turbina è ben realizzata anche dal punto di vista estetico.

Ci vediamo alla prossima costruzione fai da te che riesco a scovare in giro per la rete. Buona visione.

giovedì 18 febbraio 2010

Le caratteristiche degli organismi viventi

 

L’autonomia è un’importante caratteristica della vita. Ma ne esistono molte altre, tra cui le seguenti.

Riproduzione. Un organismo vivente dovrebbe essere in grado di riprodursi. Tuttavia alcune entità non viventi, come i cristalli e gli incendi dei boschi, possono propagarsi, mentre i virus, che molti classificherebbero tra i viventi, sono incapaci di moltiplicarsi autonomamente. I muli sono senza dubbio vivi, eppure sono sterili. Una progenie di successo è ben più che un mero facsimile dell’originale; comprende anche una copia dell’apparato di duplicazione. Per poter propagare i propri geni oltre la generazione successiva, gli organismi devono replicare non solo i geni stessi, ma anche gli strumenti necessari per la loro replicazione.

Metabolismo. Per essere considerato propriamente vivo, un organismo deve fare qualcosa. Ciascun organismo processa vari composti chimici attraverso complicate sequenze di reazioni, e come risultato ricava l’energia di cui ha bisogno per svolgere le sue attività, quali il movimento e la riproduzione. Questa serie di processi chimici e di liberazione di energia prende il nome di metabolismo. Tuttavia, metabolismo non può essere considerato sinonimo di vita. Alcuni microorganismi possono entrare in uno stato di completa dormienza e restarvi per lunghi periodi di tempo, durante i quali le funzioni vitali sono sospese. Siamo però riluttanti a dichiararli morti, dal momento che è possibile riportarli alla vita attiva.

Nutrizione. E’ strettamente legata al metabolismo. Se tenete un organismo rinchiuso in una scatola abbastanza a lungo, a tempo debito cesserà le sue funzioni vitali e morirà. Perché ci sia la vita e imprescindibile un continuo scambio di materia e di energia. Per esempio, gli animali mangiano e le piante svolgono la fotosintesi. Ma un flusso di materia e di energia, di per sé, non è sufficiente a definire la reale essenza della vita. La Grande Macchia Rossa di Giove è un vortice di fluido alimentato da un flusso di materia ed energia, ma nessuno sostiene che sia vivo. Inoltre ciò di cui ha bisogno la vita non è l’energia in quanto tale, ma una sorta di forma utile, o libera, di energia. Su questo torneremo in seguito.

Complessità. Ogni forma di vita conosciuta è incredibilmente complessa. Anche gli organismi unicellulari come i batteri sono veri e propri alveari brulicanti di attività, costituiti da milioni di componenti. In parte è tale complessità ad assicurare l’imprevedibilità degli organismi. Tuttavia, anche un uragano o una galassia sono alquanto complessi, e gli uragani sono notoriamente imprevedibili. Molti sistemi fisici non viventi si comportano nel modo che gli scienziati chiamano caotico, cioè troppo complicato da prevedere e talvolta persino casuale.

Organizzazione. Forse l’aspetto veramente significativo non è la complessità di per sé, ma la complessità organizzata. I componenti di un organismo devono cooperare l’uno con l’altro perché l’organismo funzioni come un’unità coerente. Per esempio, una rete di arterie e di vene serve a poco senza un cuore che pompi il sangue al loro interno. Un paio di gambe è di scarso aiuto alla locomozione se ciascuna si muove per conto proprio, senza tenere conto dell’altra. Anche all’interno di una singola cellula il grado di coordinamento è sbalorditivo. Le molecole non si muovono all’impazzata, senza criterio, ma mostrano tutti i tratti distintivi della catena di montaggio di una fabbrica, con un alto grado di specializzazione, una divisione del lavoro e una struttura di direzione e di controllo.

Crescita ed evoluzione. I singoli organismi crescono e gli ecosistemi tendono a diffondersi (se trovano le condizioni adatte). Ma anche molte strutture non viventi si accrescono (i cristalli, la ruggine, le nuvole). Una proprietà più sottile, ma nel contempo più significativa, degli organismi, presi nel loro insieme, è l’evoluzione. La straordinaria storia della vita sulla Terra è la storia di un graduale adattamento evolutivo che risulta dalla varietà e dalla novità. La chiave di tutto sta nella variazione: il motore dell’evoluzione darwiniana è il meccanismo di replicazione e variazione. Potremmo provare a guardare il problema dal punto di vista opposto e dire: se si evolve nel modo descritto da Darwin, allora è vivo.

Contenuto di informazione. Negli ultimi anni gli scienziati hanno evidenziato l’analogia tra gli esseri viventi e i computer. L’informazione cruciale per replicare un organismo è trasmessa dai genitori ai figli con i geni. Ma, ancora una volta, l’informazione in quanto tale non basta. C’è una miriade di informazioni nella disposizione del tappeto di foglie del sottobosco, ma ciò non ha alcun significato. Per essere adatta alla descrizione di un essere vivente, l’informazione deve essere significativa per il sistema che la riceve: deve essere collocata in un “contesto”. In altri termini, l’informazione deve essere specificata. Ma da dove viene tale contesto, e come nasce spontaneamente in natura una specificazione dotata di significato?

Interazione hardware/software. Ogni forma di vita presente sulla Terra scaturisce dall’accordo a cui sono pervenute due classi di molecole molto diverse: gli acidi nucleici e le proteine. Questi due gruppi si completano reciprocamente  in termini di proprietà chimiche, ma la relazione si spinge molto più a fondo, fino al cuore stesso di quel che si intende per vita. Gli acidi nucleici sono i depositari del “software” della vita, mentre le proteine, i veri esecutori delle attività vitali, rappresentano l’”hardware”. I due regni chimici possono interagire tra loro grazie ad un canale di comunicazione altamente specifico e raffinato che li collega, mediato da un codice: il cosiddetto codice genetico. Il codice e il canale di comunicazione, entrambi prodotti avanzati dell’evoluzione, hanno l’effetto di legare l’hardware e il software della vita in una maniera sconcertante e quasi paradossale.

Identità e mutazione. Un ulteriore paradosso della vita riguarda la strana congiunzione di identità e mutazione. Questo antico enigma è indicato a volte dai filosofi come il problema dell’essere contrapposto al divenire. Il compito dei geni è di replicare e conservare il messaggio genetico, ma senza la variazione è impossibile l’adattamento e i geni sono destinati ad essere soppiantati: adattarsi o morire è l’imperativo darwiniano. Ma come possono coesistere conservazione e mutazione in uno stesso sistema? E’ una contraddizione insita nel cuore della biologia. La vita prospera sulla Terra grazie alla tensione creativa tra queste due esigenze contrastanti, ma non capiamo ancora a fondo come venga condotta tale partita.

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Bibliografia: “Da dove viene la vita”; Paul Davies, Arnoldo Mondadori Editore, 2000.

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La bottiglia di Klein

 

La bottiglia di Klein è una superficie sulla quale ci si può muovere da fuori a dentro senza incontrare alcun confine. Questo dimostra che i concetti di “dentro” e “fuori” non sono affatto universali.

In questo filmato la bottiglia di Klein è stata costruita mediante l’incollaggio di un rettangolo lungo i bordi. In seguito la bottiglia è stata tagliata di nuovo fino ad ottenere un nastro di Moebius.

Questo video è stato realizzato per un seminario di topologia per l’Università Leibniz di Hannover.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...